Indovina chi viene a cena? - Film (1967)

Indovina chi viene a cena?
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Guess who's coming to dinner
Anno: 1967
Genere: commedia (colore)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una delle coppie più famose del cinema, ovvero quella composta da Spencer Tracy e Katharine Hepburn, torna insieme dopo dieci anni per l'ultima volta (Tracy morirà appena due settimane dopo le riprese) per dare il proprio contributo moderato all'integrazione razziale, uno dei loro cavalli di battaglia nella vita. Il film è il celeberrimo GUESS WHO’S COMING TO DINNER?, diretto da quello Stanley Kramer che era già riuscito a coinvolgere Tracy nello scatenato QUESTO PAZZO, PAZZO, PAZZO, PAZZO MONDO. Una sceneggiatura svelta, coadiuvata da una regia intelligente, trasforma un soggetto piuttosto striminzito (tutto ruota...Leggi tutto attorno alla cena pre-matrimonio dai genitori di lei in presenza dei genitori di lui, anche se poi la cena stessa verrà consumata sui titoli di coda) in un film giocato sulla brillantezza dei dialoghi, sulle innegabili doti recitative di una coppia (lei vinse l'Oscar) le cui qualità non si scoprono certo adesso. Manca invece quel tocco di comicità in più (intuibile solo al momento della presentazione inattesa di Sidney Poitier ai due) che avrebbe potuto scuoterci dalla troppa melassa cosparsa tra lacrime e ripensamenti. Che si fosse in presenza di un film “a tesi” era evidente, che lo si lasciasse andare così alla deriva compiacendo fino all'ultimo gli spettatori col fazzolettino pronto era francamente non auspicabile. Fortunatamente la professionalità dell’insieme e la dinamicità della regia promettono di soprassedere sulla cosa e in definitiva il film si lascia vedere, tutto sommato intriga e appassiona. Non esaltanti le figure di contorno (la cuoca, l'amico monsignore...) ma un Tracy molto contenuto che ha fatto epoca.

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Caesars 6/06/07 09:29 - 3773 commenti

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Il piatto forte della pellicola sono Spencer Tracy e Katharine Hepburn, attori che non hanno bisogno di essere commentati, ma anche Sidney Poitier se la cava egregiamente. Per il resto, pur riconoscendo l'importanza, nel 1967, del tema trattato, la commedia è un po' troppo sdolcinata e di maniera. Comunque rimane un classico dei film a "tema" nello stile tipicamente hollywoodiano. Da vedere e conoscere, ma non un capolavoro. Per me non va oltre il... non male.

Galbo 23/09/07 10:04 - 12372 commenti

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In un'epoca (gli Anni Sessanta) in cui l'integrazione razziale era ancora lontana, il tema delle coppie miste viene affrontato dal regista Kramer con i toni leggeri di una commedia molto più efficace di qualsiasi dramma. La coppia progressista in crisi per l'annuncio delle nozze della figlia con il medico di colore ha qualcosa di tutti noi: la semplice umanità delle reazioni all'inaspettato. La riuscita del film è dovuta al grande cast con la coppia d'oro Tracy-Hepburn (e l'ottimo Poitier). Molto belle le musiche.

B. Legnani 23/04/08 01:06 - 5519 commenti

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Bella, indimenticabile commedia, che alla seconda visione mostra magari qualche forzatura (il comportamento della domestica contro Prentice, il repentino licenziamento), ma che conferma l’eccelso livello delle interpretazioni di Spencer e della Hepburn: sono così deliziosi e eccezionali che ogni inquadratura che li contempla entrambi andrebbe vista due volte, tenendo lo sguardo fisso prima su uno, poi sull’altro. Al confronto coi tre big la Houghton (nipote della Hepburn) sta più in basso, ma il rivederla fa notare che pure lei fa la sua figura. Più che buono.
MEMORABILE: La Hepburn che vede lui; Tracy che entra gioviale, ma che poi riesce a farci capire il suo stupore pur se ci mostra la nuca...

