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Titolo originale: Lucifer rising
Anno: 1972
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Regia: Kenneth Anger
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/12/07 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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- Davvero notevole!:
Rufus68 - Quello che si dice un buon film:
Faggi - Non male, dopotutto:
Schramm, Homesick, Matalo!, Paulaster - Mediocre, ma con un suo perché:
Pigro, Yamagong, Nancy - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Bubobubo
Esoterico e psichedelico tour de force che introduce ai luoghi magici bretoni, alemanni ed egizi. Sporadicamente suggestivo, tenuto in verticale più dalla strabiliante e floydiana colonna sonora di Bausoleil (che verrà parzialmente riutilizzata da Nick Bougas per il suo primo Death scenes) che non dalla forza delle immagini, ipnoinducenti solo a singhiozzo. Interessante, ma eccessivamente sovrastimato.
Dalle piramidi a Stonehenge (e non solo) riemergono dalla notte dei tempi presenze misteriose che evocano rituali esoterici attuali in un inedito sincretismo creato dal montaggio del film. Anger sottopone lo spettatore a un personalissimo viaggio (diciamo pure un trip allucinato) tra visioni giustapposte per cercare, non senza qualche sprazzo di ironia, una spiritualità eterodossa e demoniaca. Ma il gioco delle immagini e delle situazioni simboliche non riesce mai a essere davvero magico come vorrebbe, risultando alla fine scialbo.
Valicando spazio e tempo, cerimoniali pagani, megaliti, simbologie thelemiche, animali e araldi delle divinità egizie si sovrappongono in un lungo videoclip esoterico musicato dalle evocative rock-suites di Beausoleil - membro del clan del famigerato Charles Manson - e illuminato da una fotografia caleidoscopica e psichedelica: un’impresa sì ambiziosa – e da sempre oggetto di culto da parte di adepti e/o simpatizzanti del neopaganesimo - ma sinceramente di scarsa resa emotiva. Magic(k)o e astratto.
Parte bene, anzi benissimo. Poi con l'apparire della Faithfull la cosa perde interesse. Poteva essere un incubo e invece è al massimo un documento (datato) di un periodo. Buone le musiche di Beausoleil. Alcune comunanze con il Miles dell'epoca (erano i tempi). Cameo per Jimmy Page davanti al ritratto di Crowley. Certo ben migliore degli inserti onirici di The song remains the same.
MEMORABILE: Lucifer ascende ed è ovviamente vestito da biker; Nonostante le apparenze non siamo a Stonehenge.
Documento di un'epoca (ci son dentro, più o meno direttamente, i Rolling Stones, Page, Charles Manson). Una scheggia psichedelica, fitta di simbologie magiche, che riassume in sé tutta la controcultura dei Sessanta: ansia di libertà, stati di coscienza alterati, esoterismo, teologie alternative. Lucifero è, ovviamente, l'apportatore di luce; l'eterno versante demonico della conoscenza che scioglierà l'umanità dai lacci della superstizione. Bellissime le musiche di Bobby Beausoleil.
Giubilo dei cantori dell'avanguardia: narrazione abolita, spazio e tempo arbitrariamente dilatati e ristretti, frenesia del montaggio alternato. Tecnicismi che occultano a malapena la fatale temporalità dell'operazione angeriana. Iconografie che oggi hanno del folkloristico e poco più, raccolte in un pastiche di semiotica visiva di strepitosa naiveté. Grande sfilata di non-attori, la cui estasi neo-mistica sfocia spesso in un'espressività da comodino. Da salvare l'impianto visivo e l'OST di Bobby Beausoleil, vera e propria manna per i sensi.
Evocazione della figura del diavolo attraverso le epoche con rituali annessi. La forza del girato sta nelle musiche di accompagnamento di Beausoleil, che danno il ritmo per descrivere le allegorìe (con passaggi dallo psichedelico al tappeto elettronico). Le parti recitate non creano empatia ma risultano incollate alla magnificenza delle location (piramidi su tutte). Simbolismi pagani che pongono Lucifero come parte della realtà, non sempre come il male assoluto (da qui i collegamenti con la setta di Manson di cui faceva parte il regista).
MEMORABILE: L’elefante che schiaccia il serpente.
