Doctor Who - Serie TV (2005)

Discreto tentativo di riportare in auge una vecchia serie fantascientifica di grande fascino. Tra effetti non proprio speciali (voluto?), humor inglese e singolari personaggi (i vari Dottori sono più o meno convincenti, un po' come le varie assistenti), ci si trova al cospetto di un’operazione altalenante. Comunque, i momenti riusciti non mancano (gli inquietanti manichini; gli spettri del passato; il Maestro; Clara morta in varie epoche; I Dalek "Sterminare"); e con essi le buone idee. Un'occhiata quindi gliela si può dare, anche perchè migliora di serie in serie (effetti compresi).

Grande ritorno del mitico dottore e del suo Tardis ai nostri giorni. Christopher Eccleston dà vita a un dottore istrionico tanto quanto quello interpretato da Tom Baker (il migliore) mentre la cantante pop Billie Piper interpreta una simpatica, sensuale e un po' ingenua compagna dimostrandosi valida attrice. Apprezzabile la scelta di lasciare la cabina e i Dalek nei loro look originali. Uniche pecche: troppa Terra e pochi mondi alieni.

Ritornano "IL Dottore" e il suo circo. La serie narra dei viaggi nello spaziotempo dell'unico superstite della sua razza accompagnato da una procace aiutante ingenuotta e popolare ma efficace. La serie non si prende troppo sul serio, è ironica, leggera ma si vede vera fantascienza con aspetto retrò (stile di alcuni antagonisti lasciati uguali agli anni '60). Anche horror, temi politici ed etici hanno il loro posto ma con stile scanzonato e incisivo. Entrate nel Tardis, il divertimento è assicurato se amate la sci-fi da intrattenimento.

La saga del dottore ricomincia narrando le storie fuori dal tempo e dallo spazio del Dottore e della sua aiutante. Bravo Christopher Eccleston, insuperabile David Tennant. Billie Piper giusta nel ruolo, ma Freema Agyeman è molto più incisiva. Incredibile come gli sceneggiatori riescano a intrecciare le storie, i riferimenti e i personaggi lungo il corso delle tre stagioni andate in onda per ora. Da vedere anche la serie parallela Torchwood (anagramma di Doctor Who).

Sembrava che la serie fosse finita all'alba degli anni '90 ma il dottore invece è tornato, col suo Tardis e ben quattro volti nuovi in (finora) otto stagioni di rilancio. Se Eccleston è perlopiù una comparsa, perché dura una stagione, la palma di miglior dottore se la giocano David Tennant e Matt Smith: vince il folle Tennant ma di poco, grazie al suo look trasandato e alla sua faccia da giovane Martin Sheen. Umorismo e fantascienza dove i perfidi robot Dalek giocano un ruolo principale. Nutrita la compagine di guest star. Buono.

Può non essere da fragoroso applauso una serie così longeva, ricca di attori talentuosi, in grado di far ridere, piangere e sognare senza sosta? Una serie una volta tanto non americana, ma altrettanto in grado di tener incollato lo spettatore allo schermo. Invito dunque tutti a bordo del Tardis... alla volta di mondi sconosciuti o paralleli, o per saltar qua e là in varie epoche come in una scampagnata tra amici. E per comprendere un po' meglio se quegli "alieni", in fondo, non siamo proprio noi.