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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/08/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Dengus, Minitina80 - Un film straordinario, quasi perfetto!:
Undying, Stelio, Anthonyvm - Grande esempio di cinema:
B. Legnani, Puppigallo, Ciavazzaro, Ale nkf, Pigro, Belfagor, Ilcassiere, Luchi78, Modo, Daniela, Rambo90, Giùan, Deepred89, Keyser3, Magerehein, Mco - Davvero notevole!:
Galbo, Cotola, Stubby, Rigoletto, Jandileida, Noodles - Quello che si dice un buon film:
Lovejoy, Ryo, Rebis, Von Leppe
Il discorso è molto semplice. Alla Disney presero il libro di Collodi e giudicarono la trama troppo complessa per poter essere trasportata fedelmente, per cui concentrarono la sceneggiatura su alcuni personaggi, sacrificandone altri. Ciononostante, poco da dire: film stupendo, ricco di magìa e di divertimento. Chi vuole un'animazione italiana, fedele a Collodi, non perda Un burattino di nome Pinocchio, di Giuliano Cenci.
MEMORABILE: Nella pancia della balena (in Collodi, invece, è un pescecane).
Libera interpretazione della favola di Collodi, che si avvale di un tratto morbido e accattivante (il protagonista è disegnato in modo da risultare piacevole alla vista anche da burattino di legno, anzi, è molto simpatico e non ha movimenti robotizzati, ma disarticolati e quindi divertenti). I colori sono piuttosto caldi e pieni e il Grillo Parlante è molto ben delineato, con una sua forte personalità. Nota di merito anche per il povero Geppetto (faccia da ultrabuono), che deve subire la straripante esuberanza di Pinocchio. Imperdibile!
MEMORABILE: L'attacco della tremenda balena incarognita.
Film molto godibile, a patto di non considerarne le parentele con il capolavoro di Collodi: del libro dello scrittore toscano viene presa unicamente (e a grandi linee la trama). Per il resto nel film disneyano manca totalmente la simbologia morale e tutto il gioco delle metafore. Rimane però uno splendido esempio di cinema di animazione, grazie al sublime tratto grafico e al buonismo temperato di ironia dei personaggi principali, anche se può stonare il mielismo a volte troppo accentuato.
Classico dell'animazione disneiana, che si caratterizza per un'ottima animazione grafica e per una storia abbastanza fedele all'originale. Indimenticabili il personaggio del Grillo Parlante, la fata turchina avvolta in una luce trasparente, l'inzio, il finale e il gatto Figaro che nel futuro avrebbe avuto un certo successo.
(Molto) liberamente ispirata al classico di Collodi, una buona versione della celebre storia del burattino di legno. Belle le animazioni, colori perfetti e personaggi ben tratteggiati dalla sceneggiatura. Ma siamo lontani anni luce dalla perfezione di Bambi o di Biancaneve, o di Dumbo. Comunque, un buon film.
Tecnicamente parlando il film è una vera e propria perla del cinema di animazione (considerato il fatto che fu realizzato nel 1940). Se invece si pensa che è stato tratto dal libro di Collodi (che esce completamente stravolto da questa versione in celluloide), il giudizio allora cambia un po'. Chi non conosce l'opera letteraria se lo godrà meglio, mentre gli altri faranno un po' più di fatica, anche se non è certo un brutto film.
Nonostante il cartone animato risalga al lontano 1940 fa ancora appassionare grandi e piccini (pochi quelli che non l'hanno visto!). La storia è ben strutturata. Il disegno, anche se un po' datato e poco innovativo, delinea bene tutti i personaggi.
Bellissimo film d'animazione che continua ad appassionare sia i grandi che i piccini nonostante sia ormai datato 1940 (compie settant'anni!); non stanca mai e si lascia sempre rivedere. Naturalmente non segue passo passo la favola originale di Collodi e ne trae solamente ispirazione, però è davvero godibile.
Dalla storia di Collodi gli autori traggono una vicenda abbondantemente reinventata ed è inevitabile rimpiangere l'originale. Tuttavia, il film che ne esce fuori è talmente bello, ricco, vivace, pieno di spunti e idee, e soprattutto con un'animazione così curata e graziosa da far dimenticare il Pinocchio che conosciamo per sedurci con quest'altro plot inevitabilmente "all'americana". In particolare emerge la caratterizzazione dei singoli personaggi, a cominciare dal gattino Figaro. Da vedere!
