Angst - Film (1983)

Angst
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Titolo originale: Angst
Anno: 1983
Genere: drammatico (colore)
Note: aka "Schizophrenia" o "Fear".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/11/07 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 20/11/07 14:51 - 3495 commenti

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Come si possa ritenere valido certo cinema "horror" dopo essersi fatti osservare dal primultimo opus di Kargl resta uno di quegli insondabili misteri dell'universo davanti ai quali fare spallucce. Il miglior studium analitico ed umorale sulle cavità sibilline della mente di uno psicopatico, filtrato da un elevatissimo senso del cinema. Quanto a malattia e vertigine se la gioca ardimentosamente con Schramm e Clean, shaven. Non è solo un ottimo psicodramma, è ottimo cinema su tutti i fronti. Insorreggibile, ma imprescindibile.
MEMORABILE: Meraviglioso il tessuto sonoro-musicale del corriere cosmico Klaus Schulze, ex-Tangerine Dream.

Gestarsh99 18/09/10 22:14 - 1395 commenti

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Kargl mi ha davvero sbalordito col suo stile di regia epilettico, sperimentale, mefitico ed in netto anticipo sui tempi! Tramite un protagonista ossesso e ributtante quale Leder (secondo solo allo Spinell di Maniac), l'autore austriaco ingaggia un tour de force pervicace con i nervi dello spettatore, facendo uso di dolly ripidissimi, sgradevoli riprese di sguincio e camera a spalla traballante. Un nauseante pedinamento cronachistico in grado di esplicare a fondo il disagio mentale del folle maniaco, incutendo in chi osserva un senso di schifo e rigetto.
MEMORABILE: Scena da incorniciare: la fuga nel bosco del pazzo, ripreso in soggettiva con la steadycam (modalità già impiegata da Scorsese nel suo Mean Streets).

Pinhead80 30/05/11 13:48 - 4758 commenti

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Angst ovvero un'esperienza unica, un disorientamento emotivo che ti fa star male a partire dalla primissima scena. Un viaggio senza ritorno nei meandri della follia umana che ti fa precipitare in un senso di angoscia che ti logora dal di dentro. Vedere il protagonista (uno dei personaggi più inquietanti mai visti dal sottoscritto) nella sua smania ossessiva, che non trova pace se non nel trovare altre vittime da sacrificare a se stesso, è una delle esperienza cinematografiche più micidiali a cui abbia mai assistito. Dotarsi di antiemetico...
MEMORABILE: L'omicidio iniziale di Erwin Leder con effetto emetico.

Lupoprezzo 9/07/11 23:55 - 635 commenti

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L'incredibile realismo che il regista getta in faccia allo spettatore è qualcosa di inimmaginabile. Paralizza da quanto è efficace e toglie il sonno da quanto è stratificato. La macchina da presa che ondeggia vorticosamente intorno al protagonista ne esalta le gesta e allo stesso tempo ne delinea la psiche deviata irrimediabilmente. Anche le scene nel bar, quelle più "miti", hanno qualcosa di malato. Erwin Leder, (indovinatissimo) ha il volto scavato e l'occhio lucido della pazzia. Un'esperienza allucinante. Ottimo.

Mickes2 24/08/11 18:38 - 1670 commenti

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Delirante, claustrofobico, il sadismo negli occhi del protagonista. Scevro da orpelli; Kargl imbastisce una giornata da incubo, un omicidio in diretta entrando di continuo nella mente del serial killer. Lucido e spietato il regista ci accompagna prima e ci fa sprofondare poi, in una pulsione violenta, irrefrenabile, nel bisogno viscerale nel voler far male a qualcuno. Introspezioni e pensieri taglienti, un agire senza un fine preciso supportato da una regia vivida e tecnicamente affascinante: piani sequenza, dolly, steadicam... pedinando IL serial killer.
MEMORABILE: L'incipit; il finale; le sequenze in steadicam; il volto di Erwin Leder.

Herrkinski 3/11/13 02:51 - 8109 commenti

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Appartenente a quella scuola europea di horror malsani e periferici che ha trovato il proprio mentore in Buttgereit (pur successivamente al film in questione), "Angst" ha il pregio di avere quell'atmosfera grigia e desolante tipica dei prodotti provenienti dai paesi di lingua tedesca, aggravata da ambienti squallidi e dalle atrocità perpetrate dal vile protagonista. A parte il ripetitivo commento fuori campo, un bel lavoro di mdp, una discreta fotografia e una certa cattiveria, il film resta però piuttosto incompiuto, pur valendo la visione.
MEMORABILE: Il cane; L'omicidio della donna giovane.

