Il mistero dell'isola dei gabbiani - Film (1966)

Il mistero dell'isola dei gabbiani
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per una volta il titolo italiano chiarisce meglio dell'originale THE DEADLY BEES (cioè “le api assassine”) la natura del film e cioè non un horror ma un giallo in piena regola, in cui le api effettivamente assassine del titolo rappresentano né più né meno l'arma del delitto, il mezzo attraverso il quale il particolare killer (le cui mani vediamo lanciare le famigerate api già mentre scorrono i titoli di testa) uccide le vittime predestinate. Comunque, a scanso di equivoci, va detto che di gabbiani non se ne vedono (e pochi se ne sentono): gli animali protagonisti sono senza dubbio le api. Freddie Francis, regista inglese tra i più attivi in seno alla piccola casa produttrice di horror Amicus...Leggi tutto (nata dopo il fenomeno Hammer), gira senza particolare verve una storia insolita, caratterizzata da figure compassate tipicamente inglesi e uno svolgimento piuttosto piatto. Gli attacchi delle api sono realizzati pedestremente - con fotomontaggi di scarsa qualità e un gran numero di api che si muovono palesemente su un altro piano visivo rispetto alle vittime - ma hanno un certo fascino. Da ammirare la coerenza nella sceneggiatura che, pur senza brillare, segue un filo logico preciso; non manca di ingenuità, di stratagemmi scenici un po' ridicoli, ma nel complesso è originale e discretamente strutturata. Cosa invece àncora THE DEADLY BEES alla sua epoca sono la colonna sonora (di una noia...) e la fotografia, entrambe oggi piuttosto datate. Di suspense non se ne parla e in fondo tutti i presunti colpi di scena sono telefonati, la figura della bionda protagonista è delineata grossolanamente mentre ben studiato è il rapporto tra gli unici due apicoltori dell'isola (dei gabbiani, per l’appunto). Un thriller inglese a tutti gli effetti, quindi, con i suoi pregi e difetti. Come purtroppo spesso tocca annotare, questi ultimi sono in numero maggiore dei primi. In ogni caso corretto.

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Undying 25/10/09 22:46 - 3807 commenti

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L'isola dei gabbiani è la mèta della cantante Vicky (Suzanna Leigh), ivi diretta dietro consiglio di un medico per porre fine ad un ipotetico stress da lavoro. Peccato che la donna finisca ospite nella fattoria di un agricoltore che ha dato origine ad un pericoloso sciame di api assassine. Inizialmente la sceneggiatura fu scritta dall'esperto Robert Bloch, sulla base di un romanzo di H.F.Heard, poi, su insistenza del regista, si è stravolta l'intera storia, con il risultato finale che il film è piaciuto molto poco un pò ovunque dando luogo al classico flop di botteghino. Antesignano ma brutto.

Digital 19/09/11 20:47 - 1257 commenti

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Nonostante tutti ne parlino male, a me è moderatamente piaciuto, questo thriller prodotto dal'Amicus. Certo, non siamo dinanzi ad un capolavoro della suspense, ma le sequenze delle api assassine regalano qualche sano brivido. Il regista Freddie Francis, pur limitato da una sceneggiatura non certo esaltante, dirige con la solita perizia di sempre e il cast all-British se la cava più che degnamente. Da rivalutare.

Cotola 21/07/14 12:32 - 9043 commenti

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L'idea di fondo sarebbe anche interessante ed abbastanza originale, ma il modo in cui viene sfruttata non è all'altezza. La regia di un veterano come Francis è corretta (nulla più), ma a non funzionare non sono tanto gli effetti speciali (gli attacchi delle api sono ben più che antiquati dal punto di vista della resa tecnica), ma la sceneggiatura che non riesce a creare tensione. Ciò anche perché i personaggi sono pochi ed i possibili colpevoli pochissimi (appena due). Il whodunit quindi è quasi inesistente. Un brodino tutto sommato bevibile.

Rufus68 4/03/18 13:55 - 3842 commenti

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Ci sono api invece di uccelli e una simil Doris Day invece di Tippi Hedren... Come al solito: ben fatto, ma piatto e senza sorprese, con effetti speciali alla buona e uno score trombonesco datato e invasivo. Vige la regola aurea: mai horror con mostri piccoli (lumache, lombrichi) a meno che non siano formiche e non ci si chiami Saul Bass. Anche come gialletto è molto scontato (il colpevole sembra girare con la scritta "Sono io!" sin dall'inizio).

Ronax 30/09/18 23:54 - 1253 commenti

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Formalmente corretto ma piatto nello svolgimento e senza nemmeno un tocco di brivido e di sorpresa nella conclusione. Francis mette a disposizione la sua perizia tecnica arrabattandosi come può con una sceneggiatura priva di guizzi che non riesce nemmeno a valorizzare una location inquietante e che lascia subito intuire il colpevole. Se si aggiunge l'infimo livello degli effetti speciali si capisce che ci troviamo di fronte a un prodotto mediocre, certamente non all'altezza della gloriosa tradizione artigianale britannica in fatto di horror.
MEMORABILE: L'incendio delle arnie da parte della moglie del protagonista.

