Fräulein in uniforme - Film (1973)

Un po' troppo scombinato. Misto di erotico, bellico, che guarda con apparente simpatia un po' all'esercito tedesco e un po' ai perseguitati dal regime nazista. Il filone principale vede un gruppo di ausiliarie, durante la Seconda Guerra Mondiale, offrirsi volontarie per andare al fronte. C'è chi chiede di andare in Italia (per consolare la truppa o per conoscere qualche latin lover?). Per l'epoca era spintarello: da vedere per rammentare come eravamo...

Erotico-militaresco al femminile di cui si capiscono subito le intenzioni. Più trasgressivo per lo standard erotico di quegli anni, è poco plausibile dal punto di vista bellico ed è incentrato su un'ampia serie di scene con fraulein senza uniforme e devote al Führer. I momenti di transizione tra una scena erotica e l’altra non riescono a essere né interessanti né divertenti. Il nutrito cast femminile mostra diverse tipologie di procace bellezza, ma al di là di questo non si evita la noia.

In teoria sarebbero in uniforme, in pratica queste fraulein devotissime alla causa del Fuhrer se ne sbarazzano ogni volta che possono per sollazzarsi con qualunque maschio capiti sotto il loro tiro, non disdegnando occasionali puntate saffiche. Tolto questo, che occupa complessivamente una buona metà del metraggio del film, resta solo un guazzabuglio insensato e scoordinato di scenette che spaziano dal sentimentale al bellico, con penose scene di battaglie e combattimenti. Discutibile la simpatia di fondo con cui si guarda all'esercito nazista.

Indigesto polpettone erotico-nazista girato da un prolifico regista e produttore svizzero. Il tono è leggero, a tratti scanzonato, nonostante lo sfondo della vicenda sia cupo; e forse il doppiaggio italiano aggiunge una ulteriore nota ironica. La vicenda delle ragazze pronte a sacrificarsi per i soldati del Reich lascia il tempo che trova, ed è solo un ovvio espediente per mostrare qualche bella figliola nuda, anche in contesti del tutto improbabili. Tra le ragazze si segnala senz'altro Elisabeth Felchner, viso dolce su un corpo statuario.

Volenterose soldatesse naziste vengono spedite sul fronte russo per sostenere gli uomini del Führer. Dietrich dirige con professionalità e può contare su una più che discreta disponibilità di mezzi (niente male le sequenze belliche), ma come per la stragrande maggioranza dei nazierotici del periodo (e pensare che questo precede di un paio d'anni la definitiva ascesa del filone) lo script si presenta alquanto pretestuoso e raffazzonato: accoppiamenti etero e saffici, spogliarelli, drammi personali di cui non importa niente a nessuno. L'irrisolto finale rispecchia la generale futilità.