Come rubammo la bomba atomica - Film (1967)

Nella lunga filmografia della coppia siciliana non poteva mancare una sorta di parodia dei film di spionaggio che, a quell'epoca, erano di moda grazie soprattutto al successo mondiale dei film di Bond con Connery protagonista. E infatti una delle spie che appare nella pellicola si chiama Bomb, con un attore sosia di Connery. Ma a parte un paio di battute delle loro, persino Franchi & Ingrassia sembrano non credere molto a quanto si vede sullo schermo. E Fulci si limita a dirigere svogliatamente. Per onor di paga.

Forse per valutare meglio questa parodia bisognerebbe riuscire a rivederla! Sono infatti anni che non viene trasmessa in televisione e manca sempre all'appello in tutte le collezioni di dvd da edicola dedicati alla celebre coppia comica. Io ne ho solo un ricordo lontano, risalente credo a una decina di anni fa, all'ultima volta che vidi il film in tv e rammento che a me non dispiacque, mi parve una discreta e divertente parodia degli spy-movies dell'epoca (Thunderball in particolare). Ma, ripeto, sarebbe da rivedere.

La scomparsa di una bomba atomica fa muovere varie potenze straniere (che mandano in campo James Bond, Derek Flint e Modesty Blaise) e la "Spectrales", di cui fa parte anche Ciccio Ingrassia, l'agente 87. Ciccio si mette d'accordo con Franco, il pescatore che ha trovato la bomba, per fregare tutti. Si ridacchia, ma Fulci esagera con le citazioni, saccheggiando persino La mummia con Boris Karolff. Molto bella "Modesty Blaise". Se c'è interesse nella pellicola, lo si deve al duo di comici.

Una delle molte parodie degli spy movie realizzate da Franco e Ciccio. In questo caso si parodizza molto di Agente 007 - Thunderball Operazione tuono. Nel film ci sono gag centrate grazie ai due, ma quando entrano in scena le vere spie con nomi storpiati (Modesty Bluff, James Bomb, ecc.) cala la noia a causa anche di stupide risse tirate per le lunghe. Bella l’ambientazione egiziana, purtroppo mal utilizzata. Insomma, una caduta di stile per il sempre ottimo regista Lucio Fulci.

Una parodia dei film spionistici allora in gran voga ma anche un messaggio, sebbene all’acqua di rosa, sul rischio del riarmo atomico, uno dei temi internazionali dominanti durante il periodo della guerra fredda. Fulci gira un film che ha un buon ritmo, delle suggestive immagini dell’Egitto, una bella scenografia arabeggiante ma che balbetta proprio sul versante della comicità di Franco e Ciccio che viene indirizzata più sull'arguzia del dialogo che sulla loro mimica ribalda e terragna. Risultato: i due attori procedono col freno a mano tirato. Modesto.

È sicuramente il miglior film del duo siciliano, parodia riuscita dei film di James Bond. La trama si ispira al grave incidente aereo dei bombardieri americani realmente avvenuto un anno prima nei pressi di Palomares in Spagna. Ottimi gli attori e le location in Egitto. Il numero uno della spectrales parla con la bella voce di Renato Turi, ottime la trama e la recitazione dei vari attori che fanno la parodia di varie spie famose; Franco Bonvicini non ancora disegnatore famoso interpreta l'agente americano Fli[n]t, quello di James Coburn. Da vedere.

Tre anni dopo l'opera che li aveva visti agenti segretissimi in uno dei loro migliori film, Franco e Ciccio partecipano ad una altra parodia spionistica, ma purtroppo è una mediocrissima pellicola. L'unica nota interessante è che i due non sono sodali sin dall'inizio, perché la loro alleanza si forma poco a poco. E' una coproduzione italo-egiziana che innesta nella trama personaggi parodiati da altri film, per un risultato poco divertente, spesso lento, talora ripetitivo.

Commedia spionistica piuttosto ben girata e sufficientemente arzigogolata, ma con l'insormontabile difetto di mancare il bersaglio con gran parte delle sue battute e delle sue gag (che spaziano tra l'infantile e il satirico di bassa lega), con Franchi che cerca di rimediare contorcendo ogni singolo muscolo del viso dal primo all'ultimo frame. Molte ideuzze simpatiche (a partire dalla guerra tra agenti segreti cinematografici) ma intrattenimento a conti fatti deludente.

Uno dei lavori meno noti della coppia (per meglio dire del trio, considerando anche Fulci) ispirato alla larga da Thunderball e dal famoso incidente aereo di Palomar dell'anno precedente. Applicando allo spy-movie la stessa tecnica parodistica usata con gli altri generi o con i grandi successi presi di volta in volta di mira il risultato è sempre lo stesso. Gag, freddure ed equivoci verbali la fanno come sempre da padroni: qualche volta si ride ma spesso ci si annoia. Come nei veri James Bond non manca una nutrita rappresentanza femminile.

Sparisce una bomba atomica, si innesca una bomba comica, il cui demon core è un umorismo a tratti sublimemente petroliniano o dai rintocchi d'un certo Campanile, che gattona tra i paragrafi di Segretissimo profittando del non ancora riassorbito spavento della crisi cubana. Franco&Ciccio inaugurano la guerra freddura e Fulci, Bond per lui, li lascia sbaragliare, certo del loro mestiere come del suo. Ma dopo una rincorsa tutta scoppiettii la straccia troppo per le lunghe e per le larghe, facendo procedere tutto in folle su una lieve pendenza. Ed è così che il film s'increspa come pane carasau.

Gli intenti parodistici sono ottimi (e l'idea di ridicolizzare i tre piu famosi agenti segreti è originale), ma la povertà di mezzi ogni tanto ha come conseguenza il fatto che si tirano un po' troppo per le lunghe alcune situazioni. Le ragazze in campo sono molto graziose, proprio come avveniva nei film spionistici. Lucio Fulci si conferma il miglior regista della coppia, anche se non è questo il suo film meglio riuscito.