Capannelle 14/11/13 12:27 - 4411 commenti

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Personalità nel girare Kargl ne dimostra, ma la sensazione, col procedere del film, è che manchi qualcosa, che l'approccio minimalista ai dialoghi (perché, ce ne sono?) risulti pesante e che insomma potesse evolvere meglio. Rimangono scene di efferata follia su soggetti deboli e indifesi e una quasi empatia con lo stralunato protagonista. Buono invece il minimalismo ambientale, che insieme al sound descrive bene la vicenda.

Daniela 16/12/13 15:41 - 12660 commenti

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Appena scarcerato dopo 10 anni scontati per omicidio, un sadico compulsivo ammazza tre persone scelte a caso ma, a causa della sua goffaggine dilettantesca, non riesce a trarre dalla loro morte tutto il piacere che si riprometteva di ricavarne... Allucinato come lo sguardo del protagonista, un film il cui vero autore, più del misterioso Kargl (pochissimo prima, nulla dopo), è il geniale Rybczynski, cui si devono sceneggiatura e fotografia, con una tecnica particolare di ripresa, ansimante a ridosso dei personaggi. Disturbante, imperdibile.
MEMORABILE: Lo strangolamento maldestro, seguito dall'affogamento in vasca

Bizzu 12/01/14 21:06 - 217 commenti

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Una giornata in compagnia di un killer e dei pensieri che gli frullano in testa. Un film che angoscia, dà una sensazione di claustrofobia, repelle. Molto particolare e dettagliata la descrizione del bisogno di uccidere e in generale tutto il film riesce nel compito quasi impossibile di farci immedesimare nello psicopatico.

Geppo 6/03/16 21:24 - 316 commenti

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Più che un film è un documentario che ci dimostra in maniera dettagliata i pensieri pericolosi di uno psicopatico e malato di schizofrenia appena rilasciato dal carcere. La crudezza delle immagini racconta il suo comportamento a piede libero: il disorientamento, la sete di sadismo, l'amore/odio per le donne, le sue paure (il titolo tedesco "Angst" tradotto in italiano vuol dire "Paura"). Pochissimi dialoghi, con la voce fuori campo dei suoi pensieri che narra minuto per minuto tutto il suo percorso e il suo ingiustificabile desiderio di uccidere.
MEMORABILE: L'omicidio della ragazza Silvia; I cadaveri nel bagagliaio; Lo psicopatico che mangia un würstel mentre osserva vogliosamente due belle ragazze.

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Raremirko 10/09/16 20:45 - 577 commenti

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Buona prova filmica che si occupa di rappresentare la mente deviata di un assassino. Ottimi make up, prove recitative e colonna sonora. Non ha nulla da invidiare neanche se messa a confronto con eventuali film più famosi e blasonati. Cinema reale e senza speranza, che non si scorda con facilità e che non perde colpi anche pensando a eventuali re-visioni.

Rufus68 10/06/17 15:43 - 3842 commenti

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Più singolare che davvero disturbante. L'attore principale è perfetto nella sua breve odissea psicopatica; e le scostanti musiche elettroniche ben si adeguano al tono principale grazie alla totale mancanza di empatia e calore. E tuttavia il film rimane irrisolto: non si concreta quale diario d'una malattia mentale né coinvolge emotivamente nel delirio del protagonista o nella sofferenza delle vittime (trattate sadicamente come orribili sacchi di carne: questo il versante più allucinato della pellicola). Comunque originale.

Bubobubo 17/09/18 15:09 - 1847 commenti

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Fuori dai denti: la miglior esplorazione mai intrapresa nella mente di un serial killer (ex aequo con Henry - Pioggia di sangue). Film di un raro e squallido nichilismo, un girone dell'inferno tra non-luoghi plumbei e degradati, la scenografia ideale per i crimini sadici, inutili e goffamente orchestrati di un Erwin Leder che parla (e lotta) assieme ai suoi personalissimi demoni. Potente, crudele, angosciante. La O.S.T. di Klaus Schulze, tagliata su misura, è fra i migliori commenti musicali di sempre.

Giùan 23/09/18 17:19 - 4559 commenti

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Angst essen seele Kragl, diremmo parafrasando un gran titolo fassbinderiano. Già: perché vien da chiedersi se la paura non abbia mangiato l'anima del regista austriaco, dileguatosi dopo questa invasata escursione nel flusso di (in)coscienza d'un maniaco seriale. La narrazione in sostanziale media res, lo scaraventarsi nella schizofrenia del protagonista senza preamboli cinematografici, ne fanno una sorta di documen-diario che cortocircuita immagini e parole. Sconvolgenti restano ancor oggi le soggettive di Leder e il suo accanimento parossistico sui corpi.
MEMORABILE: Il tentativo di assassinio della taxista; L'omicidio della ragazza nel tunnel.

