È la notte del 4 luglio, a Las Vegas, quando un uomo e una donna, in crisi sentimentale, si concedono una scappatella, lei con un cameriere lui con una circense... Il film che è quasi costato la carriera a Coppola, un mega-flop immeritato per un lavoro ambiziosissimo (troppo), sperimentale (assai) ma visivamente affascinante (anch'esso un po' troppo). Interamente girato in studio, con un pauroso lavoro soprattutto sulla fotografia (di Storaro), è la cosa più vicina del cinema moderno agli eccessi di Powell&Pressburger. Squilibrato ma da vedere
Ironico, sereno e sperimentale, trova il suo fascino in una Las Vegas interamente ricostruita in studio, tra le luci dei suoi night-clubs e paesaggi desertici. La vicenda, semplice e romantica, non diventa mai sdolcinata grazie ai toni da commedia surreale e alle canzoni da piano bar di Tom Waits, che si fondono con alcune parentesi da musical. Bellissima e magnetica la Kinski, nelle vesti agili e attillate di un’acrobata; bravi, in generale, tutti gli altri attori.
Un uomo e una donna si amano, litigano, si lasciano, si tradiscono per poi ritornare insieme. Tutto qui? Per niente. Coppola racconta, infatti, una storia banale ma lo fa nel modo più originale possibile, confezionando un film visivamente splendido, rutilante, abbagliante, ubriacante e chi più ne ha più ne metta e dal ritmo molto frenetico. Prodigioso il lavoro alla fotografia di Vittorio Storaro che regala inquadrature praticamente mai viste. Belle le canzoni scritte da Tom Waits. Un’esperienza visiva unica. Sublime la Kinski.
Scenograficamente ineccepibile, con una Las Vegas sfavillante di luci e stracolma di persone in festa, a fare da contraltare a una classica storia d'amore che rischia di frantumarsi, con tutti gli sbalzi d'umore e i sentimentalismi del caso. Coinvolgente l'interpretazione dei due protagonisti, troppo ripetitive le musiche di Tom Waits. Non aspettatevi però, un capolavoro indimenticabile.
MEMORABILE: La splendida Nastassja Kinski nel suo balletto in stile circense...
Punto d'arrivo del gigantismo coppoliano, da leggersi al contempo come ennesimo (per certi versi definitivo) rischio da tycoon avanguardista e ripiego in una dimensione quasi privata. Ecco così che la trama intimista (alla Lelouch di Un uomo e una donna) si "imbuca" in una sovrastruttura filmica impressionante per qualità tecniche (scenografie di Tavoularis, fotografia di Storaro) dando vita ad un musical felliniano ridondante eppure cupo, ad un viaggio in un Bengodi saturo di ombre piuttosto che di luci. Forse è qui the one earth of darkness di Francis.
MEMORABILE: I 4 sfortunati attori principali: il trasognato Frederic Forest, la dolce Teri Garr, la felina Nastassja, il troppo dimenticato Raul Julia.
All'interno di una Las Vegas costruita su misura, una coppia scoppia dopo un feroce litigio in cui i due si rinfacciano ogni malessere covato da anni. Finiranno per passare ventiquattrore distanti tra loro, ma forse mai così vicini. Il desiderio di cambiare vita e di uscire dalle routine si contrappone in maniera armoniosa alla paura di lasciare la vecchia strada per intraprenderne una nuova. Nonostante i protagonisti se la cavino bene, ad emergere è il personaggio straziante della donna del circo (una bellissima Nastassja Kinski), capace di dare un tocco poetico all'intera opera.
Coppola dirige un film dalla storia abbastanza semplice ma con uno stile completamente originale, che mescola il musical classico alla commedia romantica americana mostrando le sue ottime capacità registiche. Lodevole sicuramente la fotografia, che vive di colori sfolgoranti e cangianti a seconda dello stato d'animo dei protagonisti, alle prese con i problemi di coppia tipici di una relazione. A lungo andare il ritmo sembra rallentare e perdersi in situazioni non così significative, ma comunque grazie alle buone musiche il risultato finale non è male per niente. Da riscoprire.
Una coppia si separa ma alla fine della giornata tornerà insieme. Trama esile che parte intimista e finisce abbastanza scontata. Nel mezzo Coppola sembra voglia girare un film sperimentale passando dalla commedia al musical, dal romantico al kolossal. Enorme lo spreco di risorse: la fotografia è la componente migliore mentre è poetico il ruolo sfuggente di una Kinski di fisica prorompenza. Le musiche jazz di Tom Waits hanno un gran fascino ma ci si chiede cosa c'entrino con la desertica Las Vegas.
MEMORABILE: La Kinski sul filo; Julia che fa il cameriere; L’aereo che decolla palesemente finto.
A Las Vegas, durante i festeggiamenti del 4 luglio, una coppia in crisi si lascia. Lui incontra un’acrobata da circo, lei conosce un cantante di piano-bar, ma forse si amano ancora. Dopo le fatiche e i trionfi di Apocalypse now Coppola decide di girare un dramma sentimentale in forma di musical, tutto ricostruito in studio, con un lavoro straordinario di Storaro su luci e colori. Belle anche le canzoni di Tom Waits e Crystal Gayle. Al di là dello sfoggio tecnico, tuttavia, resta ben poco e col passare dei minuti, tra una sigaretta e un pianto di troppo, si finisce con l’annoiarsi.
MEMORABILE: La Garr che si allontana a piedi in mezzo alla strada valigia alla mano e sullo sfondo le mille luci di Las Vegas; Il numero musicale in strada.
