Incastrata dal fidanzato che è in realtà un losco trafficante Carol viene spedita nella prigione "Infierno"... Classico WIP (women in prison) di coproduzione filippina (e ivi realizzato), con tutto il campionario del caso (erotismo morboso, catfight, torture sadiane, violenze assortite), dominato per buona parte dalla grande Pam Grier, stakanovista del filone, per una volta non vittima ma lesbica e scatenata capo-carceriera cattivissima. Rozzo ma efficace, un "classico" del genere. Omaggiato in Planet Terror
Non ci si perde certo in preamboli: dopo poco più di 5 minuti siamo già all'interno del carcere "infierno", dove una cattivissima Pam Grier sevizia le detenute come più gli aggrada. Tuttavia l'impatto visivo è meno scioccante del previsto, ed in un film di pura exploitation ciò non è un bene. Comunque un minimo di svolgimento c'è. Quanto basta a non annoiarsi troppo.
Deprimente "woman in prison" di stampo filippino diretto con certo sadismo dal Jerry (Gerardo) Leon. Ha però un merito, ovverosia quello di lanciare nel firmamento delle star la mitica Pam Grier attrice che già Russ Meyer aveva adocchiato -prelevandola dall'impiego come centralinista della A.I.P. di Corman- facendole ricoprire una particina nel sostanzioso Beyond the valley of the dolls (1970). Pur essendo modesto il livello del girato, il film assume spessore grazie alla presenza (pur malvagia, quanto attraente) della sadica Alabama (Pam Grier, appunto) sorvegliante-capo con attitudini lesbo.
Bruttissimo WIP americo-filippino. Trama ovviamente scontata: carcere femminile, lesbismo, violenza... ingredienti tipici di questi filmacci. Salvo solo la Grier con quel viso cattivo e convincente nel ruolo della sadica guardiana, per il resto un film da prendere e buttare nel wc.
MEMORABILE: Da quale inferno sei saltata fuori? Si chiamava Harlem!
Visto all'ora giusta (una di notte). Terrificante. Ha ben donde Tarantino a nutrirsi di filmacci come questo perché sa come usarli; resta il fatto che é davvero brutto di un brutto tutto suo, come moltissimi film exploitation. Ovviamente le protagoniste son tutte quasi-gnoccolone, la sceneggiatura naviga tra buchi, incongruenze e noia e di carne alla fine se ne vede ben poca. Resta il torbido di cui sono avvolte queste pellicole. Il flashback finale è superrattoppato.
MEMORABILE: "A dieci anni fui violentata da un bianco e ora vengo uccisa da una bianca" (Pam Grier).
Schiacciato in un sandwich tra Sesso in gabbia e The big bird cage, è un'altra produzione di Corman che include praticamente le stesse protagoniste del primo e la Grier, presente in tutti e tre i film; inferiore in qualità a Sesso in gabbia, è un tipicissimo WIP tra torture, soprusi, violenza, nudi; le componenti tipiche del filone ci sono tutte ma la regia - rispetto a quella più brillante di Hill - è abbastanza pedestre, nonostante un ritmo più che discreto. Buono comunque il cast di belle attrici, su tutte la Collins; non tra i migliori del filone ma nemmeno tra i peggiori.
Gerardo De Leon HA DIRETTO ANCHE...
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