La felicità nel peccato - Film (1975)

La felicità nel peccato
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Titolo originale: Les nuits brûlantes de Linda
Anno: 1975
Genere: erotico (colore)
Note: Aka "But Who Raped Linda?", "Mais qui donc a violé Linda?", "The Hot Nights of Linda", "Come Close, Blond Emmanuelle", "Erotic Dreams". Franco era accreditato come Rick Deconinck nella copia per l'Italia, altrove come J.P. Johnson.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/06/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 20/06/07 00:36 - 5523 commenti

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Nonostante qualche interessante presenza nel cast (si pensi a Lina Romay e, specialmente, al caro Paul Muller) il filmetto scivola via senza dare molto, se non concedere qualche scena che, almeno all’epoca, poteva parere spintarella. La storiella, fatta di premonizioni, non convince e non avvince.

Uomomite 7/08/09 17:57 - 174 commenti

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Alice Arno si muove sinuosa e spaurita nella casa del orrori. Corridoi bui e fangosi, si procede a fatica, mani unte e scivolose l'afferrano nel buio, l'accarezzano: "mio dio lasciatemi, anzi no, prendetemi". Cosa succede in camera da letto? "Siete pazzi, schifosi, mi fate orrore, fatemi vostra". Bocche gigantesche, spalancate, corpi molli scivolano sotto le porte, ombre minacciose. Una casa a Parigi? Forse no, un brutto incubo, quella casa è nella mia testa ed è di carne.

Homesick 17/05/09 18:04 - 5737 commenti

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Malattie psico-sessuali e fisiche sono l’oggetto di questa pellicola nella quale si inseriscono frangenti comici (la coppia di investigatori), che tuttavia non allentano la monotonia generale. Come spesso accade nei lavori firmati Jess Franco, tutto si esaurisce nell’accurato commento musicale e nella massima valorizzazione del nudo femminile.

Ciavazzaro 4/09/09 12:08 - 4768 commenti

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Un Franco minore, godibile in certi tratti. Con una commistione di generi, dal drammatico all'erotico, con siparietti comici passando per il thriller, Franco dirige un film abbastanza delirante. Ci sono l'ottimo Paul Muller, la Arno e la mia favorita Monica Swinn, ma questo non basta. Simpatico il detective, adatto solo ai fan del regista che riusciranno a trovare qualcosa di buono, per gli altri meglio evitare.

Trivex 18/01/11 21:24 - 1740 commenti

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La prorompente morbosità qui scivola spesso in aspetti caricaturali, in quanto alla fine c'è un limite a tutto. Nella casa si annidano pulsioni malate, con il fragore del desiderio che deborda tramite lamenti esasperati e azioni riprovevoli. Alcuni personaggi paiono usciti dal girone dei lussuriosi, altri dal limbo, mentre l'unica persona normale alla fine si scopre pure lei un po' maga. La bella Lina appare moderatamente acerba, pur se ben generosa, mentre Alice mostra sempre una espressione inviolabile, poco attraente. Dialoghi megatrash, da brivido.
MEMORABILE: L: "Ho fatto l'amore solo con me stessa". A: "E ti piace farlo?"

Cotola 21/01/11 23:59 - 9009 commenti

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Spacciato per un thriller-erotico, è in realtà una sorta di soft-core abbastanza “casto” in cui la presunta indagine dei due investigatori (tra i più incredibilmente ridicoli che si siano mai visti: fanno il paio con quelli deliranti di Polselli) c’entra come il cavolo a merenda. In realtà tutto è una scusa per mettere in scena nudi, gemiti e prestazioni ginniche che abbondano nella pellicola, ma ciò non basta né a creare atmosfere erotiche né tantomeno a fare cinema.

