Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Girato subito dopo il successo de LO STRANO VIZIO DELLA SIGNORA WARDH praticamente con gli stessi protagonisti (alla Fenech subentrò Anita Strindberg solo perché la bella algerina era l'epoca incinta), questo LA CODA DELLO SCORPIONE si fa preferire non solo per una sceneggiatura più complessa e meglio spiegata, ma anche per una scelta più felice delle location (per la maggior parte il film è girato ad Atene sulle coste greche) e una recitazione nell'insieme più convincente da parte dell'intero cast. Martino pare qui seguire un soggetto meno pretestuoso, arricchendolo con...Leggi tutto immagini e inquadrature ricercate (anche troppo, come appare nell'incredibile sequenza girata con la mdp piegata a 180° in cui tutti vengono ripresi orizzontalmente anziché verticalmente) e una fotografia che sa esaltare le luci notturne. In LA CODA DELLO SCORPIONE la componente argentiana non è presente quanto nel film precedente (pur se i delitti sono di gran lunga più sanguinosi, con un occhio squartato da un vetro di bottiglia in primo piano e coltellate profonde con abbondante spargimento di sangue) e invece riemerge l'influenza dei gialli “alla Lenzi”, in cui l'avidità di denaro è sempre il movente principale all’origine di ogni omicidio. Le musiche di Bruno Nicolai scoppiazzano il Morricone dei primi thriller di Argento ma hanno comunque una buona dignità personale. Seguire passo passo la montagna di indizi, nuove scoperte, capovolgimenti di fronte, colpi di scena non è facile, ma riuscirci dà comunque una certa soddisfazione e resta la dimostrazione che LA CODA DELLO SCORPIONE è un thriller meno manierato e vanamente terrorizzante del precedente e bada più alla sostanza.

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B. Legnani 31/01/07 00:34 - 5519 commenti

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Un Martino minore. Si ricorda per i volti femminili, fra i più interessanti del cinema italiano degli anni d’oro, di Ida Galli (nobile ed altera) e di Anita Strinberg (splendida). Film sciupato da un meccanismo arzigogolatissimo, da dialoghi talora così così e da qualcosa che stride quando in scena ci stanno contemporaneamente Pistilli e De Mendoza. C’è un’orgia di J&B e, cosa che induce al sorriso, la foto di Fulvio Mingozzi (non accreditato) che appare con sistematica regolarità.

G.Godardi 26/03/07 02:24 - 950 commenti

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Martino è forse colui che ha sfornato i gialli migliori negli Anni Settanta: storie semplici, comprensibili, girate divinamente, con un estremo gusto per l'inquadratura e sottili omaggi-citazioni. Prova ne è questo giallo esotico a metà strada tra Bava e Argento, ma che passa anche attraverso snodi narrativi colti, come l'ingrandimento fotografico preso da Blow Up di Antonioni. È un giallo quasi spionistico (con echi di 007!) che pare un'avventura di Diabolik, iconicamente evocato nella figura dell'assassino.

Caesars 14/05/07 10:51 - 3772 commenti

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Gialletto che, come in voga all'epoca, ricorda i film di Argento nel titolo ma che poi nello svolgimento se ne distacca assai. Bella la Stindberg al posto dell'usuale Fenech. Trama discretamente arzigogolata che si segue con un certo sforzo. Non certo un prodotto indimenticabile ma comunque vedibile, almeno per i cultori del genere.

Il Gobbo 26/07/07 09:34 - 3015 commenti

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Altro buonissimo lavoro di Sergio Martino, che compensa l'incolmabile lacuna della defezione di Edwige (ma le signore presenti sono di gran classe) con la consueta accuratezza della messa in scena. L'ambientazione greca fa scattare nei veterani sceneggiatori (in anticipo sul Davinotti) il gioco delle associazioni, in particolare con i nostri thriller spionistici degli anni '60 spesso ivi ambientati (tout se tient). La trama si incasina un po', ma poco male. Ottimo Hilton. Eccellente riuscita

Undying 30/07/07 23:21 - 3807 commenti

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Piccolo gioiello del "giallo" italiano, girato con eleganza e stile, caratteristiche -queste- riscontrabili nel Martino "touch". Il film, pur subendo l'influenza del giallo (come titolo allude) alla "Dario Argento", si distingue per una narrazione ibrida: c'è il noir, c'è l'erotismo tipico del Lenzi "paranoico" e ci sono interpreti che offrono, con rara intensità, performance indimenticabili (Hilton, Strindberg, Pistilli e la Stewart). Né mancano una buona dose di cinema estremo (l'omicidio con bottiglia) e una bella soundtrack.

Ciavazzaro 8/02/08 15:53 - 4768 commenti

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Martino dirige un ottimo giallo di stampo argentiano, con bravura innata. La confezione è ottima (basta citare solo la musica di Bruno Nicolai) e il regista può contare su un cast di eccelenti attori specialisti del genere (Strindberg, Hilton, De Mendoza, Pistilli, ma anche i bravi Janine Reynaud, Ida Galli e Luis Barboo). Una volta tanto la soluzione finale funziona alla perfezione con un movente solido (i soldi). Una vera e propria prova di regia l'omicidio della Reynaud. Tom Felleghy è un notaio.

