I due mondi di Charly - Film (1968)

I due mondi di Charly
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Charly
Anno: 1968
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "I 2 mondi di Charlie". Tratto dall'omonimo racconto di Daniel Keyes "Fiori per Algernon".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un celebre racconto della fantascienza classica (“Fiori per Algernon” di Daniel Keys), un dramma scientifico discontinuo, che non volendo concentrarsi (come invece avviene nel racconto) sui progressi “step-by-step” del protagonista (la struttura a diario ovviamente scompare e con essa le evoluzioni sempre maggiori nella scrittura di Charly) decide di dare di Charly un ritratto psicologico completo mettendo il suo carattere al centro della vicenda. Da ritardato mentale (in apertura lo vediamo divertirsi coi bimbi al parco giochi) assistito dalle cure amorevoli di una psicologa (Claire Bloom), Charly progredirà grazie all'assunzione di un nuovo farmaco rivoluzionario....Leggi tutto La prova è che la gara di labirinto contro il topino Algernon (in precedenza regolarmente persa) lo vedrà finalmente vincitore. Riacquisterà l'intelligenza, ma gli effetti collaterali non tarderanno a farsi sentire. Cliff Robertson guadagnerà un meritato Oscar riuscendo a rendersi perfettamente credibile nel ruolo di Charly e non c'è dubbio che buona parte della discreta riuscita del film sia da ascrivere alla sua misurata e centrata performance. La sceneggiatura di Stirling Silliphant, invece, evidenzia tutte le difficoltà di dover ampliare una matrice letteraria scarna: l'inserimento di noiose fasi melodrammatiche appesantisce la seconda parte del film, nettamente inferiore alla prima e diluita fastidiosamente. Particolare la colonna sonora Ravi Shankar. Piace la rigorosa serietà con cui si è impostato il film.

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Caesars 28/06/07 16:46 - 3790 commenti

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Tratto da un buon romanzo ("Fiori per Algernon"), è un film che trova in Cliff Robertson un interprete perfetto in grado di donare valore aggiunto ad un prodotto interessante e riuscito. La domanda di fondo è: fino a che punto si può o deve spingersi la scienza? Robertson è un ritardato mentale al quale nuove scoperte scientifiche donano una nuova vita intelletuale. Non tutto però andrà per il verso giusto. Buona la regia di Ralph Nelson che evita di cadere nella trappola della facile commozione. Da vedere.

Deepred89 28/02/09 00:16 - 3706 commenti

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Pellicola dalla trama intrigante e beffarda, ben diretta da un regista che mescola uno stile di stampo classico a vari virtuosismi tipici del cinema moderno (in particolare lo splt screen), tipico segno del passaggio da un'epoca all'altra (dato che siamo nel 68 non manca neppure una sequenza psichedelica, piuttosto fuori luogo). Decisamente ben costruita la sceneggiatura, ottima la fotografia e memorabile l'interpretazione di Cliff Robertson (Oscar meritato). Più che buono.

Daniela 22/03/09 17:37 - 12660 commenti

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Da un bel racconto di fantascienza, la storia di un ritardato che progressivamente acquista straordinarie capacità mentali grazie ad un farmaco sperimentale. La sperimentazione però riserverà sorprese. La forma letteraria del diario (da cui traspaiono le condizioni di Charlie) è sostituita da una narrazione cinematografica più tradizionale. Nonostante qualche vezzo registico inutile ed una certa pesantezza di toni, il film conserva un certo interesse grazie alla buona interpretazione del protagonista.

Puppigallo 13/07/12 15:13 - 5273 commenti

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Le potenzialità c'erano, ma finiscono per rimanere in parte inespresse, facendo più spazio all'ovvio, a ciò che tutti si aspettano, ovvero il disabile mentale che, riacquisendo l'intelligenza, vede il mondo com'è realmente, pieno di viltà, d'invidia gli (amici che si mostrano per quello che sono realmente; e anche chi nutre un certo affetto per lui, fatica a dimenticare com'era). Detto ciò, si sarebbe dovuto scavare più a fondo, mentre qui si segue semplicemente la parabola del protagonista, con qualche pausa di troppo. Bravo comunque Robertson e azzeccato il dualismo topo-Charly. Non male.
MEMORABILE: Quando è ancora mentalmente ritardato è dispiaciuto se il topo non conclude il percorso perchè resta a stomaco vuoto. Dopo l'operazione non è più così

Schramm 16/12/14 17:52 - 3495 commenti

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L’insolenza scientifica, la pretesa di sostituirsi alla natura o a dio creano l’uomo nuovo o ricreando quello vecchio: siamo all’insonne ragione che genera mostri e alla reazionaria sfiducia nel progressismo, alla quale il futuro ha tuttavia dato ragione (si ascolti il discorso congressuale di Charlie). Impeccabilità di Robertson a parte, cui si deve gran parte della riuscita di un’opera che porta in grembo un tagliaerbe, il film funziona meglio quando si lascia andare a un’inattesa vena sperimentatrice, tra split-screen in libertà e scoppi di colori, traveggole pop e ralenty da incubo.

