Incompreso - Film (1966)

Incompreso
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Anno: 1966
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "Incompreso - Vita col figlio", ma non "L'incompreso". Tratto dal romanzo omonimo di Florence Montgomery del 1869.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/04/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 8/04/07 18:30 - 3015 commenti

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Micidiale film di Comencini buonanima, dall'inesorabile meccanismo lacrimogeno, e formidabile spot a favore dei figli unici (o di Erode, per i più estremisti). La celeberrima storia del console inglese a Firenze che trascura il sensibile figlio maggiore a pro dell'odioso ed egomaniaco minore ha inondato milioni di fazzoletti, e attirato al bambino più piccolo chilometrici rosari di bibliche maledizioni. Una delle massime espressioni del sadismo cinematografico, a suo modo un classico.

B. Legnani 24/06/07 00:17 - 5532 commenti

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Traumatica esperienza cinematografica infantile, fra i più celebri (o famigerati?) lacrima-movie tricolori, duretto da reggere anche in età matura, quando si è padri. Qui (verrebbe da dire "purtroppo") tutto è anche girato bene, con Comencini che dirige i bambini da par suo, per cui non ci si può neppure vendicare più di tanto di quanto subìto in età adolescenziale. Presenze della Facchetti e della Moll (le due bambinaie), della Granata (la stiratrice) e di Silla Bettini (maestro di judo), che l'anno prima, per lo stesso Comencini, aveva impersonato Lo Smilzo.
MEMORABILE: La scoperta che la voce della madre al registratore, una volta cancellata, non è più recuperabile.

Galbo 7/05/08 05:40 - 12393 commenti

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Considerato il capostipite del filone lacrimevole che ha avuto fortuna in italia negli anni 60-70, ne è comunque l'esempio migliore e (se si può dire per questo genere cinematografico) il più equilibrato. Il merito va a Luigi Comencini che ebbe un particolare talento nella direzione dei bambini (come dimostra il suo Pinocchio televisivo) e che dirige un film certamente commovente, ma anche rispettoso del mondo spesso tormentato e sentimentalmente complesso dell'infanzia. Buon cast.

Redeyes 8/05/08 14:05 - 2449 commenti

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Lacrima movie par excellance e che eccellenza! Un film che non si dimentica vuoi per la tragicità dell'epilogo, vuoi per un'ottima regia ed una sceneggiatura curata, nonchè un certo panorama come background. Introspezione dei personaggi tutt'altro che sommaria, si fa vivere allo spettatore i vari stati d'animo dei personaggi. Se proprio si deve piangere facciamolo almeno con un buon film come questo del nostro Comencini!

Mfisk 9/05/08 15:11 - 127 commenti

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Il fatto che dai miei pochi ricordi d'infanzia emerga - vivida - l'immagine di una tenda a ossigeno, dà una misura della forza narrativa di questa pellicola. Rivistala, da grande, ho avuto modo di apprezzare il profondo disegno psicologico dei protagonisti, tutti azzeccatissimi e la bravura degli interpreti, primo tra tutti il piccolo Stefano Colagrande. Nel mio personale giudizio pesa tuttavia il fatto che questo film è veramente "troppo" lacrimevole e che al cinema si va per il piacere: ci sono già tanti motivi al mondo per farsi le pere!

Pigro 2/06/08 10:25 - 9666 commenti

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Grande esempio di cinema delle lacrime. La storia del bambino più grande, maltrattato dal genitore che non ne comprende i bisogni e responsabilizzato nei confronti del fratellino più piccolo, rimane scolpita nei ricordi di chi vede questo film e questa è la riprova della sua riuscita. Ottimo Comencini per un film di altissima qualità e sensibilità; bravi Anthony Quayle, padre incapace di affetto e Stefano Colagrande, il figlio dallo sguardo profondo e doloroso. Efficacemente petulante e insopportabile il piccolo Simone Giannozzi.