Rambo90 21/07/19 23:27 - 7697 commenti

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Piuttosto insignificante. L'intreccio giallo si riduce a due soli indiziati (e non è difficile capire chi sia il colpevole) e gli attacchi delle api sono vistosamente finti, rozzamente inscenati anche per l'epoca. La regia di Francis però è corretta e un paio di sequenze di discreta tensione le crea. Se non altro dura molto poco quindi alla fine non annoia più di tanto.

Gestarsh99 26/10/19 17:05 - 1395 commenti

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Sembrerà una bazzecola ma dobbiam ringraziare proprio sir Freddie se quei simpatici imenotteri aculeati volgarmente detti api hanno esordito nei cinema di tutto il mondo. Questo insecthriller infatti è il primo in assoluto a potersi fregiare di uno sciame bombente di mellìfere punzecchiatrici, quivi colpevoli di mortali incursioni aeree ai danni di bestie e umani. Con qualcosa di solo epidermicamente associabile all'eccelso ornito-vengeance hitchcockiano, un prodotto lindo, pinto e ceralaccato ma a bassissimo voltaggio stuporoso, quasi impietosente nella sua turchiniccia elementarità di base.
MEMORABILE: Uno dei personaggi femminili resta ucciso in maniera orribile ma la sua assenza viene dimenticata da tutti alla velocità della luce...

Myvincent 19/04/21 08:46 - 3741 commenti

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Una cantante sulla cresta dell'onda finisce in un'isola per riprendersi da un esaurimento nervoso, e sarà un'occasione unica (seppure pericolosissima) per tornare a sorridere. Non lasciatevi fuorviare dal titolo, qui il mistero risiede in una razza di api assassine che sciama e uccide senza scampo. Lo script è elaborato, tanto da rendere il film molto più che un "animal-horror", con tanto di assassino da scoprire. Non fatevelo sfuggire, garantisce la Amicus.

Minitina80 23/05/21 22:48 - 2984 commenti

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Il problema dell’isola dei gabbiani sono le api e nella mente degli autori sembra esserci la volontà di guardare agli uccelli di Hitchcock. A tante velleità artistiche a base di fauna segue un film imperfetto e non proprio ineccepibile, malgrado Francis abbia dimostrato di saper realizzare di molto meglio. L’intreccio giallo è ridotto ai minimi termini e la mono espressività di alcuni, in particolare a fronte di perdite affettive, restano difetti a cui si fatica a non prestare attenzione. Altri aspetti formali lo rendono datato, confinandolo agli appassionati e poco più.

Anthonyvm 23/07/21 01:44 - 5689 commenti

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A dispetto del titolo originale, pur senza negare l'influenza de Gli uccelli di Hitchcock (dall'aspetto della protagonista agli effetti visivi), si può parlare solo marginalmente di animal-horror: le "api mortali" in realtà sono l'arma di cui si serve un misterioso (si fa per dire) assassino, che imbeve i vestiti delle vittime designate di un particolare estratto odoroso (un po' come Bela Lugosi ne La notte dei pipistrelli). A parte un paio di buone sequenze (praticamente tutte quelle in cui compare la moglie dell'apicoltore), si tratta di un gialletto modesto ma facilmente fruibile.
MEMORABILE: La moglie brucia le arnie; La morte della moglie (con psichedelici sciami d'api giallissime in sovrimpressione); Gli insetti di plastica sugli attori.

Freddie Francis HA DIRETTO ANCHE...

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Caesars 5/08/21 09:29 - 3790 commenti

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La trama non è particolarmente riuscita: per circa mezza pellicola non succede praticamente nulla e quello che accade dopo è abbastanza prevedibile. Però il film si lascia vedere con tranquillità, grazie alla regia di Francis e a una discreta prova attoriale di tutto il cast. Gli effetti speciali sono datatissimi e sicuramente ingenui, ma tutto sommato anche efficaci nel rendere interessanti gli attacchi delle api assassine. Un limite del prodotto è il ristretto numero di personaggi, che rende abbastanza facile capire chi possa essere il colpevole. Comunque ampiamente sufficiente.
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  • Discussione Zender • 20/07/14 15:10
    Capo scrivano - 5 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    La Sinister, per la cover del dvd (a sinistra), utilizza una locandina estera del film (a destra) che sembra un manifesto "scartato" di Psyco, con la casa di Norman in alto (identica) e un personaggio in primo piano che nell'atteggiamento e nelle fattezze ricorda proprio Perkins...


    Ma tu lo conoscevi questo manifesto di Psyco, Buio?
    Ultima modifica: 21/07/14 08:20 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 20/07/14 15:23
    Consigliere - 25998 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma tu lo conoscevi questo manifesto di Psyco, Buio?

    Sinceramente non lo avevo mai visto prima...

    Ma e evidente che si tratta di Psycho (la casa sullo sfondo a sinistra e inequivocabile, e la figura disperata di Norman Bates a centro del manifesto)

    Eppoi si vede che e un manifesto d'antan e non farloccato...

