Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Improbabile psycho-thriller dall'autore dei migliori noir all'italiana, Fernando Di Leo. Cercando inopinatamente di mescolare l’horror gotico (la casa di cura molto simile a un castello, fitta di corridoi e zeppa di armi medievali con cui l'assassino uccide) con il thriller (l'esempio di Dario Argento è sempre molto vicino), notevoli accenti erotici (in Francia è uscita del film una versione hardcore) e lo splatter, Di Leo crea un'opera praticamente indigeribile, sprecando una fotografia e scenografie degne di miglior sorte. Se poi contiamo che il protagonista Klaus Kinski spiaccica nel film quattro parole in croce, che all'identità dell'assassino...Leggi tutto non ci saremmo mai potuti arrivare, che la suspense non esiste, avremo chiaro il panorama di un film fallimentare, basato su di un soggetto minimale cui la sceneggiatura non ha potuto riparare, peggiorando ulteriormente le cose. LA BESTIA UCCIDE A SANGUE FREDDO è condotto con ritmo esasperatamente lento: vediamo il killer (vestito con mantello nero e passamontagna, il respiro affannoso, un'arma sempre in mano) camminare per ore nei corridoi, impiegarci anni prima di uccidere la vittima, fermarsi in continuazione… E anche i momenti splatter (accettate, pugnalate, frecciate…) sono tali solo nelle intenzioni, perché nella realizzazione la pochezza degli effetti speciali li trasforma in frammenti appena accennati. Solo nel finale, con l'assassino ormai scoperto che massacra alcune infermiere a colpi di mazza ferrata prima di soccombere a una gragnuola di proiettili che lo abbattono in slow motion, si intravede la bravura del regista, che ancor oggi pensando a questo film sorride: “Andiamo... armi appese in soggiorno in una clinica per matti!”.  Rosalba Neri è la ninfomane.

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B. Legnani 18/03/07 01:27 - 5532 commenti

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Di Di Leo? Incredibile! Svolgimento frettoloso, pochi mezzi. Storia dilatata, con ripetizioni di scene viste, inverosimiglianze folli (l’assassino nottetempo gira tranquillo per i corridoi; Armi esposte in bella vista; Karlsen, dopo un urlo nella notte, arriva vestito di tutto punto…). Kinski e la Lee, più che recitare, fumano. Bellissima la Neri, pessima la Garrett. Splendidi gli occhi della felina Strobel. Ettore Geri come commissario è improponibile, come il film, insomma. La Mancini, là in fondo, attraversa la sala da sinistra verso destra...

Il Gobbo 10/04/07 15:18 - 3015 commenti

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Non si capirà mai esattamente come e a chi sia venuto in mente di girare un "krimi" alla tedesca nell'era argentiana. Se ci si dimentica del nome del regista ci si può anche divertire, naturalmente all'insegna dello scult involontario. Nella versione hard sia la Strobel con la ragazza nera (fra loro) che la Rosalba (da sola o con un rude custode, ma lì controfigurata) ci danno dentro, ma nemmeno così il film decolla. Forse, l'avesse diretto zio Jess...

Homesick 13/07/07 18:43 - 5737 commenti

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Il maestro del noir italico si cimenta nel thriller con risultati pessimi: la trama è miserrima e insulsa - un sanatorio simile a un castello medievale con tanto di terribili armi in bella vista e un assassino che gira indisturbato - e la regia stracca, interessata solo all'insistito erotismo che promana dai corpi nudi femminili e alla deflagrazione gore finale, fusa con le sferzate sonore di Spadaccino. Svogliato e vano Kinski; ai limiti del ridicolo Karlsen e Geri. Molto onestamente, Di Leo stesso definì una «porcheria» questo suo film vagamente ispirato ai meccanismi di Agatha Christie.
MEMORABILE: Il nudo della Lee; La doccia della Neri; Il parossistico finale al ralenti.

Undying 30/07/07 23:55 - 3807 commenti

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Senza nulla togliere al genio di Fernando Di Leo, questo film può essere considerato il classico incidente di percorso nel quale incappa ogni autore, anche il più bravo, per le ovvie necessità "alimentari". Perché Di Leo ha realizzato piccole perle del noir, ma il giallo puro non lo ha mai interessato, pur se ha sempre attinto ai romanzi di Giorgio Scerbanenco. Qui l'erotismo (pare che circoli una versione più strong) costituisce, assieme al delirante finale, l'unico motivo di interesse. Kinski? Esegue una marchetta.

Capannelle 7/11/07 14:27 - 4411 commenti

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Soggetto discutibile. Funzionano di più i contenuti erotici che quelli da thriller/gotico, ma nel complesso non è girato male, visto che molte produzioni del tempo erano ricche di contraddizioni e montaggi improvvisati. Interessante la descrizione dell'atmosfera della villa e delle sue instabili e disinibite pazienti; da dimenticare il finale poco credibile (un killer sovrumano e poliziotti beoti) e decisamente troppo splatter. Kinski non si vanterà del suo ruolo.

