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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Radar men from the Moon
Anno: 1952
Genere: fantascienza (colore)
Regia: Fred C. Brannon
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/04/07 DAL BENEMERITO R.F.E.
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- Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., Pigro, Saintgifts, Daniela, Noodles - Gravemente insufficiente!:
R.f.e., Rufus68
Mi spiegate che senso aveva, nel 1953, distribuire in Italia un film simile? Compilation messa insieme cucendo insieme episodi di un cosiddetto 'serial' (ad essere precisi, di "Radar Men from the Moon", 1952). Gli italiani d'allora non sapevano neppure cosa fosse, un 'serial'! In più aggiungete che all'epoca quasi tutti schifavano la fantascienza (anche quella un pochino più dignitosa di questa) chiamandola fanta-scemenza e otterrete un quadro abbastanza preciso del misero incasso che questo puerile filmetto ha ottenuto nel nostro paese...
L'innegabile talento spettacolare del regista sarebbe stato degno di miglior causa. Il ritmo è incalzante e avvincente, al contrario di tanti film s/f del periodo, ma la storia è pessima, pullulante di ingenuità spaventose e di ridicole incongruenze. Non c'è una sola sequenza che non faccia ridere o piangere per la scempiaggine o l'assurdità delle idee o della trama. Il plot? Abitanti della luna che progettano l'invasione della terra con l'aiuto di cannoni atomici e inetti tirapiedi, combattuti da uno scienziato volante... Imbarazzante.
Da visionare in compagnia con la voglia di divertirsi e ridere a crepapelle. Se nel 1952 poteva essere classificato come "fantascienza", ora è inequivocabilmente un comico e di quelli tosti. Inevitabile il confronto con i prodotti di Ed Wood jr., anche se lui aveva una marcia in più nello stordire lo spettatore con situazioni talmente paradossali da travalicare ogni possibilità di giudizio. Qui invece si vuole dare una patina di credibilità e stupire con effetti speciali che ora, veramente, rallegrano la più noiosa delle serate.
MEMORABILE: Tutti i dialoghi (in italiano), da morire dal ridere.
Tre lunatici vestiti da carnevale preparano l'invasione terrestre con l'aiuto di due terrestri assoldati inetti, per nostra fortuna quattro umani riusciranno a contrastare i loro piani... Poveracciata che si annuncia tale fin dalla prima sequenza, con la presentazione dell'omino con lo scafandro volante. Trama e dialoghi demenziali, messa in scena misera, recitazione approssimativa. Glorioso pallino solitario? Beh, qualcosa rovina il quadro di totale inettitudine: la regia è discreta, la fotografia pulita, il montaggio accettabile. Risultato: una bischerata paradossalmente ben presentata.
MEMORABILE: La risposta a chi obietta "Questo non è un viaggio per un donna": "Oh non ricominciare, sarete lieti che ci sia qualcuno che vi prepara da mangiare"
Ridicolo... ossia che suscita risate (a denti stretti). Più che fantascienza è un avventuroso di bassa lega formicolante di scempiaggini (il casco e i razzetti del protagonista, impagabili; gli avanzatissimi lunatici, un branco di tontoloni). Col senno di poi stupisce il baldo ottimismo da Candide degli anni Cinquanta che prevedeva viaggi interplanetari e progresso inarrestabile alla mano di tutti. Propaganda o ingenuità?
La fantascienza anni '50 ha prodotto numerosi film validi per intenzione, ma con difetti troppo evidenti per essere apprezzati, almeno la maggioranza di essi. Questo film non fa eccezione. Se si salva negli effetti speciali, evitando di mostrare scene e personaggi ridicoli, non lo fa sotto il profilo della noia. La trama è più o meno sempre la stessa, salvo che stavolta nell'invasione di turno sono coinvolti anche dei terrestri. Ma lo svolgimento è noioso e privo di spunti degni di nota.
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- Il film in edizione doppiata in italiano ha la durata di 1h18, mentre la durata riportata sulla scheda IMDB di Radar Men from the Moon (titolo originale) è di 2h47, decisamente insolita per produzioni del genere in quel periodo.
Mistero presto risolto: nella parte della scheda relativa ai dettagli, si scopre che è una serie tv in 12 episodi, evidentemente "compattata" per farla uscire in italiano come film.
Questi i titoli degli episodi:
1) Moon Rocket, 2) Molten Terror, 3) Bridge of Death, 4) Flight to Destruction, 5) Murder Car, 6) Hills of Death, 7) Camouflaged Destruction, 8) The Enemy Planet, 9) Battle in the Statosphere, 10) Mass Execution, 11) Planned Pursuit, 12) Death of the Moon Man.
Il riferimento a "Rocket" non è casuale, in quanto il personaggio di Commando Cody, ossia il tizio volante, assomiglia molto al Rocket Man di un'altra serie tv: King of the Rocket Men del 1949.
Confrontando le rispettive locandine, si può vedere come i due personaggi, pur avendo nomi diversi, siano identici nel look:
Ultima modifica: 6/02/17 14:26 da Zender - Due immagini tratte da questa pellicola imperdibile. La prima spedizione terrestre verso la Luna, con il bagaglio a mano costituito da una valigetta in vimini da picnic e il seguente scambio di battute:
L'uomo in giacca e cravatta: "Ti ripeto, questo non è un viaggio per una donna"
Replica della tipa vestita in tutina:
"Oh, adesso non ricominciare: sarete lieti di avere qualcuno che vi faccia da mangiare".
Tizio nel mezzo con tuta da meccanico:
"Puoi dirlo forte!"
I poveri non sanno che ad attenderli sulla Luna ci sono i Lunatici, a loro volta intenzionati ad invadere la Terra.
Ecco il capo dei Lunatici con il suo abitino medieval/vescovile che punta la micidiale pistola spara-fumo:
