Nella New York post 11 settembre incontro tra due uomini, uno dei quali in piena crisi dopo la perdita della famiglia nell'attentato alle torri. Reign over me (il titolo si ispira ad una canzone degli Who) è un film che riesce ad essere toccante senza cadere nel facile sentimentalismo. Merito di una bella sceneggiatura, un'efficace regia e due belle interpretazioni: Sandler nella parte dell'uomo in crisi che si rifugia in un proprio mondo negando la sua tragedia personale e Cheadle dentista in crisi che ritrova le motivazioni aiutando l'amico.
Intelligente film sull'11 settembre che ha il pregio di non buttarsi nel drammone strappalacrime, anzi di mantenere spesso un tono da commedia in bilico tra malinconia e risate (seppur a denti stretti). Purtroppo non mancano certe furbate alla Cameron Crowe o alla James L. Brooks (le scene madri dell'elaborazione del lutto e del processo prevedibilissime) ma nel complesso è un film dignitoso e riuscito, che trova nei dettagli i momenti più riusciti (il monopattino, la maratona di Mel Brooks, i vinili...). Bravi i due protagonisti, in particolare Sandler.
MEMORABILE: Il titolo è una parafrasi di "Lover reign on me" degli Who a testimoniare la chiusura del protagonista verso l'esterno. Bellissima la cover dei Pearl Jam.
I fantasmi del dramma dell'11 settembre... Non ci sono in questo film immagini di crolli di grattacieli o esplosioni di aerei ma solo la vita di un uomo (Adam Sandler) devastata e di un altro (Don Cheadle) che decide di aiutarlo per aiutare anche se stesso. È proprio l'atmosfera di tristezza il punto forte del film. I dialoghi invece sono piuttosto scontati e i momenti di commedia poco riusciti. Bravi Sandler e Cheadle. Film consigliato.
L'11 settembre mostrato da una prospettiva particolare, quella di un uomo che, perduta nella tragedia la sua famiglia, si è rifugiato in una dimensione interiore, isolandosi dal resto del mondo. Un vecchio amico si ostina ad aiutarlo, con esiti dolorosi ma fecondi per entrambi. Nonostante alcuni momenti leggeri, legati alle "stranezze" di Sandler, un film molto malinconico, delicato, ben interpretato da due protagonisti, che cede soltanto in alcuni momenti allo stereotipo (il giudice saggio che rimbecca l'avvocato antipatico).
Sulla carta molto interessante, storia dolceamara. Sandler in un ruolo inusuale e un paio di supporti illustri (Sutherland e una Tyler pure lei lontana dal suo clichè). In pratica un racconto sì originale ma che non colpisce in fondo al cuore, se i primi sussulti arrivano con la classica ramanzina del giudice. Non è tanto un problema di alchimia tra Sandler e Cheadle quanto al lungo insistere sul personaggio che Sandler interpreta e, in parte, alla regia. Più interessanti i tormenti vissuti dal dottore che si sentiva/credeva felice.
Come il più infausto degli avvoltoi, la retorica spicciola potrebbe irrompere da un momento all'altro, ma il navigato Binder ci grazia, orchestrando una tragedia che sembrerebbe inerpicarsi in evenienze pretenziose, ma che (come i grandi campioni) alla lunga dimostra di saper cogliere le corde giuste. La parola chiave è "relazione", al principio (gravi perdite) ed alla risoluzione del circuito filmico, consistente in una escalation dai caratteri osmotici che richiama non poco Bergman. Adam Sandler stupisce in un ruolo decisamente problematico.
Uno tra gli approcci più sensibili sul dramma post 11 settembre. L’incontro tra due ex-compagni d’università - oramai uomini alle prese con due vite agli antipodi - è l’occasione per mettere in campo esistenze parallele unite da malesseri di diversa entità: l’elaborazione del lutto, la perdita e le responsabilità schiaccianti raccontate attraverso uno sguardo malinconico e solitario, altruista e cinico, che aggira la retorica mostrandoci il quotidiano fare i conti con l’evolversi di due stati d’animo che reciprocamente trarranno beneficio.
I postumi dell'undici settembre in una pellicola interessante e gestita con buon garbo. Buona l'analisi della tragica sofferenza nonostante Sandler non sempre sia credibile; meglio Chaedle, magistrale nel suo ruolo che appare più triste del protagonista. Tyler inutile, Burrows meravigliosa. Un bel film.
Un delicato modo di affrontare l'11 settembre e lo stress post traumatico con un film dalla sceneggiatura ben calibrata, che parte quasi come una commedia per poi sprofondare lentamente nel dramma man mano che scopriamo la vicenda del protagonista. Sandler sorprende per intensità, ben spalleggiato da Cheadle che troppo spesso viene relegato a ruolo di mera spalla. C'è anche un bel cast di contorno e la regia, pur senza inventarsi niente, sa come affrontare i vari registri. Notevole.
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Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Catalano Spagnolo
5.1 PCM: Italiano Spagnolo
Sottotitoli Italiano Inglese Portoghese Spagnolo
extra Dietro le quinte di Reign Over Me
Immagini dal set di Reign Over Me
Jam Session estesa con Adam Sandler e Don Cheadle