Schramm 21/11/07 20:28 - 3495 commenti

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Non solo sul sangue freddo non scommetterei, ma se la prende anche molto comoda (il 1° omicidio scatta al 32° minuto) e di sangue ne sparge pochino. Incomprensibile lo strapparsi i capelli di molti per la prestazione di un Kinski mai così bolso e stoccafisso. Opera alquanto moscetta e improponibile, almeno quanto la tonalità del rosso che cola (purissima tempera tendente al rosé); una sfida a tenere le palpebre alzate, in cui si suda nel riconoscervi il lessico e la tempra del Di Leo de Milano calibro 9 e La mala ordina.

Lovejoy 9/12/07 23:25 - 1823 commenti

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Un film totalmente folle che Di Leo stesso stroncò sempre. Atroce sia nella storia che nella messa in scena e con dei ridicoli inserti hard che rendono la vicenda ancora più incoerente. La strage finale è di una stupidaggine inutile (oltre che gratuita) e i pseudo attori, tra cui Kinski, affossano ancora di più la pellicola aggirandosi con sguardi del tutto anonimi. Di Leo ha fatto di meglio.

Cotola 1/01/08 20:26 - 9043 commenti

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Esecrabile film "alimentare" per Di Leo, che cerca di trasvestire da thriller un'indecente pellicola con ampi sconfinamenti nel soft-core. La trama è semplicemente un optional, a causa di sceneggiatura il cui unico scopo è quello di svestire il più possibile le appetitose e disponibili attrici. Il tutto condito dal solito rosario di ammazzamenti, senza senso e ragione, più o meno violenti. La spiegazione finale è semplicemente ridicola e inutile. Lasciate perdere.

Ciavazzaro 21/02/08 12:59 - 4770 commenti

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Orrendo: è un insulto che sia stato diretto (con molta fretta a causa di un avido produttore che voleva sfruttare il successo argentiano) da un bravo mestierante come Fernardo Di Leo. La trama è assurda e contraddittoria (in una clinica per malate di mente metti in bella vista le armi?). Notevole il cast femminile (Neri, Lee, Desideri, Stroboel, Garrett) che ci concede dei bei nudi, bravi anche John Karlsen e Klaus Kinski. Non male le musiche di Silvio Spadaccino: è tutto il resto che fa pena.

Bruce 17/08/09 18:12 - 1007 commenti

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Insieme gotico, thriller ed erotico, nella sostanza un film folle girato in una clinica psichiatrica. Sarà pure “una cialtroneria” come dice lo stesso Di Leo, ma è originale e la mano del regista si vede; il film è pervaso da una carica sessuale non comune, che sfida la censura e lo rende forte ed affascinante a quasi quaranta anni dalla realizzazione. Ottime la fotografia e le scenografie, validissimi il finale e il commento musicale. Kinksi inutile, fondamentale invece l'apporto delle protagoniste femminili.

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Aal 30/08/09 14:57 - 321 commenti

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Prodotto di bassa lega che mescola gotico, thriller ed erotismo in un indigesto polpettone senza capo né coda. Kinski è imbambolato come non mai, il resto del cast è decisamente pietoso, le scene erotiche (molto spinte) sembrano buttate lì tanto per aumentare il minutaggio. Di una lentezza esasperante e al limite del ridicolo le scene con l'assassino, che percorre indisturbato corridoi completamente illuminati senza incontrare nessuno. Un film veramente brutto, solo per amanti del trash. La versione in dvd della Rarovideo ha però ottimi extra.

Gestarsh99 21/08/10 20:08 - 1395 commenti

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Tra i film di Di Leo, questo è uno dei peggiori: un giallaccio erotico ambientato in una clinica psichiatrica adibita a sole stra-fìghe (il french-cut è insertato di inutili sequenze hard masturbatorie, femminili per fortuna!). Apprezzabili restano solo la fotografia e la bellezza di alcune delle interpreti; assolutamente da dimenticare invece alcune assurdità di sceneggiatura, come quella di tenere esposto, alla portata di qualunque paziente, tutto quell'armamentario di strumenti assortiti appesi al muro (balestre, fiocine, spade). CinKinskiante.
MEMORABILE: Le pericolosissime armi appese, ad altezza d'uomo, alle pareti della clinica!!!

Fauno 4/01/10 09:55 - 2212 commenti

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Da salvare: i disturbi comportamentali dei pazienti (aggressività interspecifica, agorafobia, ninfomania...), la musica di Silvano Spadaccino, all'inizio fantastica e la meraviglia incommensurabile e irraggiungibile di Margaret Lee, che per me è una vera numero uno e in questo film sembra quasi una dea, con quell'abito celeste. La stessa cosa non potrei certo dirla per la Neri. Tutto il resto è spazzatura, per ammissione stessa del regista.

