Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L’eco dei trapianti compiuti da Barnard colpì il mondo intero: naturale che la commedia ne approfittasse per imbastire qualche instant-movie di poco conto. In ambito pecoreccio, inutile dire che se si parla di trapianti l'organo interessato non può che essere quello riproduttivo. E allora ecco il ricchissimo americano che offre un miliardo a chi gli donerà la possibilità di riavere un pene. In lizza ci sono un Barone siciliano oprresso dai debiti e particolarmente focoso (Carlo Giuffrè), un poveraccio con quattordici figli (Renato Rascel) e un contadino veneto analfabeta (che compare giusto per fare qualche battuta scema). Il copione si diverte a raccontare come i due protagonisti (Rascel ma...Leggi tutto soprattutto Giuffrè) affrontino con familiari e amici l'argomento, perennemente indecisi se prendere o meno l’ardua decisione. Da una parte il solito Rascel, povero ma di sani principi e onesto fino in fondo, dall'altra il siciliano che vede nella propria virilità un attributo fondamentale. Ma è solo la prima parte del film. La seconda affronterà le conseguenze delle operazioni sui due diversi tessuti sociali, riservandoci un finale per una volta intelligente e in qualche modo inatteso. Meno comico di quanto ci si potrebbe attendere, il film riesce a convincere solo in pochissime occasioni e solo grazie ai prevedibili atteggiamenti dei siciliani. E’ la dimostrazione che non basta un buono spunto per mettere in piedi un film, nemmeno se la regia è opera di uno specialista come Steno. Girato "sommessamente", piatto per la maggior parte del suo svolgimento, vale solo per la professionalità del cast. Tra gli sceneggiatori Raimondo Vianello.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Homesick 18/08/07 16:43 - 5737 commenti

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All'epoca dei primi trapianti, Steno realizza una commedia profetica, parlando del commercio degli organi riproduttivi... Non si ride molto, ma si evita il cattivo gusto e si apprezza la professionalità dei due protagonisti (Giuffrè e Rascel) e del numeroso cast internazionale, in cui appaiono anche nomi del western italo-spagnolo come Camardiel e Bilbao.
MEMORABILE: Un torero, originariamente scelto per il trapianto, durante una corrida viene infilzato proprio nel pene!

Daidae 22/03/10 10:13 - 3163 commenti

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Divertente commedia firmata dall'ottimo regista Stefano Vanzina in arte Steno. Perfetto Giuffrè nel ruolo di uno squattrinato barone siciliano, magnifico Rascel. Belle le ambientazioni nel paesino siciliano. Un film scorrevole, frizzante e divertente, gli do tre pallini meritatissimi.
MEMORABILE: Giuffrè in partenza rivela ai compaesani che...

B. Legnani 1/11/10 18:29 - 5519 commenti

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Onesto lavoro di Steno, che portava (quasi) sempre a casa la pagnotta. Il film accusa, qua e là, alcune lentezze, ma si segue fino in fondo. Certo non è un capolavoro, ma riesce a toccare il tema senza cadere nella volgarità. Giuffré disegna il personaggio dello spiantato (ma virile) che ripeterà più volte. Meno centrato è Rascel, che però garantisce il mantenimento del tema in un àmbito scevro di trivialità. Molti caratteristi nelle seconde linee. Fra le donne la più brava (non che sia una sorpresa) è la Granata, in uno di suoi ultimi film.

Graf 31/08/13 00:10 - 708 commenti

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Un pellicola poco conosciuta nella filmografia di Steno, un piatto saporito guarnito con salsa boccaccesca. Una salsa poco piccante, a dir la verità, considerato lo scottante argomento che fa il verso ai trapianti di cuore di Barnard allora di gran moda, ma la storia di due uomini che si trasformano in capponi incede arguta e frizzantina tra doppi sensi, equivoci, corna e beffe senza mai cadere nella trivialità e nelle facili grossolanità della commedia licenziosa. Una scelta di stile da parte di Steno. Si ride, ma il film rimane modesto.
MEMORABILE: Interpreti principali e di contorno in gran forma con una menzione speciale per Carlo Giuffrè, il Barone siciliano considerato un focoso Don Giovanni.

Motorship 19/11/13 17:43 - 585 commenti

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Poco conosciuta commedia di Steno che tratta senza volgarità alcuna il trapianto di organi riproduttivi. Un'operazione abbastanza complicata visto il tema trattato, anche se il film non è un capolavoro pur essendo comunque abbastanza dignitoso, divertente, frizzante e con un finale intelligente. Straordinario Giuffrè nel ruolo di un barone siciliano spiantato ma con fama di seduttore, ma Rascel non gli è affatto da meno, così come bravissima è la Granata e tantissimi sono i caratteristi di contorno. Niente male.

Saintgifts 22/11/16 17:59 - 4098 commenti

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Era l'epoca dei trapianti di organi, ma non ancora quella del Viagra; se si voleva perciò riacquistare la virilità perduta bisognava (secondo il film) farsi trapiantare due nuove e potenti gonadi maschili. La commedia fa emergere, più o meno volutamente, nuovi argomenti attorno al principale: il denaro in primis, per il quale si perde consapevolmente la propria virilità e, nel caso del barone siciliano, anche il rispetto dei concittadini e, sempre secondo il film, l'indole femminile che aspetta solo l'occasione giusta per cornificare il coniuge.
MEMORABILE: Il furbo finale, che riporta tutto sul piano economico.

Gabrius79 29/10/17 21:18 - 1420 commenti

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Una insolita commedia diretta da Steno che forse risulta essere un po' troppo triviale e che funziona a fasi alterne. Bene la prova di Carlo Giuffrè che si arrangia come può su una sceneggiatura arrancante, mentre il personaggio interpretato da Renato Rascel risulta essere meno messo a fuoco. Reparto femminile sufficiente con la Granata in forma. Soggetto del film in anticipo sui tempi.

Panza 22/06/19 14:22 - 1834 commenti

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Lo spunto è da commedia erotica, ma la presenza di Steno in regia e sceneggiatura permette di mantenere un tono più misurato e composto, alieno da gravi doppi sensi. Il risultato è però una commedia modesta e discontinuamente divertente: per troppo tempo ci si sofferma sulle vicende di Giuffrè. Avrebbe meritato maggiore spazio la maschera comica di Rascel, che qui si limita a una partecipazione straordinaria. Due sono gli unici colpi di genio: il malinconico prologo e l'accostamento tra l'andatura del treno e l'amplesso di Giuffrè.
MEMORABILE: Rascel, mentre si reca alla clinica, dall'automobile manda a quel paese il cognato che lo salute.

Noodles 21/07/21 19:58 - 2196 commenti

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Commedia all'italiana simpatica, di ambientazione quasi tutta siciliana, su un tema allora attualissimo (viene anche citato il famoso dottor Barnard). Non siamo di fronte al filmone, ma tutta l'amalgama funziona. Ci sono il tocco di Steno, un buon cast con Carlo Giuffrè e Renato Rascel sugli scudi, una convincente ambientazione e un discreto ritmo. Mancano le battute folgoranti, ma di momenti divertenti ce ne sono tanti. Il finale prevede anche ciò che poi sarebbe accaduto in futuro. Un film non indimenticabile dunque, ma che mostra diversi spunti di interesse e merita uno sguardo.

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