Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Celebrazione del magnifico corpo di una Jane Fonda al top della forma (all'epoca moglie del regista Roger Vadim che ne intuì l'incredibile potenziale erotico), BARBARELLA si apre già sulla scena più citata: lo strip integrale della protagonista (in assenza di gravità) le cui parti intime vengono generalmente coperte con le lettere dei titoli di testa (anch’esse fluttuanti). Un incipit programmatico ma che rischia di offuscare un film comunque non privo di interesse. Siamo nel campo della fantascienza (più fantasy che scienza a dire il vero), con la nostra eroina Barbarella (Jane Fonda, per l’appunto) che dalla Terra parte in direzione del pianeta Tau-Ceti per ritrovare il pericoloso scienziato...Leggi tutto Duran Duran (inutile sottolineare che il gruppo di Simon Le Bon, tra l'altro autore di un pezzo intitolato “Electric Barbarella”, prese da qui il nome), fuggito con una sua terribile arma - il raggio positronico - in cerca di fortuna. Vadim racconta così le avventure di Barbarella su Tau-Ceti, dove incontrerà vari personaggi che la porteranno al cospetto della grande Regina Madre. Tra questi “l’acchiappabimbe” Ugo Tognazzi in pelliccia (sei o sette minuti per lui prima di scomparire definitivamente dalla scena), l'angelo John Phillip Law e altri. La forza del film sta come noto nelle scenografie futuristiche, nelle luci colorate della fotografia di Claude Renoir che dona al tutto un aspetto molto kitsch. Per quanto riguarda soggetto e sceneggiatura tocca invece accontentarsi: poche invenzioni veramente valide (tra queste le donne che fumano “essenza di uomo”), dialoghi scipiti. Meglio godere dei mille vestiti succinti di Barbarella.

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Deepred89 1/06/07 20:55 - 3709 commenti

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Bizzarro fantasy di fine anni 60. Grande impiego di mezzi, fotografia e custumi incredibilmente pop, regia piena di ottime invenzioni, musiche spassosissime, cast assolutamente eterogeneo che oltre alla bellissima Jane Fonda vede anche John Phillip Law, la cui inespressività è almeno stavolta giustificata (interpreta una specie di angelo spaziale cieco), un simpatico Ugo Tognazzi e un bizzarro David Hemmings. Peccato che la storia, confusa ed infantile, finisca per annoiare parecchio. Da notare il nome dello scienziato: Duran Duran!
MEMORABILE: I favolosi titoli di testa.

Il Gobbo 30/06/07 23:36 - 3015 commenti

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Classicone pop-sixties tratto da un celebre fumetto. L'inarrivabile Vadim (un genio, anche se non del cinema), dopo la Bardot, ha per le mani Jane Fonda, e le (s)cucisce addosso il film, sgangherato, caotico e kitsch quanto si richiede a un cult del periodo, e con relativo cast demenziale. La storia ovviamente è una boiata, quello che interessa è la vis erotica della futura pasionaria nonché regina dell'aerobica, le scenografie alla Joe Colombo, le musiche di Bob Crewe e insomma tutto il bric-à-brac che fa tanto felici gli appassionati. Storico

Undying 4/05/08 18:21 - 3807 commenti

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Immaginifico viaggio nel fumetto, e sentito omaggio al sensuale, rappresentato da una Jane Fonda (nei succinti panni della "fantastica" Barbarella) ch'é sintomatico esempio di fascinazione femminile e/o magnetismo erotico. Un cast di grandi (John Phillip Law, Tognazzi, Hemmings) si attesta alla periferia della storia, lasciando spazio ad immagini realizzate con gusto prettamente pop-psichedelico, dettato dal periodo storico di realizzazione. E' titolo entrato (impropriamente) nella storia del cinema, anche se i contenuti sono altra cosa...

R.f.e. 19/06/09 19:34 - 816 commenti

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Un film del genere o si ama o si odia, credo sia poco frequente la via di mezzo. Io l'amo, senza mezzi termini, rammaricandomi che all'epoca Vadim non stesse più con Brigitte Bardot, giacché BB sarebbe stata perfetta nel ruolo (considerando che ispirò il disegnatore Forest per i relativi fumetti). Tuttavia, se faccio uno sforzo per scordarmi cosa è "diventata" Jane Fonda negli anni successivi, mi sta benissimo anche lei. Scherzi a parte: delightful, è la parola giusta, non c'è altro da dire. A quando un dvd in italiano allo stato dell'arte?

