Il silenzio - Film (1963)

Il silenzio

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/08/07 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 5/08/07 17:19 - 1648 commenti

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Un film per certi versi ostico, difficile, tra i più cupi e pessimisti di Bergman. Girato con stile freddo e quasi privo di dialoghi (almeno rispetto agli standard del regista), questo film affronta in modo diretto la problematica esistenziale del silenzio di Dio. Pur ricorrendo ad uno sperimentalismo formale (proseguito poi con Persona 3 anni dopo) a volte ardito, è un'opera dal grande fascino, sia a livello figurativo che contenutistico. In due parole, la pesantezza del tema non inficia la fruibilità del film stesso. Da vedere.

Pigro 10/09/12 14:26 - 9665 commenti

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Due donne in una città straniera, che è poi il mondo, incomprensibile e bizzarro, verso cui ciascuna si pone diversamente: con la ragione, la volontà di capire e l’abisso dell’impotenza, la chiusura (folgorante la scena della masturbazione), oppure l’istinto, la brama sensuale ed erotica, la carne. E un bambino, che legge Lermontov e osserva il mistero della realtà. Il potente simbolismo (dalla lingua inventata ai nani che abitano l’hotel) diventa narrazione intima di uno scontro fraterno. Sequenze di grande bellezza in un fulgido b/n. Censurato in Italia.

Jdelarge 31/08/13 21:27 - 1000 commenti

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In un incessante e preoccupante scorrere di tempo ha luogo il silenzio. Il film è ricco di temi filosofico-esistenziali e nonostante sia eccessivamente criptico, il messaggio che comunica è forte. Bisogna cercare dentro se stessi, attraverso uno sguardo interiore, il vero senso della vita. Curiosa l'ambientazione, completamente straniante e folle.

Rufus68 5/03/19 23:39 - 3842 commenti

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Uno dei Bergman concettualmente più facili e datati. Il simbolismo, assai scoperto, non viene adeguatamente sciolto in una storia che lo renda fluido e non immediatamente riconoscibile. Nonostante questo, l'ambientazione in un hotel labirintico e ostile, in terra straniera, riesce a rendere con forza la parabola sul silenzio di un Dio che rimane inaccessibile alla ragione e al sentire più terreno. Perfette le due protagoniste, soprattutto la Lindblom, brava a trasmettere un senso di laida e cedevole carnalità.

Bubobubo 2/05/21 20:16 - 1847 commenti

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Nessuno riesce a comprendersi a Timoka, pittoresca cittadina lillipuziana in cui le sorelle Ester (Thulin) e Anna (Lindblom) sono costrette a fermarsi per un malore di quest'ultima: la lingua locale è un abracadabra impenetrabile, nell'albergo marienbadiano di residenza soggiorna solo una compagnia di nani spagnoli, venti di guerra sembrano spirare in lontananza... Capitolo conclusivo della "trilogia del silenzio", è al contempo quello narrativamente più farraginoso, più formalmente compiaciuto (ampio il dispiego di metafore cristalline). Sospeso e non incisivo anche il finale.
MEMORABILE: Anna discinta nel letto; Il figlioletto di Anna, Johan (Lindstrom), spia il pasto del bizzarro maitre (Malmsten).

Paulaster 7/06/21 10:18 - 4417 commenti

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Due sorelle devono fermarsi in una città sconosciuta causa un problema di salute. Perno della storia è l'incomunicabilità ambientale, linguistica e fraterna. Bergman, più che gelido, risulta asettico e il raffronto tra le opposte protagoniste diviene schematico. Anche i vari simbolismi dei carrarmati e i nani non sembrano in linea col suo cinema. Morbosetto a tratti, non nasconde nudità, masturbazione e il complesso di Edipo del figlioletto. Chiusura sfruttata in diversi finali cinematografici.
MEMORABILE: La sorella in camera con l'amante; La Thulin che si sente male; Il cameriere gentile nonostante la lingua sconosciuta.

Noodles 11/08/21 18:05 - 2227 commenti

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Un chiaro punto d'incontro tra il cinema di Ingmar Bergman e Michelangelo Antonioni. Gli sguardi, i lunghi silenzi e la recitazione coincidono perfettamente. Non è ovviamente l'unica nota d'interesse della pellicola che però, viste le premesse, non è sicuramente foriera di divertimento e intrattenimento. Tecnicamente splendido, ha un ritmo molto lento e compassato; bisogna amare il grande regista svedese per capirlo. Il silenzio del titolo è quello tra i protagonisti, che non si possono capire. E la presenza di una lingua sconosciuta nel film è simbolica. Lento ma riuscito.

