Serie televisiva rivolta a un pubblico di adolescenti. Piuttosto modesta. Il problema è proprio che non riesce a portare sullo schermo le sensazioni dei riusciti libri di Stine.La serie è quindi un tipico prodotto adatto esclusivamente agli adoloscenti, per cui a questo punto consiglio di leggere i libri, che sono molto meglio.
L'horror - letterario, cinematografico o televisivo - è da sempre apprezzato dai più piccoli e questa serie attinge a piene mani al vasto repertorio di mostri gelatinosi, fantasmi, maledizoni e babau di serie cult come Ai confini della realtà o Codice mistero: il tutto riveduto e corretto per ridurlo ad uso e consumo di un piubblico di bambini e adolescenti. Gli attori sono giovanissimi e anonimi. Negli anni Novanta fu un gran successo di spettatori e di merchandising.
MEMORABILE: La puntata dell'insegnate di pianoforte che "colleziona" le mani degli allievi.
Riproposta dai canali satellitari e digitali, la serie tv in esame si presenta come quello che prometteva, foriera di piccole paure per pubblico non ancora avvezzo alle truculenze dei veri e propri brividi della vita. Va detto che la confezione è buona e i colori sempre ottimi. Qualche episodio (come quello della casa stregata) è molto carino e, nel complesso, un cultore della materia orrorifica dovrebbe visionarli e tenerli nella personale videoteca...
Serie TV modesta, che non riesce completamente a portare sullo schermo lo spirito humor-horror dei libri di Stine. A parte qualche episodio ben riuscito, si rivela un po' piatta e convenzionale. Risulta efficace per il pubblico a cui è rivolta, dato il grande successo avuto negli anni '90. Come spesso accade, qualcuno dei giovani e sconosciuti attori avrà successo in seguito.
Più che discreta serie tv ispirata agli altrettanto discreti, ma un po' troppo ripetitivi, racconti "Piccoli brividi" di R. L. Stine (che ogni tanto vi appare pure in qualche cameo). Per esser prevalentemente diretta ad un pubblico giovane, qualche episodio mette un po' di paura per davvero; certi episodi (come "La torre maledetta" o altri) sono anche usciti direttamente in VHS homevideo). Andava pure in onda su canali francesi (DKTV mi pare, bellissima, la tv con i personaggi del videogioco Donkey Kong!!!) oltre che su satellite. Vale un'occhiata.
MEMORABILE: La sigla iniziale; la fotografia dei vari episodi, abbastanza buona; gli attori, che seppur giovani e sconosciuti, sono più che dignitosi a recitare.
La celeberrima collana di Stine trova trasposizione in questa serie televisiva anni '90. L'intento non è semplice, perché il pur ripetitivo plot dei Piccoli Brividi cartacei non si presta facilmente a essere trasposto sul piccolo schermo. Non mancano quindi adattamenti rispetto ai libri e gli episodi su più puntate sono quelli meglio riusciti e curati, mentre quelli più brevi risultano un po' piatti o scadono nel banale. Nel complesso la fotografia e i costumi sono davvero buoni e il prodotto, pur adolescenziale, non manca di una certa qualità.
Trasposizione di quei famigerati volumetti su cui Stine ha costruito la fortuna di un'intera vita. L'impostazione televisiva, paradossalmente, ammanta ogni episodio di quel gradevole kitsch anni '90, tipico soprattutto degli horror-teen in voga durante quegli anni. Si supera più volte la soglia della decenza con la CGI posticcia, il doppiaggio rabberciato e gli improbabili plot twists di fine puntata, ma con il giusto piglio ci si diverte non poco. Da menzionare, in mezzo al marasma di mostricciattoli, l'inquietante Slappy.
MEMORABILE: I fiorellini parlanti; Il calco della testa di Carly Beth; Zane e il suo essere "legnoso"; Il lupo sotto le coperte; Il vermone gigante; Il Grul.
