Allevata dagli zingari, Isabella è in realtà figlia di un nobile trucidato dal cattivissimo barone Von Nutter. Scoperta la verità Isabella va a cercar vendetta... Da un celebre fumetto per adulti un c(hi)appa e spada un po' penalizzato dall'infelice scelta della protagonista, la burrosa Brigitte Skay, tanta ma inespressiva. Certo i tocchi, appunto, da fumetto "nero" sono gustosetti, e l'erotismo per l'epoca poteva essere persino audace, ora il tutto sembra un po' passé. Per amatori. Grande Mimmo Palmara cattivone.
La protagonista è una zingara che apprende d'esser - in realtà - di sangue blu, poiché discendente da nobili origini. Il riscatto sociale passa però attraverso la vendetta, infatti la donna decide di punire l'uomo che ha sterminato la sua intera famiglia per impossessarsi delle proprietà. Ispirato dal comic book creato da Giorgio Cavedon e Sandro Angiolini, Isabella è un fiacco film in stile "cappa e spada", con un pizzico (davvero modesto) d'aspetto erotico, garantito dalla presenza di Brigitte Skay. Nel cast anche Mimmo Palmara, in seguito molto attivo come doppiatore.
Isabella, una delle eroine dei fumetti sexy anni '60/70, ricorda un po' l'Angelica della Mercier, ma anche Lady Oscar. La bella Brigitte Skay impersona la duchessa dei diavoli, non disdegnando stoccate di spada e nudità. Mi ha stupito trovare nel cast un grande attore di teatro, come Tino Scotti, un po' meno Mimmo Palmara che, nonostante sia troppo bello per fare il barone tedesco, fa bene il suo ruolo, sopratutto quello di torturatore sadico. Il film, secondo me, è superiore al poker di neri, capitanati dal Diabolik di Bava. Due.
L'attrice scelta per un film tratto da un mitico fumetto (vi ricordo che era letto, cosa più unica che rara per un fumetto-sexy, anche da molte donne), nato per rendere più esplicite le allusioni erotiche già velatamente presenti nella serie "Angelica" con la Mercier, non può essere accettata da tutti, soprattutto se consideriamo che per le fattezze di Isabella, Angiolini s'ispirò nientemeno che a Brigitte Bardot. Comunque sia, il filmetto non è affatto male; anche se la mia può essere semplice nostalgia per le eroine spadaccine dell'epoca...
Film tratti dai fumetti spesso mancano il bersaglio; questo in parte l'ha centrato, inserendosi nel filone in voga all'epoca: cappa e spada, pirati e moschettieri (in più qui c'è l'erotismo). Musiche buone dalla spinetta ai violini tzigani. Sembra ci sia la volontà di ricreare i caratteri disegnati da Sandro Angiolini, anche se Brigitte Skay è poco espressiva ma ci somiglia. Un film che necessitava di più mordente.
Dal celebre fumetto omonimo, Corbucci ricava un avvincente sexy-feuilleton, in cui l'intera casistica del genere (usurpazioni, torture, prigionia, passaggi segreti, duelli e vendette) si immerge in un copioso erotismo di inconfondibile marca sexploitation. Davvero notevoli i colpi di scena multipli che conducono ad un finale aperto, indizio di possibili sequel mai realizzati. L'opima Skay e il navigato Palmara incarnano proficuamente l'intrepida Isabella e il sadiano Von Nutter; incisivi altresì il gitano di Scotti, paterno, e quello di Borgese, atletico nell'azione e goffo con le donne.
MEMORABILE: La danza da odalisca della Skay; le blandizie saffiche della Modugno; la scommessa sul negro; i multipli colpi di scena prima del finale.
Robettina cappa e spada senza nemmeno un fremito erotico nonostante qualche nudità disseminata in giro da un Corbucci senza troppa verve (non che il fumettaccio omonimo che è servito d'ispirazione fosse migliore). La Skay è una discreta polpetta seppur inadeguata alla bisogna (un po' goffa nella scena della danza); il resto del cast si adegua. Non malaccio location e scenografie.
