Lulu o il vaso di Pandora - Film (1928)

Lulu o il vaso di Pandora
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Titolo originale: Die Büchse der Pandora
Anno: 1928
Genere: drammatico (bianco e nero)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/09/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 27/09/07 22:41 - 3015 commenti

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Da due drammi di Wedekind, la storia della fioraia Lulu, mangia-uomini innocente e perversa allo stesso tempo, che seduce e spinge alla perdizione uomini d'ogni risma. Ma... Quella che si dice un'icona: Louise Brooks, che soffiò la parte a Marlene Dietrich, col suo caschetto passerà alla storia, ispirerà la Valentina di Crepax, e consegnerà al Mito femminile una figura potente, magistralmente filmata da G. W. Pabst, in un film muto che non finisce di risuonare. Pietra miliare

Lattepiù 26/03/09 16:29 - 208 commenti

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Lulù, eroina disinibita, sensuale, amorale, attrae fatalmente chi le sta intorno, uomini e donne, trascinando chiunque, compresa lei medesima, in un vortice di autodistruzione. Viaggio di sola andata dall’opulenza dell’alta borghesia ai meandri più degradati della società, per un film all’insegna dell’amour fou e dell’automortificazione. Incredibilmente audace per l’epoca, è un grandissimo dramma decadente. Straordinaria la resa del personaggio di Lulù da parte della bravissima e bellissima Louise Brooks.

Pigro 24/03/10 08:58 - 9635 commenti

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Pabst prende il capolavoro di Wedekind e ne fa una versione sbiadita, con tagli e rimaneggiamenti che stravolgono tutto e trasformano una sublime tragedia assoluta in un banale romanzo d'appendice. Detto questo, il regista con quel melodrammone lontanissimo dall'originale riesce comunque a creare un film molto ben fatto, con una buona tensione, buona atmosfera, buon ritmo narrativo, alcune scene notevoli (come il backstage o la nebbia di Londra) e soprattutto una luminosa e magnetica protagonista.

Undying 21/03/10 17:04 - 3807 commenti

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Nel periodo della pittura espressionista nascono modelli letterari decadenti avvalorati da crisi esistenziali che ruotano attorno alla necessità dei bordelli: Max Bechamann esprime su tela il concetto, mentre Franz Wedekind lo mette nero su bianco, narrando di Lulù e ispirando -con tale testo- Georg W. Pabst che lo rielabora, in maniera oltraggiosa per l'epoca, portando sullo schermo un archetipo dell'immaginario sessuale, quello dell'eterno femminino, nella quale figura s'immerge l'inquietudine d'una intera società. Il finale con Jack lo Squartatore rappresenta il connubio tra eros/thanatos.

Cotola 17/08/11 00:21 - 9009 commenti

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Lulù incarna alla perfezione la decadenza della borghesia tedesca dell’epoca. E’ la cartina di tornasole che fa venire alla luce il marciume che albergava in dosi cospicue nella società e che Pabst aveva già svelato in passato. Ottima la regia; il ritmo è notevole e privo di stanca nonostante le due ore di durata; il linguaggio è di grande modernità. Basta un minuto perché Louise Brooks vi entri nei meandri del cervello e nelle vene per non uscirne mai più.

Jena 4/05/13 20:31 - 1550 commenti

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Questo film ha quasi novant'anni, è muto e per questo mi impressiona: possiede un senso del ritmo cha farebbe invidia a tanti celebrati film moderni. Ma anche una capacità di affrontare tematiche scabrose (la prostituzione, il lesbismo, finanche l'incesto) che per un film "novantenne" sembra incredibile. La Brooks è leggendaria, amorale e senza freni ma anche così tenera, infantile ingenua, nonché di una bellezza folgorante. Indimenticabile anche il perverso Schigolch di Carl Goetz. Regia di Georg Wilhelm Pabst al suo trionfo. ****1/2
MEMORABILE: Il primo inconto con Schigolch; Lo spettacolo e la seduzione del dr Schon; La vendita di Lulu allo sceicco.