Ciavazzaro 18/06/08 16:45 - 4768 commenti

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Classica commedia degli equivoci, in questo caso tutti razziali. Un classico che però fa riflettere ancora oggi. Bravissimi Sydney Poiter fidanzato indesiderato (poiché nero), il padre e la madre (le due star Tracy e Hepburn). Ottima anche la confezione, la cena, la scena in auto con la ragazza che dà alla coppia i coni gelato, con Tracy che sbotta sulla gioventù. Vedere assolutamente.

Capannelle 22/07/08 09:52 - 4394 commenti

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Un soggetto classico e relativamente semplice, nobilitato da una buona regia di Kramer e un ottimo doppiaggio per la versione italiana. C'è forse troppo buonismo, qualche dialogo è portato all'eccesso, ma la vicenda viene presentata con uno stile da apprezzare e mantiene comunque un buon ritmo. Bravi tutti gli attori, meritato il riconoscimento alla Hepburn per una performance che si incastra alla perfezione nel racconto.

Lovejoy 23/07/08 14:06 - 1823 commenti

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Classico della commedia americana. Diverte e fa riflettere. Buon ritmo, bella regia di Kramer e, sopratutto, grande cast. Spencer Tracy, qui al suo ultimo film, regala una delle prove più belle della sua carriera e avrebbe meritato l'Oscar. Toccato invece alla Hepburn, brava come suo solito (dedicherà il premio vinto proprio a Tracy). Poitier e la Houghton (nipote della Hepburn) sono molto efficaci.
MEMORABILE: Tracy nel giardino riflette tra sè e si lascia andare ad un commento; il suo discorso finale rivolto a tutti (e non solo ai suoi compagni di set...)

Pigro 30/07/08 08:27 - 9623 commenti

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Presentazione del fidanzato in famiglia: solo che lui è nero e la famiglia è bianca. Classico film di impegno civile contro il razzismo più sottile ("Non sono razzista ma..."), ottimamente interpretato da grossi calibri come Tracy, Hepburn e Poitier, ben scritto da William Rose e ben diretto da Stanley Kramer. Nonostante i quarant'anni di distanza, il film non mostra una ruga di invecchiamento, anche se emerge un filo ancor più sottile di razzismo: il diverso va bene purché sia irreprensibile, ricco e di successo (e anche questo è attualissimo).

Il Gobbo 1/08/08 14:58 - 3015 commenti

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Afflitto da un didascalismo quasi insopportabile, ma forse per effetto del senno di poi, alla fin fine è un tardo, ma ancora valido esempio di sana, classica commedia americana non screwball, discendente legittimo del fiilone "sociale" alla Capra, con interpreti impeccabili (quei due non avevano più bisogno, se mai l'ebbero, di essere diretti) e svolgimento senza falle. Una volta va visto. Due, è masochismo. Tre, veltronismo.

Matalo! 3/08/08 17:00 - 1378 commenti

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Commediola giustificata dal tema civile diretta da un regista di ben altro spessore, con due stelle ormai anziane (Tracy morirà dopo il film) ma sempre grandi. Un film ipocrita che poteva avere solo Poitier come protagonista (l'attore nero più integrato e buonista di Hollywood) e nemmeno tanto appassionante. Si fa guardare ma è da sempre sopravvalutato.

Cotola 16/08/08 03:55 - 8998 commenti

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Commedia sui rapporti interrazziali che a suo tempo ebbe uno straordinario successo e che, a mio parere, non è poi così datata (intendo nella tematica e nelle situazioni) come molti potrebbero pensare. Pur non essendo un capolavoro, è sicuramente un film sopravvalutato ma di buona fattura, che può contare su una discreta regia, su una sceneggiatura forse un po' facile ma efficace e, soprattutto, su un cast di attori davvero bravi su cui, ovviamente, spiccano Spencer Tracy e Katharine Hepburn che la fanno da padroni assoluti.