Trivex 31/03/10 22:16 - 1744 commenti

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A mio avviso questo film va inquadrato in una ottica diversa, rispetto a quella da utilizzare per le altre opere del regista. È un trash, o quasi! Ma nell'ambito medesimo, ha la sua ragione di esistere. Anche senza aspettare il finalone, la storia mi è sembrata banale ma relativamente carina, con elementi gotici e la lentezza caratterizzante i prodotti di specie. Il sesso è ardito, come in molte pellicole di questa tipo; e leggo con interesse di una versione estesa francese, Les Poupées érotiques du professeur Hichcock, che cercherò di procurarmi presto.

Von Leppe 20/12/10 16:22 - 1262 commenti

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Di Leo si lamenta che nella clinica per disturbi psichici ci siano armi (è un vecchio castello e ci stanno bene) che non è nulla di grave, in quanto nei film horror i disturbi psichici sono totalmente basati su luoghi comuni e sulla paura del matto. Mi preoccuperei più che altro di fesserie come le ninfomani: Rosalba Neri affamata di sesso: chi non si farebbe ricoverare? Il film non è un capolavoro, è fumetto anni 70 che come molti altri thriller affronta il disturbo psichico dal punto di vista popolare e contro la morale.
MEMORABILE: L'uccisione della nera con la freccia.

Buiomega71 21/12/10 22:20 - 2910 commenti

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Degradante esempio di grandissima castronata spacciata per chissà quale cult solo perché firmata Di Leo. Noioso fino all'inverosimile, poveristico in tutti i sensi, dalla fotografia al risibile plot. Gli omicidi sono elementari, il sangue schizza assai poco, c'è un po' di sesso ma né più né meno che in qualsiasi altro film dell'epoca. Notare poi come l'assassino ripeta sempre gli stessi gesti quando apre la teca con le armi da taglio. Penoso e squallido e, come se non bastasse, la vhs della Shedene è terribilmente cut. Ignobile.
MEMORABILE: Due ragazze, tra cui una di colore, mettono sul giradischi un samba allucinante che dura un'infinità! E si dimenano come prese dal ballo di San Vito.

Il Dandi 6/02/11 16:58 - 1917 commenti

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Commissionato (insieme a Una farfalla con le ali insanguinate) per agganciarsi al traino dei successi argentiani (leva obbligatoria nell'anno domini 1971). Ma se Tessari seppe assecondare il compromesso con personale eleganza, Di Leo inciampa clamorosamente in un genere che non è tra le sue corde (a partire dal titolo che cerca di imparentarsi goffamente allo stile "animalesco"). Ne esce un fumettone erosplatter sadico e ai limiti (oltrepassati fuori dal controllo del regista) del porno. Di Leo lo rinnegò a gran voce, ma ha fatto di peggio.
MEMORABILE: Il castello spacciato per clinica.

Mark 1/03/11 14:09 - 264 commenti

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La trama è solo funzionale alla costruzione di un film d'atmosfera, perché di fatto lo svolgimento narrativo è poca cosa. Di Leo però riesce a creare una sorta di urlo di Munch sonoro, una visione orrorifica e angosciante in cui fa confluire tutte le densità cromatiche del nero. È un tentativo lodevole ma di fatto fuori contesto. Come in altri casi, Di Leo parte con le migliori intenzioni ma finisce con l'impantanarsi, forse, nel conflitto tra l'ideazione convulsa e il rigore necessario del contesto.

Xabaras 16/05/11 23:11 - 210 commenti

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Tragicomica incursione del grande maestro del noir italiano nei meandri del giallo/thriller erotico tanto in voga in quei primi anni Settanta. Evidentemente disinteressato e mal servito da un plot sottile sottile, quasi trasparente, Di Leo filma il tutto con la mano sinistra riagguantando un po'di stile solo nello splendido massacro finale. Kinski nel frattempo vaga perplesso, forse ammaliato dallo strabordante fascino del polposissimo cast femminile. Particolarmente disonesto il colpo di scena che rivela l'identità del colpevole.
MEMORABILE: Rosalba Neri nella serra.

Nicola81 30/05/11 12:24 - 2857 commenti

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Che dire? Forse anche Raffaello sbagliò qualche affresco, quindi figuriamoci se non si può perdonare a Di Leo l'aver sbagliato un film, tanto più in un genere che non rientrava fra le sue corde. Ritmo lento, trama improbabile (ve le immaginate una clinica psichiatrica alle cui pareti vengono appese armi da taglio?), molto sesso ma poca suspense, recitazione approssimativa. Da salvare: scenografie, fotografia, bellezza delle attrici e il finale. Non mi sento di stroncarlo totalmente, ma i film anni '70 che meritano la rivalutazione sono altri.
MEMORABILE: L'ispettore che copre di insulti John Karlsen; il finale, truculento ma non privo di una sua forza.

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Luchi78 3/08/11 14:55 - 1521 commenti

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Polpettone giallo-noir-horror-splatter che non riesce ad azzeccarne neanche una. Kinski impalpabile, trama inverosimile, ambientazione grossolanamente toppata, ma soprattutto un finale da latte alle ginocchia. Proviamo a salvare la scena, sempre nel finale, dell'uccisione di massa delle povere ragazze e le notevoli componenti principali del cast femminile. A proposito, peccato che la Garret abbia girato solo questo film...

