Uno dei titoli più fortunati (e antonomastici) della bambina dalle uova d'oro del cinema americano, capace di guadagnarsi la ribalta dei cartelloni a suon di incassi vertiginosi. Conferma che in un'epoca terribile pure l'America rooseveltiana non se la passava benissimo. Qui l'orrida marmocchia è un'orfana adottata da un riccone, cui fa da manager (!) e da sensale nei confronti della sorella più grande. Devastante (ma esemplare per professionalità: i meccanismi che sorreggevano questi film erano di altissima precisione)
Micidiale "macchina da guerra" commerciale per il cinema americano degli Anni Trenta, Shirley Temple interpretò in quegli anni numerose commedie dello stesso tenore; questa è una delle più fortunate. Si tratta di una commedia costruita scentificamente, con il giusto dosaggio di umorismo (ovviamente con tutte le ingenuità dell'epoca) e sentimento. Con gli occhi dello spettatore odierno appare francamente indigeribile ma ha una sua dignità.
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CuriositàManfrin • 10/01/12 17:10 Servizio caffè - 480 interventi
Shirley Temple racconta che smise di credere a Babbo Natale quando aveva sei anni: la madre l'accompagnò in un grande magazzino per fargliene vedere uno e questi le chiese l'autografo!
DiscussionePanza • 11/02/14 14:04 Contratto a progetto - 5198 interventi