Svezia, inferno e paradiso - Documentario (1968)

Svezia, inferno e paradiso
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1968
Genere: documentario (colore)
Cast: (n.d.)
Note: Aka "Svezia inferno e paradiso". Commento di Enrico Maria Salerno (Edmun Purdom nela versione internazionale)

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/11/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/12/07
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Il Gobbo 13/11/07 08:57 - 3015 commenti

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Stra-stra culto! Mentre il grande Enrico Maria Salerno legge con compunzione testi di allucinante moralismo, scorrono immagini a profusione di polpose svedesotte disinibite, delle quali si raccontano i costumi sessuali e la (presunta) alienazione; e quando si passa al tema droga&alcool... Da vedere per crederci. Ma il film è ricordato soprattutto per la colonna sonora di Piero Umiliani, un brano della quale (Mah nà mah nà) è entrato nella storia grazie ai Muppets!
MEMORABILE: Un tale che su una specie di muro-tazebao scrive "Viva la figa" in italiano!

Dusso 14/03/08 16:00 - 1566 commenti

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Primo mondo movie che vedo, datatissimo (sopratutto all'inizio) visti i suoi 40 anni. Se per l'Italia del '68 poteva essere sconvolgente, visto oggi non è niente di che: mancano le scene forti (a parte quella di un parto). Comunque ancora oggi abbastanza interessante anche se in qualche caso noioso (vedi episodio dei bevitori) o con lungaggini nel finale.
MEMORABILE: su una nave si sente"ll ragazzo della via gluck"in versione svedese

Markus 16/05/08 11:39 - 3687 commenti

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Un modesto e piuttosto tedioso mondo-movie, in cui si mostra la moderna e disinibita vita degli svedesi, raccontata dalla splendida voice-over di Enrico Maria Salerno. A parte qualche curioso aspetto diciamo sessual-sensazionalistico è un documentario datato e che parla del popolo svedese come dei marziani con abbondanza di stereotipi (manca solo il richiamo all’Ikea, solo perché allora non esistente!). Una cosa davvero ridicola...

Undying 8/07/08 23:42 - 3807 commenti

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Tentativo di de-mitizzare una società che si è -soprattutto in Italia- ritenuta più evoluta ed emancipata di molte altre. Se l'aspetto erotico (trattando di svedesi era inevitabile) prevale sulla narrazione di questo coraggioso (per gli anni) falso documentario, Scattini non glìssa su questioni più audaci ed interessanti (l'aborto, l'emancipazione femminile, la pornografia) da noi, all'epoca, veri tabù. Oltre all'indovinata idea di utilizzare la splendida voce di Salerno a fare da commento, va segnalata la bella musica di Umiliani e la potenza "suggestiva" d'un titolo antitético...

Fauno 13/06/09 12:53 - 2212 commenti

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Tabù, ipocrisia e bigottismo nostrani sono deleteri per l'amore, che è la cosa più ambita da chiunque viva, ma neppure la conoscenza dettagliata di tutti i particolari del medesimo in un'età che dovrebbe essere ancora spensierata può giovare a farne gustare fino in fondo la parte migliore e a sentirsi in tal modo felici... l'equilibrio dov'e? A parte quello, il film è bellissimo, perché mette in risalto tante contraddizioni di una delle società più libere ed evolute si scala mondiale. Fantastica la colonna sonora del grande Umiliani.
MEMORABILE: Dal cimitero degli elefanti, ai club per donne sole, al rifugio antiatomico, ai sommozzatori ciechi... è tutto uno spettacolo...

Renato 6/05/10 11:29 - 1648 commenti

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La Svezia,siore e siori: venghino, venghino a vedere il paese dove ci sono le donne più infelici del mondo (ovvio, non sono cattoliche!), dove insegnano educazione sessuale ai ragazzini a scuola (vergogna! Certe cose non si fanno, proprio come in Italia dopo 47 anni da questo pseudo-documentario), dove se ti stuprano diventi automaticamente lesbica e così via. Ora, capisco l'intento exploitation con poppe al vento eccetera, ma il moralismo bigotto che permea il 90% del commento alle immagini dà semplicemente il voltastomaco.
MEMORABILE: La versione svedese de "Il ragazzo della via Gluck".

Lucius 14/09/10 01:52 - 3015 commenti

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Pseudo documentario in chiave sociologica sulla Svezia degli anni sessanta, si affrontano temi tabù e contraddizioni della terra libertina, come la giusta educazione sessuale nelle scuole, la droga, la prostituzione, gli "amori" banditi dalla legge e dal buon senso (come quello tra un fratello ed una sorella che si amano alla follia, raccontato dai veri protagonisti). Le donne più felici e più belle del mondo vivono lì e ovviamente non sono cattoliche. Il documentario ha qualcosa di retrò e non solo perché realizzato negli anni 60. Cult doc.