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Puppigallo 31/10/08 20:22 - 5251 commenti

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Commedia che, in realtà, tratta un argomento scottante e ancora oggi di attualità (il razzismo), pur facendolo con una certa leggerezza, contando sulla verve di Tracy (musone borbottante), sulla delicatezza e eleganza della Hepburn e sui due giovani, lei bianca, lui di colore, travolti dalle conseguenze del loro amore, "non proprio" ben visto (anche se i genitori si preoccupano più di come li tratterà la gente: temono la pericolosa ignoranza delle persone). Non tutto funziona (qualche pausa c'è), ma il risultato è comunque buono e i dialoghi sono spesso piacevoli.
MEMORABILE: La domestica (di colore) della famiglia di Tracy, che non si fida del fidanzato della ragazza (ed è nero come lei). Il pistolotto finale di Tracy.

Tomslick 4/01/09 10:53 - 205 commenti

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Splendida commedia che è sì figlia dei tempi ma che tratta un argomento - l'integrazione razziale - che sarà (per) sempre attuale. Svolgimento ineccepibile, con prove d'attore perfette, dialoghi scintillanti, ed una regia ottima e funzionale. Il buonismo retorico è (forse) a volte troppo accentuato, ma esso viene seppellito dall'eleganza e dalla freschezza che questo film rivela in ogni scena. Ottimo Poitier, molto carina la Houghton, monumentale Tracy, ma soprattutto la Hepburn dimostra qui, una volta per tutte, cosa significhi vera classe.

Stefania 24/02/10 23:26 - 1599 commenti

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Kramer si avventura sull'accidentato sentiero della tematica razziale, ma prende due belle scorciatoie: genitori adorabili e pretendente affascinante e laureato: a parte l'essere nero, è uguale a un bianco! Infatti, il finale del film è una celebrazione dell'amore più che del trionfo della tolleranza sul pregiudizio: il discorso finale di Matt è quello di un marito "ancora innamorato di sua moglie", che vede nella figlia e nel genero la stessa profondità di sentimenti che ancora unisce lui e Christine... che piange di gioia! Strappalacrime.

Homesick 8/03/10 09:00 - 5737 commenti

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Al di là della trattazione – talora semplicistica, accondiscendente e retorica – dell’argomento, resta una commedia svelta e brillante che trae profitto dalla quasi unità di tempo e di luogo e corona il meraviglioso sodalizio artistico tra la Hepburn e Tracy, qui alla loro ultima apparizione insieme. Colto, serio e liberal, il nero Poitier definisce una variante borghese dell’ispettore Tibbs; tra le figure di contorno spicca Kellaway, prete amabile e compagnone. Nella paternale conclusiva di Tracy è distillata tutta la sua inarrivabile classe.

Trivex 12/01/11 14:37 - 1738 commenti

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Visionato in un quadro particolare, potremmo chiamarlo anche accademico, per i contenuti compatibili con l'analisi del carattere (in riferimento a modelli comportamentali tipizzati in molti personaggi, almeno questo mi è stato detto). A parte l'indicato aspetto extracinematografico, il film è un notevole esempio di cinema ben fatto, nella forma e nei contenuti. Il tema fondamentale è squisito e naturalmente apprezzabile, senza riserve di alcun genere (se pensiamo al suo tempo, anche molto coraggioso). Moderato nella forma, ma va dritto al cuore.
MEMORABILE: Bellissimo il monologo finale!

Enzus79 25/02/11 16:13 - 2864 commenti

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Film che affronta il tema del razzismo con una delicatezza e con un buonismo che fanno "paura". Sono convinto come altri che Spencer Tracy meritasse l'Oscar più della moglie Katharine Hepburn, pur bravissima. Bella la canzone "Glory of love". Da vedere.

Rigoletto 11/07/12 16:08 - 1785 commenti

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Difficile dare un giudizio su un film divisi a metà tra reale valore della pellicola e sensazioni che essa provoca. Come commedia è un lavoro solido e ben curato, appropriato nelle musiche; l'argomento trattato lo fa rimanere comunque un sempreverde indipendentemente dalla bigotteria più o meno elevata. Ma senza quei due mostri di bravura della Hepburn e di Tracy (e di Poitier) il risultato non sarebbe lo stesso. Particolarmente toccante proprio Spencer Tracy, che ci regala un ultimo sprazzo di bravura prima di consegnarsi alla storia. ****
MEMORABILE: Poitier: "Il mondo sta cambiando e in fretta!". Tracy: "Ho la sensazione che in nessun posto stia cambiando così velocemente come a casa mia!".