Alex1988 23/10/15 18:34 - 728 commenti

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Per l'epoca un buon soggetto (tratto da un romanzo), che nel corso degli anni, in qualche modo, è stato riciclato in diverse occasioni. Comunque resta un buon apologo sulla cosiddetta intelligenza "diversa" e al tempo stesso si tratta di una forte critica verso il potere che usa il potere stesso in malo modo, cercando di rendere normale, secondo il proprio punto di vista, chi "non lo è".

Kinodrop 26/05/17 19:57 - 2948 commenti

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La storia di Charly è più vicina a un episodio di Ai confini della realtà che a un'analisi veritiera della malattia mentale e delle pseudo terapie ad essa associate. Il personaggio e la recitazione risultano piuttosto convenzionali sia prima che dopo la cura e l'idea che il "risanato" capisca più degli altri è francamente paradossale. Nonostante qualche sprazzo sperimentale (per l'epoca) come lo split screen e le incursioni psichedeliche, questo film i 50 anni trascorsi li dimostra tutti, dalla sceneggiatura alla rigidità dei comprimari. Peccato.

Noodles 1/10/19 16:27 - 2227 commenti

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Pur non avendo raccolto gli onori e soprattutto la fama di alcuni film successivi riguardanti lo stesso tema, questa pellicola si erge comunque nel panorama cinematografico dell'epoca per la sua sceneggiatura liscia e senza sbavature, per il perfetto connubio tra fantascienza e dramma e soprattutto per la straordinaria interpretazione di Cliff Robertson, che infatti ricevette un Oscar per questa parte. Tanti i momenti bellissimi, amari e romantici e anche da antologia. Davvero da vedere.

Cerveza 4/10/23 11:47 - 366 commenti

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Soggetto molto promettente che affronta il ritardo mentale e le problematiche conseguenti a un ipotetico intervento chirurgico risolutore; ovverosia la gestione dell'impari sviluppo intellettivo rispetto a quello emotivo, e il ricalcolo relazionale con chi era abituato a sottomettere un simil-cagnolino, e rigetta un rapporto diventato più complesso. Tutto funziona con grande densità fino a che non deflagra in un delirante intarsio hippie, psichedelico, split-screen, romantico (sembra il trailer di Easy Rider buttato in mezzo a caso). Da lì perde il filo e si disperde. Peccato.
MEMORABILE: La padrona di casa che parla con il cane: preferendo gli animali alle persone, preferisce anche lei il Charly ritardato.

Max dembo 31/08/23 00:20 - 427 commenti

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Bello, amarissimo, profetico nel discorso congressuale di Charly su come sarà il mondo tra 50 anni, angosciante, molto intelligente apologo fantascientifico, di una fantascienza adulta "senza nemmeno un effetto speciale". E oggi un film così su "un diversamente abile" veritiero, mai melodrammatico e manipolatorio, forse non lo si potrebbe nemmeno fare. Eccezionali Robertson e la Bloom, soprattutto nell'ultima parte del film di grande malinconia, egregiamente servita dell'ambientazione bostoniana. Nelson un dimenticato, per eccellenza.
MEMORABILE: "Cosa ne pensa del mondo fra 50 anni?" Charly: "Figli n provetta, inseminazione in laboratorio, la tv come educatrice dei ragazzi in ogni stanza".

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  • Curiosità Puppigallo • 13/07/12 15:29
    Scrivano - 506 interventi
    Uno dei dottori è Dick Van Patten, capofamiglia nella serie TV La famiglia Bradford.
  • Curiosità Zelig46 • 29/10/12 00:37
    Galoppino - 94 interventi
    Nei primi anni 70 al Cinema Carcano di Milano, fecero una rassegna di fantascienza a cura di Luigi Cozzi, personaggio di spicco per il genere. Tra i film in lista anche questo.
    La rassegna si protrasse per 55 giorni ed era corredata da un libretto con tutte le trame e le curiosità di tutti i film in rassegna.

