Il matrimonio di Maria Braun - Film (1978)

Il matrimonio di Maria Braun
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/06/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 9/06/07 12:15 - 3015 commenti

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Convinta d'esser rimasta vedova Maria Braun diventa l'amante di un soldato americano, ma quando il marito riappare... La parabola del dopoguerra tedesco attraverso la storia di una donna paradossalmente fedele al proprio marito (prima disperso di guerra e poi carcerato) e inesorabile nella propria ambizione, che diventa prostituta, maitresse, donna d'affari. Un film amaro ma anche divertente, dominato da una bravissima Schygulla, e uno dei maggiori successi, anche presso un vasto pubblico, di Fassbinder. Merita

Pigro 5/01/09 08:43 - 9624 commenti

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Giovane sposa affronta la guerra con mezzi di fortuna, poi si lega a un industriale finché non torna il marito, disperso al fronte. Straordinaria parabola della storia tedesca degli ultimi decenni, dalla catastrofe al miracolo economico e alle compromissioni di una società che fonda il proprio successo su un passato indicibile e da non ricordare. Eccellente Fassbinder nella composizione narrativa di questa telenovela potente e sconvolgente. Magistrale l'ambiguo finale, in cui il deus ex machina arriva in un tripudio di simboli e misteri.

Harrys 16/06/11 23:18 - 687 commenti

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Discesa ed ascesa di una neo-moglie che non fa neppure in tempo a passare la prima notte di nozze col marito, che se lo vede strappare via dalle grinfie della Seconda Guerra Mondiale. Quando il desiderio di avere un uomo al proprio fianco si tramuterà in una morbosa e meschina ambizione meramente professionale, non vi sarà più un "prima", ma solo un "dopo". La guerra come destabilizzazione radicale dell'uomo, che non può far altro che implodere. Emerge la "storica" predilezione di Fassbinder per l'aitante militare di colore americano... ***1/2

Giùan 15/12/11 11:52 - 4528 commenti

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Sicuramente tra le più fruibili pellicole dell'irrequieto regista tedesco, tanto da rappresentare il suo maggior successo commerciale. In effetti c'è, rispetto al corpus della filmografia di Fassbinder, una fluidità particolare in questo ulteriore ritratto della Germania post bellica e dopo hitleriana, mentre i suoi tipici rimandi intertestuali, pur presenti, sono perfettamente amalgamati nella trama del racconto. La Shygulla è un incarnazione perfetta di donna in grado di passare apparentemente sopra a tutto, restando mistericamente fedele a sè stessa.
MEMORABILE: La bottigliata in testa all'amante nero; Maria che entra in camera con "gli americani" uscendone col contratto firmato; Naturalmente il finale.

Galbo 17/12/11 07:12 - 12372 commenti

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La ricerca quasi impossibile della felicità coniugale di una donna nella Germania uscita a pezzi della guerra e che tenta una difficile ricostruzione. Uno dei migliori film di Fassbinder e anche quello in cui emerge uno dei migliori ritratti eseguiti dal regista tedesco. Il personaggio di Maria è complesso e sfaccettato e Hanna Schygulla ne rappresenta l'interprete ideale. Molto riuscita anche la caratterizzazione ambietale della nazione nel dopoguerra. Da vedere.

Cotola 17/08/12 12:31 - 8998 commenti

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Quello di Maria Braun non è solo il consueto bel ritratto di donna tracciato da Fassbinder ma è anche e soprattutto l’incarnazione di un intero paese: la Germania postbellica. Il regista tedesco è maestro nel ricostruire il clima dell’epoca e nel mettere in scena un profondo senso di decadenza e compromissione che aleggia pesantemente per tutta la durata della pellicola. Straordinari ed esplosivi gli ultimi minuti: è la fine di un’epoca? La Schygulla è di abbacinante e sconvolgente bellezza. Tra i migliori del regista.
MEMORABILE: I minuti finali con in sottofondo la radiocronaca della finale del mondiale Germania vs Ungheria.

Mickes2 19/08/12 16:42 - 1670 commenti

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Melò spietato e asciutto come nella più autentica poetica Fassbinderiana, racconta da un punto di vista profondamente femminile (tutti gli uomini in scena sono in fondo rappresentati come dei burattini, dei romantici perdenti in balìa del gentil sesso) l’evolversi a fasi alterne della società tedesca post-bellica, attraverso rapporti ambigui, falliti, soavemente morbosi, con protagonista una Schygulla straordinariamente bella ed espressiva nell’incarnare una femme fatale cinica, ma sotto innamorata alla follia di suo marito e della vita.
MEMORABILE: Il simbolicamente apocalittico finale, à la Die dritte generation.

