Storytelling - Film (2001)

Storytelling
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Titolo originale: Story telling
Anno: 2001
Genere: drammatico (colore)
Regia: [2e] Todd Solondz
Note: Diviso in due episodi: "fiction" e "non-fiction"

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/11/07 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 21/11/07 02:25 - 3490 commenti

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Acidità, irrisione e cattiveria tutte di testa e di concetto, come al solito in Solondz. I primi notevoli 20' giostrati sul potere della parola che si fa carne e viceversa, facevano molto ben sperare. Peccato Solondz accantoni quella sfera per sprecarsi nell'agrodolce e noiosetta parodia dell'american dream post-Columbine. E buonanotte al secchio.

Ford 18/05/08 11:55 - 582 commenti

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Strano film: all'inizio sembra essere diviso in episodi (visto che "fiction" dura solo una decina di minuti), in realtà gli episodi sono solo 2: infatti "non-fiction" dura un'oretta e poco più... Volendo trovare un leit-motif: come si racconta una storia? Raccontare la realtà come finzione o raccontarla come vera attraverso il filtro dell'ironia? Solondz non dà risposta, ma un Paul Giamatti a lui stranamente somigliante (in "non-fiction") forse fa intuire qualcosa...

Mickes2 1/08/11 19:05 - 1670 commenti

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Caustico ed irriverente, Solondz continua il suo percorso nella provincia americana. Finzione e non-finzione si possono intendere come due modi di vivere la vita. Due episodi intrisi di umorismo (nero, off course), più cinico e cattivo del solito, sempre tagliente, esplosivo e politicamente scorretto nel delineare il deprimente quadretto di una normale famiglia borghese. Dialoghi pungenti e al fulmicotone. Un filo più irrisolto dei lavori precedenti, ma sempre incisivo nel colpire al cuore ed al cervello di chi guarda. Vivido ed acuto.
MEMORABILE: Il raggelante finale.

Luchi78 31/01/14 18:03 - 1521 commenti

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Film composto da due episodi solo apparentemente slegati, piuttosto intrisi dalla tematica comune come da titolo. Metodi di raccontare a dir poco irriverenti e ironici, sui quali Solondz si sofferma con stili e modalità diverse. Convince il primo episodio dai toni a dir poco irriverenti, più prolisso il secondo con un finale abbastanza scontato. Mi aspettavo qualcosa in più.

Daniela 11/02/14 08:39 - 12625 commenti

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Due segmenti: il primo, breve ma fulminante, su una studentessa di un corso di scrittura che ha un rapporto sessuale col proprio insegnante; nel secondo un regista dilettante gira un documentario sullo stress dei giovani all'interno del sistema scolastico. Nessun legame fra fiction e no-fiction, se non quello di uno sguardo spietato che non risparmia nessuno, neppure gli spettatori che si ritrovano sullo schermo, seduti accanto a quelli scelti per visionare il girato, a ridere di un'"american life" di feroce conformismo. Solondz si conferma regista interessante anche in quest'opera minore.

Deepred89 25/09/14 21:04 - 3704 commenti

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Praticamente un cortometraggio e un lungometraggio legati dal tema del titolo. Notevolissimo il primo, un intelligente, spietato, spassosissimo attacco ai giovani storytellers statunitensi, descritti come un cumulo di approfittatori o cerebrolesi. Quasi buono il secondo, a tratti un po' risaputo ma dotato di un'ironia acida e tagliente e di un finale vendicativo da standing ovation, coronato dal vivace brano omonimo dei Belle & Sebastian piazzato in chiusura (ma qui sono di parte...). Cast azzeccato, con John Goodman sopra gli altri. Buon film.
MEMORABILE: La vendetta notturna.

Jena 24/03/18 18:05 - 1550 commenti

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Poco riuscita opera di Solondz che non bissa certo il folgorante Happiness. Eppure all'inizio si parte bene con il primo episodio di dieci minuti circa in cui Selma Blair, tanto carina, se la fa con un paraplegico con ambizioni di scrittore; entrambi sono però "vessati" (non solo in senso metaforico) da un professore nero. Il secondo episodio però dura il resto del film e purtroppo non funziona. Giamatti è troppo sopra la righe, il protagonista cataconico e si salva solo il simpatico Goodman. Il film si arena e diventa noiosetto.
MEMORABILE: L'inutile provocazione simil Happiness della fellatio del compagno di scuola.

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