Cotola 4/03/08 00:31 - 8998 commenti

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Poco dopo il fortunato Lo strano vizio della signora Ward Martino torna a dirigere un giallo ottenendo però risultati molto inferiori. La regia, infatti, è piuttosto banale e la sceneggiatura è abbastanza trita e ritrita (specie nello sciogliere l’intreccio). Inoltre il regista copia spudoratamente da L’uccello dalle piume di cristallo uno dei delitti. Una vera delusione.

Herrkinski 3/08/08 23:24 - 8052 commenti

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Thriller di Martino che, in assenza della Fenech, propone le algide Strindberg e Stewart, oltre naturalmente al fido Hilton in uno dei soliti ruoli ambigui. La vicenda stavolta mette da parte la vena erotica dei precedenti film in favore di una trama ancor più intricata, talvolta al limite del poliziesco e sempre debitrice al primo Argento (addirittura c'è una sequenza copiata di peso da L'Uccello dalle piume di cristallo). Ne esce un film un po' noioso, seppur di buona fattura, che rischia di annoiare ma che è realizzato con indubbia professionalità.

Homesick 9/09/08 17:53 - 5737 commenti

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L’intricato plot gastaldiano si dispiega su una struttura narrativa simile a Psyco, nella quale l’abile mano registica di Martino inscena feroci omicidi di derivazione argentiana non estranei pure all’estetica di Bava; ad Argento si allude, quasi ironicamente, anche con il riferimento al famoso “particolare rivelatore”. Il cast è buono e Hilton, specie nel finale, riserva una delle sue prove migliori; Pistilli è un commissario amante dei puzzle e la Strinderg occupa degnamente il trono lasciato vacante della Fenech.
MEMORABILE: L'omicidio sui tetti. L'omicidio con la bottiglia. Il finale.

Bruce 14/01/09 10:05 - 1007 commenti

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Non entusiasmante. Complici una sceneggiatura e una regia piuttosto banali il film si trascina a fatica sino alla conclusione. Discrete sono le ambientazioni greche. George Hilton perennemente inespressivo non è un gran attore. Bella invece è la Strindberg. Nel genere c'è decisamente di meglio.

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Stefania 26/05/09 14:49 - 1599 commenti

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Vedova potenzialmente allegra ma assai poco scaltra, circondata da loschi figuri, finisce ammazzata dopo avere intascato la lauta polizza del defunto marito. Una giornalista indaga, anche perché i cadaveri si moltiplicano... Giallo molto piacevole, dinamico, scorrevole, senza gli impiasticciamenti morbosi de Lo strano vizio o le divagazioni paranormali di Tutti i colori del buio. È anche il film di Martino dove Hilton mi è sembrato più convincente. Buono!

Stubby 1/09/09 16:41 - 1147 commenti

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Buonissimo giallo che parte leggermente in sordina per poi salire sempre più di ritmo, con una notevole mezz'ora finale. Interpretato piuttosto bene, vede la presenza di un cast di tutto riguardo, con un George Hilton veramente strepitoso. Locations suggestive.

Funesto 1/10/09 23:35 - 525 commenti

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Ottimo film che mescola con omogeneità elementi di giallo argentiano (sangue, killer nerovestito, titolo "zoofilo") ad altri di giallo lenziano (l'avidità per il denaro, complotti e cospirazioni), riuscendo a soddisfare gli appassionati d'entrambi i generi. Buona la prova attoriale (supremo Hilton che si atteggia a fighetto) e i momenti di gran tensione e molto sanguinosi i delitti che però - ahimè - non sono supportati da SFX degni. Sceneggiatura contorta ma senza buchi, buono il soggetto. Uno dei migliori gialli italiani. 4 palle.
MEMORABILE: L'omicidio dello steward, pugnalato in pieno petto dopo che il killer gli ha maciullato l'occhio con gli spunzoni di una bottiglia di vetro rotta.

Puppigallo 26/10/09 18:36 - 5250 commenti

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Discreto cast, discreta sceneggiatura, risultato, un discreto giallo, senza particolari pretese, con un considerevole numero di ammazzamenti (praticamente, una strage per un malloppo, giustificata solo in parte con la classica frase della vittima "Sei pazzo!"). Le uccisioni sono piuttosto cruente e anche realistiche (taglio della gola, coltellata nello stomaco, coccio di bottiglia nell'occhio...) e la colonna sonora è decente (la cosa più interessante e riuscita è la credo corda di violino pizzicata prima dell'uccisione). Un'occhiata la merita, ma non va al di là del prodotto ben presentato.
MEMORABILE: L'amante del defunto presenta il suo avvocato alla vedova: "Come avvocato non è granchè, ma per far sparire la gente ha un'abilità particolare".

