Pleasantville - Film (1998)

Pleasantville

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/10/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/02/13
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B. Legnani 21/10/07 01:46 - 5532 commenti

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Commedia statunitense intelligente e garbata, con piacevole presa in giro del mondo televisivo, della zuccherosa provincia statunitense e, qua e là, buoni sentimenti in modo non eccessivo. Non manca neppure un pizzichino di sesso. Bella la trovata degli scandalosi colorati. Da vedere, per divertirsi pensando. Qualche parentela con The Truman Show.
MEMORABILE: I palloni che non entrano nel canestro...

Galbo 23/10/07 06:00 - 12393 commenti

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Piacevole e riuscita commedia di Gary Ross, che rappresenta una satira garbata (ma non priva di elementi graffianti, vedi le allusioni sessuali) della televisione e della società americana degli Anni Cinquanta. L'idilliaco mondo di Pleasantville (cittadina dal sole perenne, dove il sesso e bandito e i cittadini sembrano vivere di futilità prima della vera "rivoluzione" apportata dai protagonisti) è lo specchio di un mondo che un certo tipo di spettacolo televisivo vorrebbe proporci. Buona la sceneggiatura, azzeccato il cast.

Gugly 14/02/08 21:26 - 1187 commenti

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Bel film dal tema insolito, che funziona benissimo nella prima parte, ma allenta pesantemente il ritmo nella seconda, quando delinea il rapporto tra la madre e il proprietario del fast food. In ogni caso piacevole nell'irridere l'american way of life degli Anni Cinquanta, fatto di pane e sciroppo, letti divisi e una vita impostata (insomma, grigia in tutti i sensi).
MEMORABILE: Il momento della colazione con i due "nuovi" figli.

Capannelle 8/10/08 09:28 - 4411 commenti

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Sicuramente piacevole e fatto con un certo gusto. Bravi tutti gli attori e la rappresentazione del perbenismo americano Anni Sessanta, con gustose prese in giro e originali dosi di moralità che colpiscono i cittadini in tutte le loro manifestazioni: sono infatti banditi i letti matrimoniali, le piogge romantiche e le libere letture. Delicato quando serve, ma senza scadere troppo nel mieloso, salvo che nel finale.

Pigro 7/01/09 09:23 - 9666 commenti

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Due ragazzi finiscono magicamente dentro un puritano telefilm degli Anni Cinquanta, sconvolgendolo. Parte come satira sul perbenismo e i valori veicolati dalla tv, diventa sottile apologo sul rapporto tra felicità e conoscenza, e infine approda alla favola politica. Ma è notevole la sensibilità registica che supera tutto questo per raccontare soprattutto con commozione una storia: bellissima la trepidazione dei personaggi mentre scoprono la vita vera oltre la finzione (splendida Joan Allen): sesso, arte, lettura, colori... Ingiustamente sottovalutato.

Scarlett 7/02/16 20:40 - 307 commenti

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Piacevole commedia che spinge alla riflessione sulla passata società americana arpionata e bloccata in un bigottismo andante e molto molto abbottonato. Una sferzata di freschezza viene portata dal colore (in tutti i sensi). Buona la prova per un cast acerbo ma simpatico. Piuttosto riuscito, merita un'occhiata sicuramente.

Vstringer 28/02/10 01:57 - 349 commenti

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Non che entrare nel teleschermo fosse un'idea del tutto nuova e originale, ma Ross ha il merito di coniugare una storiella leggera con spunti di riflessione non banali, dando al film una veste accattivante grazie al gioco tra colore e bianco e nero, oltre a musiche ben scelte. Ovvia la critica allo stereotipo dell'American way of life così come propalato dalla cultura catodica di massa. Adeguati al compito gli attori, con una menzione per Joan Allen.