Stefania 8/10/12 12:51 - 1599 commenti

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Salerno-Grillo Parlante, l'italiano medio dell'epoca, fissa un basilisco negli occhi, oscillando tra fascinazione e repulsione: i liberi costumi della Svezia, l'apparente totale assenza, negli scandinavi, del senso di colpa che è l'architrave della cultura cattolica, non può che fargli questo effetto! Ambivalenza che trova riscontro in soluzioni di montaggio: la scintillante Stoccolma notturna e i primi piani sul volto disperato della ragazza suicida, la carrellata nei bui cunicoli del rifugio anti-atomico e l'ariosa panoramica sull'azzurro solare dell'Eden rinato. Suggestionato e suggestivo.
MEMORABILE: Lo sguardo vacuo e i movimenti rigidi, quasi robotici, dei genitori della ragazzina che porta il fidanzato in casa: totalmente asserviti e succubi!

Homesick 27/05/13 07:35 - 5737 commenti

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Nei mondo-movies ciò che è reale e oggettivo si confonde spesso con ciò che non lo è affatto, essendo viziato da luoghi comuni, pregiudizi moralistici e sensazionalismo. Nell’incertezza, dunque, mentre scorrono le immagini di una Svezia tutta nudi, sesso libero in ogni dove, contraddizioni e paradossi (tipo il ladro di auto che viene difeso dalla polizia e il legittimo proprietario finisce in galera), meglio non porsi troppe domande e godersi invece la policroma colonna sonora di Umiliani e il commento divertito e sarcastico di Salerno. Dal libro inchiesta di Enrico Altavilla.
MEMORABILE: La versione svedese de “Il ragazzo della via Gluck”; il caso dei fratelli incestuosi.

Schramm 28/12/14 15:56 - 3495 commenti

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Quanto doveva sentirsi culturalmente inadeguata e antropologicamente arretrata l’italietta di allora se non trovava di meglio che dare ipocritamente addosso a usi e costumi di una Svezia libera da paramenti comportamentali legati a colpa e peccato e anni luce distante dai gangli cattolici. Da bravo reazionario Scattini non gliela perdona, ed è un asso nel trovare peli nell’uovo ovunque: il liliale è sintomo di sconcezza, una diversa giustizia è una giustizia giocoforza sbagliata, la libertà di stampa costume culto è indiscutibilmente Il Male e a una popolazione che ha osato emanciparsi non si può che profetizzare, quasi auspicare, un domani post-atomico.

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Maik271 6/01/15 15:25 - 436 commenti

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Tentativo riuscito di Scattini di affondare, per così dire, un paese per molti versi all'avanguardia già nel '68 facendo leva sui costumi bigotti italiani dell'epoca per scaturire un'indignazione di facile presa. Da qui l'ovvio astio svedese nei nostri confronti dopo l'uscita nelle sale di questa pellicola. La regia di Scattini è comunque buona, con belle inquadrature e curata anche nella fotografia come nello splendido commento musicale di Umiliani. Alla faccia del politically correct!
MEMORABILE: Il ragazzo della via Gluck cantata in svedese; Le bellezze nordiche; Il rifugio antiatomico.
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  • Homevideo Lucius • 15/01/12 15:19
    Scrivano - 9054 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Anche se il film non mi è piaciuto, è sempre un piacere avere un mondo movie in dvd.
    Perfettamente d'accordo e dovresti vedere Mondo proibito cos'è...
  • Homevideo Markus • 15/01/12 20:56
    Scrivano - 4775 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    Anche se il film non mi è piaciuto, è sempre un piacere avere un mondo movie in dvd.
    Perfettamente d'accordo e dovresti vedere Mondo proibito cos'è...


    Mondo proibito non l'ho mai visto, ma i mondo-movies sono sempre ben graditi!
  • Homevideo Xtron • 25/03/12 12:19
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Il dvd svedese Klubbsuper8 ha una durata di 1h25m41s
    Ultima modifica: 4/11/17 17:51 da Zender
  • Homevideo M.shannon • 30/08/13 08:23
    Disoccupato - 307 interventi
    dvd Cinekult, che contiene interviste a Monica Scattini e Gerardo Amato, xtron mi puoi dire il formato del dvd Klubbsuper8 ? Perchè vorrei avvertire tutti che il formato di cinekult è 1.33:1 4:3. Sempre meglio precisarlo.