Serie horror per ragazzi inevitabilmente relegata al regno della nostalgia. Non sempre fedeli alle storie originali, gli episodi si mantengono tuttavia in linea con lo spirito beffardo, umoristico e quasi mai davvero spaventoso della saga di R.L. Stine, prediligendo spesso l'esibizione di make-up mostruosi (talvolta buoni), effetti visivi risibili (soprattutto le trasformazioni in CG) e twist improbabili a una vera coerenza narrativa. Ciononostante, diverse puntate si fanno ricordare con piacere e certi colpi di scena in stile Ai confini della realtà divertono. Datata ma spassosa.
MEMORABILE: L'indimenticabile sigla; La maschera maledetta; La macchina fotografica che prevede il futuro; Il look seriamente terrificante della sposa di Slappy.
Celebre serie tratta dalla fortunata saga di R.L. Stine. Le storie presentate sono molte e non tutte della stessa qualità (da alcune piuttosto infantili si passa ad altre obiettivamente inquietanti), abbastanza spartani anche gli effetti speciali impiegati (erano pur sempre gli anni Novanta), mentre spesso e volentieri i costumi dei mostri risultano ben realizzati. Adatta prettamente ad un pubblico adolescenziale, ma tutto sommato gli episodi intrattengono sempre e diversi colpi di scena sono piacevoli. Regia e recitazione si attestano su un onesto livello. Buon prodotto.
MEMORABILE: La sigla; Gli spaventapasseri viventi; Il mostro della palude; L'episodio con il luna park a tema (dove si rivedono alcuni mostri di altri episodi).
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Gli episodi non sono sempre la fedele trasposizione di quello che e' scritto nei libri.
Per esempio l'episodio Il Pianoforte Impazzito
presenta numerose varianti.
Condensato in una durata di 20 minuti,taglia il personaggio del gatto di famiglia che nel libro aveva un ruolo piu' ampio.
Taglia anche di molto il personaggio della ragazzina,che nel libro informava il ragazzino delle voci sinistre sull'accademia di musica,nella serie invece appare velocemente a meta' episodio e alla fine.
Inoltre il finale e' diverso:
Attenzione Spoiler
Nella versione tv l'episodio finisce col ragazzino che fugge dall'accademia lasciando allo spettro-donna il compito di punire il colpevole,e quando entra in auto insieme ai genitori lo spettro si materializza fuori dall'accademia facendo fuggire i 3.
E nella fine viene mostrato il destino del cattivo:continuare a suonare per l'eternita' per esercitarsi.
Nel libro invece il ragazzino osservava solamente gli spettri portare fuori dall'edificio l'uomo mettendo il dubbio sul suo destino (quale tipo di punizione).
Attori (più presenti nel corso della serie): Kathryn Short, Cody Jones, Scott Wickware, Hamille Rustia, Ben Cook, Kathryn Long, Corey Sevier, Caterina Scorsone, Colin Fox, Rebecca Henderson, Neil Crone, Amos Crawley, Diego Matamoros, Brenda Bazinet, Jason Hopley, Bucky Hill, Ron Stefaniuk, Maria Vacratsis.
Stagioni: 4 (1995/98).
Numero di episodi: 74.
Prima stagione: 19 episodi.
Seconda stagioe: 25.
Terza stagione: 22.
Quarta stagione: 8.
CuriositàZender • 27/10/09 12:50 Capo scrivano - 47778 interventi
Grazie Harrys, era in effetti una scheda abbastanza farlocca. Corretta.
DiscussioneRaremirko • 20/01/15 23:56 Call center Davinotti - 3862 interventi
Vale la pena citare, riguardo a guest stars, un giovanissimo Ryan Gosling (che ha fatto l'episodio Foto dal futuro)
Poi l'attore ad inizio carriera ha recitato anche in Hai paura del buio, un serial simile.
In un episodio de i Piccoli brividi ("Mano di mummia") c'è anche l'Hayden Christensen di Star wars.