Al pari di Biancaneve, il migliore - in assoluto - lungometraggio di animazione della Disney. Pur essendo una trasposizione limata a mettere in rilievo risvolti abbastanza prevedibili e buonisti, le sfaccettature di Pinocchio sono ben rese dai personaggi di contorno e dalle loro reazioni. Il tratto felicissimo delle matite, i bei colori ed un attenta cura al reparto audio, ne fanno uno di quei prodotti destinati a divenire immortali e sovrastare, a dispetto degli anni, ogni più moderna, ma meno efficace, rivisitazione, sia essa animata o interpretata da attorni in "carne, ossa e legno".
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La storia di Collodi viene svuotata di buona parte del suo contenuto ironico e pedagogico per essere adattata all'intrattenimento firmato Disney. Certo, era il 1940 e Walt non vedeva l'ora di realizzare una nuova pellicola völkisch di largo consumo (tant'è che il cartone pare generato più da una fiaba tirolese che fiorentina), ma al di là dei vari sottotesti rimane un film d'animazione di altissimo livello, con un ottimo uso del colore e dei personaggi memorabili, dal grillo alla fata turchina.
MEMORABILE: La sarabanda degli orologi; la balena che ingoia gli sventurati pesci.
Tratto dal libro di Collodi, di cui segue la trama principale ma non tutti i dettagli, visto e rivisto, copiato e rifatto in tutti i modi possibili, Pinocchio è un vero capolavoro dell'animazione, considerando soprattutto il fatto che risale al 1940. È uno dei miei primi ricordi dell'infanzia e sono sicuro di non essere l'unico a cui questo personaggio sia rimasto nel cuore e nei pensieri per parecchi anni.
Un capolavoro dell'animazione. Anche il riadattamento, anzi, lo stravolgimento del romanzo di Collodi, appare essenziale e ben fatto, andando a toccare i punti giusti della versione originale della fiaba. Ovviamente mancano tutti i dettagli che rendono Pinocchio un esempio inarrivabile nella letteratura italiana, ma agli occhi dei più piccoli sembrerà comunque un cartone meraviglioso.
I Cartoni Disney, si sa, tendono a risvegliare la parte più genuina ed innocente che c'è in noi. Ci riesce molto bene anche questo riadattamento del Pinocchio di Collodi. Molto suggestivo l'inizio, ma con una parte centrale un po' meno brillante. Resta comunque un grande classico da vedere e rivedere.
MEMORABILE: Gli orologi nel laboratorio di Geppetto.
Rivisto in alta definizione, il cartone animato è ancora estremamente godibile, oltre che sempre affasscinante. Tralasciando il fatto che dal libro ha preso sommariamente la storia, il film è uno spasso per piccini e grandi. Disegni sì classici, ma nello stesso tempo perfetti per questa fiaba senza tempo. Sicuramente uno dei best disneyani.
Non proprio collodiano, ma fedelissimamente Disney, è ormai uno dei grandi classici Disney a prescindere, nonché il mio preferito. Lo vidi la prima volta alle elementari e lo rivedo tuttora ultratrentenne e se mai avrò dei figli lo farò apprezzare anche a loro. Non so cosa abbia di magico, ma forse basta vederlo una volta per amarlo. Sarà la dolce caricatura di un Geppetto bonaccione, di un Grillo Parlante comico ma efficace, della bionda fatina oppure di un Mangiafuoco che caratterizza al meglio il classico cattivo... È semplicemente un capolavoro!
Walt Disney dà sfogo, come spesso in quegli anni, a tutta la sua creatività per reintepretare i capolavori di letteratura e musica. Il risultato è un film che non solo si allontana dall'originale di Collodi riproponendone una nuova eccellente versione, ma ne "amplia" la tematica di fondo, non più incentrata sulla maturità di apprendimento dell'uomo ma sul ben più commerciale (e banale, forse l'unico rimprovero) coraggio. Un mito della storia del cinema.
Versione della storia del burattino di Collodi non molto fedele, soprattutto per quanto riguarda il sottotesto morale, ma comunque deliziosa, per l'eccellenza dell'animazione e soprattutto la simpatica caratterizzazione dei personaggi. Anche nella sua versione di legno, Pinocchio è disegnato con tratti morbidi e tondeggianti che lo fanno sembrare e muovere come un bambino vero. Gli fanno contorno graziosi animali e comprimari indimenticabili come il buon Geppetto e il terribile Mangiafuoco. Piccolo grande capolavoro, gradevole anche all'ennesima visione.
