Ottobre - Film (1927)

Film celebrativo della rivoluzione (tratto dal libro di John Reed "I dieci giorni che sconvolsero il mondo"), ma Ejzenstein, da grande artista, si barcamena fra esigenze del poco flessibile committente e creatività. Con il suo montaggio innovativo e il suo stile sperimentale riesce a evitare gran parte delle trappole retoriche e a piazzare, qua e là, qualche colpetto. Frammentato e difficile da seguire, ma di impatto visivo ancora considerevole. Ottimo per cineforum aziendali sadici, o come spauracchio per scoraggiare visite non gradite.

Gran bel film del Maestro sovietico che narra della presa del potere da parte dei bolscevichi. Il quid, come ben tutti sanno, risiede nel celeberrimo studio sul montaggio cinematografico: velocissimo, frenetico, di una modernità disarmante, in grado di dare significato alle immagini che scorrono. Il film è ricco di simboli (gli idoli religiosi, la scalinata "infinita", la statua dello zar, ...) e nonostante ceda nella seconda parte, rimane un'opera a dir poco fontamentale.

La Rivoluzione d'Ottobre in un film di celebrazione-propaganda. È un vero poema epico per immagini: un flusso visionario (ma anche dettagliatamente informativo), coinvolgente e emozionante. La retorica politica si trasforma spesso in poesia cinematografica, precipitando in sequenze memorabili (gil scontri sulla Prospettiva Nevskij col cavallo morto appeso al ponte levatoio, la presa del Palazzo d'Inverno), in raffinati simbolismi grazie a un montaggio sopraffino, e in profonda umanità, quella che trasmettono i volti genuini delle comparse.

Per quanto ne dica il nostro caro Fantozzi, Eisenstein è pur sempre un grande piacere per gli occhi, nonostante la propaganda e la retorica del periodo e della nazione in cui viveva. Il montaggio è sperimentale, interessante ed elaborato, con qualche colpo d'inventiva da sottolineare, come il ricomporsi della statua dello zar durante il tentativo di "restaurazione". Documentario ottimo per i fini storici.