Roger 21/07/12 08:46 - 143 commenti

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Uno dei numerosi film che fanno da ponte tra la vecchia e nuova Hollywwod: la superficie è patinata, edulcorata (da classica commedia brillante le musiche di De Vol). Tutti sono straordinariamente liberal, progressisti, benestanti, brillanti, a cominciare dal promesso sposo "negro". Eppure il messaggio risulta efficace, anche grazie allo straordinario monologo finale di Tracy. Per l'epoca e visto l'argomento trattato, probabilmente un'altro approccio sarebbe risultato inpensabile.
MEMORABILE: Il razzismo "al contrario" della domestica di colore.

Luchi78 25/07/12 10:55 - 1521 commenti

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Commedia dai tratti eleganti e sobri. Encomiabile l'impegno dei due protagonisti di sostenere un progetto così ardito per l'epoca, ma quanta melassa! Soprattutto nel finale dove il lungo monologo di Spencer Tracy, seppur ben scritto, chiude il film nel modo più scontato e politicamente corretto che ci si poteva aspettare. Niente da dire sulle interpretazioni, ma l'impostazione generale risente immancabilmente dei tempi andati.

Pinhead80 2/10/12 10:38 - 4715 commenti

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Trovare un film di Kramer di durata contenuta e che coinvolga fino alla fine non è cosa facile e qui ci troviamo di fronte a questo caso. La tematica bianco/nero era già stata affrontata dal regista nella Parete di fango e qui viene ripresa portando il tutto ai livelli più alti della società. La confezione è ottima e il cast davvero eccezionale, ma ogni tanto si avverte qualche passaggio a vuoto figlio di dialoghi non sempre curati e fluidi. Anche le figure della domestica (la mitica Louise dei Jefferson) e del prete non sono niente male.

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Lupoprezzo 5/10/12 14:33 - 635 commenti

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L'ultimo film interpretato dalla solidissima coppia Hepburn/Tracy è un classico della commedia americana, incentrata sul tema razziale. Col senno di poi la si può trovare un po' ipocrita e poco coraggiosa, ma il parco attoriale a disposizione del regista (c'è anche Isabel "Weezie" Sanford!), le diverse gustose situazioni presenti, lo spirito volenteroso delle protagoniste ripagano abbondantemente lo spettatore. Il finale è un po' ingolfato da un pistolotto retorico che dà però la possibilità a Tracy di congedarsi brillantemente dal suo pubblico.

Mickes2 8/07/13 23:53 - 1670 commenti

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Favola (dolce e poco amara) travestita da commedia sentimentale (e in cui i sentimenti, platealmente, trionfano al di sopra di tutto ma non senza qualche intoppo) che racconta un tema difficile e spinoso come quello del razzismo (in quell’epoca greve e radicato più che mai). Inevitabili retorica e zucchero a velo sparso qua e là (la Houghton è quasi irritante), ma è opera che sa mantenere un certo equilibrio in quanto il buonismo è tenuto a bada da una bella arringa finale e da un “tutti felici e contenti” affatto suggerito o scontato.

Gabrius79 17/12/13 21:52 - 1420 commenti

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Una bella e memorabile commedia americana (titolo compreso) con la coppia formata da Spencer Tracy e Katharine Hepburn da antologia. La loro interpretazione è deliziosa così come quella di Isabel Sanford nei panni della domestica. Bene anche la coppietta formata da Poitier e dalla Houghton. Il razzismo visto con scaltrezza ed eleganza.

