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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/05/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 19/05/07 23:51 - 3015 commenti

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Due abilissimi ladri di gioielli si spacciano per aristocratici e si intrufolano presso una dama parigina, mirando a sgraffignarle dei gioielli... Se qualcuno vi chiedesse di spiegare il significato di "commedia sofisticata", fategli vedere questo film: farete del bene a lui e a voi stessi. Interpreti impeccabili; sceneggiatura irreprensibile; ritmo perfetto. La quintessenza del "Lubitsch's touch", uno dei segreti meglio custoditi della storia del cinema. Imitatissimo.

Cotola 11/07/08 23:42 - 9052 commenti

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Capolavoro assoluto della storia della settima arte, rappresenta anche una delle vette del cinema di Lubitsch che, come lui stesso disse, non si ripeterà, o quasi, a questi livelli. Il film è semplicemente straordinario e può contare su una grandissima regia, su una splendida sceneggiatura, complessa, serratissima e molto raffinata e su degli attori semplicemente magnifici. Da vedere e rivedere infinite volte: tanto sarà sempre bello come la prima.

Galbo 14/10/08 05:57 - 12399 commenti

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Film apparentemente frivoli e disimpegnati, realizzati con grandissima professionalità e una regia personale, leggera ma profonda al tempo stesso: è questo il celebre "Lubitsch's touch" che si esprime a grandissimi livelli in alcune opere del regista tra le quali proprio questo Mancia competente. Film che non ci si stanca di rivedere, con un'impeccabile sceneggiatura, regia efficacissime e sublime direzione di un cast superlativo. Capolavoro.

Capannelle 4/02/09 16:18 - 4412 commenti

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Commedia decisamente brillante con protagonisti un Arsenio Lupin anni 30 e la sua degna compare. Lubitsch dirige con bravura, il ritmo è alto, i dialoghi taglienti e giocati su molteplici doppi sensi. Ambientazione decò sofisticata che rispecchia i gusti e il vissuto del regista. Bravi tutti gli attori, specialmente gli uomini: il raffinato ladro gentiluomo (Marshall), i due pretendenti sfigati (Horton e Ruggles), il maggiordomo (Greig, bellissimo quando commenta gli eventi sulle scale).
MEMORABILE: I protagonisti che si conoscono a cena. I due pretendenti all'ereditiera a colloquio.

Pigro 15/04/09 10:57 - 9672 commenti

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Lui e lei sono ladri di alto bordo e decidono di truffare una ricchissima signora. Pietra miliare della commedia sofisticata, è in realtà il graffiante e perfido ritratto di una società avida, in cui nessuno è immune da ruberie e sperperi (che sono poi ruberie a spese delle classi meno abbienti), a cominciare dai più insospettabili. Lubitsch realizza una partitura perfetta di dialoghi e scene, con un ritmo arioso e malandrino. Sottile anche l'autoironia con cui gli attori riescono a colorare le loro precise interpretazioni. Imperdibile.

Mdmaster 6/11/10 03:07 - 802 commenti

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Gradevolissima commedia che porta benissimo i suoi discreti annetti sulle spalle. Lubitsch dirige con mano espertissima e tocchi geniali, il cast è delizioso e la sceneggiatura riesce, tutt'ora, a non essere banale: è la storia di un ladro e la sua degna compagna che si trovano a operare nell'alta società. L'humour è sempre delicato ma costantemente frizzante e brioso, a volte perfino pungente a mo' di critica sociale, cosa rara per l'epoca. Pellicola che ha ispirato decine di altre, da rivedere oggi come sempre. Straordinario.
MEMORABILE: La polizia italiana interroga il derubato; i disperati tentativi di Filiba di ricordarsi; "Non chiamarmi più Adolphe!"

Daniela 2/07/11 09:34 - 12671 commenti

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Un ladro gentiluomo si fa assumere come segretario da una ricchissima vedova con lo scopo di svuotarle la cassaforte. Il fascino della donna e la gelosia della complice/amante complicheranno le cose. Forse il più celebrato esempio del Lubitsch-touch, è una commedia sofisticata, dai dialoghi pungenti, un meccanismo oliatissimo di una perfezione che, talvolta, può risultare perfino irritante. Il trio protagonista è fascinoso ed elegante, ma sono i comprimari a rubare la scena tutte le volte che si affacciano, in particolare l'ineffabile Horton.
MEMORABILE: La polizia italiana interroga il derubato Horton - "Meglio un uovo oggi che la galera domani"

Matalo! 3/04/12 09:25 - 1378 commenti

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Lubitch ovverosia la gravità della leggerezza; uno dei suoi classici. Davvero viene da pensare che forse era inutile proseguire nel fare commedie: il regista sembra esaurire tutte le possibilità del genere (estremizzo...). "Frivolezza" in anni duri, arte di sopravvivere grazie al furto con charme e intelligenza, le relazioni umane come intrico sofisticato di atti e parole per dire la "verità". Nemmeno Wilder arriva a tanto. Oltre ai protagonisti splendidamente in forma e fuori dal tempo, memorabile il cameo del maggiordomo iperpaziente. Classico!
MEMORABILE: "È il tripudio dell'indecisione" sbotta ma con aplombe il pacioso maggiordomo.