Fulcanelli 25/08/20 12:58 - 135 commenti

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Uno dei più autentici ritratti di psicopatico che si siano mai visti su pellicola, forse il migliore. Il regista riesce a trasportare all'interno del sogno schizoide del protagonista quasi come si fosse li presenti. Rimane inappuntabile a difetti visto che ogni aspetto del film è stato curato in modo certosino. Bel connubio fra montaggio ragionato e fotografia scarna che esalta l'aria grigia di piccola cittadina di provincia nonché la sterile villetta del massacro. Non possiede la caratura del capolavoro assoluto ma è senz'altro un film di inconsueta statura.

Anthonyvm 1/04/21 15:56 - 5686 commenti

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Psycho-horror assolutamente sui generis, che rinuncia al crudo realismo così come all'astrattismo visionario, in una straniante via di mezzo che, pur non scioccando davvero, riesce a turbare. L'occhio della macchina da presa sorveglia l'azione dall'alto, come uno spirito (o un demone) distaccato e al contempo partecipe (non stupisce che Gaspar Noè citi il film come una delle sue ispirazioni stilistiche), sublimando la ferocia della violenza visiva. Indimenticabile la prova di Erwin Leder ed eccellente la fotografia fredda da orrore cosmico zulawskiano. Musiche di Schulze adattissime.
MEMORABILE: La pallida madre impassibile di fronte alla frenesia del killer; L'omicidio del disabile nella vasca da bagno; Le coltellate furiose; Il bassotto.

Kinodrop 5/04/21 19:59 - 2948 commenti

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L'aspetto più stupefacente di questo horror di feroce psicopatologia, è dato dalle diverse tecniche di ripresa che con altrettanta distonia seguono gli sbandamenti di una mente in preda alla follia schizofrenica. La furia omicida che si avventa sulle vittime sembra seguire un piano programmato, ma il sovrapporsi dell'anamnesi personale del protagonista svela la dipendenza da traumi pregressi e insanabili. Essenziale l'apporto dell'esperienza artistica di Rybczynski e dello straniante commento sonoro di Schulze, insieme, naturalmente, alla grande e allucinata prova di Leder.
MEMORABILE: Il trascinamento dei tre cadaveri; Al bar in frac bianco, con un progetto ulteriore in testa; Il bagagliaio della Mercedes.

Teddy 10/10/22 04:36 - 825 commenti

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Da una parte una rappresentazione degli aspetti più incomprensibili, malvagi eppure paurosamente spontanei della psiche; dall’altra una esibizione tanto granguignolesca, quanto realistica, della sopraffazione fisica. Film allucinogeno e alienante, pieno di belle intuizioni visive e con una delle sequenze omicidiarie più brutali di tutto il cinema underground. Martellanti i sintetizzatori di Klaus Schulze.

Diamond 21/02/24 09:20 - 172 commenti

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Introspezione profonda (ma praticamente senza dialoghi) nella mente disturbata di un serial killer concentrata prevalentemente sulle sue irrefrenabili pulsioni e sui suoi pensieri distorti. Secco, freddo, quasi cronachistico; messa in scena sordida e zozza, regia molto interessante con alcune intuizioni notevoli, ottima la prova di Leder, adeguata la colonna sonora. Influenzerà molto registi come Haneke e Buttgereit.
MEMORABILE: La fuga nel bosco; La prova di Leder.
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  • Discussione Herrkinski • 26/11/13 00:59
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    A me ha un po' deluso, però una visione la merita sicuramente.
  • Discussione Geppo • 5/03/16 12:58
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Visto ieri sera al Festival del Cinema di Colonia. Un film abbastanza allucinante direi. Molto violento e crudo... mi è piaciuto moltissimo.
    Il protagonista Erwin Leder era presente in sala. Qui la foto con Geppo.