MEMORABILE: Lo spettacolo di burattini, con Pinocchio maldestro che ingarbuglia i fili
Giudicandolo dal lato tecnico, nulla da dire: straordinariamente animato, dalla regia ineceppibile. Parlando invece della fedeltà al romanzo originale è parecchio deludente. Geppetto non è affatto povero, Mangiafuoco è un personaggio univoco e malvagio, non esiste tutta la parte importantissima delle 5 monete d'oro e conseguente incontro/truffa con la volpe e il gatto (muto in questa versione), Pinocchio non si trasforma in asino... Insomma, ottima per la tecnica, scarso il contenuto.
MEMORABILE: La miriade di versioni di orologi a cucù; "When you wish upon a star"; Il nido di uccellini che compare nel naso di Pinocchio.
Libera trasposizione Disney del classico di Collodi per uno dei migliori film d'animazione della casa. Seppure meno tragico del romanzo corrispettivo, rimane uno dei cartoni più adulti mai prodotti, con alcune sequenze particolarmente malinconiche come la trasformazione di Lucignolo in asino e la presunta morte di Pinocchio. Ci si diverte anche, con personaggi riuscitissimi come il grillo parlante e il gatto Figaro. Bella l'animazione, simpatici i numeri musicali. Perfetto il doppiaggio italiano d'epoca.
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Detto che a me i cartoni di questo periodo trasmettono sempre una certa inquietudine (come guardare foto di famiglia del 1800), questa rivisitazione del libro di Collodi continua a esser godibilissima e si fa apprezzare non solo per la qualità dell'animazione ma anche per la snellezza della storia, che procede spedita e riesce a catturare l'attenzione sia dei 32enni che dei 3enni. Il messaggio che bisogna far i bravi fa facilmente centro. Alcuni personaggi sono veramente centrati, come il Grillo parlante e Mangiafuoco. Doppiaggio ormai d'epoca.
Tagliato, edulcorato, snaturato: rimangono sulla pagina scritta di Collodi un ben più denso e sinistro garbuglio morale, un'inesorabile successione di prodigiosi eventi, un torbido senso per il pantagruelico che sconfina nell'orrore puro... Un'americanata? Non fosse che l'arte di Walt Disney si riscatta nell'immaginifico cristallino - la Balena - nel nitido disegno morale - il Grillo - nel didatticismo indolore - la Fatina - nel tratto pastellato: si compone un mondo tutto sommato godibile, anche se, quando i bimbi si trasformano in ciuchi e scatta il brivido horror, il rammarico resta.
Davvero un bel cartone animato, tra i più meritevoli dell’etichetta di classico tra i tanti realizzati dalla Disney. La caratterizzazione dei personaggi è davvero ottima e anche chi occupa un ruolo secondario non passa inosservato, suscitando empatia e divertimento. Non mancano la magia tipica di una fiaba e gli insegnamenti che ognuna di esse dovrebbe avere, trasmessi evitando di scadere nella facile retorica. A prescindere dalle aderenze col racconto di Collodi non si può negare quanto sia coinvolgente e semplicemente bello da guardare.
Disney mette in scena un Pinocchio dal sapore tirolese, più che toscano, continuando le atmosfere fiabesche nordiche già collaudate con Biancaneve e i risultati sono comunque buoni. La casa di Geppetto piena di giocattoli e orologi a cucù e il Paese dei Balocchi ricordano un po' il film con Stanlio e Ollio Nel Paese delle Meraviglie, realizzato sei anni prima. I disegni sono magistrali e la sceneggiatura ottima.
Fatta la tara al fatto che poco ha a che fare con la complessità testuale del racconto di Collodi, resta incontestabilmente uno dei vertici dell'animazione disneyana, con un ancor oggi strabiliante (dal punto di vista tecnico) ed emozionante (sul piano "pittorico") utilizzo del "colore". Il canovaccio del burattino che voleva diventare un bambino vero si fa "pre-testo" per una serie di quadri di grande ricchezza compositiva, talmente dinamici da risultare spesso disturbanti (l'incontro del Gatto e la Volpe con Postiglione, il paese dei balocchi, la Balena).