Cotola 15/08/08 04:38 - 9044 commenti

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Discreta riduzione cinematografica del (brutto) romanzo di Montgomery, non poi così lacrimosa come tutti dicono, soprattutto se si tiene conto del materiale di partenza. Il merito è sicuramente tutto di Comencini che riesce a mantenere un certo e meritevole grado di sobrietà che permette di arrivare alla fine senza troppi affanni e senza farsi venire l'orchite.

Matalo! 16/08/08 22:20 - 1378 commenti

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Assolutamente non un lacrima movie, nonostante l'origine letteraria di Florence Montgomery; è un film che commuove, ma Comencini aveva rispetto per i bambini e la figura del protagonista ne esce più analizzata sulle fragilità di essere primogenito (io so che vuol dire) che sul versante della commozione a suon di colpi bassi. Tenero e triste, riuscito.
MEMORABILE: Il pranzo del console con l'ambasciatore africano, dove il piccolo si terrorizza gridando "Sono cannibali".

Markus 16/06/10 11:45 - 3687 commenti

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Il cosiddetto lacrima-movie italico ha un capostipite: questo film; perciò, visto e considerato il lungo e proficuo filone che ne seguì, si capisce l’importanza strategica e commerciale di questa pellicola. Il "regista dei bambini" Luigi Comencini diresse con grande senso psicoanalitico questo film, ma anche con raro fiuto, visto che intuì lo spettacolo del dramma umano visto da chi non lo subisce. Il pubblico (un po’ morbosamente a dire il vero) gradì la scelta. Struggente.

Roger 7/03/12 21:32 - 143 commenti

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Qualche lacrima è lo scotto che si rischia di dover pagare per un film che riesce ad entrare in quel labirinto che è l'infanzia di questi due fratelli. A farci caso i momenti migliori sono quando rimangono soli, a cercarsi e a consolarsi per un mondo adulto con cui ogni tentativo di contatto, appartenenza si risolve in un equivoco. E il momento "peggiore" è proprio il finale lacrimogeno, con un contatto tanto consolatorio e liberatorio a vederlo al cinema, quanto difficile che avvenga nella realtà.
MEMORABILE: L'albero che per Andrea diventa "l'audaciometro".

Luigi Comencini HA DIRETTO ANCHE...

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Nando 26/12/12 16:54 - 3814 commenti

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Corretta trasposizione cinematografica del noto romanzo. Comencini non cerca il facile e spicciolo pietismo ma sa dosare le emozioni con mestiere. Il figlio maggiore è stupidamente rimproverato da un padre austero e incapace di svolgere la propria missione. Cast appropriato nonostante l'insopportabile vocetta di Milo.

Gabrius79 2/08/13 02:01 - 1427 commenti

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Splendido film drammatico diretto con stile asciutto dal bravo Luigi Comencini. Tratto da un mediocre libro si è riusciti a ricavarne una storia coinvolgente che appassiona lo spettatore dall'inizio alla fine. Il cast è ben diretto e di sicuro si è di fronte a uno dei più bei film strappalacrime della storia del cinema italiano. Da rivedere.

Jurgen77 29/06/16 15:01 - 629 commenti

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Visto in età "fanciullesca" il film è veramente toccante e strappalacrime. Oggi forse un po' meno, ma sempre comunque profondo e psicologicamente toccante. Il film fu poi capostistipe di altri "lacrima movie" sicuramente di ben altro livello (in senso negativo si intende). Quayle sempre abbastanza "freddino" come attore. Comencini all'apice del successo.

Homesick 28/06/16 17:17 - 5737 commenti

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Meno strappalacrime di altri film italiani tipici del genere, anche perché Comencini organizza il materiale narrativo come una commedia sull'infanzia, concentrando la drammaticità nei momenti riguardanti il padre incapace di comprendere e comunicare quell'affetto di cui il sensibile figlio maggiore avrebbe bisogno. Quayle rende ogni espressione con il controllo del sommo professionista e Colagrande è abilissimo nel trattenere rabbia e dolore con la stoicismo di un adulto; opportunamente chiassoso, frignante e insopportabile il piccolo Giannozzi.
MEMORABILE: Il pranzo con i nigeriani; la lettura del tema iniziato e il suo completamento.