Deepred89 7/09/12 14:42 - 3704 commenti

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Erotico farneticante ma godibile, dall'anima profondamente exploitation, tutto gemiti, perversioni (piuttosto timide), traumi, incesti (veri o presunti), dialoghi sexytrash e variegate tecniche di seduzione (terribile la scena della banana) per un'ironica e sfrontata esaltazione di tutto ciò che è pruriginoso. Aggiungiamoci i due (inutili ma simpatici) detective in stile porno vintage e l'incredibile presenza di Paul Muller in tal contesto e i vertici del delirio sono raggiunti. Musiche piacevolissime. Squallido e ridicolo ma spassosissimo.
MEMORABILE: Muller, scandendo le parole: "Io non sono un medico ma credo che Olivia sia una paranoica ossessionata da qualcosa di abietto: il sesso".

Il Gobbo 10/06/15 08:40 - 3015 commenti

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Franco (qui si firma James P. Johnson) minore, quasi minimo, fra variazioni psicanalitiche, tòpoi ricorrenti (Radek, Lorna, il muto strimpellatore che tornerà in Gemidos de placer), musichette grecheggianti come l'ambientazione (anche se in realtà siamo ad Alicante) e mescolanze mal riuscite di registri diversi. La Arno non deflette dall'unica espressione, più scatenata la Lina. Diceva tio Jess che "del film esistono almeno dieci versioni diverse: con Lesoeur andava così"

Rufus68 2/11/16 22:06 - 3825 commenti

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Il film ha la coerenza e lo spessore leggermente inferiori a quelle di un qualunque episodio di "Sukia" o "Jacula". L'unico serio motivo per sopportarne la visione è Lina Romay, dalle grazie torbide e spontaneamente lascive: tutto il resto è noia (e ridicolo: basti, per questo, il personaggio del servo muto e la micidiale coppia di poliziotti). Non mancano psicologismi d'accatto e perversioni da operetta: un Franco d'annata, insomma e senza sconti.

Ronax 2/01/17 02:24 - 1247 commenti

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Distribuito in Italia vari anni dopo la sua realizzazione, con tagli censori e un titolo a metà fra De Sade e Matarazzo, è uno pseudo-giallo dalle venature morbose e vagamente soprannaturali in perfetto stile franchiano. Vale a dire una trama inconcludente, recitazione imbarazzante, lentezze e ripetizioni esasperanti. Il tutto continuamente condito da scene erotiche che ovviamente nulla hanno di erotico. All'opera c'è la consueta compagnia di giro di zio Jess: Muller, la Arno e una giovanissima e nudissima Lina Romay.
MEMORABILE: La Romay che mima una fellatio con una banana.

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Fauno 11/03/17 00:16 - 2208 commenti

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Sarà monotona la musica, sarà scarso il sangue nei delitti, saranno ridicoli gli investigatori; c'è però da dire che il soggetto è qualcosa di molto valido e il finale è già stato sperimentato con successo in molte altre occasioni: basterebbe questo a salvare in parte il film. Ciò che l'avvicina a un capolavoro inarrivabile è la presenza e la prestazione di una "universale" Lina Romay, dinanzi alla quale qualsiasi altra "diva" si fa infinitesimale fino a sparire. Lina è una Signora Attrice e quest'opera non è più delirio, ma "eccelsa cinematografia".
MEMORABILE: La scena con la banana, se la mandano nello spazio, arrivano anche dal centro della Terra a cercare Lina; La scena col fumo di sigaretta su sfondo rosa.

Faggi 31/01/18 22:18 - 1549 commenti

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Jesus Franco e le sue muse: Alice Arno e Lina Romay. Se Alice è quasi algida ci pensa Lina a scaldare l'ambiente, dando il meglio di sé e a far valere, da sola, la visione del film. E l'artefice usa la macchina da presa per esaltarne la bellezza e la sensualità (memorabili i primi piani; gli occhi quando riempiono deliziosamente lo schermo). Vicenda e svolgimento alla Franco, senza regole; e così la regia, concentrata sull'atmosfera erotica e l'esosfera morbosa; travestendo tutto da thriller psicologico, velando il quadro con tintura d'onirismo.
MEMORABILE: Lina Romay alle prese con una banana; Lina Romay sempre.