Il Dandi 4/03/10 20:36 - 1917 commenti

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Tra i numerosi derivativi argentiani del periodo è uno dei pochi che sfrutta un titolo animalesco in maniera non gratuita. Ma è anche il meno personale tra i gialli di Martino. Nonostante una discreta orchestrazione degli omicidi, un colpo di scena che regge, nonostante la bellissima Strindberg e il grande Pistilli... nell'insieme non riesce ad affascinare e lasciare il segno. La musica melodica di Bruno Nicolai sarebbe anche gradevole; magari però non in un thriller...
MEMORABILE: Due omicidi su tutti: quello coi vetri nell'occhio e quello coi tagli sulle mani.

M.lupetti 3/02/10 17:47 - 58 commenti

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Veramente un ottimo giallo per Martino, che qui non spinge sull'eros come nel precedente Lo strano vizio della signora Wardh, cura maggiormente le ambientazioni (splendida Atene) e riesce a tenere a bada una sceneggiatura sicuramente complessa, mettendola in scena con maestria. Non è sicuramente un inarrivabile capolavoro come vorrebbe farci credere il trailer dell'epoca allegato al dvd (la voce "off" paragona Martino a Fritz Lang e altri maestri...), ma è coinciso ed efficace. Da recuperare assolutamente.

Rickblaine 20/04/10 11:20 - 635 commenti

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Sergio Martino regala un'opera intricata. Un giallo che intrattiene per la sua trama che trae delle situazioni enigmatiche e poco chiare. Anche se il cast non regge alla lunga, il film non annoia anche perché c'è lo splatter, oltre al mistero. Buona prova.

Giuliam 20/04/10 11:21 - 178 commenti

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Sergio Martino non poteva fare di peggio. Un noiosissimo thriller da quattro soldi, ma con un coraggio tale da assumere un cast inadatto (per non dire improponibile) per personaggi orrendi. Tanto che la sonnolenza è molto presente, lo spettatore non se n'accorge nemmeno del colpo di scena finale (pur se scontato). Indimenticabile.

Enzus79 20/04/10 15:47 - 2863 commenti

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Non siamo né ai livelli di Dario Argento né di Umberto Lenzi, però questo film mi è piaciuto. George Hilton, che non mi fa impazzire, se la cava, così come la Stewart e Pistilli. Molti i momenti di suspence e truculenti che fanno apprezzare molto la storia. Uno dei migliori film di Martino.

Ellerre 29/12/10 09:01 - 89 commenti

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L'artropode nel titolo, ennesima citazione argentiana, trae in inganno chi ha voglia di vedere un originale giallo/thriller anni 70. Sarà una brutta copia di Argento? ci si chiede. No, Martino ci presenta un lavoro originale con la sua indubbia classe. L'ambientazione greca poi è da considerarsi "nuova" per il giallo all'italiana, così come alcune non banali sequenze registiche. Ma il prodotto finito non eccelle troppo a causa di elementi che scricchiolano in sceneggiatura e nel delineamento dei personaggi. Discrete le musiche di Nicolai.

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Corinne 22/04/11 23:37 - 420 commenti

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Ha titolo (per una volta pertinente), suggestioni e omaggi/plagi argentiani ma movente ed atmosfere lenziani, questo interessante giallo imperfetto eppur godibilissimo. La trama è parecchio intricata, con una serie di indizi che inducono lo spettatore a ricomporre il puzzle e un finale teso e inaspettato. Bella e originale la location greca, omicidi ben filmati e sanguinosi. Imperdibile, per gli amanti del genere.
MEMORABILE: L'omicidio dello steward. La sequenza in cui la Strindberg scopre chi è l'assassino. La scena con la spilla, che rimescola le carte in tavola.

Nando 25/04/11 01:27 - 3806 commenti

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La morte di un ricco individuo e la conseguente cospicua assicurazione scatena un coacervo di situazioni inquiete e gialliste di discreto livello. Ambientazione greche coadiuvate da un'appropriata colonna sonora ed un cast interessante in cui a parte la colonna Hilton emergono la consueta bellezza della Strindberg ed un intreccio plausibile.

Gestarsh99 1/05/11 00:34 - 1395 commenti

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Al suo secondo thrilling, Martino rinuncia alla dimensione onirica e alla torbida sensualità erotica de Lo strano vizio per restare aderente al suolo, affidando il suo filo di Arianna ad un tandem d'interpreti femminili distinte ed eleganti, che si passano il bandolo della trama col medesimo portamento austero. Chiarissimi i richiami al primo Argento, laddove fanno capolino l'elemento risolutore da mettere a fuoco nella memoria e l'assassino che incide con la lama l'uscio per poi sbirciarvici attraverso, ma il film ha tutti i crismi più efficaci per farsi apprezzare in pieno.
MEMORABILE: Le bottiglie di J&B in bella vista ovunque, persino accanto ad uno schermo tv; la bottigliata di J&B nell'occhio (proprio con quella accanto allo schermo tv...)

Pinhead80 30/06/11 22:46 - 4715 commenti

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Niente male questo giallo di Sergio Martino che parte subito con un incidente aereo e con un'assicurazione sulla vita che farà gola a tanti. Il ritmo è quello giusto e pure la tensione. Inoltre non sarà facile capire qualcosa del mistero vista la fitta trama e il numero di personaggi coinvolti. Il regista così facendo lascia lo spettatore con il fiato sospeso sino alla fine. Nulla da eccepire sia per quanto riguarda le musiche che per la bellezza glaciale (e marmorea) della Strindberg. Da gustare.