Felloni 20/01/24 21:17 - 17 commenti

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Pesantissimo predicone di Bergman che ricorda allo spettatore che bisogna morire prima o poi (più prima che poi) con tutta la severità luterana del caso: la grazia la si può pure scordare, bisogna rassegnarsi al silenzio di Dio e quindi all'irrilevanza della parola. Infatti si comunica poco, in questo film. Le metafore cinematografiche con cui è portato avanti il discorso non sono certo imprevedibili, ma spesso colgono nel segno. A non essere conciliante è l'atteggiamento del regista, che lascia allo spettatore la scelta binaria tra la condivisione di certi valori o la repulsione

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  • Homevideo Rebis • 28/10/10 16:44
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Questa volta BIM non ne ha azzeccata una: la prima edizione del film, quella con custodia in cartone color arancio, presentava la versione integrale (1;31;19) ma un alone sulla superficie del disco bloccava i lettori dopo circa un'ora di visione. Nessun problema tecnico invece nell'edizione successiva, quella con custodia bianca, peccato che la versione del film riversata è quella censurata (1;29;25). Non lasciatevi ingannare dall'edizione per le edicole della Hobby & Work che parrebbe una ristampa della prima ma senza il malefico alone: invece si tratta sempre della seconda (cut) ma con la custodia che richiama quella della prima.

    I tagli fanno sostanzialmente riferimento alle seguenti scene:

    1)Gunnel Lindblom che osserva una coppia che copula nel teatrino

    2)conclusione del rapporto sessuale di Gunnel Lindblom dopo il litigio con la sorella Ingrid Thulin

    Il doppiaggio italiano inoltre (di cui i sottotitoli sono una trascrizione) altera il significato di alcuni dialoghi forzandoli in chiave "religiosa".
    Ultima modifica: 21/12/12 09:46 da Rebis
  • Homevideo Noir • 28/10/10 16:46
    Galoppino - 573 interventi
    Bisogna riconoscere che alla BIM lavora gente veramente competente :-(
    In miniera di profondità li manderei!!!
  • Homevideo Rebis • 21/12/12 08:47
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Nuova edizione Bim dal 27/12, rimasterizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna (ristamperanno tutti i titoli del regista con una nuova veste grafica, qualità Hd e, pare, rettifiche agli errori delle edizioni precedenti). Speriamo che sia la volta buona per averlo finalmente in versione integrale...
  • Homevideo Zender • 21/12/12 08:54
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Caspita, queste sì che sono operazioni intelligenti! Brava la cineteca di Bologna!
  • Homevideo Pigro • 21/12/12 18:44
    Consigliere - 1661 interventi
    Aggiungo che in questa nuova edizione di molti film di Bergman saranno ripristinate le versioni originali, che sveleranno tutte le censure, e soprattutto saranno ritradotti tutti i dialoghi (in sottotitoli) che - si è scoperto - sono stati tradotti in italiano arbitrariamente. O meglio, questo enorme lavoro fatto dalla Cineteca di Bologna ha consentito di portare alla luce un'immane operazione di censura fatta in Italia, che ha stravolto completamente il lavoro di Bergman.
    Tanto per capirci: a suo tempo furono attenuati (o fatti sparire del tutto) tutti i riferimenti più caustici e violenti contro la religione, nonché tutti gli affondi più estremi sull'erotismo. In pratica, in Italia abbiamo visto un Bergman che si interrogava sul senso di Dio, magari cercandolo (!), mentre nella realtà i film di Bergman sono delle violente requisitorie contro Dio.
    Un classico è proprio Il silenzio, dove (vado a memoria) si parla di sesso fatto in un confessionale (tradotto "sottoscala": la differenza concettuale non è da poco), dove sono tagliate le scene della scopata nel cinema e della masturbazione femminile, e dove (veramente scandaloso) viene perfino cambiato il finale: anziché finire con il mistero di una parola senza significato, ecco che in Italia hanno...... tradotto quella parola con "anima"!!!
    Ecco, i dvd della Cineteca sono davvero encomiabili perché ci mostrano il vero Bergman, quello che il bigottismo della censura italiana ci ha nascosto per decenni.
  • Homevideo Rebis • 21/12/12 21:49
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Già già, sapevo del doppiaggio italiano usato come censura subliminale (se ne parla anche nel Castoro dedicato al regista), e anche che nei vecchi dvd i sottotitoli erano solo una trascrizione dei dialoghi doppiati. Una ragione in più per aggiornare vecchi acquisti (penso che oltre a Il silenzio, ricomprerò anche Sussurri e grida - che aveva brutte cadute nella traccia audio - e Persona).
  • Homevideo Xtron • 22/01/14 16:44
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Il nuovo dvd BIM

    Audio italiano e svedese
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.33:1 fullscreen
    Durata 1h31m18s
    Extra "Bergman e la censura", ebook in formato pdf,mobi ed epub

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 24:38)

    Ultima modifica: 22/01/14 19:05 da Zender
  • Homevideo Xtron • 23/01/14 17:50
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Ma nella versione cut erano presenti questi nudi di Gunnel Lindblom?


  • Homevideo Rebis • 23/01/14 17:53
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Direi di no Xtron, ma non ricordo benissimo, quel dvd l'ho rivenduto all'usato appena ho comprato la nuova versione BIM :)
  • Curiosità Zender • 9/11/16 15:02
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: