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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/10/07 DAL BENEMERITO CAESARS
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Caesars 10/10/07 14:16 - 3790 commenti

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Va detto: il punto forte del film è, ovviamente, la prova attoriale di Jack Nicholson, qui più misurato che in altre occasioni. Schmidt adotta a distanza un bambino africano per compiere un'opera di bene. Appena andato in pensione rimane vedovo e questo gli fa scoprire quanto vuota sia la sua esistenza; si troverà a cercare di convincere (senza successo) la figlia a non sposare il fidanzato e a girare per gli States. L'esistenza sembra diventata inutile e noiosa ma forse c'è ancora una piccola speranza di tornare a vivere. Discreto.

Galbo 11/10/07 20:12 - 12393 commenti

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Arrivato all'età della pensione il protagonista di questo film perde gradualmente tutti i suoi affetti e si ritrova a vagabondare per gli Stati Uniti. Film la cui sceneggiatura non è sempre impeccabile (presenta alcuni momenti di stanca) è monopolizzato dalla splendida interpretazione di Nicholson che offre una recitazione fatta prevalentemente di sguardi ed espressioni e poco verbale. Bellissime per intensità emotiva le sequenze finali.

Lovejoy 16/02/08 13:55 - 1823 commenti

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Bella commedia drammatica incentrata sul personaggio di Schmidt, impersonato da uno splendido Nicholson. Una sceneggiatura praticamente perfetta, costruita ad hoc sul grande attore, con una buona direzione da parte del regista e un cast di contorno altrettanto azzeccato. Memorabile Kathy Bates. Un film da riscoprire.

Schramm 20/11/08 13:13 - 3495 commenti

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Lo definiscono commedia, ma l'amarezza si mangia tutto in insalata. A riprova che il comico non è altro che il tragico visto di spalle. Qua lo vediamo anche frontalmente, grazie alla grandiosa maschera di scoramento di un Nicholson talmente sconfitto dalla vita che quasi lo si preferirebbe morto. Opera di pregevole fattura, ma non chiamiamola commedia: si sorride poco, e quasi con imbarazzo, e ci si alza dalla sedia con una gran voglia di cioccolata dentro.

Ciavazzaro 2/04/09 16:25 - 4770 commenti

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Jack Nicholson strepitoso. A coadiuvarlo c'e anche la brava Kathy Bates, ritratto di quanto può essere spietata la vecchiaia, a causa dell'indifferenza dei propri affetti. Oltre al buon cast, anche la regia è ottimale e il film merita il successo che ha avuto.

Smoker85 16/07/10 21:34 - 487 commenti

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Un film costruito addosso al grande Jack Nicholson sospeso tra commedia e tragedia. La fine dell'età lavorativa sancisce una sorta di crisi per il protagonista, di cui scopriamo da un lato il disprezzo velato per la moglie (poi il dolore per la sua perdita e persino la gelosia per un vecchio amante), poi i problemi con la figlia, pronta a convolare a nozze con quello che pare più o meno un babbeo. Tra i punti forti anche il duetto con la smaliziatissima Kathy Bates. Non un capolavoro, ma comunque gradevole.

Almicione 22/09/13 01:29 - 764 commenti

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L'idea sembra interessante: un'ultrasessantenne che, dopo due sconvolgenti eventi, compie in solitudine una rivalutazione degli aspetti della vita superando la soglia della superficialità e pentendosi dei frutti raccolti dalla semina dei precedenti anni. La malinconia e la solitudine, lo sporadico spaesamento del protagonista sono ottimamente trasmessi allo spettatore da un Nicholson in grande forma (come sempre); tuttavia la regia e alcune sequenze della pellicola non mi hanno proprio convinto per via di scene banali e stereotipate.

Saintgifts 17/04/15 10:46 - 4098 commenti

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Se si voleva fare un riassunto, senza nulla dimenticare, di cosa significhi (per tanti) arrivare alla pensione, con l'aggravante della simultanea perdita della moglie, allora l'intento è riuscito alla perfezione. Schmidt (grande prova di Nicholson) fa tutti i percorsi classici di chi è "costretto" a cercare rifugio nei ricordi, rischiando il patetico e tenta di contare ancora qualcosa nella vita di chi gli è vicino, rendendosi conto che può solo confidare i suoi pensieri scrivendo a un bambino, adottato a distanza (ma con triste rivelazione).
MEMORABILE: L'idromassaggio, con l'arrivo di Kathy Bates e la conseguente ritirata strategica.

Il ferrini 20/12/15 18:42 - 2358 commenti

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Ennesima immensa interpretazione di Nicholson, qui neo pensionato alle prese col bilancio della propria esistenza. Una prima parte più malinconica e riflessiva man mano lascia spazio a un finale decisamente più umoristico, in cui l'attore trova degna partner in Kathy Bates, qui madre del suo futuro genero. Molto divertente il contrasto fra le descrizioni che Nicholson scrive a Ndugu (bambino africano che ha adottato a distanza) e la realtà mostrata dal film. Si rivede sempre con piacere.

Daniela 7/04/16 13:00 - 12662 commenti

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Pensionamento, vedovanza, scoperta tardiva del tradimento coniugale ed infine presa d'atto dell'incomprensione con l'unica figlia che vive lontano e sta per sposare un imbecille. Ce n'è abbastanza per un bilancio esistenziale assai amaro? Così parrebbe, se non ci fosse nel finale un piccolo dono inaspettato, con il suo messaggio di speranza: per quanto inutili ci possano sembrare le nostre vite, possiamo sempre fare la differenza per qualcuno. Bel film, malinconico con leggerezza, che può contare su uno straordinario Nicholson in una prestazione quasi interamente affidata alla mimica facciale.
MEMORABILE: La descrizione della vita da vedovo (e il confronto con la realtà); L'imbocco del brodino; Il disegno e le lacrime

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Il Dandi 1/07/17 15:29 - 1917 commenti

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Film cucito su misura per Jack Nicholson, attore che in terza età si è guadagnato una vera e propria rinascita artistica grazie a personaggi di sgradevole trasandatezza per i quali tuttavia è impossibile non provare una certa simpatia. Tale è anche il vedovo Warren Schmidt, pensionato tirchio e solo che si aggrappa a un legame inesistente con un bambino adottato a distanza per supplire il mancato rapporto con la vera figlia (in procinto di perpetuare la sua infelicità con un matrimonio sbagliato). Amaro, sostenuto da un Nicholson commovente.
MEMORABILE: Il discorso di circostanza al matrimonio della figlia: Warren mente con efficacia, ma per lo spettatore il senso della scena si capovolge.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 5/10/09 09:55
    Scrivano - 5591 interventi
    Thomas Haden Church fu considerato per il ruolo di Randall.

    Fonte:Imdb
  • Discussione Raremirko • 8/11/20 19:36
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Non succede molto e l'opera qualche punto in contatto con Qualcosa è cambiato ce l'ha; detto fuori dai denti, senza Nicholson avrebbe perso quasi tutto l'appeal, grazie anche alla potente e drammatica scena finale.
    Un film interiore, che va avanti per sottrazioni, con discrete spalle (Davis e Bates) che è più dramma che commedia.