Agatha Christie: tredici a tavola - Film (1985)

Agatha Christie: tredici a tavola
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Thirteen at Dinner
Anno: 1985
Genere: giallo (colore)
Note: Aka "Agatha Christie 13 a tavola".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per quest'incursione televisiva del Poirot di Ustinov si recupera un romanzo della Christie che non necessitava delle tante sovrastrutture a flashback che hanno spesso reso confuse alcune trasposizioni cinematografiche. La storia, per quanto complessa, ha una sua logica ferrea che il film di Lou Antonio sa ben portare in scena anche grazie a una sceneggiatura scritta con attenzione e ricca di un'ironia che porta Ustinov a gigioneggiare persino più del solito. Accompagnato dal fido Hastings (Cecil), il detective belga che ama lodarsi in terza persona è qui alle prese con l'omicidio di un nobile la cui moglie (Dunaway) aveva insistentemente chiesto il divorzio. Lui gliel'aveva infine concesso, ma la...Leggi tutto lettera in cui glielo comunicava si è evidentemente perduta, perché la donna chiede a Poirot di intercedere presso il marito per chiedergli appunto il divorzio. Immaginatevi lo stupore di Poirot (sempre doppiato al meglio, con accento francese, dallo specialista Antonio Guidi) quando scopre che il divorzio, per l'uomo, era già cosa fatta... Il problema è che il Lord, il giorno dopo, viene ucciso in casa dove qualcuno pare aver visto introdursi proprio miss Jane Wilkinson... C'è però in giro una sosia della donna (sempre interpretata dalla Dunaway, naturalmente), un'attrice che si era fatta vedere in uno studio televisivo a fianco di un collega e casualmente dello stesso Poirot; e tutti sappiamo che quando in zona c'è un sosia... Non è un caso infatti che, dopo pochi giorni, a morire per overdose di sonniferi sia proprio quest'ultima, Carlotta Adams. Suicidio? Ma quando mai? L'ispettore mandato da Scotland Yard mostra subito rara incompetenza e ingenuità e lascia stupefatti scoprire che a interpretarlo è quel David Suchet che quattro anni dopo raggiungerà il successo proprio nei panni di Poirot, indossati per ben 70 volte nella serie televisiva dedicata! All'epoca tuttavia il detective belga era difficile da immaginare con un volto diverso da quello di Ustinov, che nell'immaginario di molti resta il miglior Poirot di sempre. Qui, assistito da un copione preciso e un romanzo che sa seminare indizi finalmente individuabili anche dallo spettatore, la soluzione arriva lentamente ed è difficile che prima dell'immancabile riunione non la si sia già parzialmente individuata. Ciò non toglie nulla alla stessa e anzi, ne conferma la validità. Il dinamismo è merito dell'andamento vario della storia e di una regia che la sa leggere con intelligenza, coprendo come può la limitatezza di mezzi rispetto alle grandi e ricche produzioni cinematografiche. Un film televisivo godibile e piacevole, con più di un'idea geniale a ravvivare la vicenda assieme a personaggi piuttosto simpatici e a una Faye Dunaway sempre carismatica (in doppia veste per un paio di scene). Caricaturali Cecil e Suchet come spalle del mattatore, spassose le sequenze sul set dove l'attore baffuto (Horsley) che dovrebbe lanciarsi in voli spericolati lascia regolarmente la scena al suo stuntman (della cui resa non è mai soddisfatto). Un po' debole il comparto femminile, Dunaway esclusa.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/12/07 DAL BENEMERITO DUSSO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/04/19
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Dusso 14/12/07 12:34 - 1566 commenti

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Uno dei tre Poirot televisivi interpretati da Ustinov negli anni 80. Innanzitutto la cosa peggiore è aver ambientato la vicenda ai giorni nostri mentre in realtà il romanzo da cui è tratto è del 1933. Bravissimi Ustinov e la Dunaway, ma la storia non è granchè ed il film ne risente molto. David Suchet (il famoso Poirot televisivo) che qui interpreta (con poco successo) l'ispettore Japp sarà il protagonista del remake del 2000 Se Morisse mio Marito.