Giùan 19/07/12 16:59 - 4528 commenti

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Faticoso giallo ereditario-assicurativo di Martino che, lavorando sullo script una volta tanto poco brillante di Gastaldi, non riesce a conferire al plot lo smalto solito, né per quel che concerne la speditezza narrativa né riguardo all'eleganza della confezione. In effetti quello che fu il genere d'elezione di Lenzi trova qui delle variabili che ad altro non servon se non a complicare il quadro e a tediare lo spettatore. Anodina pure l'ambientazione ellenica. Salvan la baracca il serioso Commissario Pistilli e le non solo belle Galli e Strindberg.

Trivex 2/10/12 11:11 - 1738 commenti

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Notevole, assolutamente notevole. Si respira il profumo emozionante del cinema di genere che preferisco. La storia c'è, gli attori anche; il gore è sorprendente (per l'epoca) e la regia presenta momenti "distinti" e se vogliamo originali. Contorsioni e prospettive curiose della macchina da presa, accompagnate da un ottimo motivo musicale che segue la vicenda sino al finale, relativamente inaspettato. Certo, le modalità del delitto iniziale sono forse "eccessive", ma il ruolo della follia che viene sottolineato (ma è proprio tale?), può spiegarne l'evento.

Fauno 16/10/12 11:41 - 2206 commenti

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A chi non conosce Martino e lo vede per la prima volta, potrà apparire sensazionale; e in effetti a questo film non manca niente. Se però ci si pensa c'è una scena che non ne richiama una, dal primo film di Argento, ma addirittura due! Ancora peggio quando in un dialogo nella scena che segue si sente una contraddizione tale da far gridare allo scandalo per l'esito del film, per di più un discorso da prima elementare. Peccato perchè Hilton non era mai stato così espressivo e incisivo come nel finale di questo film...

John trent 28/12/12 15:49 - 326 commenti

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L’assenza "forzata" della Fenech (sostituita dalla Strindberg) e del suo phisique du role spingono il regista Martino a relegare in secondo piano la componente erotico-morbosa per concentrarsi maggiormente sull’intreccio giallo (gli sceneggiatori Ernesto Gastaldi e Sauro Scavolini ci saranno andati a nozze!) e il film ne beneficia. I colpi di scena si susseguono e i delitti sono molto più curati e sanguinosi (con echi argentiani evidenti). Davvero un buon giallo, stranamente definito dai più un Martino minore.
MEMORABILE: L'omicidio di Janine Reynaud.

Jdelarge 3/04/13 10:53 - 1000 commenti

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Discreto giallo all'italiana con qualche spunto interessante da parte di Sergio Martino, che il talento lo possiede ma non riesce ad esprimerlo nel migliore dei modi. La trama è interessante e sicuramente non banale, ma il modo in cui si giunge alla soluzione del caso non convince troppo. E' lampante, invece, la scopiazzatura di una scena de L'uccello dalle piume di cristallo; ma in generale è tutto il film, soprattutto per quanto riguarda la musica, a ricordare troppo i capolavori di Argento. Da segnalare una brava e bellissima Anita Strindberg.
MEMORABILE: La scena subacquea.

Motorship 21/04/13 17:34 - 585 commenti

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Ottimo giallo ottimamente diretto da Sergio Martino dal sapore vagamente argentiano. Oltre alle eccellenti trovate, sequenze di una professionalità superlativa e a una sceneggiatura senza grinze, il film può contare anche su un'ambientazione e una scenografia da favola. Parecchi gli omicidi (di cui molti davvero particolari) e suspance davvero viscerale. Ottimo il cast, in pariticolare George Hilton, Luigi Pistilli e le bellissime ed altrettanto brave Anita Strindberg e Evelyn Stewart. Il finale se vogliamo è un po' scontato. Da recuperare.
MEMORABILE: L'omicidio di Reynaud; La scena subaquea; Le superlative sequenze degli omicidi; Solita pubblicità occulta al J & B; Omicidio con i vetri nell'occhio.

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Bergelmir 29/04/13 01:43 - 160 commenti

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Thriller di buona fattura, per quanto intriso di stilemi piuttosto stereotipati. La vicenda è comunque godibile, così come l'ambientazione greca. Gli attori e le attrici danno inoltre una buona prova, aspetto non scontato per la tipologia di prodotto, nonostante i dialoghi mal scritti. Il motore di tutto sono i soldi e l'avidità, con un leggero tocco di follia. Pretestuoso il titolo e, di conseguenza, il ruolo degli "scorpioni" nella vicenda. Omaggi a Lenzi, Antonioni e, ovviamente, Argento.

Dusso 7/05/13 15:02 - 1565 commenti

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Lo considero uno dei migliori esempi in assoluto del nostro cinema "commerciale". È un film ricco di splendide cose come i volti magnifici della Stewart e della Strindberg, passando a uno score strepitoso di Nicolai e a una fotografia molto bella con interni ricchi e ben curati e esterni con panorami suggestivi. Il tutto "condito" da una regia di Martino ispiratissima. Rivedendolo e conoscendo già il killer mi è parso a lungo andare un po' troppo macchinoso, ma non posso che esclamare che "questi sì che erano film!"