Mcfly87 25/02/10 01:48 - 75 commenti

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Ottimo. Tobey Maguire (nelle solite vesti del ragazzo sfigato) grazie ad uno strano telecomando viente catapultato assieme alla spigliata sorella in un telefilm anni 50 stravolgendolo. Riuscita l'idea di scrostare quel perbenismo bigotto e grottesco che caratterizzava le serie televisive di quegli anni, ancor più suggestiva è la fotografia con la scelta di far apparire il colore pian piano con il verificarsi di maliziosi mutamenti. Buona anche l'ironia che la surreale situazione riesce a creare. Cast buono ed in vena. Finale piacevole.

Ciavazzaro 1/03/10 20:11 - 4770 commenti

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Merita la visione. Gradevole film che presenta un buon cast di attori che si impegnano in modo lodevole e una trama ben scritta e che riserva buone sorprese. Buona anche la regia di Ross. Da citare l'esuberante Reese la sera del primo appuntamento..

Stefania 10/07/10 02:45 - 1599 commenti

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David e Jennifer, novelli Alice attraverso lo specchio, varcano il confine del teleschermo, ma non trovano quel mondo perfetto i cui erano nostalgici... pur non avendoci mai vissuto! O meglio, lo trovano... noiosamente perfetto, finto, grigio, senza alcuno spazio per l'imprevisto, per la libertà, per l'errore. Un mondo al quale proprio i due ragazzi apporteranno una salutare dose di imperfezione e di disordine. La vita ha più fantasia della finzione, ci dice questo film, delicato, intelligente, malizioso.
MEMORABILE: Il grigiore di Pleasantville che lascia spazio al colore via via che viene infranta una regola, che viene commesso un "peccato"...

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Belfagor 17/03/11 01:09 - 2690 commenti

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Bianco e nero in tutti i sensi negli Stati Uniti degli anni '50, in cui i protagonisti si ritrovano loro malgrado intrappolati. Ross mette alla berlina con sensibilità e malizioso umorismo il leccato universo dei sobborghi, sotto la cui maschera sorridente si compie una spietata caccia alle streghe di sapore maccarthiano. Brillante ed elegantemente attuata l'idea dell'inserimento graduale dei colori come segno di emancipazione e rottura con la patinata visione del passato. Ottima la performance di Joan Allen.

Hearty76 28/08/11 03:04 - 258 commenti

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Favola metacinematografica dall’amabile retrogusto carrolliano. E’ uno dei miei film preferiti, ogni tanto lo rivedo per dare una nuova mano di vernice metaforica a sogni e speranze. Molto curato l’editing del passaggio dal bianco e nero al technicolor, ed azzeccato tutto il cast. Una storia molto semplice ma sottilmente ricca di concetti importanti sia a livello sociale che introspettivo. Piccolo (tele) romanzo di formazione che mescola, con disincanto e poesia, quelle sfumature drammatiche e comiche in fondo comuni agli individui d'ogni epoca.
MEMORABILE: Jennifer che esclama stizzita: "Invece siamo qui, bloccati a Ufoville!".

.luke. 7/02/12 17:10 - 89 commenti

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Gradevole commedia che riesce, oltre a divertire, a fare una garbata satira sulla televisione e sui modelli che essa ci propone. Nel mondo di Pleasantville, prima della "rivoluzione" dei colori, non c'è spazio per l'imprevisto e per l'imperfezione. Ciò che viene mostrato è quindi finto e grigio. Meglio la vita reale, con tutte le sue sfumature. Bene il cast, in particolare i due giovani protagonisti.
MEMORABILE: Nessuno ha stabilito come si deve vivere.

Didda23 30/10/12 15:24 - 2426 commenti

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Stupisce la genialità di fondere il simbolismo formale con il dipanarsi del tessuto narrativo. Gary Ross gira con garbo ed eleganza, optando per un registro che previlegia la leggerezza e l'armonia. La sceneggitura non è avara di critiche al mondo farlocco della televisione ed è interessante l'evoluzione della psicologia dei personaggi. Ottima la prova del cast, nel quale spicca il personaggio interpretato da William H. Macy. Perdonabile qualche smanceria nel finale.
MEMORABILE: La pioggia; Le opere d'arte di Daniels; I libri che prendono "vita".