In linea coi canoni dell'avanguardia allucinata di cui il film è figlio, in esso si evocano, in un baccano di fotografia e montaggio agli acidi, atmosfere esoteriche e magiche in un susseguirsi di immagini che rievocano riti luciferini nelle epoche remote degli egizi e dei druidi. Non ha una vera e propria trama il che lo fa assomigliare più a un videoclip, data la pervadente colonna sonora che non lascia spazio a un solo dialogo (solo qualche grugnito). Invecchiato male, si apprezza soprattutto per la soundtrack; visivamente è dimenticabile.
Magico-religioso, esoterico-psichedelico; allusivamente erotico, mistico; saturo di simboli (non gratuiti). Gioca d'azzardo, rischia; e con capacità funamboliche, con possesso/ossessione del mezzo, con ebbrezza complementare a inquietudine, con istinto controllato manifesta l'irrazionale (non argomentabile) in immagini seduttive e bella musica (che fanno corpo unico): dunque l'irrazionale non è da capire, ma da assorbire. Un manifesto di anni febbrili; ha spirito del tempo, non è archiviabile come mera curiosità settantiana: evoca molto di più.
MEMORABILE: La gestualità ritmata: liturgia ancestrale.
Volendo sezionarlo frame per frame si potrebbe anche tentarne una lettura ermeneuticamente motivata, ma questo non lo salva dall'essere il lavoro più pretenzioso e pedante della scarna filmografia angeriana. Tolti i ridicoli effetti speciali, rimane un pugno di immagini suggestive (specialmente negli esterni) commentate dai bei floydismi di Bobby Beausoleil (che completò la soundtrack in carcere, dove ancora oggi si trova). Il filo rosso tematico - la continuità temporale, il ciclo vitale, l'elemento naturale - è vecchieggiante al meglio.
Kenneth Anger HA DIRETTO ANCHE...
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- Secondo me va cambiato il genere. Non è un documentario, ma un film sperimentale con personaggi, sceneggiatura (sia pure astratta), ecc... Propongo di spostarlo a "mediometraggio".
- Io farò il mio dovere scrivendo un commento con i cinque pallini che merita. Se se ne potessero mettere 6 li metterei.
- In attesa che Uomomite compia il suo dovere ho naturalmente cambiato il genere in mediometraggio. Se il film dura meno di un'ora il genere dovrebbe sempre diventare mediometraggio. Se non avviene si vede che non ce ne siamo accorti (come in questo caso, non conoscendo colpevolmente il film). Grazie Pigro!
- - Inizialmente la colonna sonora fu affidata a Jimmy Page, chitarrista dei Led Zeppelin (notoriamente un collezionista di materiale esoterico ed ammiratore di Aleister Crowley).Nel '76 Anger lo licenziò dall'incarico: in 3 anni il chitarrista aveva composto solamente 23 minuti di materiale.
Questo episodio sancì la fine dei loro rapporti; a detta di Page, la soundtrack fu terminata e consegnata, mentre per Anger essa era totalmente insufficiente ed inutilizzabile. - Magick Lantern Cycle by Kenneth Anger
Dual Format Edition [1Blu-ray e 2dvd]
BFI Home Video - [1.33:1/1.77:1/1080p/24fps]
http://shop.bfi.org.uk/magick-lantern-cycle-dvd-bluray.html
• Fireworks (1947)
• Puce Moment (1949)
• Rabbit s Moon (1950/1971, the rarely seen 16 minute version)
• Eaux d'Artifice (1953)
• Inauguration of the Pleasure Dome (1954)
• Scorpio Rising (1964)
• Kustom Kar Kommandos (1965)
• Invocation of My Demon Brother (1969)
• Rabbit's Moon (1950/1979 version)
• Lucifer Rising (1981)
• Special Features
• Newly recorded audio commentaries by Kenneth Anger
• The Man We Want to Hang: Anger's documentary on Aleister Crowley
• Restoration featurette
• Anger Me (2006, 71 minutes, DVD only): Elio Gelmini's portrait of Anger
• Fully Illustrated booklet with essays and sketches
altri dati e specifiche tecniche complete qui (con frames dai diversi corti e mediometraggi):
http://www.dvdbeaver.com/film2/DVDReviews45/magick_lantern_cycle_blu-ray.htm
Ovviamente, uno spettacolo fantastico che mi godrò nelle prossime serate.
(peraltro a prezzo contenuto, ca. 25 euro)