Epocale pellicola d'animazione che sapientemente tradisce il testo di Collodi, limitando così quell'episodicità che costituirà la spina nel fianco di gran parte degli adattamenti successivi. Il lato infantile (a tratti sin troppo marcato ma mai artificioso) si sposa perfettamente con quello più cupo mentre l'elemento neorealista del romanzo è travolto da una baraonda di colori e trovate fantasiose. La disavventura al Paese dei balocchi è forse il punto più alto mai raggiunto in un lungometraggio Disney. Doppiaggio italiano eccellente.
MEMORABILE: Il risveglio del villaggio; Il paese dei balocchi.
Il migliore e inimitabile Pinocchio, con buona pace di Benigni. Nonostante sia solo il secondo lungometraggio Disney i colori sono già stupefacenti e il metraggio consistente (sfiora i 90 minuti). Non mancano le sequenze drammatiche, come la trasformazione in ciuchini e la lotta con la Balena. A ottant'anni di distanza, un capolavoro che non cessa di divertire ed emozionare grandi e piccini.
MEMORABILE: Le scene al Paese dei Balocchi.
A prescindere dalla fedeltà (assai scarsa) al classico di Collodi, la versione della Disney resta uno dei migliori adattamenti del libro, nonché una pietra miliare nella storia del cinema di animazione. La meticolosità tecnica (le ombre e i riflessi), la sfrenata voglia di perfezionarsi (le inquadrature dall'alto, le scene corali), lo sperimentalismo che permea ogni fotogramma (dal rotoscoping ai movimenti dell'acqua nel terzo atto) valgono da soli un'ovazione all'infaticabile lavoro del team di artisti di Burbank. Ottime anche le canzoni. Divertente, un po' cupo, sempre piacevole.
MEMORABILE: Il concerto di orologi; La vera faccia di Mangiafuoco; La trasformazione in asino di Lucignolo, piuttosto agghiacciante; La flora e la fauna marine.
Apocrifo rispetto all'opera ispiratrice di Collodi (che sarebbe stata troppo lunga), questo film d'animazione resta ugualmente un caposaldo fra i classici Disney; non soltanto perché propone una storia comunque riuscita (seppure a volte piuttosto tetra) fatta di simpatiche compagnie (il gatto Figaro su tutti) e sequenze e personaggi indubbiamente impattanti (i burattini legna da ardere, l'inquietante Postiglione, la trasformazione di Lucignolo, la balena imbufalita...), ma anche e soprattutto per l'animazione di primissimo ordine (era pur sempre il 1940). Ancora godibile per tutti.
MEMORABILE: Gli orologi di Geppetto; Il volto del Postiglione prende fattezze diaboliche; Gli scagnozzi tutti neri; Lucignolo diventa asino; La mostruosa balena.
Per apprezzare questo bel classico Disney è fondamentale dimenticare il romanzo e ignorare i cambiamenti apportati (l'improbabile ambientazione simil-tirolese, la balena con denti e carattere da squalo, Mangiafuoco cattivo e tanti altri). Il film è coloratissimo e ricco di fantasia e di momenti magici anche se guardato da adulti, ma risente dei succitati cambiamenti e del consueto quintale di zucchero inserito dalla Disney in ogni sua produzione. Tecnicamente ineccepibile, con bella animazione e bellissimi sfondi, scivola via leggero per tutta la sua durata. Intramontabile
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Il burattino di Collodi visto da Walt Disney. L'incontro è esplosivo, colorato e sfumato di bellezza sotto ogni punto di vista. L'animazione è sensazionale, regge gli anni con agilità e trasporta lo spettatore di ogni ordine di età verso l'incanto. Basterebbe il viaggio verso il paese dei balocchi (e il suo successivo ingresso) per riconoscere nella pellicola una gemma, che ingolosisce tra vizi (gioco, fumo e dolciumi a volontà) e libertà prima di palesare la moralizzazione più luminosa. Non c'è totale fedeltà traspositiva, ma è un quid che si perdona senza indugi.
MEMORABILE: La partita a biliardo con Lucignolo, tra alcol e fumo; L'arrivo nel Paese dei Balocchi.
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- Daniela commenta: "Versione della storia del burattino di Collodi (colpevolmente non citato nei titoli)".
In realtà la fonte letteraria viene indicata nei titoli di testa. - Ok, eliminata la cosa dal commento, grazie.
- A quanto pare è previsto un altro Pinocchio, il live action della Disney:
https://movieplayer.it/news/pinocchio-robert-zemeckis-regista-remake-live-action-disney_75497/