Paulaster 2/09/13 19:09 - 4419 commenti

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Commedia che potrebbe riassumere un piccolo trattato sociologico. L’inconscia ricerca di un’omologazione (per un benessere interiore) alla lunga porta la natura umana a sperimentare, a rompere le regole in virtù del logorio. Si sottolineano anche le difficoltà o l’avversione di chi non è pronto ad accettarlo. Ritmo rallentato nella parte centrale, con buone riprese retrò e funzionali cambi di colore per avvincere a una storia non originale ma efficace per il confronto dei tempi che mutano.
MEMORABILE: La casa in bianco/nero dall’esterno; I tiri a canestro; I dipinti.

Saintgifts 27/12/14 09:29 - 4098 commenti

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Zeppo di contraddizioni, ma proprio per questo interessante e per nulla "sweetcomedy", anzi. Gary Ross ribalta, attraverso uno stratagemma, la colorata visione degli ormai mitici anni 50 americani, ingrigendoli. Il sole che perennemente splende sulla cittadina dà calore ma non colore; il colore arriva con le trasgressioni, con il "peccato" e con il colore finalmente la vita. Se il paradiso è grigio, non vogliamo il paradiso. Non ci sono chiese e persone di colore. Come sarebbe la proiezione in Stati come l'Iran o in certi oratori?

Daniela 9/02/16 12:09 - 12662 commenti

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Per magia, due ragazzi di oggi finiscono prigionieri all'interno del mondo di una fiction televisiva anni Cinquanta. L'irruzione della vita vera porta spruzzate di colore nel bianco e nero ma anche turbamenti, emozioni, sovversione delle regole... Con il senno dei film di poi - come dimenticare gli imbarazzanti Hunger Games? - verrebbe facile liquidarlo come un'operazione più furbetta che ispirata, ma il film di GB, oltre ad essere originale nello script e ben interpretato, possiede una sua poetica grazia che resiste nel tempo.
MEMORABILE: L'allenamento di pallacanestro "dopo"; il murales; in tre su una panchina

Modo 6/02/16 14:33 - 949 commenti

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Commedia delicata, abbastanza piacevole soprattutto nella prima parte. Il gioco di colore e scala di grigi attraversa il film marcando le differenze tra finzione e realtà. Sceneggiatura non troppo vispa mentre i colpi di scena sembrano attutiti e ovattati. Un film onesto senza essere troppo pretenzioso. Tobey Maguire adatto al ruolo, adeguato il resto del cast.

Hanon 8/02/16 11:29 - 27 commenti

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Piacevole e raffinata commedia che critica in maniera simpatica ma graffiante il perbenismo della società degli anni '50 e una serie di valori che la televisione cerca di imporci. Azzeccata l'idea dei colori che appaiono gradualmente all'interno del mondo di Pleasantville quando i cittadini si staccano da quella visione stereotipata propria dello show televisivo. Ottimo cast, in particolare i due giovani protagonisti.

Parsifal68 21/07/16 15:26 - 607 commenti

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Un fratello e una sorella si ritrovano catapultati magicamente nel telefilm Pleasantville, che rappresenta lo stereotipo del mondo americano dove tutto scorre perfettamente, riuscendo a sconvolgerne la routine. Molto ben riuscito questo film di Ross, che parte da uno spunto fantastico per poi proseguire con trovate geniali (il colore che fa capolino nel diffuso grigiore), il tutto al servizio di una morale che tende a smitizzare il modello perbenista anni cinquanta americano. Piccolo gioiello.

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Camibella 25/12/20 18:45 - 277 commenti

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Un fratello e una sorella vengono proiettati magicamente nel classico telefilm in bianco e nero americano perbenista, stravolgendone la routine. Con questo film Ross si fa beffe di un modo di fare televisione molto in auge nell'America degli anni '50, ma lo fa ammorbidendo l'ironia con la delicatezza di alcune belle trovate. E così diventa tenero lo stupore dei personaggi che cominciano a conoscere sensazioni mai provate prima, sottolineate di volta in volta con la comparsa del colore. Meritevole di lode la recitazione della Allen.
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