Il modello è palesemente l'inarrivabile SIGNORA SCOMPARE di Hitchcock, aggiornato però a tempi in cui l'intreccio giallo non è più sufficiente a soddisfare lo spettatore medio e va quindi condito con qualche tocco rosa e soprattutto molta azione, al punto che nella seconda parte questa si fa preponderante caratterizzando fortemente il film fino a chiudere con un colossale effetto speciale distruttivo (girato al ralenti) che indubbiamente lascia il segno. Il protagonista è l'ottimo Gene Wilder, qui editore in viaggio sul Silver Streak (il titolo originale fa appunto riferimento al nome del treno)...Leggi tutto in direzione Chicago. Avvicinato dapprima da un piazzista di vitamine (Beatty) che presto si rivelerà un agente federale in incognito, George conosce l'attraente Hilly (Claybourgh), segretaria di un importante critico d'arte che, durante la notte, il nostro vede apparire fuori dal finestrino sanguinante (e da lì cadere dal treno) proprio mentre sta amoreggiando con la donna. Allarmatissimo George cerca di capire cosa sia successo, ma il giorno dopo l'uomo ricompare nel suo scompartimento come se nulla fosse. Era stata solo un'allucinazione? Difficile; anche perché il federale sembra voler subito credere, alla versione strampalata fornitagli da George. Perdipiù, in carrozza siede un altro importante esponente del mondo dell'arte (McGoohan) dall'aria ambigua... Se poi davvero non è successo nulla di anomalo, la notte, chi è l'omone di oltre due metri (Kiel, lo "Squalo" di due James Bond) che compare d'improvviso di fronte al protagonista con cattive intenzioni? E' solo l'inizio di un'avventura rocambolesca che vorrebbe mescolare l'ironia a un intreccio giallo poco fantasioso che lascia la storia d'amore tra George e Holly confinata a poche scene (le più sincere e riuscite peraltro, come quella dell'approccio nel vagone ristorante) dedicandosi soprattutto a far montare l'azione con l'aggiunta a sorpresa di Richard Pryor nel ruolo del solito ladruncolo da quattro soldi che fa subito coppia con Wilder dando il via a un sodalizio che si protrarrà per molti altri film. Si capisce che i due possono funzionare molto bene insieme, ma qui (come spesso accadrà loro in futuro) la sceneggiatutra non li aiuta. Tre o quattro gag simpatiche e per il resto routine scarsamente interessante. Più scanzonata l'avventura in aereo quando per la prima volta George viene sbalzato giù dal treno in corsa trovandosi a rincorrerlo e incappando in una vecchia contadina ruspante con la passione del volo. Arthur Hiller, regista di rango, mescola registri diversi provando a fonderli in un insieme armonico, ma tutto sottostà a una ricerca del movimento e della spettacolarità che a lungo andare ottiene come unico effetto quello di stancare. Le potenzialità umoristiche di Wilder vengono sfruttate solo parzialmente e i "cattivi" di turno sono tratteggiati grossolanamente, senza alcun brio né estro. Come giallo insomma il film proprio non convince e la sottile ironia del prototipo hitchockiano viene involgarita da un approccio rumoroso che rivela intenti del tutto differenti, nonostante qualche pennellata lunare di Wilder che, quando ben assistito, conferma una leggerezza quasi poetica.
Non è malissimo, ma non è neppure granché. Le storie sul treno non sono facili, perché lo spazio chiuso è un'insidia (lo stesso Orient Express, con siffatto regista e siffatto cast, ha qualche calo) e qui non sempre la si riesce ad evitare. Il livello del cast attoriale è superiore a quello del film. Guardabile ma, tutto sommato, restiamo decisamente nella media.
MEMORABILE: La non totale celebrità di Shakespeare…
Anni fa lo passavano spesso in tv, poi è come desaparecido. Comunque mi è sempre sembrato un buon film, divertente anche se il ritmo a volta cala un pochino: certo, si regge sulle spalle del duo Wilder-Pryor, sempre molto bravi sia da soli che -soprattutto- in coppia. Spettacolare il finale in stazione, che non cito per ovvi motivi.
Divertente commedia giallo/rosa, ben scritta e ottimamente diretta dallo specialista Hiller. Bel ritmo, esilaranti scene comiche piene d'azione, con duetti fulminanti da parte dell'indimenticabile duo Gene Wilder/Richard Pryor, qui alla loro prima collaborazione. Entrambi sono in forma smagliante e danno fondo al proprio repertorio. Sono peraltro affiancati da altri ottimi attori quali Patrick McGoohan (eccellente), il simpatico Ned Beatty, Ray Walston e Jill Clayburgh. Da riscoprire.
MEMORABILE: Wilder che assiste all'omicidio; Wilder che cade in continuazione dal treno; lo scontro
finale con i cattivi; Pryor e la Ferrari Gialla.
Commediola, con piccole spruzzate di giallo e di azione, poco riuscita a causa di un ritmo piuttosto blando e di gag piuttosto risapute. Nemmeno due attori esperti come Wilder e Pryor (qui per la prima volta insieme) riescono a rimettere in piedi un insieme piuttosto traballante. Peccato perché si sarebbe potuto fare molto meglio.