Markus 6/01/20 01:31 - 3682 commenti

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Un ricco borghese assume una ragazza per prendersi cura di una delle due figlie affette da malanni psichici. Il film di Jesus Franco abbraccia l'erotico violento nel sinistro sforzo di provocare delle trepidazioni nell'allora spettatore probabilmente ancora non troppo smaliziato. Resta solo l'intento, in quanto il film offre solo sbadigli e scene poco coinvolgenti. Restano indubbiamente qualche momento qua e là riuscito e l'atmosfera "settantiana" che decora il tutto, ma la pellicola è davvero scarsa di contenuti, per riuscire a passare come cult.

Marcolino1 8/01/20 21:44 - 553 commenti

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Il peccato è la sessualità incatenata e repressa che genera mostruosità. Ecco allora un nucleo familiare ben orchestrato da Franco che troveremo anche nel sucessivo La casa de las mujeres perdidas: prevaricazione sui più deboli, fantasie necrofilo-incestuose, omicidio. La Romay suadente e micidiale, Linda insondabile, sofferente e fragile, Muller pervaso da una moralità crudele. L'accostamento tra gli esterni solari con i cieli tersi (la fuga e la salvezza impossibili) e gli interni claustrofobici in penombra è particolarmente apprezzabile e riuscito.
MEMORABILE: Lo scambio di sguardi tra la Arno e la Romay; La fustigazione del povero inserviente da parte di Muller; Il sogno della Romay dai contorni indefiniti.

Herrkinski 29/09/22 04:26 - 8072 commenti

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Uno degli innumerevoli film diretti da Franco in quella manciata di anni a cavallo tra '70 e '80, mette in scena le solite famiglie disfunzionali e i vari personaggi deviati sessualmente, sullo sfondo della tipica isola; salvo qualche scorcio interessante, una tecnica discreta e la conturbante presenza di una Romay nei suoi anni migliori, il resto è fuffa e anche sul versante erotico il regista ha fatto cose ben più spinte. Una trama semi-incomprensibile, con siparietti comici e un cast assortito che vede persino Muller, ma si sbadiglia in maniera diffusa per l'intera durata o quasi.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 4/09/09 12:03
    Scrivano - 5591 interventi
    Il set dove Muller frusta il servitore "infedele" e' la stessa cripta usata in un altro film di Franco:Un Caldo Corpo Di Femmina.
    Probabile che i 2 film siano stati girati nello stesso momento (franco infatti faceva sempre cosi').
  • Homevideo Il Gobbo • 10/06/15 08:42
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    Edizione "combo" Blu-ray e dvd per la Severin. Crediamo ciecamente alla notizia, riportata nella fascetta, che il negativo originale sia stato ritrovato "in un bordello di Barcellona"
  • Homevideo Digital • 10/06/15 08:48
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    Ultimamente Barcellona ci sta regalando parecchie soddisfazioni ! haha!
  • Discussione Fauno • 11/03/17 00:30
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Mi dispiace davvero che Uomomite non sia più da tempo sul sito. Qui aveva davvero azzeccato un bellissimo commento.

    Da apoteosi questo film...Non è però il migliore di quelli che ho visto finora di Jess.
  • Discussione Ciavazzaro • 11/03/17 01:30
    Scrivano - 5591 interventi
    Mi fa molto piacere carissimo che ti sia piaciuto, questo è un film molto affascinante, rispetto al tempo del mio primo commento, lo valuto molto di più.

    E sono contento che Franco continui a darti soddisfazioni, che sono certo non potranno che aumentare con i prossimi film, io per esempio ti consiglio caldamente DELIRIUM (1967).

    Non vedo l'ora di leggere il tuo commento, per poter commentare con te nuovi spunti !
  • Discussione Fauno • 11/03/17 16:45
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    In effetti ciò che mi ha più stranito nel tuo commento è la sottolineatura della presenza della Swimm, che si vedrà per 10 secondi scarsi. Franco ha anche fatto dei flop, ma quando ci prende mi scuote dalle fondamenta...