Luchi78 19/11/12 11:51 - 1521 commenti

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Capolavoro della commedia sofisticata impreziosito da un uso dell'ironia tagliente e raffinato. La trama oggi potrebbe risultare fin troppo rivisitata, ma in realtà trattasi di un film capostipite di un genere di successo, soprattutto negli anni in cui l'eleganza era un principio necessario per fare del buon cinema. Interpreti straordinari e regia impeccabile. Film d'altri tempi.

Rebis 2/08/13 17:14 - 2339 commenti

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A cavallo tra cinema muto e sonoro, Lubitsch mutua dal primo gli artifici immaginifici e la potenza evocativa del montaggio, e del secondo ottimizza la forza innovatrice in termini di ritmo, musicalità e sagacia. Mancia Competente è l'apoteosi dell'allusione erotica e sensuale - l'atto d'amore consumato (?) sulle lancette dell'orologio, le ombre che si proiettano laddove… - in cui la levità del regista si sprigiona con un brio irresistibile e le finezze narrative sono sempre a un passo dall'autocompiacimento: è il cosiddetto "Lubitsch touch". Bouquet d'attori di prim'ordine. Da cineteca.

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Mickes2 15/09/13 12:05 - 1670 commenti

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E’ un paradiso problematico ma costruito a propria immagine e somiglianza quello in cui vivono i due protagonisti, innamorati l’uno dell’altro ma anche e soprattutto del loro mestiere: rubare. Straordinario esempio di raffinatezza formale. Commedia grondante umorismo, velato romanticismo e arguzia, intriso di allusioni sessuali e infine ammantato da un sottofondo amaro e illusorio. L’assecondare le proprie carnali, appaganti pulsioni rivela la pochezza delle persone e l’impossibilità dei legami; ma forse non per sempre, c’è da “lavorarci”...
MEMORABILE: Il fulminante scambio di battute fra Gaston e Lily durante i preparativi per la fuga di quest'ultima.

Saintgifts 24/10/13 20:22 - 4098 commenti

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Forse è eleganza la parola chiave del "Lubitsch's touch"; eleganza non solo estetica, pur importante, eleganza nel senso più esteso della parola. Qualcosa già di inimitabile, ma che almeno si tentava di portare avanti e che purtroppo si è persa negli anni. Film come questo ti fanno esclamare durante la visione un formidabile per come gli attori sono diretti, per i dialoghi, per le caratterizzazioni e per gli approfondimenti sociali, nonostante si tratti di una commedia dove è l'amore a primeggiare. L'arte si evolve, ma i classici non tramontano.

Deepred89 11/11/14 15:04 - 3709 commenti

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Ammettiamolo: lo spunto di partenza non è che sia stimolantissimo, così come poco promettente appare, in un primo momento, l'arcaica confezione. Questo finché il film non svela la sua natura di ménage-à-trois comedy, dato che a quel punto si inizia a volare altissimo, con duetti folgoranti, ritmo sostenuto e una piacevole vena trasgressiva che aleggia in sottofondo. Piacevole accompagnamento sonoro, specialmente nella parte italiana. Folgorante Kay Francis, che si mangia in un sol boccone la coppietta di ladri protagonisti. Bel film.

Giacomovie 18/08/15 22:18 - 1398 commenti

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Il ladro Gaston s’innamora della ladra Lily. Si uniscono per derubare la bella e ricca Mariette Colet, ma in lui subentra la tentazione e in lei la gelosia. Lubitsch con sottile ironia, dialoghi accattivanti, un tocco di sensualità e momenti romantici giocati sul filo degli equivoci dirige un buon esempio di commedia sofisticata dal piacevole intrattenimento. Miriam Hopkins e Kay Francis sono coinvolte in uno dei primi duelli sensuali a distanza tra una bionda e una bruna.

