Pocahontas 2: Viaggio nel nuovo mondo - Film d'animazione (1997)

Sfortunatamente la Disney decide di dare un seguito alle avventure di Pocahontas. Cosicché il bel finale drammatico del primo capitolo è qui rovinato per far andare l'eroina in Inghilterra a sposarsi con John Smith. Il cast vocale cambia (per esempio Smith non è più doppiato da Gibson) e l'animazione è assolutamente insufficiente. Ecco come rovinare un buon film.

Da un film di certo non memorabile ma che aveva comunque una propria drammaticità (specie nel finale) la Disney con decisione non felice realizza un modestissimo sequel. Storia e sceneggiature non all'altezza e animazione scadente (in alcuni punti assai "meccanica") fanno di questo un prodotto di gran lunga al di sotto degli standard della casa americana. Evitabile.

Da piccolo mi piaceva perché m'intratteneva; oggi non mi fa lo stesso effetto, forse perché, sotto sotto, m'è sembrata roba risaputa (non vedo mai cartoni, vedo quasi solo quelli Disney e ormai sono abituato a principesse e lieto fine). Nonostante la trama non brutta, occorre segnalare che tecnicamente il film è sotto la media dei prodotti Disney: l'animazione non è eccezionale, così come la sceneggiatura che risulta alquanto puerile. Le canzoni, poco presenti (saranno al massimo tre), sono meno odiose del solito. Grande cast vocale.

Già non avevo apprezzato il primo lungometraggio Disney perché rivolto quasi esclusivamente ad un pubblico femminile, ma questo sequel con protagonista l'indiana Pocahontas l'ho trovato peggio: poco simpatico e assai sgradevole. Anche se la Disney ci ha abituati a prodotti di qualità, questo film ha un'animazione sotto la media e anche la storia risulta poco interessante.

Il numero uno non andava oltre il facile raccontino morale sull'integrazione sotto i colpi di un risaputo "omnia vincit amor", ma almeno poteva vantare un comparto artistico di alto livello. La prosecuzione della storia non solo rispetta i peggiori requisiti tecnici della scuola disneyana dei sequel direct-to-video, fra un'animazione scadente e uno script basilare improntato all'intrattenimento puerile, ma fa persino vacillare le fondamenta sentimentali acquisite in precedenza in nome di un subplot melodrammatico tanto romanzesco quanto banalmente antipatico. Solo per i più piccoli.