    Probabilmente uno dei tanti manifesti "scartati" dello psycho-thriller hitchcockiano...
    Ultima modifica: 20/07/14 15:25 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 20/07/14 15:48
    Capo scrivano - 5 interventi
    Però guarda qui, Buio: questa a me pare la locandina estera originale proprio di questo film, il che "scagionerebbe" la Sinister e potrebbe semplicemente essere opera di qualcuno che s'è ispirato a Psyco per comporla...

    Ultima modifica: 20/07/14 15:51 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 20/07/14 16:00
    Consigliere - 25998 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Però guarda qui, Buio: questa a me pare la locandina estera originale proprio di questo film, il che "scagionerebbe" la Sinister e potrebbe semplicemente essere opera di qualcuno che s'è ispirato a Psyco per comporla...



    A me pare il manifesto crucco (quindi non originale) del film, dove lo ha preso la Sinister evidentemente

    Stà di fatto che la casa sul cucuzzulo di Norman Bates e ben in evidenza (e inequivocabile) e l'uomo che si dispera in schizofrenia al centro potrebbe essere tranquillamente Norman Bates

    Infatti, il manifesto originale inglese del film, e quello che c'è sulla scheda davinottica...Niente a che vedere con questo
  • Discussione Zender • 20/07/14 16:19
    Capo scrivano - 5 interventi
    Beh ok Buio, però allora la cosa andrebbe ribadita anche per una delle locandine storiche italiane di film esteri a cui molti di noi (me compreso) sono affezionatissimi:

    https://www.davinotti.com/film/la-casa/2061

    curiosamente ripresa anche qui:
    https://www.davinotti.com/film/la-casupola/10013

    dove la casa di Psyco è ancor più in primo piano. Il fatto è che ormai quella casa è diventata un'icona del cinema thriller/horror. Non lo so, sarebbe curioso scoprire se questa proviene davvero da Psyco (ma non se ne trova traccia da nessuna parte ed è un po' strano) o più semplicemente è una locandina estera del film che, come abbiamo fatto noi per Raimi, usa la casa di Norman come icona.
  • Discussione Buiomega71 • 20/07/14 16:28
    Consigliere - 25998 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Beh ok Buio, però allora la cosa andrebbe ribadita anche per una delle locandine storiche italiane di film esteri a cui molti di noi (me compreso) sono affezionatissimi:

    https://www.davinotti.com/film/la-casa/2061

    curiosamente ripresa anche qui:
    https://www.davinotti.com/film/la-casupola/10013

    dove la casa di Psyco è ancor più in primo piano. Il fatto è che ormai quella casa è diventata un'icona del cinema thriller/horror. Non lo so, sarebbe curioso scoprire se questa proviene davvero da Psyco (ma non se ne trova traccia da nessuna parte ed è un po' strano) o più semplicemente è una locandina estera del film che, come abbiamo fatto noi per Raimi, usa la casa di Norman come icona.


    Il fatto strano e che nel manifesto non c'è solo la casa di Psycho (messa proprio sullo sfondo a sinistra, guarda caso icona del manifesto del thriller di Hitchcock), ma pure una figura che e identica (nella schizofrenia) a quella di Norman Bates

    Un pò anomalo per un film che tratta di api assassine, per dire...
    Ultima modifica: 20/07/14 16:30 da Buiomega71
  • Discussione Digital • 20/07/14 19:22
    Portaborse - 3994 interventi
    Potevano, anzi dovevano, utilizzare il manifesto originale italiano :



    Sicuramente non sarà niente di che, ma almeno non rimandava a Psycho (cosa incredibile sinceramente).
  • Discussione Zender • 21/07/14 08:10
    Capo scrivano - 5 interventi
    Beh sicuramente è anomalo, non c'è dubbio. Chissà se un giorno sapremo dove è nato quel disegno... E' un po' come se per un'edizione in dvd tedesca della Casa utilizzassero la locandina italiana con la casa di Psyco che non c'entra nulla col film...
    Ultima modifica: 21/07/14 08:22 da Zender
  • Homevideo Gestarsh99 • 31/10/19 16:15
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il film uscì nelle sale italiane nel 1967 col divieto ai minori di 14 anni secondo le motivazioni riportate nei relativi visti censura "gemelli" rilasciati in data 10/05/1967:

    "La VI Sezione della Commissione di Revisione Cinematografica revisionato il film esprime parere favorevole per la proiezione in pubblico con il divieto di visione per i minori degli anni quattordici. Tale divieto è motivato dalle scene impressionanti contenute nel film che essendo atte a impressionare sfavorevolmente i minori di anni quattordici, debbono considerarsi controindicati alla particolare sensibilità [...] di detti minori."

    La locandina italiana originale, inconcepibilmente, non fa alcun riferimento grafico agli insetti protagonisti del film, preferendo puntare su due occhi glaciali, una donna esanime a terra e una ignota mano guantata in nero (come si può vedere nella locandina a fianco).
    Ultima modifica: 1/11/19 00:16 da Gestarsh99
  • Discussione Caesars • 5/08/21 09:17
    Scrivano - 1 interventi
    Il gruppo che si esibisce, ad inizio film, per una trasmissione televisiva è "The birds".