Vito 31/05/17 01:04 - 695 commenti

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Uno dei massimi esempi della commedia sofisticata. Regia e sceneggiatura semplicemente fantastiche, ritmo perfetto che non annoia mai e interpreti meravigliosi. Lubitsch ci regala un altro dei suoi capolavori; grazie al suo famoso "tocco" riesce a unire un delizioso umorismo con un sottile erotismo in un mix straordinario. Splendido bianco e nero. Consigliatissimo.
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  • Discussione Mdmaster • 21/12/10 19:54
    Fotocopista - 122 interventi
    O' voi signori che avete visto il bellissimo film di Lubitsch, vengo a porvi un quesito.

    Qualcuno di voi ha una qualche minima idea di cosa cacchio voglia dire il titolo italiano?
    Per me non solo non ha senso da un punto di vista puramente logico (come fa una mancia a essere competente?), ma tantomeno con il film. Andare su un tranquillo "problemi in cielo" (se proprio si voleva evitare di citare il paradiso) era così difficile?

    In realtà una mia teoria l'avrei, ve la espongo dopo aver letto le vostre.

    Fatevi pure avanti.
  • Discussione Pigro • 21/12/10 21:23
    Consigliere - 1661 interventi
    Beh, "mancia competente" di per sé è un'espressione logica e in italiano corretto, perché "competente" lo devi leggere come participio presente e non come aggettivo: vuol dire "mancia che compete" (che spetta) a qualcuno che evidentemente ha fatto qualcosa per meritarsela. Tipico uso di "mancia competente": a chi riporta qualcosa che è stato perduto.
    Ma il punto, ovviamente, non è la correttezza linguistica, bensì la sua coerenza col film. Annoso problema di molte traduzioni italiane di titoli, purtroppo...
    Sinceramente non ti so rispondere: è vero che ho visto questo film due o tre volte, ma non ho memoria di alcunché di preciso che possa legarsi a questa espressione. Potrebbe riferirsi eventualmente al dare una qualche soddisfazione a chi ha riportato qualcosa che si credeva perduto o al dare un riconoscimento a qualcuno che lo merita: in questo senso probabilmente qualche spunto nella storia c'è, ma è davvero labile. Forse chi è più fresco nella visione può trovare un punto più preciso.
    Piuttosto, credo di intuire perché non sia stato usato "Problemi in cielo" come tu suggerisci. Secondo me per almeno due motivi: anzitutto una commedia di questo tipo doveva avere un titolo che rimandasse a qualcosa di sfizioso e galante, e un titolo che inizia con "Problemi" direi che non lo è proprio, mentre con "Mancia competente" uno si immagina già qualche commediola gustosa. Secondo motivo: mescolare il "Paradiso" con avventure di due ladri con ammiccamenti erotici, nella bigotta Italietta, sarebbe stato decisamente riprovevole...
  • Discussione Mdmaster • 21/12/10 21:59
    Fotocopista - 122 interventi
    In effetti non avevo pensato a 'competente' participio, chiedo venia.

    Beh, certo, alla fine 'problemi in cielo' era un suggerimento letterale, pensandoci tre secondi si trovano titoli migliori distanti anni luce da "mancia competente".

    Domani ti (vi) espongo la mia teoria.
  • Discussione Capannelle • 21/12/10 22:13
    Scrivano - 3521 interventi
    Uno dei personaggi era il maggiordomo della nobildonna ma non ricordo che avessero mai parlato di mancia. Oppure il fatto che i due, mi pare, si fossero conosciuti in un ristorante.

    Comunque il titolo italiano oggi suona terribile, posso immaginami che negli anni 30 fosse più in uso e consono per lo stile del film.
  • Discussione Mdmaster • 22/12/10 09:57
    Fotocopista - 122 interventi
    Si erano conosciuti in un albergo, ma insomma neanche lì c'era la mancia.

    Secondo me, si riferisce al modo con cui il protagonista conosce Madame Colet: la collana che lui, gentilmente, restituisce alla legittima proprietaria dietro compenso (che appunto potremmo definire mancia).
    O forse potrebbe anche riferirsi al finale, in cui i due innamorati si separano e la Colet, pur sapendo della professione ladresca del nostro Gaston, gli molla comunque i soldi e i gioielli. In qualche modo anche quella una mancia, specialmente se consideriamo che Monescu era alle dipendenze della riccona.
    Così avrebbe un qualche senso, in effetti.