Rufus68 6/01/16 20:23 - 3825 commenti

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Tratto da due opere di Wedekind (Il vaso di Pandora e Lo spirito della terra). La protagonista Lulu, una Louise Brooks davvero epocale, rappresenta davvero lo spirito della terra: incarna un erotismo immediato, elementale, fuori dalla società e dalla storia. In Lulu tutti si perdono poiché il suo istinto non conosce mascheramenti o valori e gli uomini che si imbattono in lei, che in essi e per essi vivono, non potranno quindi che riconoscere la falsità della vita borghese e la propria perdizione.

Georg Wilhelm Pabst HA DIRETTO ANCHE...

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  • Curiosità Patrick78 • 7/05/09 11:22
    Magazziniere - 545 interventi
    Fa parte degli undici film preferiti da Quentin Tarantino che per la rivista -EMPIRE MAGAZINE- nel 2008 ha stilato una sua personalissima classifica e lo ha inserito in settima posizione.


    * 1. The Good, the Bad and the Ugly (1966, Sergio Leone)
    * 2. Rio Bravo (1959, Howard Hawks)
    * 3. Blow Out (1981, Brian De Palma)
    * 4. Taxi Driver (1976, Martin Scorsese)
    * 5. His Girl Friday (1940, Howard Hawks)
    * 6. 5 Fingers of Death / King Boxer (1972, Chang-hwa Jeong)
    * 7. Pandora's Box (1929, Georg Wilhelm Pabst)
    * 8. Carrie (1976, Brian De Palma)
    * 9. Unfaithfully Yours (1948, Preston Sturges)
    * 10. 5 Graves to Cairo (1943, Billy Wilder)
    * 11. Jaws (1975, Steven Spielberg).

    Choices 2, 3 and 4 are marked as "interchangeable".
  • Curiosità Undying • 21/03/10 17:18
    Risorse umane - 7574 interventi
    Le influenze espressioniste e i bordelli: dalla pittura alla letteratura

    Antesignano di tematiche oggi all'ordine del giorno, il film di Georg Wilhelm Pabst sconvolse, all'epoca, non poco i benpensanti: per presenza di bordelli bazzicati da uomini e donne confuse (nel film è stilizzata pure una nobildonna lesbica) e per un finale nebbioso e macabro, caratterizzato dalla tragica figura di Jack lo Squartatore, che qui da corpo ad un'antesignana rappresentazione del connubio eros & thanatos.

    Il film è ispirato al periodo espressionista che già in pittura (con Max Beckmann) e in letteratura (il testo di partenza è opera di Frank Wedekind), aveva toccato il tema della decadenza sociale rappresentata "iconograficamente" da fumosi e ricolmi bordelli.

    Sicuramente un film unico e anacronistico, che quasi pare impossibile credere essere stato concepito nel 1928!

    Approfondimenti:
    - biografia di Frank Wedekind su Wikipedia
    - biografia di Max Beckmann su wikipedia
  • Homevideo Homesick • 28/03/10 09:09
    Scrivano - 1364 interventi
    Dal 26 maggio in dvd per Cecchi Gori / DCult.
  • Discussione B. Legnani • 7/05/13 01:01
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    È esatto il titolo o si scrive "Lulù"?
  • Discussione Zender • 7/05/13 07:40
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Me lo son chiesto anch'io, ma non ho trovato locandine.
  • Discussione Pigro • 7/05/13 08:49
    Consigliere - 1659 interventi
    Ah, è una bella questione! Nell'originale (tedesco) il personaggio si chiama Lulu. Ma in effetti in Italia siamo abituati ad accentare questo nome alla francese (Loulou), e quindi Lulù. Di locandine italiane in internet se ne vedono sia con che senza accento, ma sono tutte di dvd. Quella originale non si trova. A intuito mi verrebbe da dire che quando uscì il film, venne recepito alla tedesca, e quindi senza accento, ma è pura ipotesi. Direi che lasciamo così in attesa di una prova rivelatrice.
  • Discussione B. Legnani • 7/05/13 10:22
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Morandini: senza
    Farinotti: con
    Mereghetti: ?
  • Discussione Zender • 7/05/13 14:25
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Esatto, attendiamo una prova per capirlo, come credo feci al tempo.
  • Homevideo Xabaras • 24/11/18 11:09
    Galoppino - 63 interventi
    Dvd della Dynit Dcult disponibile dal 5/12/2018