L'uomo spezzato - Film (2005)

L'uomo spezzato
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uno Stefano Calvagna ancora decisamente acerbo porta in scena se stesso agganciandosi a una storia realmente accaduta; una vicenda di pedofilia che ha il merito di non scadere nell'ovvio, cambiando l'ottica tradizionale e tirando in ballo i (social) media per additarli come possibili corresponsabili (insieme ai genitori, naturalmente) di comportamenti degenerativi. Nel film il regista (anche sceneggiatore unico) interpreta Stefano Malavasi, professore di disegno in un liceo artistico alla periferia di Roma: cerca di essere moderno, di parlare ai suoi alunni con franchezza, senza necessariamente chiudere gli occhi di fronte a discorsi che coinvolgano il sesso. E tra le ragazze di prima c'è chi ne è...Leggi tutto affascinata, al punto da decidere di... provarci. Laura Benussi (Sbrenna) ha una situazione familiare difficile: i suoi sono separati, il padre non si vede mai e la madre, che convive con un buttafuori, sembra disinteressarsi dell'educazione di Laura. Insieme all'amica del cuore, meno spregiudicata, l'adolescente gira un breve filmato in cui chiarisce le sue intenzioni, quindi mette in atto il suo piano: dapprima si fa accompagnare a casa in auto, quindi comincia a socializzare con il professore, che sa bene di dover mantenere le distanze. Ed è questo che infastidisce Laura: Malavasi non si lascia andare, e non solo perché ha una moglie e un figlio. Decide così di attuare una variante, fingendosi vittima delle molestie dell'uomo: da lui si fa prestare il telefonino e con quello si spedisce un SMS compromettente; lentamente, così, tutto comincia a prendere una bruttissima piega, per il povero professore. La pedofilia è un crimine detestabile, immediatamente messo all'indice e si sa come in presenza di un sospetto giornali e TV si tuffino a capofitto. Il tema è scottante, l'approccio di Calvagna interessante e non qualunquista come può apparire a prima vista. Purtroppo il regista pecca di ingenuità, infila citazioni e frasi che denotano ambizioni eccessive e finisce a tratti con lo scadere nel comico involontario. Come quando, sulle note della canzone "L'urlo della verità" di Riccardo Della Ragione, Malavasi vaga per la città di notte turbato e stordito, o nel terribile finale in cui, dopo una scena in spiaggia al tramonto, il suo urlo si sovrappone a quello di Munch. Anche il flashback con l'amico scomparso sembra del tutto fuori luogo e realizzato pedestremente; sono sequenze che cozzano con quanto invece di buono - e al netto di una recitazione ancora largamente da perfezionare - il Calvagna regista riesce a ottenere. Perché una struttura dietro esiste, una sceneggiatura che sappia individuare i momenti giusti su cui focalizzarsi anche e i personaggi trovano in qualche modo lo spessore necessario per non scadere nella macchietta (la collega comprensiva, il preside colpevolista, il bidello zoppo ben reso da Bucci, il buttafuori...). Se insomma sono evidenti le carenze di uno stile ancora tutto da registrare, già si intravedono quelli che ne diventeranno i punti di forza: dalla valida direzione del cast (anche la giovane Federica Sbrenna risulta piuttosto credibile nel difficile ruolo della lolita paranoica) all'approccio simil neorealista immerso in una Roma che traspare bene dalle location scelte e dall'accento dei protagonisti.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/05/07 DAL BENEMERITO BLACK_XMAS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/09/19
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Black_xmas 8/05/07 22:54 - 18 commenti

I gusti di Black_xmas

Terribile Thirteen "de noantri" (ma c'è anche qualcosa di The woodsman), messo in piedi (si fa per dire) dal volenteroso Calvagna, che scrive, dirige e interpreta in modo dilettantesco un bigino di banalità assortite su scuola e mass media. La denuncia di Calvagna soccombe a triti luoghi comuni e a inverosimiglianze paurose, ma il risultato complessivo è tanto goffo da fare quasi simpatia, anche quando nel finale viene tirato per la giacchetta il povero Munch. Sprecati Ivo Garrani e Flavio Bucci, degli altri si salva a malapena la bella Pace.

Homesick 19/10/07 18:14 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Di un certo interesse, si ispira ai fatti di cronaca (la “caccia alle streghe” contro i presunti pedofili) e, a differenza della moda corrente, sceglie la rabbia e rifiuta il lieto fine. C'è pure una piccola citazione di Rashomon. Maestro d'armi è Gianluca Petrazzi, erede dell'indimenticabile Riccardo, che coordina una scena di pestaggio che ci riporta, per un istante, ai film di genere.

Schramm 9/09/08 16:53 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Nabokovismo da bancarella de Termini, una mise en scene da orticaria e lo spettro della pedofilia subaffittato per darsi un tono da grande autore civilmente impegnato. I risultati stanno gironi e gironi sotto la decenza e conferiscono nuova pregnanza alla parola ridicolo.

Disorder 19/03/10 00:02 - 1416 commenti

I gusti di Disorder

La vita di un giovane professore è sconvolta da un'alunna terribilmente perfida e infatuata. Stefano Calvagna almeno prova a dire delle cose, puntando il dito sulla cattiva informazione sforna-mostri e sulla società moderna. Il limite maggiore è forse Calvagna stesso che si propone anche come protagonista, buona invece la prova della Pace. Regia pulita ma trama fin troppo lineare, il film nel complesso funziona discretamente. Che dire, mediocre ma con un suo perché...

Samuel1979 17/07/16 22:57 - 546 commenti

I gusti di Samuel1979

Film di un certo contenuto ma sviluppato con troppa sufficienza; Calvagna è un valido regista ma come attore non è il massimo e pertanto avrebbe dovuto affidare la parte del protagonista a un nome più blasonato. Il cast è impreziosito da illustri presenze: Garrani nel ruolo di un preside ottuso e Bucci nei panni di un onesto bidello. Buone le prove delle due adolescenti.

Corinne 24/07/16 23:41 - 420 commenti

I gusti di Corinne

Si provano rabbia e impotenza per la vicenda di Stefano, professore accusato di pedofilia dall'alunna problematica e senza scrupoli. Forte denuncia al potere mediatico, per lei movente per lui condanna e attacco ("scontato" come dice il protagonista alla fine, a ricordarci che la terribile ragazzina è sua volta vittima) alla famiglia assente e distratta. Peccato che la confezione sia quel che è, mediocre e a tratti imbarazzante (se Calvagna si fosse limitato a dirigere non sarebbe stato un male).
MEMORABILE: Sms con inganno.

Stefano Calvagna HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina La fugaSpazio vuotoLocandina E guardo il mondo da un oblòSpazio vuotoLocandina L'ultimo ultrasSpazio vuotoLocandina Arresti domiciliari
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.