    Anche se fosse, è un titolo davvero labirintino. Sarebbe come chiamare Tutti pazzi per mary 'eiaculazione pilifera', 2001 odissea nello spazio 'pietra misteriosa' o Pulp fiction 'un hamburger per il gangster'; prendere un elemento minimamente significativo del film e trasfonderlo nel titolo. Potrebbe essere un gioco divertente però!
  • Discussione Pigro • 22/12/10 16:00
    Consigliere - 1661 interventi
    Mdmaster ebbe a dire:
    Secondo me, si riferisce al modo con cui il protagonista conosce Madame Colet: la collana che lui, gentilmente, restituisce alla legittima proprietaria dietro compenso (che appunto potremmo definire mancia).
    O forse potrebbe anche riferirsi al finale, in cui i due innamorati si separano e la Colet, pur sapendo della professione ladresca del nostro Gaston, gli molla comunque i soldi e i gioielli. In qualche modo anche quella una mancia, specialmente se consideriamo che Monescu era alle dipendenze della riccona.
    Così avrebbe un qualche senso, in effetti.


    Mi sembrano ipotesi assolutamente plausibili. Dovendo evitare una traduzione letterale di "Trouble in Paradise" e dovendo trovarne una sfiziosa e accattivante, avranno puntato su un singolo episodio anche marginale come quelli che hai indicato (e che però, magari, all'epoca potevano avere una rilevanza che oggi non sappiamo dare: magari questa cosa della ricompensa era sentita in maniera molto forte nella società italiana di quegli anni: chissà).

    Anche se fosse, è un titolo davvero labirintino. Sarebbe come chiamare Tutti pazzi per mary 'eiaculazione pilifera', 2001 odissea nello spazio 'pietra misteriosa' o Pulp fiction 'un hamburger per il gangster'; prendere un elemento minimamente significativo del film e trasfonderlo nel titolo. Potrebbe essere un gioco divertente però!

    Ricorderò sempre come Eliana Tisi, quella che ha introdotto in Rai la serie Un medico tra gli orsi, ha raccontato il perché del titolo italiano anziché lo stupendo Northern Exposure. Ebbene, il direttore della rete, che se non sbaglio era Gabriele La Porta, si fece raccontare due cose sulla serie senza volerla vedere: "Un medico di New York in un villaggio sperduto nell'Alaska? Semplice: un medico tra gli orsi!". Obiezione: "Ma non ci sono orsi in Alaska e neanche nella serie, semmai il simbolo della serie è un'alce che sta anche nella sigla". La Porta: "Cambiamo la sigla: una zampata d'orso in primo piano e sopra ci mettiamo il titolo". Fortunatamente riuscirono a evitare la zampata, ma il titolo stupido è rimasto... Ecco, intuisci come spesso vengono inventati i titoli italiani...
  • Discussione Mdmaster • 22/12/10 18:25
    Fotocopista - 122 interventi
    Direi che l'episodio è significativo, poi per carità non saremo l'unica nazione a inventare titoli assolutamente incoerenti, però insomma ciò non è che ci giustifica più di tanto.
    Anche perché, andando a curiosare su IMDB, il nostro è l'unico paese con un titolo lontanissimo dall'originale. Perfino la Spagna si è mantenuta minimamente coerente con Un ladrón en la alcoba (un ladro in camera da letto).

    Comunque, nonostante non mi piaccia molto, alla fine è meno offensivo quest'andazzo degli ultimi anni di lasciare i titoli in originale e incollarci un sottotitolo (normalmente piuttosto futile e stupido ma pazienza...).
  • Discussione Zender • 23/12/10 09:21
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Se vuoi farti un po' di cultura sul tema dei titoli stravolti dai un occhio qui, Mdmaster:

    https://www.davinotti.com/articoli/licenza-di-titolare-titolazioni-italiane-stravolte/261
  • Discussione B. Legnani • 13/01/18 19:24
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    Mdmaster ebbe a dire:


    Qualcuno di voi ha una qualche minima idea di cosa cacchio voglia dire il titolo italiano?


    La soluzione è semplice.

    They leave Venice for Paris, and go to work for the famous perfume manufacturer Madame Mariette Colet (Kay Francis), with the intention of stealing a great sum of money from her safe

    wikipedia
    Ultima modifica: 13/01/18 19:25 da B. Legnani
  • Homevideo Caesars • 17/09/21 13:58
    Scrivano - 16812 interventi
    In uscita, il 25 Novembre, il dvd edito da DNA comprendente, oltre a questo film, anche "Vogliamo vivere" (entrambi su un unico disco)
    https://www.dvd-store.it/Video/DVD-Video/ID-75230/Vogliamo-vivere-Mancia-competente-Special-Edition-2-Film
    Ultima modifica: 17/09/21 14:03 da Caesars