Maik271 5/01/14 16:09 - 436 commenti

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Sergio Martino dirige questa coproduzione italo spagnola che si svolge tra l'Inghilterra e la Grecia. Caratterizzata da belle ambientazioni, una trama azzeccata e un cast che, a parte Hilton (poco espressivo), offre una prova sufficiente. Da segnalare l'uccisione con bottigliata nell'occhio ben girata e con buoni effetti. Per il resto mano a mano che la pellicola si sviluppa, il "colpo di scena" finale perde un poco di efficacia. Accettabile.

Giulio01 17/07/14 11:09 - 5 commenti

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Buon prodotto di derivazione argentiana sorretto da una solida sceneggiatura e girato con mano sicura da Sergio Martino. Pur non trascurando nessuno stereotipo del genere, non lascerà insoddisfatti gli amanti del thriller all'italiana; sangue in giusta quantità, trama perlomeno verosimile e una soluzione finale che non tira in ballo il solito psicopatico con gravi traumi infantili. Musiche all'altezza e interpreti adeguati.

Rebis 17/08/14 14:16 - 2331 commenti

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Thriller castaldiano troppo macchinoso e pianificato a tavolino per generare partecipazione e genuino intrattenimento, gode di un incipit à la Psycho (protagonista in fuga col malloppo freddata dopo 25 minuti) e rinfoltisce il filone argentiano un po' imitandolo (L'uccello dalle piume di cristallo, il fattore percettivo) un po' anticipandolo (spettacolare l'omicidio di Janine Reynaud tra Profondo rosso e Suspiria). Assassino e bodycount di ascendenza baviana. Svogliato Pistilli, Hilton potabile. Cast femminile (Strindberg, Stewart e Reynaud) sollazzevole. Bello score di Nicolai. Compilativo.

Didda23 4/12/14 15:08 - 2424 commenti

I gusti di Didda23

Martino conferma il proprio mestiere confezionando una sequela di omicidi tecnicamente notevoli, non perdendo la qualità complessiva nemmeno nelle fasi di raccordo. Peccato che la sceneggiatura poggi su un plot inspiegabilmente complesso e su dialoghi poco ficcanti, alcuni addirittura risibili. Bene tutto il cast femminile, capitanato da una splendida Strindberg; sul versante maschile Pistilli è esponenzialmente superiore al monoespressivo Hilton. Interessante lo score del maestro Nicolai e riuscita la fotografia di Emilio Foriscot. Derivativo ma di sicuro valore.

Ultimo 14/02/15 17:22 - 1652 commenti

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Buon thriller di Sergio Martino che, per contenuti e impatto visivo, ricorda molto i primi film "argentiani". Si guarda con piacere (sebbene vi sia qualche pausa di troppo nella parte centrale) e gli omicidi sono ben costruiti, senza che nulla sia lasciato al caso. La trama non ha nulla di particolarmente originale, ma Martino dimostra che senza strafare si può ottenere un buon prodotto. Ottime le musiche.

Lythops 18/02/15 14:56 - 1019 commenti

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Erano anni il cui il pubblico italiano aveva scoperto il thriller truculento ed era sufficiente mettere il nome di un animale nel titolo e un po' di rosso da qualche parte sui manifesti (ai tempi ancora affidati ad artisti e non a photoshoppari) per riempire le sale. "La coda dello scorpione" è un film di intrattenimento, diretto con indubbio mestiere, con buoni effetti e una trama non proprio originale. Come molti film del periodo, ha un suo valore sociologico. Fotografia "normale", buone le musiche di Bruno Nicolai.
MEMORABILE: Il seno di Anita Strindberg.

Xabaras 27/02/15 02:37 - 210 commenti

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Martino, che era stato depredato da Argento per l'omicidio riutilizzato in Quattro mosche, decide di rendere pan per focaccia e a sua volta prende moltissimo sia da L'uccello dalle piume di cristallo che da Il gatto a nove code (l'inizio con la protagonista che cammina in strada sotto le note di Nicolai, l'assalto alla casa da parte dell'assassino, la lotta sui tetti). Ma la parte gialla stenta a partire e quando lo fa convince solo a metà. L'orchestrazione di alcuni omicidi è infatti ottima, ma nonostante tutto l'omicida è facilmente riconoscibile.

Gius 28/07/15 10:52 - 40 commenti

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Tra i film cosidetti minori di Martino è senz'altro il migliore. Non è un capolavoro ma è un giallo dignitoso, con una trama un po' farraginosa ma convincente. Gli attori sono bravi, in particolar modo George Hilton. Il tutto è supportato da una ottima colonna sonora opera del maestro Nicolai. Le location sono buone e tipiche del periodo (Londra e soprattutto Atene).