Herrkinski 8/09/11 02:27 - 8111 commenti

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Un Di Leo irriconoscibile, il cui tocco s'intravede solo nella sanguinosa sequenza finale al ralenti; per il resto trattasi di un noioso mix tra giallo e gotico, che sembra diretto da un Ratti qualsiasi. Una sfilata di attrici perennemente in costume adamitico, qualche risibile omicidio e un Kinski distratto, che probabilmente accettò il ruolo solo per bacchettare il procace cast femminile. Il regista non s'impegna neanche a dare un ritmo alla pellicola e i tempi morti si sprecano. Poverissimo, a tratti deprimente; peggio di come lo ricordavo.
MEMORABILE: Il finale.

Ryo 14/12/11 19:41 - 2169 commenti

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Senza un minimo di suspance, vediamo il nulla nella prima mezz'ora in cui non si capisce neppure il genere: titolo horror, musiche da commedia sexy, scene da incipt porno lesbo-interracial. Poi il primo omicidio, senza emozioni. In 6 secondi inquadratura di: falce-vittima che cammina-zac! -testa che rotola-fine. Il resto è alquanto soporifero, inopportunamente lungo, come se si dovesse fare "metraggio" con un continuo scambio di effusioni sessuali da contorno. Guardarlo in fast-forward non vi fa perdere nulla, ma guadagnare minuti di vita sprecati.

Ellerre 17/04/12 16:27 - 89 commenti

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Ma la storia? Qualcuno ha controllato il copione prima di girare? Poco verosimili - e anche un po' goffi - gli attori a partire dal direttore della clinica (John Karlsen), che fa venire in mente il mega direttore galattico (Paolo Paolini) di fantozziana memoria! Che dire poi delle ricoverate per problemi psichici circondate da armi di tutti i generi a portata di mano... L'assassino poi, che agisce dopo una decina di minuti a passeggio per i corridoi e dopo improbabili esercizi di riscaldamento con l'arma... Mezzo pallino.

Caesars 14/05/12 10:33 - 3790 commenti

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Peggio di quanto mi aspettassi e di aspettative ne avevo poche davvero. Di Leo gira con la mano sinistra un thriller/gotico veramente improponibile. Il ritmo è lentissimo e la tensione inesistente; per arrivare a sfiorare i canonici 90 minuti si ricorre a flashback onirici, che ripropongono innumerevoli scene già viste e ci si sofferma per interminabili minuti sull'assassino che si aggira indisturbato per la clinica. Decisamente al di sotto della - già non eccelsa - media dei prodotti simil Argento del periodo. *
MEMORABILE: Armi medievali a portata di mano di chiunque, nella clinica psichiatrica; Sentite rumori sospetti? Guardare subito dentro la vergine di Norimberga.

Giùan 10/08/12 21:17 - 4559 commenti

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L'intenzione di girare un gotico contemporaneo, con la clinica psichiatrica al posto del castello, le "isteriche" a sostituire i nobili "tarati" e un killer seriale a deporre vetusti fantasmi, pareva propedeuticamente promettente. Siamo invece di fronte a un incontrovertibile caso di film ucciso con premeditazione, con Di Leo che dimentico di sè accozzaglia inquadrature capaci d'alternare nudità in quantità Russmeyeriane a un ritmo polselliano. Nel cast, slegatissimo, Kinski è in overdose da bromuro mentre la Neri è una ninfomane comme il faut.
MEMORABILE: I rapporti saffici Strebel/Garret; Rosalba Neri alle prese col fratello e il giardiniere; Il modo ridicolo in cui Kinski sguscia nelle stanze.

Giordani 8/01/13 00:01 - 39 commenti

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Tentativo piuttosto scadente di unire "fascino gotico" al gusto e ai clichè italiani dell'epoca; trama assolutamente anonima e scene troppo spesso inverosimili. I punti più alti del film sono nelle (numerose, a dire il vero) scene a sfondo erotico e nello spettacolare quanto cruento finale; per il resto, come già detto, un film tutt'altro che memorabile e consigliato solo ai veri appassionati del genere.

Ultimo 7/07/14 14:59 - 1655 commenti

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Più che un horror il film pare orribile. L'idea originaria era quella di realizzare un thriller stile-Argento, ma i risultati sono pessimi. La sceneggiatura è opaca, il finale manca di suspence e il resto del film è lento e noioso. Da segnalare che, viste alcune scene di nudo, pare più di genere erotico. Si salva solo l'ambientazione in in bellissimo castello, teatro di numerose altre pellicole.

Metuant 21/09/14 08:58 - 456 commenti

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Porno con omicidi. Non si può definire in altro modo questo film a metà (ma neanche poi tanto) tra lo slasher e il porno fine a sé stesso. Non c'è una sola cosa che appaia sensata e la storia finisce per essere un unico buco logico che si dipana tra nudità femminili esplicite, omicidi assurdi, personaggi di carta velina e spiegazioni prive di ogni qualsivoglia senso. Potrebbe concorrere per la palma di peggior italian giallo in assoluto e potrebbe anche vincere. Peccato davvero.
MEMORABILE: Il massacro finale, forse l'unico momento degno di nota del film.