Nastassja Kinski HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneRaremirko • 22/04/14 00:09 Call center Davinotti - 3862 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Si, si, d'accordo.
Il film poi ha passato molti guai produttivi e gli impiegati della Zoetrope accettarono di vedersi dimezzati lo stipendio pur di riuscire a finirlo.
Comunque film molto precursore dei tempi (gettò le basi per la previsualizzazione ad esempio, aiutando di molto il montaggio cinematografico)
Concordo, Mirko, sfortunato quanto sottovalutato
E forse il Coppola più sperimentale in assoluto
Vabbè, poi ho omesso i due Padrini e La Conversazione, altri tre Coppola-movie imprescindibili
Oddio, esclusion fatta per Jack, tutto ciò che ha Coppola come fautore è degno di nota.
Raremirko ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Si, si, d'accordo.
Il film poi ha passato molti guai produttivi e gli impiegati della Zoetrope accettarono di vedersi dimezzati lo stipendio pur di riuscire a finirlo.
Comunque film molto precursore dei tempi (gettò le basi per la previsualizzazione ad esempio, aiutando di molto il montaggio cinematografico)
Concordo, Mirko, sfortunato quanto sottovalutato
E forse il Coppola più sperimentale in assoluto
Vabbè, poi ho omesso i due Padrini e La Conversazione, altri tre Coppola-movie imprescindibili
Oddio, esclusion fatta per Jack, tutto ciò che ha Coppola come fautore è degno di nota.
Si, si, molto sperimentale.
Mhà, non del tutto d'accordo. Ho odiato il Dracula e ho trovato noiosissimi Giardini di Pietra e L'uomo della Pioggia, deboluccio Peggy Sue si e Sposata, e quasi insopportabile Tucker
Proprio tutto Coppola non direi (almeno per quanto mi riguarda)
DiscussioneRaremirko • 22/04/14 00:49 Call center Davinotti - 3862 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Si, si, d'accordo.
Il film poi ha passato molti guai produttivi e gli impiegati della Zoetrope accettarono di vedersi dimezzati lo stipendio pur di riuscire a finirlo.
Comunque film molto precursore dei tempi (gettò le basi per la previsualizzazione ad esempio, aiutando di molto il montaggio cinematografico)
Concordo, Mirko, sfortunato quanto sottovalutato
E forse il Coppola più sperimentale in assoluto
Vabbè, poi ho omesso i due Padrini e La Conversazione, altri tre Coppola-movie imprescindibili
Oddio, esclusion fatta per Jack, tutto ciò che ha Coppola come fautore è degno di nota.
Si, si, molto sperimentale.
Mhà, non del tutto d'accordo. Ho odiato il Dracula e ho trovato noiosissimi Giardini di Pietra e L'uomo della Pioggia, deboluccio Peggy Sue si e Sposata, e quasi insopportabile Tucker
Proprio tutto Coppola non direi (almeno per quanto mi riguarda)
Quoto in parte la noia per Giaridni di pietra, che cmq è un modo originale di trattare quel tipo di tematiche.
Peggy Sue mi è piaciuto molto mentre mi interessa sapere perchè odi Tucker, Dracula e L'uomo della pioggia.
Raremirko ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Si, si, d'accordo.
Il film poi ha passato molti guai produttivi e gli impiegati della Zoetrope accettarono di vedersi dimezzati lo stipendio pur di riuscire a finirlo.
Comunque film molto precursore dei tempi (gettò le basi per la previsualizzazione ad esempio, aiutando di molto il montaggio cinematografico)
Concordo, Mirko, sfortunato quanto sottovalutato
E forse il Coppola più sperimentale in assoluto
Vabbè, poi ho omesso i due Padrini e La Conversazione, altri tre Coppola-movie imprescindibili
Oddio, esclusion fatta per Jack, tutto ciò che ha Coppola come fautore è degno di nota.
Si, si, molto sperimentale.
Mhà, non del tutto d'accordo. Ho odiato il Dracula e ho trovato noiosissimi Giardini di Pietra e L'uomo della Pioggia, deboluccio Peggy Sue si e Sposata, e quasi insopportabile Tucker
Proprio tutto Coppola non direi (almeno per quanto mi riguarda)
Quoto in parte la noia per Giaridni di pietra, che cmq è un modo originale di trattare quel tipo di tematiche.
Peggy Sue mi è piaciuto molto mentre mi interessa sapere perchè odi Tucker, Dracula e L'uomo della pioggia.
Perchè non mi hanno trasmesso nulla (se non noia, a parte l'atmosfera nostalgica alla "happy days" di Peggy). Per quanto riguarda Dracula leggere il commento a riguardo
Il bluray contiene solo la traccia in lingua originale, con sottotitoli in italiano.
HomevideoRocchiola • 5/04/24 13:52 Call center Davinotti - 1255 interventi
Eh si, purtroppo il bluray della Eagle, contiene solo la traccia audio originale sottottolata in italiano. Daccordo che le canzoni non potevano essere tradotte, ma i dialoghi benchè non numerosissimi invece si !!! Poi il film è girato nel formato televisivo in 4:3 che seconbdo me ha penalizzato lo splendido lavoro sulla fotogria di Storaro che avrebbe risaltato di più in un formato panoramico. Così mi sembra sempre di più ad una telenovela di lusso. Comunque il BD Eagle offre immagini eccellenti, nitide e pulite e dai colori vivaci,