Una donna in carriera - Film (1988)

Una donna in carriera
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Impiegata in una grande azienda di trading, Tess (Griffith) dimostra grande insofferenza per un posto che non sente suo; date le continue bravate in ufficio continuano così a cambiarle posizione, finché non finisce a fare da segretaria a una manager del gruppo, Katharine (Weaver), donna sicura di sé in apparenza anche disponibile e cortese. Quando quest'ultima cade dagli sci ritrovandosi costretta a letto in ospedale per una lunga degenza, Tess la sostituisce parzialmente e, quando capisce che la donna le stava per rubare un'idea che lei le aveva proposto, subentra di prepotenza nell'affare relazionandosi direttamente (in tutti i sensi) pure con l'uomo (Ford) che nelle intenzioni era il partner principale....Leggi tutto Una donna in carriera per l'appunto, cui però Melanie Griffith regala un'appeal molto particolare, favorita anche dalla buona sceneggiatura. Con la sua aria trasognata, meno decisa di quanto vorrebbe apparire, delusa da una vita che le riserva regolarmente brutte sorprese (una sera tornando a casa anticipatamente trova il fidanzato/Baldwin a letto con un'altra), Tess è personaggio piuttosto originale, decisamente diverso da quello più stereotipato confezionato per la Weaver (comunque brava a non rendersi odiosa da subito). E' su di lei che è costruito un film profondamente immerso (dai vaporosi tagli di capelli alle giacche con larghissime spalline) negli Anni Ottanta; sui suoi rapporti di lavoro che le propongono inaspettatamente un trampolino di lancio per la carriera e sui rapporti nella vita di tutti i giorni: le colleghe con la festa per il compleanno in ufficio, il fidanzato che sorpreso in pieno amplesso con un'altra le dice: "Aspetta, non è come sembra! O meglio, lo è, ma posso spiegarti". In tutto questo s’inserisce l'avvio della relazione con l’inatteso partner in affari, gestita però poi in modo meno brillante del resto: la fase centrale del film, con la messa a punto del piano per l’acquisizione della stazione radiofonica, rallenta i ritmi e affatica la narrazione con dialoghi poco interessanti in attesa che invece si concretizzi lo scontro faccia a faccia con chi è uscito di scena "per infortunio": Katharine torna a casa per ritrovarsi in un mondo alla rovescia, che non comprende. E che quando comprenderà... L'ultima parte è la migliore, in cui maggiormente emergono le peculiarità del personaggio affidato a una Griffith che ne lascia leggere magnificamente la fragilità (si guadagnò la nomination all'Oscar, così come la Weaver e Joan Cusack nel ruolo dell'amica/complice). E' forse la regia di Mike Nichols (nomination pure ler lui, ma quell'anno l'incetta di statuette la fece RAIN MAN) a non saper sempre cogliere la brillantezza di un'ottima sceneggiatura, ma la confezione è di serie A, dalla fotografia alle musiche (l'unico Oscar lo vinse Carly Simon per la canzone "Let The River Run"). Poco incisivo Harrison Ford in un ruolo da "spalla"; più simpatico Baldwin e solo un cameo in auto per Kevin Spacey come manager che cerca di portarsi a letto le segretarie, ma è un film in cui al centro stanno le donne.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/04/07 DAL BENEMERITO MAGNETTI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/08/18
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Magnetti 6/04/07 11:39 - 1103 commenti

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Ambientato nel mondo della finanza d'assalto, il film è un pretesto per esibire la recitazione delle due protagoniste: la spocchiosa e scorretta Sigourney Weaver e la umile ma risoluta Melanie Griffith. Harrison Ford fa la spola fra le due, rimanendone un po' offuscato, ma per demeriti del copione più che suoi. Un po' smielato in alcune parti. La frase da ricordare? Quella di Melanie Griffith che dopo aver bevuto una Tequila (insieme a un antistaminico) dice "Ho una testa per gli affari ed un corpo per il peccato".

Sadako 3/06/07 22:45 - 177 commenti

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Classica commedia dedicata al gentil sesso, con un gruppo di personaggi sterotipati e un cast di nomi famosi. La "sorellastra" cattiva e arrivista, la cenerentola in versione segretaria (tradita da tutti, tranne che dalle amiche/colleghe) e il bel principe travestito da mago della finanza. Per quanto scontato e prevedibile, riesce sempre a strappare un sorriso o una lacrimuccia ad ogni visione. Il primo per la la bella storia, la seconda per gli improbabili vestiti, le acconciature e il trucco che più anni 80 non si può.

