Debolissimo film di Mario Bianchi. Grande ruolo di Carla Brait che, insidiando il ruolo di miss del caseggiato detenuto dalla Benussi (proveniente dal Nord-est pre-Liga Veneta), viene razzisticamente criticata. Unico motivo del film è Eolo Capritti, vestito da Federale del Ventennio. A un certo punto convoca il Gran Consiglio del Condominio. Estenuante (per lo spettatore) il ballo in terrazza per vedere le poppe di Femi. C'è Mauro Vestri (chissà cosa avrebbe detto del film nel ruolo del professore Guidobaldo Maria Riccardelli).
Esilissima commedia politico-condominiale dove si scontrano le grazie della cameriera di colore Brait e quelle della veneta Benussi. Da ricordare qualche volto noto, tra cui un mussoliniano - sia per idee che per aspetto - Capritti e l'anarchico mantenuto Dei, nonchè la sensuale danza della Brait.
In un condominio particolare regna sovrano l'amministratore Galeazzo, nostalgico fascista che deve tener corda: ai sommovimenti dei rivoltosi; ai deliri di uno psicologo pro-hitleriano e schizzato; alla facilona Mariolina (Femi Benussi) che frequenta i vari mariti, dandosi a destra e sinistra: anzi a Galeazzo non si concede manco per il (censura). Assunta cameriera la nerona Aminta (un'androgina -nel volto- Carla Brait) gli inquilini, già un pezzo avanti, dan di matto del tutto. Genialata di Mario Bianchi che, senza attori di nome, valorizza la figura (a parodia mussoliniana) di Eolo Capritti.
MEMORABILE: "L'amministratore Galeazzo è il più stronzo del palazzo..."
Commedia piccantina, non peggiore di altre coeve. Non è male l'idea del condominio ove allignano varie tipologie di inquilini schizzati, le cui diversificate nevrosi vengono esasperate dall'entrata in scena dell'esotica e conturbante Carla Brait. La quale, tra l'altro, è una discreta ballerina, il balletto in terrazza è ben eseguito. Simpatico il condomino mussoliniano. Certo, non c'è praticamente trama, è un insieme di siparietti, ma alcuni sono ben riusciti!
Mi aspettavo di peggio francamente; devo dire che tutto sommato non è poi così terribile, questa commedia di Mario Bianchi. I limiti sono più o meno quelli delle commedie del filone sexy-erotico di quel periodo, ma in fondo è simpatico e ha un ritmo non disprezzabile. Capritti ottimo nel ruolo del capo condomino fascista, così come non male è la figura di Dei anarchico insolente. Ovviamente splendide e conturbanti sia la Brait che la veneta Benussi. Alla fine ha un suo perché.
Parodia condominiale e sarcastica discretamente riuscita in cui vengono presi in giro i mussoliniani e i comunisti anarchico-rivoluzionari figli di papà soprattutto nel razzismo maschilista (la cameriera "faccetta nera" vista come animale esotico). Il ballo liberatorio multirazziale è il simbolo delle differenze tra italiani e stranieri, tema qui trattato in chiave macchiettistica e disordinata nella sequenza degli eventi, senza eccessi né volgarità.
MEMORABILE: Il rapporto tra il portinaio e l'ascensore; Il lemma veneto "putea" (fanciulla) qui equivocato dalla colf straniera come donna di facili costumi.
Duello a colpi di cosce e di poppe al vento fra due intraprendenti cameriere, una bianca e una nera, sullo sfondo di un condominio che più che altro sembra un reparto psichiatrico in trasferta. Detto così sembra un soggetto da uno sketch di 10 minuti, ma Mario Bianchi riesce eroicamente a dilatarlo in un film praticamente privo di trama che va ben oltre la canonica ora e mezza. Comunque pregevole il cast femminile su cui troneggia la bella Carla Brait, che assieme alla Pellegrini era una delle stelline "black" del cinema italiano degli anni 70.
Divertentissima commedia erotica, ben interpretata dal variegato cast femminile e maschile (Capritti su tutti) e ben diretta da Mario Bianchi. Azzeccata la satira sul nostalgico interpretato da Eolo Capritti, tanto quanto la scelta del cast femminile in cui vediamo la Brait, la Benussi e in un ruolo minore la Konopka (che però era meglio in Satanik). In definitiva davvero non male.