Guru 4/11/17 10:04 - 348 commenti

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Tratto dall'omonimo libro, è un film adatto ai tempi che cattura la sensibilità dello spettatore grazie a una sceneggiatura che racconta e trasmette emozioni. D'altronde la lacrima facile soprattutto se trattasi di bambini è un terno al lotto. Ottime le location e la fotografia. Un ricordo merita la Moll, sempre elegante e discreta nella vita come nella recitazione.

Paulaster 8/05/18 11:47 - 4419 commenti

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La morte della moglie del console inglese provocherà la reazione emotiva del figlio primogenito. Grande delicatezza nell’affrontare il lutto in età acerba, pur arrivando a un finale straziante. Ben tracciati l’unione tra fratellini, la mancanza dell’affetto e il senso di abbandono. Senso di colpa paterno che fa riflettere dal punto di vista adulto. Piccola retorica in qualche frase a effetto.
MEMORABILE: La libertà di sbronza; Il cavallo “imbirizzito”; Il letto con di fronte il ritratto della madre; Il delirio dell’esercizio non finito.

Siska80 23/04/20 11:19 - 3794 commenti

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Splendido dramma sull'incomunicabilità: padre e figlio non riescono a esternare il reciproco affetto perché entrambi chiusi nel proprio dolore, che cercano ostinatamente di nascondere agli altri; soprattutto al piccolo Milo, verso il quale hanno un grande senso di protezione. Buon ritmo, dialoghi toccanti nella loro genuinità, musiche sognanti, convincente il cast (il tenero e un po' malinconico Colagrande regge sulle sue esili spalle tutto il film in maniera stupefacente). Pedagogico.
MEMORABILE: Il tema incompiuto.

Zampanò 18/07/20 20:03 - 381 commenti

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Fa sempre lo stesso effetto questo film, a ogni passaggio tv: se non si è in vena di commozione da ultimo stadio si cambia canale in un nanosecondo; se invece la voglia di viva empatia ha il sopravvento, sarà il caso di rivederlo ancora. Il bivio serve a giustificare la fama meritata di cult, oggi certo invecchiato, che va oltre la maestria indubbia di Comencini per riposare sul taglio d'occhi di Andrea, attore scoperto per caso, amatissimo da generazioni di spettatori, e che - guarda il caso - abbandonerà il cinema per diventare, da grande, un chirurgo.
MEMORABILE: L'inutile tentativo di riportare sul nastro cancellato la voce della mamma; Andrea e Milo giocano agli 007.

Daniela 11/03/21 10:01 - 12662 commenti

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Vedovo con due figli, il console inglese a Firenze tratta con severità il figlio maggiore di 8 anni giudicandolo insensibile, mentre riserva le sue attenzioni al minore... La definizione di capostipite del genere "lacrima-movie" sta stretta al film di Comencini: certo fa piangere ma, a differenza di quasi tutti gli epigoni, non scade nel ricattatorio ma risulta piuttosto credibile nel mostrare il dolore del piccolo protagonista per la perdita della madre e l'atteggiamento inaffettivo del padre, e questo senza trasformarlo in un adulto in miniatura.  Film pudico, ben interpretato.
MEMORABILE: Il nastro con incisa la voce della mamma; Il fratellino realisticamente insopportabile.
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  • Homevideo Homesick • 4/11/09 08:56
    Scrivano - 1363 interventi
    In uscita il 2 dicembre 2009 per Medusa Video.
  • Homevideo Noir • 19/11/09 21:42
    Galoppino - 573 interventi
    Lingue principali: Italiano
    Sottotitoli principali: Italiano per non udenti
    Audio Italiano: Dolby Digital 2.0 Mono
    Rapporto Schermo: 1.33:1