Pigro 5/08/09 14:08 - 9672 commenti

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L'eroina dei fumetti di Forest nella vicenda che la vede alla ricerca dello scienziato rapito da un pianeta maligno. Parodia della fantascienza, piccante proto-erotismo (bellissimo lo strip-tease iniziale a partire dalla tuta astronautica), visionarietà dantesca (ogni tappa sembra un girone infernale), kitsch e camp a go-go e soprattutto tanta ironia e un pizzico di comicità (l'incontro con il rivoluzionario è un vero e proprio sketch): il film è tutto questo, una scombiccherata macedonia da gustare gaiamente. Fuori di testa. Notevole.

Mark70 10/03/11 00:57 - 118 commenti

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Coloratissimo e kitchissimo, come si conviene alla trasposizione di un fumetto, "Barbarella" risulta incomprensibile se non si conosce il clima culturale degli anni '60. La trama è solo un pretesto per seguire la nostra eroina, sempre poco vestita, attraverso un universo psichedelico popolato da personaggi e situazioni al limite dell'assurdo: certe scene, poi, sono quasi da soft-porno e dovevano apparire incredibilmente audaci all'epoca. Insomma, un delizioso manifesto di un'epoca, da vedere con ironia e un pizzico di nostalgia.

Buiomega71 29/11/11 11:41 - 2913 commenti

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Piccolo gioiellino della fantascienza pop, pieno di invenzioni e momenti davvero weird. Vadim anticipa tutta la fantascienza sexy a venire (compresi i cultissimi di Harry Novak) e anche se oggi appare risibile e datato, non si possono dimenticare le feroci bambole meccaniche con mascelle da squalo di Ugo Tognazzi o la Fonda che fonde la macchina "orgasmatica". Leggiadro e stupidello, ma dotato di un talento visivo non comune e kitschsissimo, con punte deliranti di culto assoluto. Insieme a The Satisfiers of Alpha Blue il mio fantasex preferito.
MEMORABILE: La Pallenberg, pura dominatrix futuristica da sturbo; Le bambole assassine di Tognazzi; Striptease con assenza di gravità; Le "felliniane" astronavi.

Caesars 20/02/12 09:46 - 3794 commenti

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Impossibile immaginare un film del genere se non sul finire degli anni '60; di quel periodo infatti si respira a pieni polmoni l'atmosfera "pop", ed è proprio in questo che risiede la ragion d'essere di questo prodotto (oltre, ovviamente, a quello di mostrare una spledida Jane Fonda, allora moglie di Vadim), perché per il resto si assiste a una serie di scenette abbastanza insulse, frutto di una sceneggiatura piuttosto carente. Tra i comprimari: Tognazzi (pochi minuti), David Hemmings e John Philip Law. Tratto da un fumetto assai famoso. **

Lucius 23/06/12 00:04 - 3015 commenti

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Come fatto all'epoca di La fuga di Logan, Vadim riesce a ricreare un mondo magico e bizzarro al centro del quale si muove la sex symbol Jane Fonda (Barbarella), al top della propria avvenenza, una sexy eroina in un mondo folle, immaginario, futuristico e bizzarro. Ed ecco che dall'unione di questi elementi nasce un piccolo immortale cult intriso di ironia e di strani personaggi che sembrano passare il loro tempo in odore di sesso e morte. Ottima la colonna sonora in un film in cui il piacere impera ovunque; ne riconosci il sapore? Bizzarro.

Modo 29/04/13 11:51 - 949 commenti

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Film estremamente pop e psichedelico. La trama è un po' confusa e spesso volutamente surreale. Jane Fonda incarna la bellezza sensuale di quei caleidoscopici anni. Spettacolare la sigla iniziale che vale l'intera visione, bizzarra l'interpretazione di Ugo Tognazzi. Può piacere o meno, ma possiede un indiscusso fascino.

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Matalo! 21/04/15 16:31 - 1378 commenti

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Barbarella, Barbarella: prometti sempre e non mantieni mai eppure ti riguardo e ho voglia di rivederti. Fatuo, vanesio, sciocco, adorabile. Non per la sostanza (ma che sostanza poteva avere?) né per la fedeltà al fumetto, che lo supera abbondantemente. Paco Rabanne, lo strip iniziale (un colpo di genio assoluto), l'atmosfera alla Carroll, i trucchetti da circo, il computer Hal9000froufrou che sventola le sue schede. E' il papà soave di Flash, non c'è dubbio. E come Flash si merita lo stesso giudizio di Mark Whalberg in Ted: "così brutto eppur così bello".
MEMORABILE: La bellezza stratosferica della Fonda; I titoli di testa (canzone compresa).