Bizzarra pochade ambientata interamente in un condominio popolato da personaggi eccentrici, in subbuglio per una governante nera. Su tutti svetta Capritti nel ruolo di un nostalgico fascista romagnolo emulo del duce, che regala sicuramente le sequenze più divertenti; passabile comunque anche il resto del cast, con particolare menzione per un discreto Vestri. Tra gag più riuscite (gli "agguati" alla Brait, le parti con Capritti) e altre meno (il portiere e l'ascensore, lo sfiancante ballo finale), il film regala qualche sorriso. Buona la ost.
Purtroppo anche per gli splendidi anni 70 c'è il rovescio della medaglia, e qui ci troviamo davanti a un pessimo film in cui un nudo integrale e qualche tetta sfusa son conditi con cento minuti di buffonate, di becere trovate surreali che non fan ridere e si arriva a dare un'anima perfino agli ascensori. Capritti ha fisico, voce, e cranio pelato da gerarca fascista, ma fra lui e gli anarchici non ne azzeccano una, figurarsi il solito Dei rampollo viziato e la Benussi in versione goldoniana. La Turina non ne parliamo...
MEMORABILE: La cantilena agli operai dell'Enel e la loro reazione; La riunione condominiale; Il quadro di Lola.
Mario Bianchi HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoDusso • 27/10/09 14:27 Archivista in seconda - 1830 interventi
Undying ebbe a dire: Versione televisiva (passata su 7 Gold) decisamente integrale e di ottima qualità.
Il formato è panoramico (1.77:1) e la durata picchia sui 98 minuti esatti.
il passaggio su 7 gold non è integrale,mancano infatti ben 2 minuti
"(La cameriera nera) lo girammo a Roma nella zona di Piazza Mazzini, precisamente in un appartamento di fronte al noto Bar Vanni.
Impersonavo un giovanotto strano, diciamo un estremista, col baschetto e la sciarpa, amante di una donnona che era un'attrice abbastanza matura che in precedenza mi pareva avesse fatto anche qualche film abbastanza audace ...
(Magda Konopka)... un donnone polacco con due bombe davanti.
Una quarantenne che all'epoca era una "sellerona" come adesso potrebbe essere la Ela Weber.
Nel film faceva la mia amante, di questo tizio e andavamo a letto insieme e c'aveva dei criceti nella storia del film che mi camminavano sul corpo e mi facevano credere che fosse lei a toccarmi...
Mamma mia che schifezza..."
Gino Pagnani
Fonte: Cine 70 e dintorni n. 8 (pag. 47), intervista a cura di Matteo Norcini
Dusso ebbe a dire: Undying ebbe a dire: Versione televisiva (passata su 7 Gold) decisamente integrale e di ottima qualità.
Il formato è panoramico (1.77:1) e la durata picchia sui 98 minuti esatti.
il passaggio su 7 gold non è integrale,mancano infatti ben 2 minuti
Ho corretto il mio primo intervento.
Grazie della precisazione.
Sai in cosa consistono i tagli?
HomevideoDusso • 6/05/10 13:00 Archivista in seconda - 1830 interventi
Undying ebbe a dire: Dusso ebbe a dire: Undying ebbe a dire: Versione televisiva (passata su 7 Gold) decisamente integrale e di ottima qualità.
Il formato è panoramico (1.77:1) e la durata picchia sui 98 minuti esatti.
il passaggio su 7 gold non è integrale,mancano infatti ben 2 minuti
Ho corretto il mio primo intervento.
Grazie della precisazione.
Sai in cosa consistono i tagli?
no,pero' confrontando le 2 registrazioni il dvd dura 2 minuti in piu'
in rete si trova la versione cut rip di 7 gold, consiglio di non tirarla giu perchè oltre al fastidioso label della tv, la qualità e scadente e oltreutto e cut come dicevano sopra, meglio in questo caso spendere 10 euro o anche meno e prenderlo in dvd, come farò io oggi!
DiscussioneFauno • 25/12/20 19:25 Contratto a progetto - 2742 interventi
La Turina, nel ruolo della sorella-matriarca fa venire i brividi e gli incubi notturni. Già non eccellono la Brait e la Benussi, ma lei è un pugno negli occhi, mentre chi si salvicchia anche perchè la si vede poco, è la Konopka. Nulla invece la De Simone. Se per qualcuno era da recuperare buon per lui, perchè per me questo film è da evitare come la peste.
La Turina, nel ruolo della sorella-matriarca fa venire i brividi e gli incubi notturni. Già non eccellono la Brait e la Benussi, ma lei è un pugno negli occhi, mentre chi si salvicchia anche perchè la si vede poco, è la Konopka. Nulla invece la De Simone. Se per qualcuno era da recuperare buon per lui, perchè per me questo film è da evitare come la peste.