    Extra: Intervista a Piero De Bernardi e Cristina Comencini + Filmografia di Luigi Comencini

  • Musiche Roger • 13/03/12 21:51
    Fotocopista - 2919 interventi
    IL tema conduttore del film è di Mozart
    http://www.youtube.com/watch?v=mf711o8jAQA
  • Discussione B. Legnani • 26/04/13 18:48
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Nel vedere le VERIFICATE mi è venuto in mente, secoli dopo aver visto il film, che quando il protagonista salute le due ragazzine lo fa in modo bizzarro (forse dice di chiamarsi in modo strano, tipo James Bond...).
    Non ricordo esattamente come. Mi dite come si congeda?
    Grazie.
    Ultima modifica: 26/04/13 18:51 da B. Legnani
  • Discussione Roger • 26/04/13 19:01
    Fotocopista - 2919 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Nel vedere le VERIFICATE mi è venuto in mente, secoli dopo aver visto il film, che quando il protagonista salute le due ragazzine lo fa in modo bizzarro (forse dice di chiamarsi in modo strano, tipo James Bond...).
    Non ricordo esattamente come. Mi dite come si congeda?
    Grazie.


    Le due ragazzine gli chiedono :"Ma tu come ti chiami?"
    "Dracula.."
  • Discussione B. Legnani • 26/04/13 19:13
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Roger ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Nel vedere le VERIFICATE mi è venuto in mente, secoli dopo aver visto il film, che quando il protagonista salute le due ragazzine lo fa in modo bizzarro (forse dice di chiamarsi in modo strano, tipo James Bond...).
    Non ricordo esattamente come. Mi dite come si congeda?
    Grazie.


    Le due ragazzine gli chiedono :"Ma tu come ti chiami?"
    "Dracula.."


    Grazie.
  • Musiche Lucius • 15/02/17 13:13
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 15/02/17 14:00 da Zender
  • Discussione Siska80 • 25/04/20 11:28
    Comunicazione esterna - 672 interventi
    Secondo me è sbagliatissimo definirlo il capostipite dei lacrima movie: cosa riduttiva per un film che ha un bell'intreccio, non insiste fin dall'inizio sul dramma e la melassa e, per certi versi è anche pedagogico. E comunque, nel filone strappalacrime andrebbero inseriti anche i film in cui una storia d'amore và a finir male per la morte di uno dei due (oltre alle sceneggiate napoletane, ovviamente).
  • Discussione B. Legnani • 25/04/20 13:03
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Siska80 ebbe a dire:
    Secondo me è sbagliatissimo definirlo il capostipite dei lacrima movie: cosa riduttiva per un film che ha un bell'intreccio, non insiste fin dall'inizio sul dramma e la melassa e, per certi versi è anche pedagogico. E comunque, nel filone strappalacrime andrebbero inseriti anche i film in cui una storia d'amore và a finir male per la morte di uno dei due (oltre alle sceneggiate napoletane, ovviamente).

    Mmmmhhhh... il fatto che sia un film d'autore, con bell'intreccio, non mi pare che contrasti col definirlo il capostipite dei lacrima movie… Il fatto che il genere abbia prodotti film inferiori, talora bruttissimi, non inficia il valore del capostipite.
    La definizione di lacrima movie, inoltre, non può comprendere i film che tu citi (strappalacrime), perché nata in tempi recenti (Pulici, mi pare) per i film che seguono questo, con bimbo malato/morente.
    In altre parole, strappalacrime non è, per quanto possa parere strano ragionando etimologicamente, sinonimo di lacrima movie.
    Ultima modifica: 25/04/20 13:43 da B. Legnani
  • Musiche Matemalex • 7/02/21 16:53
    Galoppino - 496 interventi
    Ad integrazione del post di Roger, il brano ricorrente di W.A. Mozart è il 2° movimento (adagio) dal Concerto per pf e orch. n. 23 K. 488

    Sequenze nelle quali compare il brano