L'ispettore Gadget - Serie animata (1983)

Con palesi riferimenti a Batman, Missione impossibile, Get Smart e ai film di James Bond – soprattutto nei gadgets più strani ed assurdi e nella figura dell’enigmatico Boss Artiglio con i suoi piani di conquista del mondo – ecco le disastrose indagini del famoso ispettore bionico, che se la cava essenzialmente per merito della graziosa e sveglia nipotina Penny, genio dell’informatica, e del suo cane trasformista. Animazione discreta e piuttosto caricaturale. Inconsueto e strampalato.

Riuscita serie d'animazione che ha portato notevole successo al personaggio dell'ipertecnologico ispettore Gadget e che ha permesso di produrre film d'animazione e film reali. L'animazione è ben fatta, la caratterizzazione dei personaggi ottima. Sono un po' ripetitive le storie, ma ci si può passare facilmente sopra.

Particolarità della serie è che trattasi di una produzione franco-canadese che ha saputo disegnare un personaggio che ha poco da invidiare a quelle dei colleghi nipponici. Simpatici lui e la nipotina Penny, decisamente strampalate tutte le azioni dello squinternato ispettore (ricorda il Closeau della Pantera Rosa). Si nota una certa ripetitività dovuta alla scarsita di personaggi e situazioni.

Simpatico, ma nulla più. Molto ripetitivo, le storie sono tutte uguali: l'ispettore Gadget è un incapace totale che non si rende nemmeno conto di quello che fà, a risolvere i casi ci pensano la nipotina Penny ed il suo cane. Divertenti i riferimenti a 007, con boss Artiglio emulo di Blofeld e i gadget assurdi e abbastanza inutili. Qualità dei disegni piuttosto anonima. Buona l'idea di partenza, ma si potevano creare trame un po' più consistenti...

Prodotto di animazione ben riuscito, che riesce a caratterizzare molto bene il tecnologico e simpatico ispettore Gadget. La grafica è fatta abbastanza bene e anche se talvolta le storie risultano un po' ripetitive, nel complesso va promosso.