    Ultima modifica: 4/11/17 17:50 da Zender
  • Homevideo Quidtum • 30/08/13 09:49
    Custode notturno - 2201 interventi
    M.shannon ebbe a dire:
    ...mi puoi dire il formato del dvd Klubbsuper8?
    Sul retro copertina riportano 1.37:1, ma guardando le dimensioni del frame si hanno questi dati in pixels: 768 x 576 = 1.33

    Ultima modifica: 4/11/17 17:51 da Zender
  • Musiche Lucius • 14/09/14 00:30
    Scrivano - 9054 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, due 45 giri originali:



    Ultima modifica: 3/12/15 18:10 da Zender
  • Curiosità Zender • 9/09/16 18:42
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Michdasv • 3/12/21 10:30
    Galoppino - 285 interventi
    premesso, che l'Ikea esiste dal 1943 ma semplicemente in Italia ancora non se ne erano accorti;
    ma fin dall'epoca di Daniel Defoe, la maniera migliore per aggirare la censura è denigrare ciò che si mostra proprio mentre lo si sta mostrando!
    Tutte le svedesi inquadrate sono bellissime. Disinibite e felici. il pubblico VEDE quello, e non ascolta le parole di derisione- senza contare che, per un popolo abituato a contraddire e a polemizzare, a ogni frase detta dal narratore corrisponde una frase di reazione uguale e contraria, così, se Salerno dice ad esempio "sono tristi" nella testa di ogni spettatore scatta "lo dici te che sono tristi, a me sembrano felicissimi e ci vado domani".
    Non a caso, la Svezia rimase il sogno per eccellenza, sia nelle singole persone (comprese - erroneamente - le gemelle Kessler ch'erano tedesche) come ad esempio gli ABBA, sia nell'immaginario antropologico.
    Questo "documentario" segue il successo di Il Diavolo con Alberto Sordi (1963) e di Intrigo a Stoccolma con Paul Newman (1963), entrambi pullulanti di donne bellissime e di assenza di bigottismo.

    L'unica maniera efficace di denigrare una nazione senza ottenere l'effetto opposto (cioè, nel caso in argomento, mostrare quanto fossero liberi da ogni bigottismo) è accennarvi senza mai mostrarla: come ad esempio della Korea del Nord di cui nessuno mostra immagini (e quindi ciascuno se la può immaginare infernale quanto vuole). Ma mostrare con un commento sarcastico non è efficace, perchè le immagini colpiscono molto più profondamente delle parole.

    P.S. e basta con la favola che gli scandinavi hanno il tasso di suicidi più alto del mondo... semplicemente, essendo di estrazione luterana o agnostico-luterana, le famiglia dichiarano a amici e polizia che il suicida si è suicidato senza far finta di nulla; mentre in tantissimi altri Stati - soprattutto a prevalenza cattolica, come Spagna o Irlanda - la famiglia si inventa ogni pretesto per negare che il suicida si sia suicidato.  
  • Discussione Michdasv • 3/12/21 10:37
    Galoppino - 285 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ah ah, chissà come considerano in Svezia il film... Lo giudicheranno opera di trogloditi, come minimo! Il dvd svedese andrebbe in effetti comunque preso...

    No, gli scandinavi non giudicano mai gli italiani "trogloditi", per il profondo rispetto che essi nutrono sia per il passato antico (Romani), per il passato lontano (Il Rinascimento che gli piace da morire) e il passato recentissimo con Registi e Film che loro considerano memorabili.
    Il giudizio al quale non possono rinunciare è che tutto ciò che arriva dai "papisti della penisola italica" sia intriso di "propaganda intellettuale antiluterana"; un sospetto che gli era venuto nel Cinquecento e che in effetti non li ha mai abbandonati.
    Infatti le proteste diplomatiche contro il film del 1968 non erano contro eventuali "trogloditi" (che il rispetto per Cinecittà era troppo alto), ma contro una propaganda "antisvedese e bigotta" che rischiava - teoricamente - di diminuire le importazioni e i viaggi; anche se, al contrario, i viaggi aumentarono vertiginosamente, e i prodotti svedesi vennero associati a una vita liberale e felice e non bigotta, dalle auto (Volvo, Saab, Husquarna) ai cibi (salmone e persino il pane integrale, che in realtà faceva parte della tradizione contadina mediterranea ma tant'è...)
  • Discussione Zender • 3/12/21 14:06
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Scusa, ma quello che intendevo era proprio questo, "trogloditi" detto in modo scherzoso era riferito solo riferito alle nostre abitudini sessuali ovviamente, non certo alla nostra storia (su quella direi che non solo gli Svedesi ma chiunque avrebbe delle difficoltà a definirci trogloditi). Trogloditi nel senso di bigotti e arretrati da un punto di vista sessuale rispetto a loro. Comunque, ripeto, era una semplice quanto facile battuta (preceduta non a caso da un "ah ah").