Lythops 24/09/14 20:09 - 1019 commenti

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Rosalba Neri versione povera della Fenech, infermiere che giocano all'aperto invece di lavorare, un Klaus Kinski per nulla credibile nella parte del medico, sceneggiatura scritta sì e no in un paio d'ore a giudicare dalla banalità dei dialoghi, commento musicale malamente ispirato a Bruno Nicolai, montaggio non eccelso e suspence sostituita da nudi femminili; risibile il respiro dell'assassino che, più che uccidere, dovrebbe farsi visitare da un medico vero. E c'è anche il megadirettore fantozziano che recita la parte di un illustre psichiatra...

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Maik271 18/11/14 21:58 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Pessimo risultato per il pur bravo Di Leo in questo thriller caratterizzato da una sceneggiatura delirante e lacunosa. Nel film si cerca di alzare l'interesse con i continui nudi che la Neri, la Garret e la Strebel mostrano generosamente. Il finale assurdo dà il colpo di grazia a un lavoro che nasceva già sotto una cattiva stella. Uniche note positive la qualità della confezione e alcune inquadrature interessanti.

Minitina80 9/06/15 15:22 - 2984 commenti

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Il film fu commissionato sulla scia del successo che ebbero sul pubblico i gialli di Argento, senza però badare alla mancanza di attitudine del Di Leo verso gli stilemi del giallo argentiano. Ne viene fuori un ibrido dove solo a sprazzi emerge la poetica del regista. Per il resto è nella media dell'epoca; degna di nota la fotografia così come la bravura nel muovere la macchina da presa. Meno riuscita la figura dell'assassino, che risulta pacchiano e goffo.

Ronax 30/11/15 01:35 - 1253 commenti

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Filmetto squinternato e grondante assurdità da ogni lato, dove la noia regna sovrana per oltre 90 minuti che sembrano un'eternità talmente la trama è confusa e balbettante, i dialoghi pietosi e la recitazione scadente. Merita un occhio per il massacro finale, cioè l'unico momento in cui Di Leo mostri qualche vigore e per il superbo cast femminile, prontissimo a liberarsi dei vestiti non appena se ne presenta l'occasione, vale a dire una scena su due. Nelle versioni uncut, approntate per i mercati esteri, fa capolino anche qualche dettaglio hard.
MEMORABILE: La Neri, irresistibile sex addict rinchiusa nella clinica psichiatrica per la sua incontenibile ninfomania.

Rambo90 8/01/16 17:28 - 7697 commenti

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Film di una sciattezza unica. La trama è inconsistente e la parte thriller soffocata pesantemente da quella erotica. Andrebbe anche bene se non fosse tutto lento e noioso, con scene lunghissime di flashback che non si capisce a che servano e dialoghi ridicoli e monosillabici. Kinski appare poco e sembra catatonico, il parterre di attrici femminili sembra recitare come in un porno. Di Leo non riesce a rendere efficaci nemmeno le sequenze degli omicidi, che sanno di già visto e sono penalizzate da effetti rozzissimi. Tremenda la colonna sonora.

Alex75 8/03/16 13:42 - 880 commenti

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L’incursione di Di Leo in un genere non suo, rovinata da assurdità (la clinica con le armi in bella vista), inutili flashback, momenti risibili (il rantolo dell'assassino) e da un cast maschile disastroso in cui l’unico a salvarsi dal ridicolo è Kinski (per quanto la sua interpretazione sia tutt’altro che memorabile), si riscatta grazie alla fotografia piuttosto accurata, al ritmo serrato della seconda parte e ad alcuni personaggi femminili interessanti (e non solo per i generosi nudi).
MEMORABILE: L’incongrua presenza della Vergine di Norimberga; Le smanie di Anna; Le scene saffiche tra Hilde e Pearl; Il castello in penombra; La balestra.

Myvincent 11/03/16 08:56 - 3741 commenti

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In una bella clinica psichiatrica si aggira un mostro che consuma terrificanti delitti a danno delle pazienti lì rinchiuse. La trama esilissima qui è solo un pretesto per coniugare estetica e omicidi tra eleganti scenografie, arricchite da una nitida fotografia. Riempitevi gli occhi con un susseguirsi di belle e discinte donne, dai vari colori.

Rebis 31/08/16 17:27 - 2337 commenti

I gusti di Rebis

Incipit atmosferico e finale inzaccherato di sangue: tra testa e coda, un corpo morto, indifferente al gotico cui aspira, svuotato di ogni sentimento della paura. E' palese che Di Leo sta trattando un materiale che non gli appartiene: l'andamento è svogliato, le scene di morte sono meccaniche e l'assassino asmatico che si aggira per un manicomio arredato con strumenti di tortura è degno solo di uno Scary Movie. Fronte scream queen da catalogo alle prese con un eros ligneo, privo di spontaneità. Kinski suggella l'ennesimo film alimentare.