Homesick 7/03/16 18:30 - 5737 commenti

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Le parole dei titoli di testa che velano le nudità della Fonda mentre si sfila fluttuando la tuta spaziale dichiarano il carattere erotico della pellicola, sebbene i toni aderiscano in pieno alla commedia, stemperando anche un paio di sequenze macabre. In mezzo a prismatici scenari pop di notevole impatto visivo e pregio artistico, la Fonda sgrana opportunamente occhiate da sexy eroina dei fumetti e, insieme agli stravaganti colleghi - non ultimo Noschese, che presta la voce al computer Alfa 7 -, tappa le falle di un copione faticoso e troppo infantile persino per un cinecomix.
MEMORABILE: Il computer Alfa 7; le bambine e le loro temibili bambole dai denti di ferro; i pappagalli assassini.

Markus 12/06/17 09:15 - 3690 commenti

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Trasposizione cinematografica dei fumetti sexy di Jean-Claude Forest. Eroina del film - e forse unico motivo di interesse - una Jane Fonda all'apice della sua bellezza in un ruolo iconografico d'indubbia efficacia visiva. Quello che sta attorno è però poco interessante, in quanto la vicenda non decolla quasi mai e ha momenti di noia devastante resa solamente accettabile dall'estetica pop fine anni Sessanta. Un film tutto girato in studio (a Roma, negli ex studi De Laurentiis) con effetti speciali... di cartapesta.

Pinhead80 13/06/17 21:17 - 4767 commenti

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Se si riesce a entrare nel mood giusto non si può che apprezzare questo film che ha segnato veramente un'epoca nella storia del cinema fantastico andando a delineare un vero e proprio stile. Ovviamente visto ai nostri giorni fa un effetto sicuramente diverso e il rischio, per lo spettatore moderno, è quello di rimanere schiacciato dal ritmo lento e dalla ripetitività di certe situazioni.
MEMORABILE: Le tutine di Jane Fonda; Le bambole mordaci.

Cotola 21/06/17 23:47 - 9052 commenti

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Fantascientifico d'altri tempi: stiloso ma anche un po' troppo noioso. Sconta una trama prevedibile e con scarsi sviluppi narrativi che solo in parte sono riscattati da una visionarietà che sicuramente è il pezzo forte del film assieme alla presenza della bellissima Jane Fonda. La storia è alquanto risibile e legnosa e non riesce a coinvolgere quasi mai. La regia a firma di Vadim, conferma che il francese non era certo un asso dietro la macchina da presa. A suo tempo godette di una certa fama: oggi può, quasi, finire nel dimenticatoio senza particolari rimpianti.

Daniela 2/03/18 13:19 - 12672 commenti

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Viaggiatrice intergalattica dai costumi sessuali post-sessantottini, Barbarella riceve l'incarico di rintracciare uno scienziato misteriosamente scomparso... Non si può rimproverare ad un film tratto da un fumetto di essere troppo fumettoso, ma qui la storia è davvero solo un pretesto per mostrare le grazie spesso discinte di Jane Fonda, bellissima anche se qui un poco plasticosa. Scioccherello nel complesso, il film è apprezzabili a tratti per l'apparato scenografico di certe sequenze e la stravaganza tecno-retrò di alcuni macchinari.
MEMORABILE: Le bambole mordicchiani; la buffa parlata di Tognazzi prima che passi a dimostrare la bontà dei "vecchi sistemi"; il pianoforte "sadico".

Ronax 31/03/18 00:50 - 1255 commenti

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C'è molto del clima psichedelico di fine anni '60 ma non mancano i rimandi alle fantasmagorie cromatiche del peplum nostrano degli inizi del decennio così come si anticipa qualcosa della saga di Lucas. Mettendo equamente a frutto i capitali di De Laurentiis e le grazie della sua metà del momento, Vadim porta sullo schermo l'eroina di Forrest e confeziona un fumettone pop dai colori squillanti dove il kitsch impera sovrano e dove la sensatezza della trama è l'ultimissima delle preoccupazioni. Spettacolare la Fonda ma non da meno la Pallemberg.
MEMORABILE: Le bambole carnivore e la gabbia degli uccelli.

Aco 8/10/20 11:55 - 215 commenti

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Una trama lineare, ma comunque divertente, autoironica e desiderosa di mettere alla berlina situazioni e personaggi che si muovono in un universo folle. Memorabili i set kitsch dai colori sgargianti, psichedelici, i costumi realizzati da Paco Rabanne e la gradevole colonna sonora, tutti elementi che hanno fatto di questo lungometraggio un felice esempio di pop art. La celebrazione di un fumetto e di un periodo storico-artistico unico: gli anni 60, il girl power e la rivoluzione dei costumi sessuali.
MEMORABILE: Barbarella che distrugge l'orgasmatron.