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Samdalmas 2/10/15 18:45 - 302 commenti

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Il meno riuscito dei thriller del bravo Martino, dove Anita Strindberg prende il posto della Fenech accanto a George Hilton. Tutto ruota intorno a una polizza da un milione di dollari e una serie di misteriosi delitti. Lo script di Gastaldi è ingarbugliato ma il regista romano piazza dei buoni momenti di suspense. Notevole come sempre il cast femminile, oltre alla Strindberg vede anche Evelyn Stewart e Janine Reynaud. Cameo per Luis Barboo attore-feticcio di Jess Franco.

Claudius 17/12/15 08:31 - 541 commenti

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Imitazione del thriller argentiano non del tutto riuscita, che di buono ha una trama non troppo scontata e una bella e insolita ambientazione (Atene). Il cast s'impegna a dovere (soprattutto Pistilli e la Strindberg) e non mancano delitti trucidi (la bottiglia). Mezzo pallino in meno per la citazione al limite del plagio da L'uccello dalle piume di cristallo.

Rufus68 11/05/16 22:42 - 3818 commenti

I gusti di Rufus68

Un buon giallo, tutto sommato. Derivativo dalla trilogia argentiana, certamente; costellato da dialoghi irritanti e un po' sciocchi; eppure il tutto funziona grazie all'indubbio mestiere del regista e all'arietta morbosa e sadica che si respira costantemente. Azzeccato il finale, con un sorprendente protagonista maschile. Belle musiche di Bruno Nicolai.

Metuant 6/11/17 22:11 - 456 commenti

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Niente male come italian giallo, questo film nel quale vengono utilizzate praticamente tutte le caratteristiche del genere: assassino nero guantato, intrigo complesso, omicidi violenti all'arma bianca e tanto whisky in bella vista. La tensione c'è e il tutto è girato con indubbio mestiere, anche se alcuni passaggi appaiono forzati e la soluzione un po' telefonata, almeno per chi mastica il genere. Comunque un prodotto valido, a confronto di tanti altri.
MEMORABILE: Il doppio omicidio concluso sul tetto.

Ronax 4/12/18 01:08 - 1243 commenti

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Dopo il successo dello Strano vizio Martino fa saltare un giro alla Fenech, che sostituisce con le altrettanto sensuali Galli e Strindberg, attenua l'erotismo e inasprisce il tasso di violenza. Modifiche relative, visto che il prodotto si muove sugli stessi binari del precedente: un mix di thriller e giallo classico, l'assassino con il rasoio, una trama ancora più cervellotica e location turistiche splendidamente fotografate. Oltre ai superstiti Hilton e De Mendoza spicca l'inquietante Jeanine Reynaud, già star degli spy movie degli anni '60.
MEMORABILE: Le scene finali sull'isolotto deserto con Hilton e la Strindberg.

Alex1988 19/01/19 18:21 - 728 commenti

I gusti di Alex1988

Bel giallo diretto da Sergio Martino dotato di una buona sceneggiatura co-firmata da Ernesto Gastaldi. Qua e là può sembrare una semi-imitazione dei coevi thriller argentiani che avevano sdoganato il giallo all'italiana, ma Martino dirige la storia in maniera del tutto personale, mantenendo alto l'interesse per tutta la durata del film. Niente male.

Minitina80 16/12/18 11:39 - 2976 commenti

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Nel modo di girare è racchiusa un’intera decade, quella dei Settanta: un uso smodato dello zoom, riprese dal basso o con lenti grandangolari... L’intrigo ruota attorno a una cospicua eredità e la rispettiva messa in scena latita quanto a personalità. Per quanto la scoperta dell’assassino non sorprenda all’inverosimile, non sempre si riesce a soddisfare la propria sete attingendo dalle indagini e dalla sequela di omicidi. Non male, anche se dista dallo status di capolavoro. Bellissima Anita Strindberg, dallo sguardo ceruleo e ammaliante.
MEMORABILE: Dietro ogni grande fortuna c’è un crimine.

Ira72 29/12/18 13:05 - 1305 commenti

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Affascinante. Ci sono tutti gli elementi tipici dei thriller anni 70: atmosfere colorate, musiche ricorrenti a enfatizzare certi momenti, donne bellissime (di cui la maggior parte dai capelli ramati), poliziotti che arrancano, assassino armato di coltellaccio affilato e guanti di pelle, omicidi truculenti, senza trascendere nello splatter. Qualche ingenuità che si perdona volentieri (chiavistelli che cedono come burro, usci chiusi a tripla mandata che si aprono come porte scorrevoli e finestre sempre aperte per la fuga perfetta, per citarne qualcuna).

Zender 18/06/19 19:34 - 315 commenti

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Da Londra ad Atene sulle tracce d'una ricca eredità e relativa ereditiera. Ci indagano la polizia greca (Pistilli), l'Interpol (De Mendoza), le assicurazioni (Hilton) e pure la stampa (Strindberg) ma intanto i cadaveri fioccano. Intreccio lenzianamente plausibile, contorto e ben organizzato per un Martino in bella vena internazionale con i piedi ben piantati nella tradizione nostrana. Piacevole esotismo, raffinata messinscena, sangue e il solito uomo nero con cappello. Fluiscono bene le parole, meno la tensione e l'orrore, ma è una gialploitation a suo modo impeccabile.
MEMORABILE: Tutti ribaltati a 90° per un gioco di mano di quel villano del commissario.