Rufus68 3/09/16 20:50 - 3842 commenti

I gusti di Rufus68

Il professor Osterman, coadiuvato da qualche infermiera gnocca, dirige una clinica psichiatrica per ricche gnocche un po' picchiatelle. Da tali premesse ognuno può trarre il suo sillogismo. Sul film come thriller è bene stendere una coltre di pietoso silenzio. Kinski recita pensando ad altro. Un cinefilo voyeurista ha carne per i suoi denti, comunque rischia l'abbuffata.

Samdalmas 9/09/16 15:39 - 302 commenti

I gusti di Samdalmas

Uno dei peggiori film del grande Di Leo, scombinato tentativo di unire il thriller con il gotico. La trama è davvero risibile. In una clinica di lusso per malattie mentali, curiosamente piena di armi, si scatena un killer dall'istinto bestiale. Il tutto condito da qualche scena lesbo o di nudo per attirare il pubblico. La Neri come ninfomane è ottima ma viene uccisa presto. Kinski si limita a fumare nervosamente. Un incidente d percorso, per l'autore di Milano Calibro 9 e altri capolavori.
MEMORABILE: La Neri nella serra; Il finale.

Pessoa 8/06/17 23:46 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Incursione senza successo nel giallo del valente Di Leo, che realizza un film insipido e piuttosto grossolano in cui si alternano senza particolari legami logici morti ammazzati in modo piuttosto truce e donne nude che regalano le proprie grazie sfiorando l'hard. Difficile riconoscere la mano del maestro pugliese tra tanta approssimazione, in un film che non prende mai vita anche a causa di un cast annoiato e poco coinvolto. Interessante il lavoro su alcuni personaggi femminili (Neri, Lee), che resta però slegato dalla vicenda. Improbabile!

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Jdelarge 6/07/17 20:14 - 1000 commenti

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Tralasciando la palese povertà di mezzi e la ridicolaggine della soluzione finale (difficile da trascurare per un giallo), il film ha comunque qualcosa da dire. L'atmosfera creata da Di Leo, in maniera un po' raffazzonata, riesce a funzionare e la trama lascia sparsi qua e là indizi di una critica abbastanza serrata nei confronti di una società maschile della quale le povere donzelle protagoniste sembrano essere povere vittime.

Bubobubo 4/12/18 17:49 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Indecisi se definirlo più incredibile o mirabolante, alla fine si rinuncia in toto a ogni definizione. Assurdo dall'inizio alla fine, con una sceneggiatura che si arrabatta tra omicidi sanguinolenti, fantarcheologia e location al risparmio per esaltare ciò che importa davvero e cioè le pudenda femminili (e perché, a questo punto, non girare direttamente un altro film?). Si arriva alla fine stremati, senza nemmeno la forza di sorbirsi lo spieghino di ripiego con gratuito bagno di sangue accluso. Non è la prima caduta di stile di Di Leo.

Bullseye2 22/02/19 23:01 - 396 commenti

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Lo stesso Di Leo considerava il film "una boiata". Vedendolo, non si può non dare ragione al maestro pugliese, tuttavia è "una boiata" divertentissima: fallimentare come thriller serio, il film è un oggetto strano tra krimi tedesco e i tantissimi esempi di fumetto nero in voga all'epoca, in pratica un porno-giallo zeppo di assurdità, incongruenze frutto di una sceneggiatura davvero delirante (nonostante l'autore sia stato uno dei migliori in Italia nella scrittura per il cinema). Vero esempio di stracult, simpatico da vedere.
MEMORABILE: Rosalba Neri, ninfomane incestuosa; Il folle finale.

Daniela 20/03/20 02:10 - 12662 commenti

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Un assassino mascherato con seri problemi respiratori si aggira indisturbato tra le stanze di un castello trasformato in clinica psichiatrica che ospita solo belle donne discinte... Non è difficile immaginare Di Leo dietro la macchina da presa che si comporta come il René Ferretti di Boris: consapevole della ciofeca immonda ma intento a pensare alla pagnotta. Confezione sciatta (tremenda la colonna sonora), sceneggiatura da storiella zozza, prova del cast inqualificabile con Kinski che sembra sedato, epilogo delirante. Da salvare solo i vari momenti di umorismo, ovviamente involontario.
MEMORABILE: La collezione di armi medievali esposte in bella vista; L'assassino fa macello delle comparse senza un perché (ma non era a sangue freddo?).

Wulfgar 12/02/22 22:35 - 52 commenti

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un Di Leo tristemente alimentare che comprensibilmente non amava parlare del film: trama e montaggio illogici (armi antiche in bella mostra in una clinica psichiatrica!), uccisioni efferate ma poco coreografate, tette al vento tanto per gradire, un po' di lesbismo. E le occasionali inquadrature suggestive sono ben poca cosa davanti al dilagare del ridicolo involontario (l'omicida mascherato alla Diabolik che rantola asmatico). E se il cast femminile è appetitoso, quello maschile è capeggiato da un Kinski in stato narcolettico. Pessimo.
MEMORABILE: I momenti lesbo tra la Strebel e la Garrett; La doccia della Neri; La furia finale del killer, che fa scempio delle infermiere.