Delpiero89 23/06/14 19:27 - 263 commenti

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Tra i film più noti in assoluto sulla discriminazione razziale. Assolutamente gradevole e dai giusti toni, si fa apprezzare soprattutto per un cast davvero notevole. A dir poco "mostruose" le prove di Katherine Hepburn e Spencer Tracy. Qualche difettuccio qua e là toglie poco a una pellicola che tutt'oggi mantiene il suo fascino e la cui visione è assolutamente consigliata per una serata rilassante.

Yamagong 20/06/15 23:27 - 274 commenti

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Una notevole e ardita provocazione per l'epoca, oggi ammantata di un certo buonismo e di qualche benservito di troppo (facile parlare di tolleranza razziale in un contesto socioeconomico più che benestante!). Rimane comunque la solidità di fondo della riflessione in nuce alla sceneggiatura e alcune prove attoriali entrate di diritto nella storia del cinema: Tracy e la Hepburn dipingono due personaggi formidabili per caratterizzazione e vitalità. Non da meno Poitier, mentre la Houghton passa un po' in secondo piano.
MEMORABILE: La Hepburn che licenzia (con ammirevole classe) la direttrice della galleria; Il monologo finale di Spencer Tracy.

Deepred89 15/03/16 22:10 - 3701 commenti

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Con un'idea vincente alla base, un film di notevole livello e pure abbastanza attuale nei contenuti, tanto brioso, intelligente e ben recitato (impagabili le espressioni della Hepburn al momento della rivelazione) da rendere fluida e godibile una rischiosa struttura al limite del kammerspiel (rarissime le escursioni outdoor). Certo: la diversità - chiamiamola così - è compensata da una perfezione che sfiora l'aristotelico, ma il messaggio filtra, anche grazie a un monologo finale altrettanto perfetto, di rara intensità e commozione.
MEMORABILE: Il monologo finale di Spencer Tracy.

Josephtura 4/08/16 15:50 - 188 commenti

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Film di Kramer ad alto tasso di impegno civile. Attuale nel 1967 come ora. Straordinari, meravigliosi la Hepburn e Tracy; tutto il film comunque si avvale di una dose di eleganza e gusto che fa scivolare la questione drammatica nella commedia sosfisticata. Di grandissima qualità la sceneggiatura, i confronti generazionali e interazziali (la domestica di colore non sopporta l'arrivo del "fratello").
MEMORABILE: La madre al padre: "Quando gli abbiamo insegnato che tutti gli uomini sono eguali, non abbiamo aggiunto ma non ti fidanzare con un nero".

Paulaster 14/03/18 11:42 - 4375 commenti

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Matrimonio misto imminente porta i vari genitori ad analizzare la situazione. Tema che sfrutta l'amore per parlare di razzismo domestico, dove i neri sembra che debbano fare solo i domestici e servire i bianchi. Sceneggiatura basata sui dialoghi (male i fondali della baia di San Francisco), dove eccellono i simbiotici Tracy e Hepburn e Poitier ha un certo fascino. Regìa abbastanza ordinaria che varia con scene in spazi esterni apprezzabili.
MEMORABILE: Il licenziamento della direttrice; L'incidente al drive-in; Il balletto del ragazzo della carne.

Rambo90 23/02/18 16:35 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

La commedia americana classica al suo meglio, capace di creare una situazione imprevedibile (e a tratti divertente) senza rinunciare però a dire qualcosa di concreto su cui riflettere. La regia sa ben sfruttare la quasi totalità di ambienti, con un ritmo fluido e dialoghi veloci che non danno un minuto di noia. Il cast è superlativo: Tracy grandissimo, ma non da meno Hepburn e Poitier fino alle azzeccate figure di contorno. Il monologo finale potrebbe strappare qualche lacrima, come accade (presumo realmente) alla stessa Hepburn in scena.

Modo 5/06/19 14:45 - 948 commenti

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Storia leggerissima ma efficace che affronta un tema importante pensando soprattutto ai tempi che furono. Immense le interpretazioni della coppia di ferro composta da Spencer Tracy (qui alla sua ultima prova) e Katharine Hepburn. Intenso pure il giovane Sidney Poitier. Un classico che non invecchia e fa riflettere su quanto sia ancora attuale l'argomento. Non male neppure le musiche.