Myvincent 24/07/19 09:12 - 3721 commenti

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I film di Martino sono come le ciliegie: uno tira l'altro. Qui l'incursione nel genere spy/poliziesco è piacevole e il casus belli è un malloppone a sei cifre dietro cui si avvicendano morti piuttosto violente. La mano del regista è evidente nella maestria con cui conduce le danze, forte di due volti stranieri che, assieme all'ambientazione internazionale, rendono il prodotto fruibile senz'altro ovunque. Il finale è quello atteso, ma d'altronde la sceneggiatura non poteva suggerirne un altro. Tre pallini pieni.

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Nicola81 12/03/20 11:40 - 2827 commenti

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Rispetto a Lo strano vizio, Martino attenua il lato visionario (ma gli omicidi sono comunque tesi e violenti) e quello erotico in favore di una maggior solidità narrativa e infatti l'intreccio risulta ugualmente complesso ma meno artificioso e ben congegnato. Efficace l'ambientazione (sia nelle location elleniche sia negli interni), bella fotografia di Emilio Foriscot, buone musiche di Nicolai e convincente cast femminile, anche se il migliore in assoluto è un Pistilli perfetto nei panni del commissario. Forse il più riuscito del regista.

Rambo90 8/07/20 15:40 - 7659 commenti

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Thriller di una certa professionalità, con omicidi orchestrati molto bene visivamente (alcuni debiti verso Argento) e una discreta fotografia (soprattutto notturna). L'intreccio è costruito in modo macchinoso ma la soluzione è in fondo facilmente intuibile. C'è tra un delitto e l'altro una disarmante pochezza nei dialoghi (sopratutto quelli tra Hilton e la Strindberg) ma l'appassionato del genere può comunque trovare di che divertirsi. Buon cast femminile, Hilton un po' lesso ma funzionale. Buone le musiche di Nicolai. 

Keyser3 6/09/20 22:41 - 444 commenti

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Discreto lavoro di Martino, fonde i due filoni che in quegli anni andavano per la maggiore, ovvero il giallo complottista lenziano e quello argentiano. La sceneggiatura, affidata fra gli altri a Sauro Scavolini e Gastaldi, vero e proprio specialista, non regala però grossi sussulti: i dialoghi sono scarni e banali, con le immagini che lasciano spesso spazio allo score musicale di Nicolai. Belle le location greche e ancora di più, ovviamente, la Strindberg, col suo sguardo magnetico. Doppiaggio di alto livello, che riesce a riscattare anche qualche interpretazione deboluccia.
MEMORABILE: Il commissario che fa il puzzle durante l'interrogatorio.

Il ferrini 28/11/20 11:49 - 2337 commenti

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Una delle sceneggiature più solide alle quali abbia lavorato Sergio Martino, tesa nella costruzione e liberatoria nell'epilogo. Ottima la prova cangiante di Hilton, soprattutto nel finale "marino" e sempre bravo De Mendoza col quale si erano già incontrati nella Signora Wardh. Di una bellezza algida la Strindberg, ricorda quasi la Novak di Hitchcock. Gli omicidi sono ben girati e qualcuno è particolarmente cruento (una bottiglia piantata in un occhio), eccellente anche la fotografia e le musiche di Nicolai, fido collaboratore di Martino ma anche di Carmineo. Buon giallo.

Reeves 30/10/20 22:42 - 2152 commenti

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Buon giallo che evoca Argento (anche nel titolo, da zoologia fantastica borgesiana) ma che ha uno svolgimento molto "autoriale" da parte di Sergio Martino, qui in gran forma. Bisogna crederci, perché la trama è piuttosto fantasiosa, ma i colpi di scena ci sono davvero e il finale non è affatto scontato. Una certa cura nel confezionare gli omicidi, cast femminile ottimo e Hilton qui decisamente al suo meglio.
MEMORABILE: Ogni volta he la Strindberg appare.

Noodles 7/04/22 11:32 - 2196 commenti

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Un buon giallo di Sergio Martino, che però ha alcuni punti negativi che ne frenano la corsa a un voto decisamente migliore. La tensione c'è, la storia pure, l'intreccio è avvincente. Ma all'occhio dell'appassionato di gialli non possono sfuggire alcune sequenze prese altrove e un orecchio critico non mancherà di notare la pessima fattura dei dialoghi. Due brutti difetti, che però non tolgono il fatto che il film convinca e che incolli alla poltrona. Buono il cast, con un George Hilton convincente e un Fulvio Mingozzi formato foto. Buono.

