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Titolo originale: National Treasure: Book of Secrets
Anno: 2007
Genere: avventura (colore)
Regia: Jon Turteltaub
Note: Seguito di "Il mistero dei templari".
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VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/12/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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- Quello che si dice un buon film:
Paruzzo - Non male, dopotutto:
Hackett, Piero68, Modo, Rambo90, Lupus73 - Mediocre, ma con un suo perché:
Puppigallo, Belfagor, Pigro, Didda23 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Galbo, Magnetti, Nando
Se nel primo episodio c’erano succulenti indizi e parecchie trovate interessanti, qui il tutto è diluito, ruotante intorno a due tavolette ammuffite e, come aggravante, si è pure riunita la famiglia (Cage, la ex fidanzata, il padre e la madre). Avverto subito che i loro battibecchi vi sfiniranno facendovi quasi perdere il filo, anche se la semplicità della sceneggiatura vi aiuterà. Umorismo facile facile, un bell’inseguimento in auto e poco altro. Finale tirato. P.S.: dopo il Presidente assurdo di ID4, eccone un altro altrettanto improbabile.
MEMORABILE: Gli scrittoi-cassaforte con combinazione.
Inutile sequel di un film già di per sè non memorabile, Il mistero delle pagine pedute è l'esempio classico di come la mancanza di idee venga compensata da una serie di interminabili sequenze d'azione tutte riciclate e rimasticate da opere precedenti. Sceneggiatura raffazzonata, e simile a troppe altre del genere; il protagonista (Cage) monoespressivo come nella sua migliore tradizione. L'unico elemento positivo è l'immissione nel cast di due grandi come Harris e la Mirren che risollevano il tono.
Gradevole pellicola avventurosa che non riesce a decollare del tutto ma che si lascia comunque guardare. Se già nel primo episodio, idee interessanti si confondevano con un ritmo altalenante e scene non necessarie che diluivano il tutto, in questo sequel non si cambia di molto: forse sembra migliore perché ci si aspettava meno.
Film che rimastica tutto quanto era già stato fatto e detto in materia (misteri esoterismo etc etc). Nicolas Cage è veramente fuori forma e, in generale, si raggiungono livelli di piattume raramente visti prima. Il mezzo pallino che solleverà il film dal minimo permesso è dato solo dalla buona confezione e dall'idea delle scrivanie cassaforti. Una aggravante? Sono riusciti persino a far sembrare un bravo attore come Ed Harris un pirla qualunque. Molto male.
Niente di nuovo sotto il sole, che ha già illuminato fin troppo piramidi massoniche, tombe di templari e compagnia bella. Tutto è già stato visto e collaudato è c'è poco di divertente o avvincente in questo filmetto di poco conto. Consideriamo per un istante il cast: Cage, la Kruger, Voight, Harris e persino la Miller. Diamine, dovrebbe essere una pellicola da ricordare nei secoli! E invece, Jon Turtelòn è riuscito a renderli insipidi. Rimandato a settembre.
Un film che non pretende altro che essere un buon intrattenimento e l'obiettivo è perfettamente raggiunto. Non è al livello di Indiana Jones (anche perché Cage non è al livello di Harrison Ford), ma non è una pellicola da buttare via, anche perché il cast non è sicuramente male (Diane Kruger, Jon Voight, Helen Mirren, Ed Harris, Harvey Keitel...).
MEMORABILE: Non c'è mai una ragazza quando faccio queste cose.
Caricato di troppe aspettative visto il precedente, il film forse non soddisfa appieno le platee. Invece di strafare preferisce rimanere nel solco già tracciato da Il mistero dei Templari: enigmi, congegni segreti e la solita caccia al tesoro. Il tutto condito da buoni toni da commedia. Harris sostituisce Bean nella parte del cattivo (ed almeno in questo il film ne guadagna) e l'introduzione della madre/professoressa aggiunge nuova verve comica all'impresa. Il film è tutto sommato godibile, visto il target cui si rivolge. È comunque targato Disney...
Dopo quello dei Templari, ecco il tesoro precolombiano shakerato col delitto Lincoln: una macedonia scombiccherata che frulla il Codice Da Vinci con Indiana Jones, finendo per risultare una pataccata colossale, dove ciò che conta è solo il ritmo frenetico di certi inseguimenti o di certe situazioni e il senso di stordimento della logica che attanaglia lo spettatore di fronte a puzzle idioti. Come nel precedente episodio, perlomeno non ci si annoia: basta vederlo come bambini al luna park mangiando popcorn (almeno lì c’è un po’ di sale).
Il valore aggiunto di quest'opera rispetto alla precedente è sostanzialmente da riscontrare nella scelta dell'antagonista, un Ed Harris molto in forma. Per il resto è il solito rimbalzo fra un indizio e l'altro, girato con poca personalità. La risoluzione del mistero coinvolge lo spettatore e la noia non fa mai capolino. Con il notevole capitale umano si poteva ambire a qualcosa di più coraggioso.
Baracconata americana in cui si parte dall'omicidio di Lincoln per osservare uno sviluppo narrativo fatto di sparatorie e inseguimenti adrenalinici che conduce al solito finale che annovera scoperte inverosimili. Tutto appare preconfezionato e tendenzialmente scontato. Cast altisonante ma mal condotto, nonostante il prestigio della Mirren. Non indispensabile.
Jon Turteltaub HA DIRETTO ANCHE...
Secondo capitolo meno entusiasmante del primo. Forse perché i punti in comune comunque sono simili e manca quindi l'originalità iniziale fatta di azione, comicità, complicità nonostante una buona storia di contorno ci sia sempre. Non ci si annoia neppure qui, ma come detto manca la novità. Fotografia sempre notevole e discreti gli attori.
Più o meno in linea con il predecessore, forse visivamente più spettacolare e con una trama leggermente più coinvolgente. La durata è eccessiva e il ritmo non sempre è alto, ma può funzionare come passatempo. Cage è inadatto al ruolo, ma per fortuna è contornato da un bel cast a cui si aggiungono anche Harris e la Mirren. Eccessivamente "americano" il siparietto con il presidente e come clone di Indiana Jones perde il confronto, ma un'occhiata gliela si può dare.
Torna il cerca tesori Gates (Cage) e la sua ex che lo aiuta (Kruger). Questa volta si tratta della guerra civile americana, l'omicidio di Lincoln e un remoto collegamento con la "El Dorado" (o le 7 città di Cibola) dei Maya. Ancora scene di azione e avventura con dinamiche hollywoodiane che rasentano la credibilità (la piattaforma in equilibrio) miste all'esoterismo massonico americano. Questa volta il baraccone è più fluido, scorre meglio con meno fronzoli, ma in linea di massima si ricalca il predecessore. Giocattolone disneyano da intrattenimento, ma funzionante.
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- Helen Mirren non potè incontrare la regina perchè stava filmando questo film.
Fonte:Imdb - Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dall'11/07/2011 per Walt Disney Studios Home Entertainment:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Spagnolo
5.1 DTS: Italiano Spagnolo
Dolby TrueHD 5.1: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese Arabo Danese Olandese Finlandese Svedese Norvegese Islandese Inglese per non udenti
* Extra Commenti audio
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