Nonostante il richiamo del fumetto proibito, nonostante l'attenzione nello scegliere le location, nonostante la bellezza dei costumi e l'adeguatezza degli ambienti, il film non funzionò (inutile il finale aperto, nella speranza di un seguito), né funziona oggi. Forse la causa principale sta[va] nella protagonista. La tedescotta Skay è bella, ma patatosa: non sa gestire la sua fisicità, per cui risulta talora goffa, pertanto non credibile nel ruolo della veloce Isabella, nonché priva di capacità recitative. Cast divertente, persino con Tino Scotti: per definirlo basta la parola "irresistibile".
Il film non è granché né dal punto di vista erotico (anche se la Skay ce la mette tutta, soprattutto nelle scene tagliate in Italia) nè dal punto di vista avventuroso (ma vi sembra possibile la scena della sostituzione della vittima sul patibolo, con il sacrificio gratuto di uno dei congiurati?). Il famoso fumetto erotico meritava sorte migliore si salva solo il grande Mimmo Palmara.
Ispirandosi all'omonimo fumetto erotico, il Corbucci minore realizza un cappa e spada abbastanza godibile, confezionato con cura e sorretto da un buon ritmo, in cui al consueto corollario di intrighi, duelli, romanticismo e colpi di scena, si aggiunge un discreto numero di nudi femminili. Cast discreto ma con una protagonista che funziona soltanto a metà: Brigitte Skay è bella ma non balla (e non è solo un modo di dire, vista la goffaggine esibita nella danza senza veli). Il finale aperto sembrava aprire la strada a un sequel, ma non se ne fece nulla.
MEMORABILE: Il prologo; Il bagno con la Modugno; Il finale.
Bruno Corbucci HA DIRETTO ANCHE...
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Complimenti a R.f.e. per la preziosa e circostanziata curiosità, riportata con precisi riferimenti e meticolosa ricostruzione storica di un fumetto che fece epoca...
Purtroppo ho potuto apprezzare le matite di Sandro Angiolini solo tardivamente, ai tempi del più volgare La Poliziotta, avendo avuto accesso, per questioni anagrafiche, a pochi albi della mitica Isabella...
DiscussioneDusso • 13/10/11 14:30 Archivista in seconda - 1832 interventi
Unica versione cinematografica di un fumetto erotico-avventuroso di un certo successo negli anni 60/70,è un film non molto riuscito anche se da amante del cinema di genere ci sono sicuramente cose piacevoli ed il film risulta gradevole ma forse si poteva fare qualcosa di piu'come cast e come sceneggiatura(ma probabilmente il budget non lo permetteva e tralatro il produttore è italo martinenghi...c'è pero da dire che il film nei costumi è molto curato e si vede che è stato fatto da quel punto di vista il massimo possibile.I problemi principali appunto sono 2;la sceneggiatura ed il cast,la protagonista brigitte skay se la cava ma serviva un personaggio piu' forte e grintoso,il resto del cast è pieno di volti noti e un po' meno noti del cinema di genere(mimmo pamara,sal borgese,enzo andronico,renato baldini,giacomo furia,aldo ralli,piera viotti,jimmy il fenomeno(non accreditato)ecc.)serviva anche qua qualcosa pero'di piu' noto(nei ruoli principali chiaramente) anche se palmara è pittosto bravo nel ruolo dell principale antagonista.La sceneggiatura ha qualche buchetto ed il film ne risente un po'.Complimenti a "bandiera gialla! che ha sfornato un master con un video eccellente(questo si che si chiama restauro digitale!molte case italiane dovrebbero prendere esempio di ocme si edita un dvd)ma soprattutto tra gli appassionati si è scoperto che la versione nel dvd è la piu' lunga mai apparsa fino ad ora in quanto contiene sequenze di sesso piu lunghe di tutte le altre versioni(quindi imperdibile per i collezzionisti e appassionati ).
Il finale del film resta aperto(è per questo puo causare un po' di insoddisfazione per un finale mancato) e probabilmente c'era l'intenzione di farne un seguito ma il film fece poco successo e forse per questo non se ne fece piu' nulla
DiscussioneZender • 13/10/11 17:49 Capo scrivano - 47802 interventi
Vero, quando senti di certi restauri su dvd ancora ti resta il sogno che il cinema possa davvero esser salvato e non buttato al macero come capita troppo spesso in dvd confezionati in due minuti e immessi sul mercato tanto per.
HomevideoXtron • 26/06/12 15:54 Servizio caffè - 2151 interventi