Quale amore - Film (2006)

Lui è un broken di banca di buona famiglia, lei una pianista: si incontrano, si innamorano, si sposano, hanno figli. Ma lui è troppo roso dalle gelosia, che lo porterà al gesto estremo di ucciderla. Tranquilli non vi ho rovinato il finale, è lo stesso protagonista a renderlo noto subito nel film e poi a raccontare la sua storia attraverso una serie di flashback. Confezione e sceneggiatura ultrapatinata costruita col bisturi, un film caruccio ma senz'anima, che si lascia comunque vedere sino alla fine. Merito anche di una Incontrada spesso nuda in scene di sesso.

Lezioso dramma della gelosia che trasferisce il racconto di Tolstoij dall’Ottocento ad un tempo presente fatto di capitalismo astratto e di impersonali rapporti informatici. La narrazione è frammentaria, impregnata di patetismo da soap-opera, e incapace di suscitare alcuna emozione; anche Pasotti e l’Incontrada sono legnosi e inadeguati. Per i nostalgici ci sono l’inossidabile novantenne Foà, Patrizi e la Schneider (quest’ultima in veste di governante). Gli incubi di Pasotti ricordano il ben superiore Chabrol de "L’inferno".

Pessimo. La Incontrada in questa occasione non recita tanto che Pasotti non sfigura! La storia è poco curata, mal scritta e il film si fa dimenticare molto in fretta, il cast secondario non aiuta molto. Bocciato senza riserve.

A un Incontrada molto intraprendente e all'altezza del ruolo assegnatole, fa da contraltare un Pasotti troppo impostato, che accentua le sfaccettature del suo personaggio, vittima di una vita che non ha mai voluto e che lo deluderà profondamente. Sciarra si prende la briga di disegnare una storia difficile, malinconica e drammatica, con tratti psicologici di forte contrasto, ma l'impresa sembra riuscire solo a metà. Bella la fotografia che ha come sfondo i bei paesaggi svizzeri sul lago di Lugano.

Le prime vittime della catastrofe sono gli attori: Giorgio Pasotti, di mestiere, riesce a mascherare in parte gli artifici del copione, ma quando è costretto a rivolgersi direttamente in camera sembra il primo a non credere in questa scelta; Vanessa Incontrada, invece, che attrice non è, sprofonda assieme al film. Sciarra mostra stile ed eleganza nella regia e la scena dell'omicidio gliene dà atto, purtroppo il film va da un'altra parte...