Tra i più celebri episodi della serie TUTTOTOTO’, mandata in onda dal Programma Nazionale per la prima volta nel 1967, IL TUTTOFARE ha alla base uno sketch della rivista “Bada che ti mangio” (la sceneggiatura è infatti dell'autore Michele Galdieri con Totò e Bruno Corbucci), successivamente rielaborato e riambientato, all'interno de IL PIU’ COMICO SPETTACOLO DEL MONDO, in un coiffeur pour dames. E’ qui che è girato gran parte dell'episodio (dopo una scenetta iniziale all'ufficio di collocamento, con Totò che prova a farsi assumere prima come interprete poi come balia per accettare infine il posto di inserviente...Leggi tutto presso un parrucchiere): ovviamente a suo agio con la spalla prediletta Mario Castellani (è Camillo, il titolare del salone), Totò dà vita a deliziosi duetti comici assistito perfettamente: prima le lunghe presentazioni e brevi cenni sul tipo di lavoro, poi i contatti con i clienti; ed è con loro che l'apprendista parrucchiere Totò (ribattezzato Lallo da Camillo/Castellani) si scatena, infilando una giovane signora sotto un casco bollente e rinchiudendo in un'enorme macchina per dimagrire un donnone di 100 kg. Per finire arrivano pure un conte (Giuseppe Anatrelli, futuro Calboni nei primi Fantozzi) e una contessa, coi quali si equivoca sul nome di un amico spagnolo, Josè (leggasi “cos’è”). La totale assenza di una storia trasforma tutto in brevi sketch a volte un po' troppo tirati per le lunghe, ma la forza distruttiva di Totò e il valore di una spalla come Castellani (con accento forzatamente francese, per l'occasione) fanno dimenticare i difetti.
Garbato episodio del ciclo televisivo (come catalogato dal Davinotti questo è il secondo episodio) Tuttototò. La regia dello specialista della fiction d'alta classe (cito solo l'indimenticabile I Racconti Fantastici di Edgar Allan Poe, 1979) garantisce la canonica ora (scarsa) ad alto ritmo, nella quale viene riproposto il repertorio classico degli sketches già affrontati nella rivista (Bada che ti mangio!) e nel film Il Più comico Spettacolo del Mondo (1953), ovvero quello dell'irresistibile (combinaguai) parrucchiere per signora.
Tra i più gustosi (e più replicati) episodi della serie dedicata al repertorio teatrale del Principe, davvero esilarante nei primi venti minuti, soprattutto nei duetti con gli impiegati dell'ufficio collocamento (con la storia battuta "poi dice che uno si butta a sinistra!") e con Mario Castellani qui nei panni di un raffinato parrucchiere per signore. Quando però entrano in scena le clienti la trama inizia ad afflosciarsi e anche il protagonista ne soffre. Tutto sommato gradevole.
MEMORABILE: La prova di francese; Totò "mutilato dai reumatismi"; "Mi chiamo Rio de Janer, in italiano Rosario de Gennaro".
Buon episodio della serie, con Totò che svolge il compito con diligenza e vivacità. C’è una impostazione teatrale che in ambito televisivo non rende molto e fa perdere molta efficacia alle scene. È questo il limite principale, ma ciononostante gli affezionati di Totò troveranno sicuramente godimento nella visione.
Totò, grazie all'ottimo aiuto della sua spalla Mario Castellani, tenta di ravvivare questo episodio improvvisando come può su una sceneggiatura fatta di sketch visti e rivisti. Alcuni giochi di parole e qualche gag riuscita salvano un prodotto altrimenti scadente con riprese televisive a volte approssimative. Buono il cast di contorno.
Una delle ultime apparizioni del Principe, ormai vicino alla fine. Il canovaccio è quello di vecchi sketch di Totò riproposti sul piccolo schermo. Ma mentre in passato la vulcanica improvvisazione del protagonista aveva riempito le voragini della sceneggiatura, in questo caso Totò, già molto minato nel fisico, spesso arranca nella routine lasciando la scena al fido Castellani. Si ride, naturalmente, ma Totò ci aveva regalato ben altre risate e tutto il film sembra pervaso da un alone di malinconia. Appena guardabile.
MEMORABILE: I minuti iniziali all'ufficio di collocamento.
Anche questa farsa rimane nella modesta media della serie: Totò, che di nuovo ha fatto il militare a Cuneo, appare affaticato e al servizio di copioni, provenienti dalle vecchie riviste teatrali, non ispirati. Qua a una parte più vivace ambientata nell'ufficio di collocamento (spassoso l'equivoco sull'interprete) ne segue una più lunga al salone di parrucchiere di Castellani, che si conferma per l'ennesima volta attore di razza, conclusa troppo rumorosamente. Rimane sicuramente uno degli episodi di questa sfortunata serie.
Episodio godibile nel quale Totò rispolvera un classico del suo repertorio, ben spalleggiato dal fido Castellani. Fa molto ridere anche l'inedita apertura all'ufficio di collocamento, dove il protagonista imprime già al tutto un ritmo discretamente vivace, nonostante una regia molto povera e una messa in scena davvero sciatta (anche per la televisione di allora). Poco riuscito lo scambio con la Sofio, ma per il resto si ride.
Il secondo episodio dell’omaggio tv a Totò ci regala due ambienti per i quali il grande comico può rispolverare gag, espressioni e giochi di parole di repertorio, ma pur sempre divertenti. Gustosa la prima parte all’ufficio di collocamento in cui si propone in varie vesti (lo sproloquio in francese è impagabile), così come la seconda nel salone del parrucchiere, dove l’incalzare del dialogo è ben più efficace della trama o degli esiti dei vari sketch, e dove non manca una rievocazione del sempre sorprendente burattino snodato.
Giuseppe Anatrelli HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Secondo episodio della serie televisiva Tuttototò (diretta dal còlto Daniele D'Anza) ed andato in onda, per la prima volta, il 10 maggio 1967.
La serie di disavventure di Rosario De Gennaro, detto Lallo (Totò), di professione parrucchiere per signora, era già stata affrontata dall'attore napoletano nella rivista (la prima volta in assoluto il 3 Marzo 1949 al Teatro Nuovo di Milano).
I guai del parrucchiere pasticcione si erano dunque visti nella commedia teatrale, scritta da Michele Galdieri (per inciso: l'autore preferito da De Curtis), Bada che ti Mangio! e - in seguito - nella pellicola Totò a Colori (1952).
DiscussioneZender • 29/05/08 10:35 Capo scrivano - 47770 interventi
Per Undying: sei sicuro che lo sketch sia presente anche in TOTO' A COLORI? Rileggendo la paginetta del Davinotti vedo che viene citato IL PIU' COMICO SPETTACOLO DEL MONDO, non TOTO' A COLORI, che pur essendo un collages di vecchi sketch non mi pare contenga anche questo.