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MMJ Davinotti jr
Anno: 1965
Genere: comico (colore)
Regia: Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi
Note: Aka "James Tont operazione Uno". Seguito da "James Tont operazione Due" (1966).
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Nel periodo di maggior successo per l’agente segreto 007 (siamo all’epoca di GOLDFINGER) era naturale che l'Italia finisse per sfruttare il filone proponendone una versione dissacrante. Così, oltre a Franco e Ciccio con il loro DUE MAFIOSI CONTRO GOLDGINGER abbiamo anche Lando Buzzanca e il suo Giacomino Tontonati (in arte James Tont) alle prese con una nuova caricatura del celeberrimo Goldfinger. Qui prende il nome di Goldsinger e, sotto la copertura di talent scout musicale, organizza un piano per far saltare il Palazzo delle Nazioni...Leggi tutto Unite durante un congresso. Il tutto dovrà avvenire in un determinato momento del coro del Nabucco di Verdi (il celebre “Va, pensiero”), inno scelto dall'ONU per aprire il congresso. Tont è chiamato a sventare la tragedia. Diretto a quatro mani da Bruno Corbucci e Gianni Grimaldi, il film propone non una vera e propria parodia, ma una versione semiseria del personaggio Bond. Qui l'agente 007 ½ Lando Buzzanca vive sì situazioni paradossali (va a nuoto da New York a Londra, viene catapultato da Hong Kong a Miami grazie a speciali pennarelli a reazione…) ma non esagera mai con una prevedibile imbranataggine alla Clouseau. Buzzanca/Bond sembra quasi un’accoppiata credibile e il fascino latino del comico siciliano è innegabile. Purtroppo le trovate sono tutte mediocri, le risate latitano, ci vengono propinati interi proto-videoclip di Morandi, Rita Pavone, Pino Donaggio eccetera. Insomma, le intenzioni erano buone, il risultato resta modesto.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., R.f.e., 124c, B. Legnani
Fra le tante parodie ispirate, negli anni '60, ai film della serie James Bond 007 (nella fattispecie, quelli interpretati da Sean Connery) e fra le quali "salviamo" senz'altro quelle, piuttosto divertenti, di Franco e Ciccio (Due mafiosi contro Goldginger, Come rubammo la bomba atomica, ecc.), il James Tont di Lando Buzzanca ci è sempre parso uno dei più insignificanti, oltretutto davvero trascurabile sotto il profilo, ehm, "estetico", per colpa di Tont-girls (si dirà così?) assai poco avvenenti. Ma a voi fa ridere un film del genere?
Una delle parodie italiane del famoso film 007 - Missione Goldfinger, con Lando Buzzanca al posto di Sean Connery. Il personaggio che interpreta si chiama James Tont, inglesizzazione dell'italianissimo Giacomino Tontolini, agente segreto di Sua Maestà Britannica (anche se lui è siculo) che se la deve vedere con un emulo di Gert Frobe/Goldfinger. L'idea è buona, il nome fa presagire grasse risate, ma alla fine è solo una modesta parodia.
Forse lo spettatore ideale per la mini-serie di James Tont non è colui che non ama più di tanto la saga di James Bond. Qui qualcosa di azzeccato c'è. Buzzanca è sempre Buzzanca; è difficile trovare un'imitazione di Goldfinger fisicamente più azzeccata rispetto a quella del sempre adorabile Loris Gizzi. Ma troppe cose sono tirate per le lunghe (l'inseguimento con le automobili) e troppe le scempiaggini del protagonista, se non altro in linea con il cognome. Ne esce un film che si guarda sì, ma che delude in troppe fasi, a confronto delle sporadiche che causano sorisetti stiracchiati.
Bruno Corbucci HA DIRETTO ANCHE...
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- R.f.e. ebbe a dire nelle curiosità del film:
Vi vorrei racontare una storia: intorno al 1967 appare nelle edicole italiane (del tutto ignorato), un curioso fumetto, un numero unico, intitolato 007te (JamBon). Costava 150 lire e a sinistra portava ben chiara la dicitura "per adulti" (sic!). Trattasi di una sgangheratissima e mal disegnata parodia a fumetti (con incredibili errori di prospettiva e nelle dimensioni di cose e personaggi, per tacere delle battutacce del calibro di "Settate, Settete!", cioè "Siediti, 7te"!) dell'agente James Bond 007, con un protagonista che presenta una curiosa rassomiglianza con un Lando Buzzanca baffuto e siculo (ma se vogliamo, anche con il Riccardo Garrone della futura e poco citata parodia di Nick Nostro, Grazie zio, ci provo anch'io). Mi pareva divertente come aneddoto, raffrontato ai due James Tont!
"Settate settate" è veramente sublime, come gag (ovviamente in chiave trash). Penso comunque che Buzzanca fosse preso di mira spesso dai pornofumetti d'epoca, se consideriamo che esisteva (se non ricordo male) "Il montatore", il cui protagonista era un camionista modellato palesemente sulle fattezze di Lando (visto evidentemente come eroe macho per eccellenza)...