Homesick 12/05/13 18:10 - 5737 commenti

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Privato e pubblico di pari passo: la difficile rinascita della Germania post-bellica e il “miracolo tedesco” letti attraverso il disfacimento esistenziale dell’individuo che, nell’impari lotta tra la propria volizione e la silenziosa tirannide del Tempo, cerca la felicità nel compromesso e nella doppiezza. Uno dei ritratti femminili più completi, romantici ed emblematici della filmografia fassbinderiana illumina uno scenario di macerie e decadenza in cui bollettini radio, cronache calcistiche e segnali telefonici costituiscono da sé colonna sonora diegetica di forte impatto drammatico.
MEMORABILE: Le ricerche all’arrivo del convoglio dei reduci; il segnale di telefono occupato dopo l’esplosione.

Daniela 4/08/15 10:10 - 12606 commenti

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Vedova di un soldato che conosceva a malapena, nella Germania in rovina del dopoguerra una donna si arrabatta per sopravvivere fra borsa nera, esibizioni in locali equivoci, amanti che le possono offrire una vita migliore... Con questa parabola sulle sorti di un paese la cui la valenza metaforica riesce a non schiacciare il racconto , Fassbinder realizza il suo film più melodrammaticamente sirkiano e nello stesso tempo ne prende le distanze, come dimostra il beffardo epilogo, in ciò assecondato da una splendida Schygulla in cui convivono il ghiaccio dell'interesse e il fuoco della passione.

Vitgar 5/08/15 11:17 - 586 commenti

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Fassbinder, così come nella sua vita privata, non è regista da mezze misure: i suoi film crudi e apparentemente cinici lasciano sempre tracce nella mente e nel cuore dello spettatore. Maria Braun è una donna sconfitta, disperata, confusa, obnubilata dalla vita e dalla guerra. Emblematico il finale. La descrizione psicologica della Germania dell'immediato dopo guerra è perfetta. Schygulla favolosa e basta. Chapeau!

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Paulaster 28/11/22 11:14 - 4375 commenti

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A una donna appena sposata viene mandato il marito al fronte. La Schygulla incarna lo spirito tedesco durante la fase post Seconda Guerra e il quadro non è che sia edificante: sconfitti sul campo non si arrendono, pronti a tutto per risollevarsi, compresi la prostituzione e l’omicidio. Fassbinder ha il merito, oltre alle ambientazioni, di ricreare il clima disastrato dopo il conflitto, soprattutto a livello umano. L’ultima parte specialmente chiarifica il concetto di cinismo imperante. Qualche passaggio è poco fluido a livello temporale.
MEMORABILE: La bottigliata in testa; L'inglese imparato a letto; La lettura del testamento.

Wulfgar 17/02/23 19:21 - 47 commenti

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Notevole pellicola di Fassbinder, ambientata nella Germania post-bellica (da subito dopo i bombardamenti al giorno della finale Ungheria-Germania Ovest del 1954) e che si configura come un melodramma freddo e disperato, la storia di un'ascesa piccolo-borghese cinica e autodistruttiva allo stesso tempo, alla ricerca di un amore impossibile (e alienante). Un raggelato romanticismo tra riflessioni sulla deriva di una nazione e rapporti umani ove sembra impossibile lasciarsi andare davvero. Ma pulsa di una sincerità autentica, dolente, straziante. Splendida la Schygulla.
MEMORABILE: Il disperato cinismo di Maria che vive "in funzione di"; La sorte del soldato Bill; L'industriale dal passato ambiguo e il suo amore "impossibile".
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  • Homevideo Xtron • 22/09/15 20:59
    Servizio caffè - 2147 interventi
    C'è il dvd RHV

    Audio italiano e tedesco
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.66:1 anamorfico
    Durata 1h55m33s
    Extra "Fassbinder Frauen"

    Immagine a 25:04

    Ultima modifica: 23/09/15 08:13 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 26/04/21 19:07
    Consigliere - 25896 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "13 storie di donne", giovedì 15 novembre 1984) di Il matrimonio di Maria Braun:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/mariabraun.jpg[/img]