Wishmaster 3 - La pietra del diavolo - Film (2001)

La vicenda del Djinn cambia ambientazione: passando dal museo ad un college (non è un buon segno!). Questa volta tocca a Diana (A.J. Cook), studentessa di antiche religioni e mitologie, affrontare l'incubo della gemma infestata. Verrà aiutata dal Professor Barash (Jason Connery). Peggiore, per quanto possibile, del film che lo ha preceduto, soffre di una sceneggiatura incredibile, stilata (sotto effetto di allucinogeni) da Peter Atkins, un attore che è brevemente comparso in Hellraiser III. Indifendibile.

Squallida deriva straight to video di un geniale babau qui ridotto a una delirante, pagliaccesca e miserissima pantomima (l'angelo Michele che combatte con il Djin che manco in Texas ranger, il Djin che diventa un ridicolissimo boogeyman da slasher di serie y) con SFX sciagurati (il Djin si vede pure pochissimo) tra sgallettate e manzi, imbarazzanti sequenze softcore che nemmeno Playboy e improbabili (quanto penosi) angeli salvatori. Non basta una ragazza che vomita fino a diventare un mucchietto d'ossa a rinverdire i fasti in questo scellerato filmettino.

Fra tutti i film sul Wishmaster è sicuramente l'anello più debole. Il motivo? Non c'è niente di peggio che voler rinnovare un personaggio privandolo dell'unica cosa che finora aveva reso il tutto accettabile: il faccione di Andrew Divoff, ammantato di una malignità sopraffina, per essere sostituito da un attore diligente ma totalmente privo del carisma malefico dell'attore russo-venezuelano. Si cerca di catturare l'attenzione con cuori spappolati e stomaci vomitati, andando a invocare persino il più insulso arcangelo Michele della storia del cinema. Bocciatura senza appello.