Caesars 25/06/07 13:24 - 3779 commenti

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Ennesiva variazione della favola di Cenerentola. Qui la protagonista (Melanie Griffith) deve vedersela con un capo carogna, Sigurney Weaver, riuscendo ad approfittare di un incidente capitato a quest'ultima per portarle via fidanzato (Harrison Ford) e posto. Il film vale per la buona interpretazione da parte del cast di attori e per il ritmo vivace condito da battute efficaci. Mike Nichols ha fatto di molto meglio, ma non ci si può lamentare.

Il Gobbo 16/12/07 19:05 - 3015 commenti

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Decente commedia di Nichols che affastella sterotipi ma li rende appena più digeribili con qualche battuta azzeccata e con protagonisti in palla (le donne, perchè Ford attraversa il set con la vitalità di un frigorifero); cast secondario notevole con diversi nomi. Come sempre i film del periodo rivisti ora suscitano angosciosi interrogativi sulle acconciature e i vestiti che pure, chi più chi meno, si son portati...

Puppigallo 17/12/07 17:07 - 5259 commenti

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Pellicola che dei meriti li ha anche (il ritmo, l'ambientazione, il fatto che gli squali possano anche essere di sesso femminile). Ma il tutto sa troppo di fasullo, costruito; e la protagonista è poco credibile come donna intuitiva e piena di risorse. La Weaver, invece, nonostante calchi un po' la mano nella recitazione, non se la cava male. Ford, più che altro, fa la figura del bamboccione buono. Vedibile, ma usa e getta.
MEMORABILE: La Weaver deve fare i conti con la sua totale impreparazione, proprio davanti al cliente (figura di m....).

Galbo 23/12/07 20:03 - 12380 commenti

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Discreta commedia realizzata con classe da una vecchia volpe del cinema americano, Mike NIchols; la storia della scalata sociale e professionale della segretaria in carriera di un'insopportabile manager, è una buona occasione per mettere alla berlina il rampantismo della società tipico degli anni '80 e già celebrato in film come Il segreto del mio successo. Il film di Nichols è più convincente per la bontà della sceneggiatura e per la presenza di attori di grande carisma come Ford e la Weaver. Brava anche Melanie Griffith.

Saintgifts 12/09/10 12:14 - 4098 commenti

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Passato in tv proprio l'11 settembre (per via che nell'incipit si vedono svettare le Torri gemelle?). La commedia è molto godibile e intrattiene divertendo. Gli attori ci sono e la Griffith, brava, spende anche il fascino del suo corpo, non più giovanissimo ma sempre seducente. Naturalmente si fa il tifo per la segretaria che si è fatta da sola e con determinazione e ha le idee buone. Il mito del "tutto si può in America", basta non arrendersi mai (ma ci vuole sempre una buona dose di fortuna), è qui rappresentato molto bene. Tra favola e realtà.

Giacomovie 26/08/11 17:55 - 1397 commenti

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Commedia dinamica in cui mondo degli affari è trattato con uno strato di patinatura sofisticata (tipica di Nichols). C’è il meglio del cast di quegli anni, con una Griffith vera donna di classe. Cambia spesso look senza alterare il suo fascino, ed è perfetta come simbolo dell’evoluzione femminile che in quegli anni rafforzava le sue basi, in rappresentanza di quelle donne con “un cervello per gli affari e un corpo per il peccato”.
MEMORABILE: “A questo mondo non otterrai mai niente se aspetti che gli eventi che desideri ti piovano dal cielo. Devi provocarli.”

Markus 4/09/11 23:07 - 3682 commenti

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Film sulla cenerentola americana degli Anni '80 che attinge - e fece bene in quel periodo - al cosiddetto “sogno americano” allora ancora in auge prima che scoppiasse come una bolla di sapone. Stiamo parlando di favola e come tale va presa, ma la pellicola ha i tempi giusti, entusiasma e il cast appare azzeccato (anche se a dire il vero la Griffith ha l'aria d’esser più bella che furba). Formidabile nel ruolo di “capa” la Weaver: con lei il film prende la piega della quasi verità. Ford fa il bello, ma serve. A suo modo un cult-movie.

Cotola 7/04/12 18:54 - 9009 commenti

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Il risultato finale non è per nulla malvagio: la commedia è, infatti, simpatica e regge bene, grazie ad un buon ritmo, fino alla fine. Tuttavia è difficile non provare un pizzico di delusione se si pensa che a dirigerla è un certo Nichols che in passato aveva dato prova di avere ben altro spessore. Qui invece si resta molto in superficie e per giunta temi e situazioni non sono particolarmente originali. Cast molto ricco, con le donne che fanno miglior figura dei maschietti che sono un po' troppo imbambolati.