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Lou 22/03/20 17:26 - 1119 commenti

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Un classico della commedia americana d'impegno civile, molto apprezzabile anche ai giorni nostri per la brillantezza dei dialoghi e l'importanza del messaggio, sempre attuale e adattabile anche agli odierni temi di discriminazione. La confezione curata e la classe degli attori completano il quadro. Un film entrato a pieno titolo nella storia del cinema.

Keyser3 15/09/20 17:30 - 444 commenti

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Commedia che affronta con garbo e brillantemente un argomento all'epoca scottante nell'America degli anni '60 e dopo tutto ancora di stretta attualità. Straordinaria la coppia Tracey/Hepburn, per l'ultima volta assieme (i due, ovviamente, danno una grossa mano alla riuscita del lavoro) e anche Poitier, appena reduce dal successo de La calda notte, regge il gioco alla grande. Tanti i momenti memorabili e divertenti, scaturiti dal meccanismo degli equivoci, che fruttarono al film un sacrosanto Oscar alla sceneggiatura.
MEMORABILE: Poitier entra in scena e la Hepburn che letteralmente sbianca!

Magi94 27/06/21 13:21 - 944 commenti

I gusti di Magi94

Commedia divertente ma innocua, se non si considerasse l'importanza storica dell'anno in cui fu realizzata. Ben si mostra come nei "progressisti" Stati Uniti la segregazione razziale fosse qualcosa di profondo e insito nella società. Perfino per i più acculturati e ricchi liberal della costa ovest è difficile accettare un matrimonio "misto". Va da sé che la commedia, che funziona bene, è abbastanza classista (il nero è accettato soprattutto in quanto uomo di successo), così come il sermone finale di Spencer Tracy risulta ambiguo e stucchevole. Comunque buona, da vedere e da scoprire.
MEMORABILE: Il primo ingresso in casa.

Simdek 19/10/22 18:14 - 122 commenti

I gusti di Simdek

Commedia sull'integrazione razziale girato al 99% in un bell'appartamento americano con una terrazza da fare invidia. A distanza di oltre 50 anni dall'uscita dal film, la problematica esposta è ancora aperta e attuale e riguarda la possibilità di accettazione (vera) di un matrimonio interraziale in famiglie progressiste, almeno sulla carta. La reazione dei quattro genitori è tutta da gustare, ognuna diversa da un'altra, come anche i dialoghi tra i figli e i genitori stessi. Gli intermezzi del prete sono spassosi e molto azzeccati, come anche la cameriera integralista. Tracy super.
MEMORABILE: Il discorso di Poitier al padre, che gli diceva più o meno così "Hai lavorato tutta la vita per me perché dovevi farlo...".

Anthonyvm 26/12/22 18:59 - 5615 commenti

I gusti di Anthonyvm

Commedia leggera ma impegnata, socialmente rilevante per l'epoca in cui fu prodotta e ancora oggi validissima come manifesto contro il pregiudizio in senso lato. Merito di uno script delizioso e ponderato, ironico senza perdere di vista la serietà della materia, che dona volume e sfumature a ogni personaggio (anche le spalle comiche, come la governante nera razzista e il monsignore progressista amante del whisky, sono trattate con riguardo). Forse un po' troppo aperto al "lacrimoso", ma adorabile. Ottimo il cast, specie Poitier e Spencer Tracy alla sua ultima commovente performance.
MEMORABILE: Il primo incontro coi genitori di ciascun fidanzato; Il gelato e l'incidente; Il duro confronto fra Poitier e il padre; Il monologo finale di Tracy.

124c 29/12/22 01:00 - 2911 commenti

I gusti di 124c

Girato in un periodo nel quale era inusuale vedere una coppia mista sposata e/o fidanzata, il film segna anche l'ultima apparizione di Spencer Tracy prima di morire. I suoi duetti con Katherine Hepburn sono davvero interessanti e indovinati e valgono la visione. Buona anche la prova di Sydney Poitier, in un ruolo più leggero rispetto ai suoi precedenti film. Un evergreen brillante ma sempre polemico, con due vecchi leoni del grande schermo che sanno dare ancora belle zampate alla Hollywood di fine anni '60. Indovinate le scene coi quattro suoceri che s'incontrano.