    Ultima modifica: 5/03/16 13:06 da Zender
  • Discussione Zender • 5/03/16 13:07
    Capo scrivano - 47770 interventi
    Ah ah, non l'avrei mai detto che sarebbe potuto diventare un Geppo movie Angst! Bene!
  • Discussione Schramm • 5/03/16 13:26
    Scrivano - 7694 interventi
    grandissimo!

    ricordo che ne vidi un reverse (doppiato in spagnolo, per giunta) che a causa di deficit tecnici era in b/n, cosa che conferiva al film un poderoso sovrappiù di profonda inquietudine. ci rimasi malissimo nello scoprire che era una vhs fallata e il film era invece a colori. mi sono più volte ripromesso di rivederlo a colori, ma tale è l'ottimo ricordo della vs in b/n che non ne trovo proprio il coraggio...
  • Discussione Geppo • 6/03/16 10:41
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ah ah, non l'avrei mai detto che sarebbe potuto diventare un Geppo movie Angst! Bene!

    Film che non conoscevo assolutamente. Ho avuto occasione, appunto, di vederlo al Festival del Cinema di Colonia. Gran bel film.
  • Discussione Schramm • 19/09/18 17:52
    Scrivano - 7694 interventi
    Bubobubo ebbe a commentare:
    la miglior esplorazione mai intrapresa nella mente di un serial killer (ex aequo con Henry - Pioggia di sangue)

    temo tu debba ancora fare la felice conoscenza del mio omonimo, allora, che con rispetto parlando a enrico fa pagare piatti e pesci. e quanto a scandaglio psichico, di verticalissimo e impressionante ci sarebbe anche un certo peter winter. lui mette davvero a cuccia tutti.
    Ultima modifica: 19/09/18 17:53 da Schramm
  • Discussione Bubobubo • 19/09/18 19:40
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Bubobubo ebbe a commentare:
    la miglior esplorazione mai intrapresa nella mente di un serial killer (ex aequo con Henry - Pioggia di sangue)

    temo tu debba ancora fare la felice conoscenza del mio omonimo, allora, che con rispetto parlando a enrico fa pagare piatti e pesci. e quanto a scandaglio psichico, di verticalissimo e impressionante ci sarebbe anche un certo peter winter. lui mette davvero a cuccia tutti.


    No, di Buttgereit ho visto praticamente tutto :) per amore e limitazione di sintesi non ho fatto la lista completa. Ci starebbero IMHO, oltre a Schramm, almeno anche Maniac e C'est arrivé près de chez vous.
  • Discussione Schramm • 20/09/18 15:40
    Scrivano - 7694 interventi
    si anche se in quest'ultimo l'asse si sposta di decine di gradi e lo specifico abbraccia tutt'altre sfere, c'est arrivè non è propriamente un film sulla mente di un sk, e in ogni caso benoit rispetto ai nostri altri scocomerati di fiducia è spietatamente lucido. per quanto concerne henry, la discriminante e la differenziale sta tutta nell'angolazione rappresentativa: lee lucas viene mostrato oggettivamente in terza persona, di lothar e l'angstagonista testimoniamo a cielo aperto il loro travagliato iter soggettivo. ma credimi, è niente se messo davanti alla neurochirurgia in tempo reale operata da kerrigan, anche se in questo caso non ci verrà mai apertamente detto se il protagonista è a tutti gli effetti l'assassino (grande valore aggiunto, tra l'altro). quando lo incontrerai preparati a grandi emozioni.
    Ultima modifica: 20/09/18 15:42 da Schramm
  • Discussione Bubobubo • 22/09/18 19:18
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    si anche se in quest'ultimo l'asse si sposta di decine di gradi e lo specifico abbraccia tutt'altre sfere, c'est arrivè non è propriamente un film sulla mente di un sk, e in ogni caso benoit rispetto ai nostri altri scocomerati di fiducia è spietatamente lucido. per quanto concerne henry, la discriminante e la differenziale sta tutta nell'angolazione rappresentativa: lee lucas viene mostrato oggettivamente in terza persona, di lothar e l'angstagonista testimoniamo a cielo aperto il loro travagliato iter soggettivo. ma credimi, è niente se messo davanti alla neurochirurgia in tempo reale operata da kerrigan, anche se in questo caso non ci verrà mai apertamente detto se il protagonista è a tutti gli effetti l'assassino (grande valore aggiunto, tra l'altro). quando lo incontrerai preparati a grandi emozioni.

    Grazie del consiglio, Schramm. Appena avrò un po' di tempo recupero tutto. Nel mentre è già segnato :)
  • Discussione Pessoa • 27/09/22 13:36
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Nonostante i lusinghieri commenti al film Angst da parte di molta critica, il regista austriaco Gerald Kargl ha lasciato il cinema ma non l'ambiente. In seguito ha girato oltre un centinaio di filmati pubblicitari e didattici per i quali ha ricevuto premi in più di trenta prestigiosi concorsi internazionali del settore.