Anthonyvm 3/12/22 02:09 - 5612 commenti

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Buon giallo di Martino che, come il precedente Lo strano vizio della signora Wardh, si colloca fra la vecchia scuola (il denaro come movente primario) e i nuovi motif di Argento (il sadismo dei delitti, la home invasion, i quadri inquietanti, lo stesso titolo animalesco). Il cast non fa gridare al miracolo (il migliore è Pistilli nei panni del commissario), ma lo schema mystery è ben delineato (con tanto di audace svolta in stile Psyco), la suspense discreta (specie durante il finale costiero), l'erotismo e la violenza grafica soddisfacenti. Degne di menzione le musiche di Nicolai.
MEMORABILE: Le influenze reciproche fra Martino e Argento (la porta forata col pugnale), il chiavistello sollevato, le bambole; Occhio infilzato con la bottiglia.

Paulaster 28/06/23 18:00 - 4373 commenti

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Un'eredità da un milione di dollari è contesa da più personaggi. È prettamente un giallo con derive sanguinolente sparse. Gli incastri hanno i tempi giusti, specie nell'eliminazione di coloro che richiamano l'attenzione. La trama è eccessivamente iperbolica trattando di un attentato aereo, dei sospetti sul commissario e dello svelamento subacqueo del maltolto. Martino dimostra una gran mano in certe inquadrature, pur ricadendo nel già visto.
MEMORABILE: L'inquadratura orizzontale; L'occhio tagliato; L'ingrandimento fotografico.

Sonoalcine 5/08/23 15:11 - 184 commenti

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Gli ingredienti del genere sono presenti in buona parte, a partire dagli efferati assassinii compiuti dal solito maniaco in guanti di pelle nera e coltello alla mano. Presente anche un raffazzonato apologo sulla brama del marcio strumento capitalista che è il vil denaro, affossato da una regia grezza che sfoggia colpi di ascia à gogo quando basterebbe un coltellino a serramanico. Deludente la spiegazione del titolo della pellicola ma ciononostante un giallo discreto, sicuramente superiore a molti suoi contemporanei che vollero cavalcare l'onda di successo di Dario Argento.
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  • Musiche Fabiodm102 • 26/05/12 19:39
    Disoccupato - 346 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Fabiodm102 il cd della colonna sonora completa:

    Ultima modifica: 27/05/12 11:10 da Zender
  • Homevideo Bergelmir • 28/04/13 22:33
    Galoppino - 211 interventi
    Io ho il DVD Aegida e mi pare che alcune scene di esterni siano sovraesposte.
    Il fatto che gli interni siano decisamente equilibrati mi fa pensare che la fotografia fosse così fin dall'origine: magari si usava un'unica pellicola e in stampa le zone più luminose finiscono per essere bruciate.
    L'ho notato solo io, che sono un malato di fotografia, o c'è qualcun altro che ha testimonianze in merito?
  • Discussione Caesars • 10/07/13 09:36
    Scrivano - 16796 interventi
    Sul forum di "gente di rispetto", l'utente Giorgio Brass segnala che Ernesto Gastaldi ha messo in vendita la sceneggiatura originale del film (copia cartacea) . Ecco il link dove si può comprare questo e altri lavori di Gastaldi:
    http://www.lulu.com/shop/search.ep?contributorId=222288&pn=1
  • Curiosità Buiomega71 • 24/10/15 10:26
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (domenica 26 agosto 1984) di La coda dello scorpione:

  • Curiosità Zender • 17/03/16 18:58
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Zender • 20/07/18 10:22
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Uscito il bluray della Arrow: nuovo master 4K da negativo originale in italiano con sottotitoli escludibili. Pare notevole, a vedere sul solito benemerito dvdbeaer:

    http://www.dvdbeaver.com/film2/DVDReviews32/the_case_of_the_scorpions_tale_blu-ray.htm
  • Homevideo Zender • 23/10/18 20:06
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Davvero eccellente il bluray della Arrow del film (con cover doubleface e titolo italiano in qualla non visibile). Colori superbi, definizione perfetta (un po' di grana, ma quella negli Arrow non manca mai), audio italiano e sottotitoli escludibili.
  • Homevideo Daidae • 17/12/18 17:56
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    È uscito in vhs per Easyvideo/Videogram
    Ultima modifica: 17/12/18 17:57 da Daidae
  • Curiosità Zender • 20/11/19 10:29
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Grazie alle molteplici segnalazioni di Ellerre, che ha trovato tutti i fotogrammi necessari notando come in questo film il non accreditato Fulvio Mingozzi (1925-2000, qui Kurt Baumer) non si veda mai (esplode in aereo all'inizio) ma salti fuori ovunque in foto, possiamo stilare un elenco delle sue "partecipazioni virtuali" al film. Ecco di seguito le tante diverse incarnazioni (ma sarebbe più corretto parlare in questo caso di "incartazioni") del "diversamente partecipante".

    Mingozzi vicino al telefono con la famiglia...



    ...ma anche sorridente in casa dell'amante:



    Mingozzi in primo piano...



    ...e in negativo:



    Mingozzi al muro...



    ...e sui quotidiani greci (la moglie non ha evidentemente trovato di meglio che fornire la foto accanto al telefono):



    Mingozzi a bagno...



    ...e per finire, ultimo omaggio, la mano di Mingozzi:

  • Discussione Buiomega71 • 14/08/20 21:42
    Consigliere - 25892 interventi
    E' mancato Giancarlo Ferrando, il "mago della luce" di Sergio Martino.