Il popolo migratore - Documentario (2001)

Un documentario su uno dei fenomeni più belli della natura: la migrazione degli uccelli. Niente voci, solo uccelli di tutti i tipi, pinguini compresi. Un mix di belle immagini, colori e musiche che rendono il tutto gradevole e soprattutto molto rilassante, con un buon montaggio visivo. La particolarità sta nel fatto che gli uccelli non sono solo "ripresi" ma bensì "accompagnati" dalla cinepresa volante del geniale Jacques Perrin il quale segue tutti gli spostamenti degli animali, anche quando questi atterrano. Film per rilassarsi.

Interessante documentario che ci racconta le odissee alle quali sono sottoposti gli uccelli migratori durante i loro spostamenti. Immagini coinvolgenti frutto di un lavoro durato parecchio tempo, durante il quale alcuni esemplari di volatili sono stati educati a riconoscere gli operatori. Manca il commento fuori campo, sostituito da musiche assai consone allo scopo.

Niente di meglio per capire il mondo degli uccelli migratori di questo film che con vera maestria di regista e collaboratori vari riesce a mostrare una realtà davvero affascinante. La pellicola trasmette l'emozione di un mondo tutto da scoprire, con le sue regole e disposizioni naturali spesso di difficile comprensione. Un'occasione per girare anche il mondo con immagini straordinarie: spesso la telecamera segue da vicino gli stessi uccelli e come sfondo si ritrovano i paesaggi più disparati. Film consigliato a tutti gli amanti degli animali.

"Il popolo migratore" è un sorprendente documentario non tanto per le tematiche che tratta ma per le riprese a dir poco rivoluzionarie al limite dell'incredibile. Spesso ci si ha la sensazione di librarsi in volo con gli uccelli che acquisiscono quasi una propria umanità. Veramente sorprendente. Magnifici anche i paesaggi filmati. Da non farsi scappare.

Diretto dall'attore Jacques Perrin, è un bel documentario dedicato ad uno degli eventi più affascinanti della natura, la migrazione degli uccelli che viene affrontata con riprese veramente spettacolari e una tecnica che sta a metà tra il reportage naturalistico e la fiction, la quale riesce a coinvolgere pure emotivamente lo spettatore, anche grazie all'uso molto azzeccato di una colonna sonora particolarmente suggestiva.

Idea suggestiva, seguire la migrazione degli uccelli affiancandoli in volo nei viaggi immensi che compiono ogni anno. Il risultato è sensazionale, immagini ed inquadrature stupende, paesaggi incredibili, esperienza new age. Senza commento audio fuori campo, solo con il silenzio, i rumori naturali e un po’ di musica adatta alla situazione. Non ho ancora capito come abbiamo fatto a realizzarlo, sarebbe molto interessante vederne il backstage. Un grande documentario per chi ama davvero la natura.

La migrazione degli uccelli: uno dei fenomeni più affascinanti della natura presentato in uno straordinario documentario in cui i prodigi della tecnica di ripresa sono riusciti a conquistare la fiducia degli animali. Immagini emozionanti, accompagnate dalle appropriate musiche di Coulais e senza quei superflui commenti off tra l’entusiastico e il drammatico che spesso appesantiscono molti altri documentari.

Molto piacevole. Operazione realizzata con ricchezza di mezzi, per scegliere novanta minuti di immagini splendide, talora spettacolari e talora intime, talora "normali" e talora toccanti (il cucciolo di pinguino assalito, l'anatra con l'ala spezzata che diventa una preda). Poca retorica, commento saggiamente ridotto all'osso, scene affascinanti. Da vedere, senza dubbio.

L'abilità tecnica è al servizio della necessità espressiva, le immagini virtuosistiche qui divengono semplicemente immagini bellissime, emozionanti. Il mondo del popolo migratore è un mondo altro ma nel quale ci ritroviamo, e il volo, esperienza anatomicamente negataci, ma sempre cercata, qui sembra possibile: è un volo spirituale, che rappresenta la conquista dell'assoluta libertà e consonanza con la natura.

Strettamente imparentato a Microcosmos, il popolo dell'erba, il film risulta molto più elaborato e ripreso con ogni mezzo possibile anche se prevalentemente in deltaplano, con ore e ore passate con i migratori al fine di farli abituare ai rumori del motore, o in aliante. Vengono passate in rassegna le varie specie che vengono seguite nelle rotte più spettacolari attraverso paludi e addirittura nel deserto. Ottimi fotografia, montaggio e musiche.