Ottimo film che rivedo sempre volentieri. Action-rail movie che ricordo come teso, ironico, divertente, incalzante e senza inutili pause. Tutte le scene col treno protagonista, sulle quali svettano gli inseguimenti ed il bellissimo distruttivo finale, sono ottime. Il film, pur essendo del 1976, è invecchiato benissimo.
Passabile e alle volte divertente intrattenimento diretto con professionalità da Arthur Hiller, che in collaborazione con lo sceneggiatore Colin Higgins tenta arditamente di omaggiare il Maestro Alfred Hitchcock. Il tono è decisamente scanzonato e non potrebbe essere altrimenti data la presenza di Gene Wilder e Richard Pryor, ma i momenti di tensione e azione non mancano, anche se il tutto si riduce a poche scene in un contesto da commedia. Piacevole il finale action, discreto il resto di una pellicola che non ha lasciato troppa traccia di sè.
Frizzante commedia con una punta di giallo per la regia di Arthur Hiller: Gene Wilder è in forma e Richard Pryor si rivela una spalla eccellente; Patrick McGoohan ha il ruolo di un cattivo raffinato quanto pericoloso. Finale ad alta velocità (degno di un thriller).
MEMORABILE: Lo sceriffo idiota che chiede chi abbia ucciso Rembrandt!
È davvero un peccato che i passaggi televisivi di questo film siano stati ridotti al lumicino, perché è una pellicola divertente: appassionante come giallo e capace di strappare larghi sorrisi come commedia. Wilder mattatore inarrivabile mette dietro tutti, Pryor incluso che resta nell'ombra a svolgere un ruolo secondario ma prezioso ed importante. Speriamo che le reti tv ripropongano film che sappiano far rinnamorare le persone del Cinema con la C maiuscola. Anche con film come questo. ***1/2
MEMORABILE: Il rapporto salita-discesa di Wilder col treno...
Durante un lungo viaggio in treno, un tranquillo editore trova l'amore, assiste ad alcuni omicidi, si scontra con una banda di criminali, viene ricercato come assassino, si allea con un ladro... Non sono certo gli avvenimenti che mancano in questa commedia d'azione giallo/rosa che segna l'esordio della fortunata coppia Wilder/Pryor e può contare su un cast ben assortito, compreso il colombiano McGoohan. Il ritmo è un poco a singhiozzo e non tutte le gag sono di prima mano ma, anche se zio Alfred è assai lontano, il risultato è comunque simpatico, piacevolmente distensivo.
MEMORABILE: "E dove è questo Rembrandt?" "Ma Rembrandt è morto!" "Ah, allora sono quattro..."
Nonostante non sia originalissimo per storia e costruzione, è un film solido che mette insieme con buon equilibrio azione, avventura e commedia, con validi attori e soprattutto una sequenza finale tra le meglio realizzate nei film di genere (anche "catastrofico"). Di intrattenimento senza eccessive pretese artistiche, centra l'obiettivo come pochi film di genere basandosi più sulla tensione comica che sull'azione vera e propria. Particolare, molto ben realizzato soprattutto per gli anni in cui è stato girato. Da qui Kiel verrà riciclato in 007.
MEMORABILE: Le locomotive che sfondano i muri della stazione.
Commedia dai toni giallo/polizieschi con un discreto numero di ammazzamenti e un finale da disaster movie in piena regola. L'inizio non è certo dei migliori, ma quando la vicenda entra nel vivo il divertimento e il coinvolgimento sono assicurati. Wilder è ovviamente una garanzia nei panni dell'ingenuo che finisce per caso in un mare di guai e qui è attorniato da buoni comprimari (Clifton James avea interpretato lo stesso ruolo in due 007). L'omaggio ai classici del genere può apparire irriverente, ma il film è invecchiato abbastanza bene.
MEMORABILE: Gli scontri con i cattivi sul treno. Dallo sceriffo. Il finale.
Simpatica commedia avventurosa, che raccoglie al suo interno topos di vari generi, modellandosi a partire da La signora scompare di Hitchcock fino ad arrivare al catrastrofico. Vivace nel ritmo, si rilancia a metà con l'arrivo in scena di Pryor che forma con Wilder una coppia naturalmente affiatata e di grande effetto. Ricco anche il cast di contorno, tra caratteristi riconoscibilissimi come Beatty e Kiel, e cattivi da strapazzo come Walston e McGoohan. Buono.
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HomevideoDusso • 8/01/11 12:08 Archivista in seconda - 1830 interventi
Il dvd Italico presenta nella traccia Italiana alcune brevi parti solo in lingua inglese, ovviamente sottotitolate in italiano
CuriositàColumbo • 10/05/11 11:20 Pulizia ai piani - 1098 interventi
La storia si svolge sul treno "Silver Streak" (nastro d'argento) Los Angeles - Chicago, ed è interessante per osservare appunto il treno, un magnifico "classic train" degli anni '40 con le sue boiseries, i suoi scompartimenti (alcuni ricostruiti, identici, in studio) e le locomotive diesel General Electric.
CuriositàFauno • 12/09/19 00:00 Contratto a progetto - 2742 interventi
Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film:
HomevideoDusso • 28/11/22 09:50 Archivista in seconda - 1830 interventi