Il ferrini 27/04/23 00:18 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

Capolavoro di Kramer che non risente degli anni che ha e arriva là dove nessuna lezione sul tema giungerebbe. La coppia "progressista" Tracy/Hepburn è impagabile ma è soprattutto la loro figlia, radiosa e genuinamente disinvolta, l'autentica bomba che con un sorriso fa crollare ogni pregiudizio e ipocrisia borghese. Straordinario nei tempi, nelle battute folgoranti ("Indovina chi altro viene a cena?" "Martin Luther King?") e con un monologo finale (l'ultimo della carriera e della vita di Tracy) che lo consegna alla storia. "Avrete problemi inimmaginabili ma fra questi io non ci sarò".
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  • Curiosità Puppigallo • 27/11/09 15:58
    Scrivano - 506 interventi
    La domestica di colore è nientepopodimenoche la protagonista de "I Jefferson" (Isabel Sanford, alias Louise, per gli amici Wizzie).
  • Discussione Roger • 18/07/12 21:57
    Fotocopista - 2923 interventi
    Un mio amico sostiene che il punto interrogativo nel titolo non ci andrebbe,in quanto non è una domanda(in effetti il titolo originale non ha punto interrogativo).Per esempio una domanda sarebbe un più diretto"Chi viene a cena?".Come sarebbe giusto?
    Ultima modifica: 18/07/12 22:06 da Roger
  • Curiosità Roger • 18/07/12 23:04
    Fotocopista - 2923 interventi
    Dopo un solo giorno di riprese la Columbia Pictures decise di annullare il film, col pretesto che Spencer Tracy non poteva essere assicurato per le sue precarie condizioni di salute. In realtà, come si seppe successivamente, la Columbia pictures si voleva tirare indietro dal progetto per il tema spinoso che il film, in quell'epoca, affrontava. Il regista ebbe un'idea per aggirare l'ostacolo: si mise d'accordo con Katherine Hepburn nel mettere i loro compensi come garanzia per l'assicurazione. La Columbia, colta sul fatto, non ebbe più argomentazioni da contrapporre al progetto, e il film si fece...

    (fonte: interviste negli extra del DVD)
  • Discussione B. Legnani • 18/07/12 23:06
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Roger ebbe a dire:
    Un mio amico sostiene che il punto interrogativo nel titolo non ci andrebbe,in quanto non è una domanda(in effetti il titolo originale non ha punto interrogativo).Per esempio una domanda sarebbe un più diretto"Chi viene a cena?".Come sarebbe giusto?

    Ha ragione. Non ci va. Mereghetti e Farinotti NON mettono il punto di domanda.

    Ci andrebbe, se fosse: "Indovina: chi viene a cena?"
    Ultima modifica: 18/07/12 23:09 da B. Legnani
  • Discussione Roger • 18/07/12 23:14
    Fotocopista - 2923 interventi
    Grazie Legnani!
  • Discussione Zender • 19/07/12 08:03
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Purtroppo sia le locandine del tempo che il dvd il punto di domanda lo tengono, e lo tiene pure la parodia francocicciesca "Indovina chi viene a merenda?". Tocca rassegnarsi...
  • Discussione B. Legnani • 21/07/12 01:28
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Purtroppo sia le locandine del tempo che il dvd il punto di domanda lo tengono, e lo tiene pure la parodia francocicciesca "Indovina chi viene a merenda?". Tocca rassegnarsi...

    Mereghetti lo mette? Kezich sì.
  • Discussione Zender • 21/07/12 07:50
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Certo che lo mette.
  • Homevideo Mco • 18/06/13 12:26
    Risorse umane - 9970 interventi
    In Blu-Ray per Sony Pictures dal 19 Giugno 2013.
  • Curiosità Fauno • 8/10/16 16:06
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film: