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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/04/07 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 17/04/07 13:01 - 5737 commenti

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Triste e penetrante, affronta con coraggio e serietà temi correnti e scabrosi, ma senza il patetismo di cui è affetta la stragrande maggioranza dell'odierno cinema "d'autore". Un continuo senso di ansia ed angoscia, rotto sporadicamente solo dalla comicità della Finocchiaro. Gli interpreti, tutti convincenti e credibili, recitano in modo molto sentito. Bella la parentesi con Lo Cascio, ambientata in un'irriconoscibile America neoclassica, in cui si sfogano confessioni, ricordi e affetti.

Deepred89 28/08/07 14:17 - 3706 commenti

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Classico esempio di spazzatura italiana del nuovo millenio. Vorrebbe essere un film forte e toccante e infatti la sceneggiatura, almeno sulla carta, era promettente. Invece il ridicolo involontario regna sovrano con scene orribili, attori cani (non lasciatevi ingannare da qualche nome noto nel cast), dialoghi risibili e tanta noia. Agghiacciante.

Galbo 29/08/07 20:06 - 12393 commenti

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Discreto film italiano che affronta un tema scottante con la necessaria delicatezza. Il limite è forse l'eccesso di patetismo che affiora qua e là ma tutto sommato è contenuto e non nuoce molto alla visione del film. Regia piuttosto efficace e buon cast con buone prove in particolare della Mezzogiorno e della Finocchiaro (quest'ultima attrice di consueto brillante, abbastanza a suo agio anche nel dramma). Di certo non un capolavoro, ma vedibile.

Redeyes 23/07/08 22:31 - 2449 commenti

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Difficile commentare questo film, vuoi per un tema non proprio leggero, vuoi, sopratutto, per un senso d'incompletezza che regna sovrana. Il cast sarebbe, ed è, ottimo, ma non funziona benissimo, mi aspettavo un po' di più da Lo Cascio, per esempio. La sceneggiatura pur non brillando, non ha grosse falle ed anzi si lascia apprezzare. La regia è, tuttavia, decisamente piatta così come la direzione degli attori. La stessa Finocchiaro convince molto poco. Rimandato.

Giacomovie 2/04/10 10:00 - 1398 commenti

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Percorso a ritroso, intimo ed intimista, di un inconscio turbato. Tema di rilievo drammatico la cui consistenza viene però diluita da diverse divagazioni di contorno. Può essere considerato il testimone di un cinema italiano non privo di buone idee ma che si avvicina sempre più allo stile da fiction televisiva. Spicca però la Mezzogiorno, una "bestia" di attrice giustamente premiata per un ruolo emotivamente partecipe e concentrato, che dà il meglio di sé qualunque cosa abbia "di fronte", sia una semplice finestra o i fantasmi dell'infanzia. ***
MEMORABILE: "Forse ognuno di noi ha due voci, come succede agli attori dei film doppiati".

Myvincent 6/09/11 23:28 - 3741 commenti

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Ancora una volta campeggia il volto eternamente angosciato di Giovanna Mezzogiorno (e ne avrebbe pure ben donde), la recitazione è poco più che da soap (a parte la Finocchiaro e Battiston), la trama si frantuma in molte parti che non riescono a coagulare mai. L'ispirazione alla società italiana contemporanea produce un altro frutto mal riuscito nel tentativo maldestro di infilarci tematiche attuali e scottanti a tutti i costi. Mediocre, senza un suo perché...

Giùan 27/04/12 16:26 - 4559 commenti

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Permettetemi di perplimermi. Il film pecca di supponenza autoriale mal conciliantesi con la profondità che le tematiche trattate reclamerebbero. La Comencini ammanta di presunto rigore stilistico quel che rischia invece d'apparire solo italico cerchiabottismo. Troppo (diciamo anche tutto) è affidato alla resa degli attori, laddove la messa in scena avrebbe dovuto corroborare ed esplicitare la bestia nel cuore dei personaggi. Resta un coraggioso (nelle intenzioni) e non urlato (nei fatti) tentativo di scandaglio familiare. Grandi Lo Cascio e Finocchiaro.

Capannelle 1/05/12 23:41 - 4411 commenti

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Tante le tracce toccate dalla Comencini, ma alla fine rimane poco. Alcune sembrano di puro complemento e quella principale non convince del tutto. Lo Cascio buttato via; meglio le frivolezze della Finocchiaro. Come non di rado accade l'eleganza stilistica non è corrisposta da una profondità, una coerenza di contenuti. E anche come regia non tutto fila liscio: qua e là affiorano delle tonalità, dei dialoghi da piccolo schermo.

Elsolina 19/03/15 16:54 - 41 commenti

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La bestia nel cuore: la violenza, consumata in un contesto familiare che ha compromesso la vita di due fratelli costretti, seppur controvoglia, a fare i conti con un passato doloroso. Un buon cast in cui si contraddistinguono la Mezzogiorno, a suo agio nel personaggio drammatico, la Finocchiaro che si dimostra estremamente versatile e un tormentato Lo Cascio a cui viene affidata una parte breve quanto fondamentale. Un po' troppo forse la candidatura all'Oscar ma, tutto sommato, una buona prova per la Comencini.

Lou 23/09/16 22:24 - 1121 commenti

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La sceneggiatura ruota attorno a un tema centrale di forte drammaticità, edulcorato però con vicende di contorno che rendono la narrazione varia e gradevole, ma a tratti confusa e superficiale. L'argomento meritava probabilmente più coraggio e maggiore approfondimento. Giovanna Mezzogiorno riveste il ruolo a lei congeniale di donna rigorosa e autentica, anche se fragile e tormentata. Il suo sguardo intenso riflette in modo apprezzabile l'intimo sforzo di autoanalisi per elaborare il suo tremendo passato. Buona la prova complessiva del cast.

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Bubobubo 20/12/18 23:25 - 1847 commenti

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Perennemente incastrata fra cambio e acceleratore c'è la tendenza, tutta tricolore (quanto rimane dell'infausta stagione dei lacrima movie?), a infarcire di psicologismo diaristico vicende drammatiche di ogni sorta, secondo uno schema inconscio che le fa sembrare semplicemente delle costanti, minime variazione su tema. Qui l'abuso infantile, il rimosso, un segreto tra fratelli che si incrocia con le difficoltà e il doppiogiochismo della "nuova" vita adulta: tarallucci e vino li offre come da programma la Comencini, ma che spuntino indigesto.

Paulaster 29/04/20 14:48 - 4419 commenti

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Fratello e sorella rielaborano i traumi infantili. Argomento duro come gli abusi sui figli che solo a sprazzi (e grazie a Lo Cascio) fa riflettere. I flashback sono stucchevoli (con la scena dell’acqua ripresa da The hours) e i dialoghi tra la Mezzogiorno e Boni che sono un po' da sceneggiato tv. La parte con l’amica ipovedente sembra la più sincera, ma il ruolo della Finocchiaro sembra messo lì sono per stemperare. Da ricordare l’ultima battuta di Battiston dopo la nascita del bambino.
MEMORABILE: La Rocca nel camerino del negozio d’abbigliamento; La confessione di Lo Cascio; Il ruolo del bebè.
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