Nick franc 18/06/23 17:54 - 515 commenti

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Ambientato nel manicomio femminile a più alto tasso di sensualità che si possa immaginare. Di Leo gira un giallo a tinte erotiche privo di suspense e di mordente in cui la sua mano non si riconosce praticamente mai. Al netto di una confezione discreta, si rimane molto perplessi davanti alle incongruenze (le armi a portata di mano, l'assassino che gira indisturbato per la struttura per ore) e, visto il ritmo sonnambolico, arrivare alla fine è impresa ardua. Almeno ci sono le musiche di Spadaccino e un finale molto cattivo che gli evitano l'onta della monopalla, ma rimane poca roba.
MEMORABILE: Le armi appese alle pareti; La Neri ninfomane; Il finale nonsense.

Deepred89 27/10/23 16:45 - 3706 commenti

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Giallo ben girato e con qualche buon nome nel cast (Rosalba Neri, sensuale ed espressiva, la migliore), ma con un soggetto di rara inconsistenza, lungaggini a iosa e improbabilità oltre la soglia del ridicolo non si sa quanto involontarie. Omicidi non numerosi né memorabili, erotismo che varia dal tiepido all'infuocato a seconda dall'edizione, a tratti pure riuscito, anche se l'indugiare della macchina da presa sulle imperfezioni della Garret cozza con l'eleganza della fotografia e della pur sobria regia. Ottimo il tema musicale che accompagna i duetti Garret-Strebel.

Noodles 30/10/23 10:01 - 2227 commenti

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Giallo/horror targato Fernando Di Leo eccessivamente bistrattato. Sicuramente non è un capolavoro e i suoi difetti li ha (leggansi l'assassino che fa quello che vuole, il finale frettoloso, gli inserti erotici che non fanno altro che rallentare la vicenda) ma tutto sommato risulta piacevole sia nelle belle atmosfere della clinica (più un castello che una casa di cura) sia nei torbidi rapporti tra i personaggi. Particolarmente efficace l'imperturbabile Klaus Kinski. Se si pretende il filmone è meglio girare a largo, ma per una piacevole visione notturna va più che bene. Discreto.
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  • Discussione Fauno • 18/08/16 17:35
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Resto sul pallino e mezzo, ma nel finale va in crescendo, in quanto l'omicidio con la balestra non è niente male, e nell'ultima scena con l'accanimento alla cieca, del sangue ne sprizza parecchio sui muri, ed eravamo solo nel 71, quindi ancora lontani dall'era splatter.

    Non mi sto a ripetere sulla bellezza quasi straordinaria della Lee, ma come estetica e come fotografia ha un suo valore; che poi il soggetto sia scadente e parecchi passaggi ridicoli, stile i sospironi iniziali e la battuta "Questo non è un assassino, è una bestia che uccide a sangue freddo" allora lì non posso dire il contrario. Tarantino o meno, il film una visione la merita, ma non credo ci siano troppi fanatici di questo film; al limite, come me, lo saranno di certi particolari, come ad esempio la versione satinata della Lee, la ninfomania della Neri, le armi antiche...
    Ultima modifica: 18/08/16 17:37 da Fauno
  • Discussione Buiomega71 • 18/08/16 19:35
    Consigliere - 25998 interventi
    Non saprei Fauno

    Il film lo vidi nell'agosto del 2003 , nella mia personale rassegna estiva SPAGHETTI THRILLER PER LA LUNA D'AGOSTO (ben 25 titoli, dove il podio se lo aggiudicò Freda col BELLISSIMO L'iguana dalla lingua di fuoco, seguito a ruota da Nove ospiti per un delitto-sorprendente- e da Un Bianco vestito per marialè-estasiatico-)

    Fù davvero una cocente delusione questa unica incursione nel "giallo argentiano" (mi si passi il termine, anche se ci ho visto più gotico frediano/baviano, con le dovute distanze) firmata Di Leo (autore che adoro, tra l'altro, e non le sono mai grato abbastanza per quel capolavorone che è Avere vent'anni)

    Noioso, lento, fiacco, ridicolo, con musichette sceme, situazioni da porno-soft (o da fumettacci stile Oltretomba), le due ragazze che ballano e lesbicano su un tremendo samba e da annali del trashume più sordido e demenziale, fotografia orrenda (vieppiù ben poco valorizzata dalla vhs della Video Ciak), dialoghi terribili (ma sarebbe il male minore), una costruzione della suspence fatta coi piedi, mal girato e peggio scritto (si vede lontano un miglio che a Di Leo non le importava un fico secco di quello che stava girando)

    E anche il tanto strombazzato finale violento (che non so dove lessi che qualcuno lo paragonava a quello del Mucchio Selvaggio, come paragonare Eye wide shut a La maestra di sci, stessa roba) mi ha lasciato del tutto indifferente che non ha un grammo di quello ben più feroce e spietato dell'Iguana... per dire (per citare un titolo coevo)


    Non male la scelta dell'assassino delle armi da taglio antiche custodite nella teca (di una casa di cura, vabbè, chissenefrega), ma , poi, scena ripetuta ad nauseam che perde il suo potenziale iniziale

    Insomma, per me ad un passo dalla vaccata, senza appello, purtroppo.