Cotola 24/06/08 13:53 - 9009 commenti

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I Poirot televisivi interpretati da Ustinov non sono un granché e questo non fa certo eccezione. Colpa di una storia non originalissima ed interessante, di una sceneggiatura mediocre e di attori che, a parte Ustinov e la Dunaway, non forniscono prove convincenti. Anche il resto della confezione è deludente. Si può tranquillamente evitare.

Ale nkf 4/10/10 22:09 - 802 commenti

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Vedendo tra il cast due ottimi attori come Ustinov e la Dunaway potrebbe sembrare un buon Poirot, invece Tredici a tavola si rivela un vero e proprio flop. Colpa della sceneggiatura scarsa, della prestazione degli attori (fatta eccezione per i due attori sopracitati che forniscono una notevole interpretazione conquistandosi la scena) molto deludente. Troppa carne sul fuoco, che purtroppo finisce per bruciarsi.

Rambo90 20/01/14 02:37 - 7676 commenti

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Nella media dei Poirot televisivi con Ustinov: un buon romanzo alla base, l'efficacissima interpretazione del protagonista e un bel cast di contorno, a cominciare dalla Dunaway e da un giovane Bill Nighy. Simpatici anche i momenti ambientati sul set con l'attore perennemente sostituito da una controfigura. Al solito non molto indovinata l'ambientazione anni ottanta.

Daniela 1/05/14 19:36 - 12622 commenti

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Una celebre attrice avverte Poirot che intende liberarsi in un modo o nell'altro del marito lord, dato che questo non intende concederle il divorzio. Quando il nobile viene ucciso, naturalmente i primi sospetti ricadono su di lei.... Telefilm di modesta fattura, reso potabile solo dalle prestazioni professionali di Ustinov e Dunaway. L'intrigo intriga poco, il cambio di ambientazione non giova e anche il resto del cast non brilla, compreso David Suchet, futuro Poirot qui nel ruolo di un poliziotto di limitate vedute.

Myvincent 14/07/14 15:48 - 3726 commenti

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Ancora un grande Peter Ustinov per l'ennesimo film tratto da Agatha Christie, ma stavolta di un giallo pallido pallido. Il racconto non è tra i più brillanti e la resa filmica stanca ed è stancante. Il finale è leggermente diverso dal racconto, ma la sostanza non cambia. Potreste anche fare a meno di includerlo nella vostra lista di film da vedere a tutti i costi...

Gippal 2/04/17 23:35 - 89 commenti

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Ennesimo film per la TV che vede protagonista Poirot. Non si può non amare questo lungimirante e saccente personaggio, interpretato splendidamente da un Peter Ustinov che si dimostra ancora una volta convincente. Il caso da risolvere, ahimè, non è interessante e finisce per risultare monotono. Come di consueto, riuscito (anche se meno degli altri film) il momento "risolutore" in cui tutti i personaggi vengono portati al centro della scena e, abilmente, Poirot confuta le varie tesi per portarci a quella definitiva e corretta.

Pesten 3/05/17 08:54 - 786 commenti

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E' sempre un piacere vedere Ustinov all'opera nell'interpretare il famoso personaggio della Christie. Questa trasposizione in particolare forse non è tra le più scorrevoli proprio per via della storia di base, una delle meno dinamiche che vedono protagonista il celebre Poirot, ma film così sono destinati agli amanti del personaggio e della scrittrice quindi è facile accontentarsi.
MEMORABILE: David Suchet, il memorabile Poirot della moderna serie tv, nei panni di un sudato e ansioso ispettore di polizia.

Il Dandi 7/11/20 23:29 - 1917 commenti

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Primo di una serie di film-tv scaturiti dai precedenti e fortunati cinematografici di Ustinov nei panni di Poirot: scarsino, giacché la scelta di aggiornare la trama settandola in un'ambientazione contemporanea smaccatamente anni '80 (peraltro senza che per questo Poirot perda look e abitudini di mezzo secolo prima, con tanto di soprabito holmesiano con mantellina) lascia perplessi e pure la trama gialla non è né delle più avvincenti né delle più imprevedibili. Curiosa la presenza di Suchet, che diventerà un Poirot più famoso e longevo dello stesso Ustinov, sprecata la Dunaway.
MEMORABILE: Le scene in cui la Dunaway compare insieme alla sua sosia sono realizzate malissimo, specie considerando che la tecnica era rodatissima già allora.

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