Paulaster 14/01/21 10:06 - 4427 commenti

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Eroina galattica deve rintracciare uno scienziato scomparso. Celebre più per l'approccio sexy della Fonda (con nudo integrale nei titoli) che per la storia avventurosa, risulta risibile anche a causa di effetti "casalinghi". Scenografie che rimandano al fumetto originario che nel loro essere kitsch sembrano quasi affascinanti. Chiari i rimandi al mondo anni 60 con le armi da condannare, la libertà sessuale e l'accenno alla contestazione. Tognazzi è spaesato nel contesto, serve solo per una scena di sesso "all'antica".
MEMORABILE: Le bambole dai denti aguzzi; La Fonda assalita dagli uccellini; Il personaggio di Durand Durand al quale il gruppo pop Duran Duran deve il nome.
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  • Curiosità Buiomega71 • 6/03/11 17:52
    Consigliere - 1 interventi
    "Barbarella è una specie di sensuale Alice nel paese delle meraviglie nello spazio".
    Roger Vadim

    Fonte: Erotico. I dizionari del cinema. Electa edizioni.
  • Curiosità Zender • 16/12/12 18:44
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il simpatico flano del film:

  • Musiche Lucius • 1/10/13 11:11
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, due 45 giri originali italiani:





    Ultima modifica: 2/10/13 14:34 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 14/11/13 22:23
    Consigliere - 1 interventi
    In dvd per Sinister, disponibile dal 21/01/2014

    http://www.amazon.it/Barbarella-SE-Jane-Fonda/dp/B00GD8POOU/ref=sr_1_290?s=dvd&ie=UTF8&qid=1384464098&sr=1-290
    Ultima modifica: 14/11/13 22:23 da Buiomega71
  • Homevideo Xtron • 15/02/14 14:09
    Servizio caffè - 2151 interventi
    Il dvd Sinister è buono. In copertina appare la scritta Special Edition, ma non so a cosa si riferisca ...

    Audio italiano-inglese
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 2.35:1 anamorfico
    Durata 1h34m02s
    Extra Trailer, galleria fotografica

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 20:12)

    Ultima modifica: 15/02/14 17:58 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 9/10/18 21:05
    Consigliere - 1 interventi
    Un giorno Jane Fonda ricevette una missiva che lesse e poi buttò nel cestino. Vadim, allora erano sposati e vivevano insieme in una lussuosa dimora a Saint Ouen-Marchefroid, chiese alla Fonda di cosa si trattava.
    La Fonda disse che era la lettera di un produttore italiano (Dino de Laurentiis) che proponeva alla Fonda il ruolo di un'eroina dei fumetti dopo il rifiuto di Sophia Loren e Brigitte Bardot. Vadim raccolse la lettera dal cestino e disse alla Fonda che le sembrava un'idea straordinaria e dopo il successo de La calda preda, Vadim sognava di realizzare, guarda caso, un fantasy sullo stile di Flash Gordon che lo aveva sempre affascinato.

    Dopo le prime titubanze della Fonda (Un'eroina dei fumetti con una tutina spaziale? Vuoi scherzare?), Vadim telefonò a de Laurentiis dicendogli che si offriva di dirigere il film solo se la Fonda avesse accettato di far parte del progetto.

    La Fonda aveva già rifiutato il ruolo del Dottor Zivago (poi andato a Julie Christie) solo perché non voleva passare sette mesi in Spagna. Ma il "no" a David Lean le bruciava ancora.

    Nell'agosto del 1967 Vadim, negli studi romani di de Laurentiis, diede il primo colpo di manovella a Barbarella.

    Durante la lavorazione la Fonda era spesso in imbarazzo quando doveva girare le scene "erotiche"; non per pudore ma perché si sentiva "goffa" e inadeguata al ruolo; oltrettutto soffrì quando le fecero indossare un corpetto d'acciaio per essere sospesa dieci metri al di sopra del set mediante un braccio metallico.

    Girare Barbarella, per Vadim, fu molto faticoso, con gran dispendio di energie, essendo il set più costoso sul quale avesse mai lavorato, ma ci mise tutto l'impegno e la passione (così come la Fonda).

    Finita l'ultima sequenza di Barbarella, si recò in Bretagna (con la Fonda) per girare l'episodio di Tre passi nel delirio, Mezergenstein

    Sarà stata l'atmosfera, quel set magico, il fantasma di Edgar Allan Poe, il paesaggio, l'atmosfera da "family" sessantottina che si respirava sul set (complice anche Peter Fonda), la Fonda che le avrebbe dato di lì a poco sua figlia Vanessa, ma per Vadim è la sua opera che gli è rimasta più nel cuore.

    Fonte: Roger Vadim-Bardot, Deneuve, Fonda. Tre donne tre incontri, tre amori. Rizzoli edizioni 1986. Pagina 240-241-246