    Di notevole resta solo il titolo, un pò troppo poco però...
    Ultima modifica: 18/08/16 20:22 da Buiomega71
  • Discussione Ciavazzaro • 18/08/16 20:16
    Scrivano - 5591 interventi
    Dunque, sono d'accordo che la visione è d'obbligo almeno una volta per i fan del genere, ma il film resta terribile assai.

    Se si prende in considerazione il solo cast, allora sarebbe eccellente, così tante bellezze in una pellicola, solo paragonabile al ginepraio de L'assassino ha riservato nove poltrone.

    La Lee regina assoluta (la adoro in tutti i film che ho visto con lei), ma anche la Neri bravissima nel suo ruolo di ninfomane, anche se ovviamente non è questo uno dei suoi ruoli migliori.
    La Desideri, la mitica Strebel infermiera lesbica, una delle attrici più interessanti del cinema di genere anni settanta italiano.
    E poi ovviamente Kinski (doppiato da Giorgio Piazza), il mitico John Karlsen, e gustosi caratteristi (il mitico Cerulli, che fa una morte orrenda).
    A me personalmente le musiche sono piaciute.
    Anche la scenografia è decisamente evocativa.

    Il resto è atroce: dialoghi, situazioni, e recitazioni general, col ridicolo involontario che straripa come un fiume in piena.
    Sono d'accordo con voi però che il finale è molto potente, decisamente inusuale per l'epoca in Italia.

    Brutto, ma in Italia si è visto di peggio, non devo certo ricordare LA POLIZIA BRANCOLA NEL BUIO !
  • Discussione Rebis • 18/08/16 21:15
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Ricordo un incipit di grande atmosfera e un finale inzaccherato di sangue: testa e coda apiccicati con lo sputo ad un film senza corpo, infantile nell'approcciare il gotico, senza nessun sentimento della paura. Exploitation senz'anima, perché è palese che Di Leo sta trattando un materiale, un mondo che non gli appartiene. E l'andamento del fim è svogliato, le scene di morte sono piattissime, l'assassino asmatico degno di uno Scary Movie qualsiasi. Non guardo gli slasher per sollazzarmi con le attrici, quindi su quel fronte mi astengo da giudizi, ma l'eros mi è parso legnoso, dovuto, privo di spontaneità... c'è Kinski, ok, ma insomma, mi sembra più che altro confermare che si tratta dell'ennesimo film alimentare...
    Ultima modifica: 18/08/16 21:17 da Rebis
  • Discussione Ciavazzaro • 18/08/16 21:25
    Scrivano - 5591 interventi
    Si infatti il film rimane terribile, su questo non c'è dubbio.

    Per quanto riguarda le attrici, considero il cast molto interessante, non tanto per il lato erotico, ma per il fascino che queste mi hanno sempre trasmesso (per me sono attrici cult, questo intendevo dire).
    Sono d'accordo anche sull'erotismo, decisamente non il punto forte del film (ma come già detto non ve ne sono molti).
  • Discussione Buiomega71 • 18/08/16 21:52
    Consigliere - 25998 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Si infatti il film rimane terribile, su questo non c'è dubbio.

    Per quanto riguarda le attrici, considero il cast molto interessante, non tanto per il lato erotico, ma per il fascino che queste mi hanno sempre trasmesso (per me sono attrici cult, questo intendevo dire).
    Sono d'accordo anche sull'erotismo, decisamente non il punto forte del film (ma come già detto non ve ne sono molti).


    Sulle attrici mi trovi d'accordo Ciava (anch'io sottolineo la bellezza femminile in qualsiasi film, con attrici più o meno cult o più o meno brave)

    Ma nella Bestia... non ricordo particolarmente nessuna (e anche in questo campo il film non mi ha per nulla conquistato) che mi abbia favorevolmente colpito
  • Discussione Rebis • 18/08/16 21:55
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Certo Ciava, intendevo dire che non sono molto addentro al culto delle scream queen nostrane soprattutto... per il resto condivido la tua opinione :)
  • Discussione Mauro • 23/10/16 10:09
    Disoccupato - 11983 interventi
    A chi volesse cercare questo film in rete, segnalo che su ytb con questo titolo è stato in realtà caricato un altro film, La casa che grondava sangue (1970)

    https://www.youtube.com/watch?v=7LasqtqwRLU
    Ultima modifica: 23/10/16 10:10 da Mauro
  • Homevideo Buiomega71 • 11/09/20 20:59
    Consigliere - 25998 interventi
    In blu ray per la tedesca Donau, con audio italiano.

    ?http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/28019-Blu-Ray-La-bestia-uccide-a-sangue-freddo?__lang=it-IT???