    Per i "Due Mondi di Charly" la vera curiosità era che Marcello Mastroianni e il regista Elio Petri fecero l'impossibile per accaparrarsi la sceneggiatura, che era di proprietà esclusiva di Cliff Roberston in persona, ma questi non la mollò per nessuna cifra, ed ebbe ragione (Oscar sacrosanto).
    Elio Petri e Mastroianni dirottarono così le loro attenzioni sulla meno affascinante trama della "Decima Vittima" di Robert Shekley.

    Il libretto è ancora in mio possesso insieme a tutta la serie di tutte le repliche fatte in diverse città d'Italia.

    da "Guida alla Fantascienza Nr16 Libra Editrice" Supplemento a Nova SF31
  • Discussione Zender • 29/10/12 08:19
    Capo scrivano - 5 interventi
    Zelig46 ebbe a dire:
    Salve Ragazzi, questo è il mio primo post di questo bellissimo Forum.
    Non trovando la sezione per i saluti abituali, li posto qui sperando di non sbagliare.

    Nei primi anni 70 al Cinema Carcano DI Milano, fecero una rassegna di fantascienza a cura di Luigi Cozzi, personaggio di spicco per il genere, tra cui c'era "I due mondi di Charly".
    La rassegna si protrasse per 55 giorni ed era corredata di un libretto con tutte le trame e le curiosità di tutti i films in rassegna.
    Per i "Due Mondi di Charly" la vera curiosità era che Marcello Mastroianni e il regista Elio Petri fecero l'impossibile per accaparrarsi la sceneggiatura, la quale era di proprietà esclusiva di Cliff Roberston in persona, che non lo mollò per nessuna cifra, ed ebbe ragione (Oscar sacrosanto).
    Elio Petri e Mastroianni dirottarono le loro attenzioni sulla meno affascinante trama della "Decima Vittima" di Robert Shekley.
    Il Libretto è ancora in mio possesso insieme a tutta la serie di tutte le repliche fatte in diverse Città d'Italia.
    da "Guida alla Fantascienza Nr16 Libra Editrice" Supplemento a Nova SF31
    Saluti a tutti
    Zelig46

    Ciao Zelig e benvenuto, quando sei in discussione generale va sempre bene. Sposto la cosa in curiosità intanto, perché lo merita. Per quanto mi riguarda son contento che abbiano scelto la Decima vittima, ha dato la possibilità a Petri di sbizzarrirsi nei futurismi, cosa che non avrebbe potuto fare coi Mondi di Charly...
  • Discussione Zelig46 • 2/11/12 13:16
    Galoppino - 94 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Zelig46 ebbe a dire:

    Nei primi anni 70 al Cinema Carcano
    Zelig46


    In realtà dal 1969 fu rinominato in Cinema Arcadia.
    Al Carcano ci andavo per vedere il film, ma soprattutto le gambe della ragazze delle cosidette "Riviste"
    Ultima modifica: 2/11/12 13:35 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 16/03/14 21:19
    Consigliere - 25998 interventi
    In dvd per Sinister, disponibile dal 20/05/2014

    http://www.amazon.it/I-Due-Mondi-Di-Charly/dp/B00IWZ9MU4/ref=sr_1_258?s=dvd&ie=UTF8&qid=1395001087&sr=1-258
  • Homevideo Zender • 17/03/14 07:52
    Capo scrivano - 5 interventi
    Altro bel ripescaggio. Brava Sinister!
  • Homevideo Caesars • 17/03/14 15:16
    Scrivano - 16810 interventi
    Ottima notizia. Speriamo in un prodotto ben realizzato.
  • Homevideo Buiomega71 • 17/03/14 17:03
    Consigliere - 25998 interventi
    Sì, ottimo ripescaggio di un classicone della "fanta 60", che da noi non uscì nemmeno in vhs. Anche se io mi tengo la registrazione che feci su Raitre per "Fuori Orario"
  • Homevideo Xtron • 4/06/14 09:30
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Ecco il dvd Sinister

    Audio italiano e inglese
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 2.35:1 anamorfico
    Durata 1h39m27s
    Extra presentazione di Cozzi

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 44:03)

    Ultima modifica: 4/06/14 18:23 da Zender
  • Curiosità Caesars • 12/01/23 14:03
    Scrivano - 16810 interventi
    Cliff Robertson aveva già interpretato il personaggio di Charly Gordon, nel film televisivo The Two Worlds of Charlie Gordon del  1961, diretto da Fielder Cook.