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Luchi78 29/05/12 13:49 - 1521 commenti

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Il segreto del mio successo in versione femminile: manca il brio di Michael J. Fox, ma ci pensa la grazia della Griffith a rimediare, soprattutto dopo il cambio di acconciatura (invece della Cusack che adotta per tutto il film un look dei peggiori anni '80). Sigourney Weaver è al top della forma e non esita a mostrarlo nonostante il ruolo poco simpatico, Harrison Ford è il belloccio di turno. Ritmo non proprio serrato, colonna sonora composta da un'unica hit di successo. Visto una volta può bastare.

Modo 23/01/14 11:11 - 948 commenti

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Commedia piacevole anche se a volte appare troppo patinata. Fra tutti direi che spicca Sigourney Weaver, ma nel complesso non delude nessuno. Leggero e spensierato, senza chiedere molto, si lascia vedere senza grossi cedimenti. Siamo ancora in pieni anni 80 e si vede!

Hearty76 21/07/14 13:47 - 258 commenti

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In un tripudio di acconciature vaporose, abiti con le spalline e monitor dalle schermate verdi, ecco un bel gioiellino degno d'esser ricordato. Bello e accattivante il connubio/scontro tra la Griffith e la Weaver, che si contendono la scalata al successo tra pericolosi equivoci e talento da vendere. Pur inscenando un tipico canovaccio "all'americana" non esagera coi cliché, anzi è apprezzabile il modo in cui il tono della commedia sa cedere il passo a quello più verosimile del dramma. Da vedere.

Rambo90 27/11/15 16:10 - 7679 commenti

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Una gran bella commedia, che riesce nel duplice intento di intrattenere ma anche di dare un piccolo sguardo al mondo dei broker americano, quasi come se si trattasse di una versione di Wall Street al femminile. Nichols dirige con grande classe, evitando una confezione eccessivamente patinata e con una gran cura per i particolari. Cast in stato di grazia: bravissima la Griffith, adeguata la Weaver, non proprio protagonista ma in parte Ford e un bel cast di supporto (c'è persino una piccola apparizione di Kevin Spacey). Gran colonna sonora.

Paulaster 25/07/17 12:06 - 4391 commenti

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Segretaria rampante soffia affari e fidanzato al suo capo donna. Commedia prevalentemente romantica che mette in secondo piano l’edonismo ottantiano per dare rilievo alle quote rosa nel business di New York. Weaver la migliore e Griffith che sfrutta più volte il fisico; per i maschi Harrison è gigione ma non esagera e Baldwin ha una parte scritta male. Come ritmo scorre bene senza cercare la battuta facile a ogni costo.
MEMORABILE: Harrison che si cambia la camicia in ufficio.

Gugly 27/08/18 12:13 - 1185 commenti

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Commedia sognante (negli USA anche un'umile segretaria può aspirare in un amen a un posto dirigenziale) dove a farla da padrona è il look ottantiano: più sfumato per la Weawer (il suo personaggio è già arrivato, deve evitare eccessi), calcato per la Griffith e calcatissimo per Joan Cusack (mancava solo Cindy Lauper a completare il gruppo); al di là della vicenda piacevole e simpatica lacrimano gli occhi, davvero ci siamo conciate con litri di lacca e spalline degne di un giocatore di football? Harrison Ford pervenuto poco.

Anthonyvm 3/08/21 16:11 - 5640 commenti

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Una vetrina di costumi, musiche e capigliature deliziosamente "eighties" per una commedia al femminile ben scritta e ben interpretata (cast ricchissimo, anche se spesso ci si limita ai camei, con particine per Kevin Spacey e Oliver Platt, o a ruoli minori come il fedifrago Baldwin). Il succo del plot (equivoci, triangoli amorosi, risolutezza premiata) ha poco di nuovo da offrire, così come lo stile narrativo, adeguato ma non brillante, di Nichols. La forza vitale dell'opera è quindi da ricercare nelle due protagoniste (ottime sia la Griffith sia la Weaver). Merita almeno una visione.
MEMORABILE: Baldwin beccato insieme all'amante; La scoperta del tradimento della Weaver; La festosa convalescenza della Weaver; Irruzione al colloquio; Il finale.

Daniela 2/06/22 07:44 - 12625 commenti

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Segretaria talentuosa che è vista rubare una buona idea dalla sua manager proterva ne prende il posto quando questa resta bloccata da un infortunio... Versione impiegatizia di Eva contro Eva in cui in palio oltre al successo professionale c'è anche un bel maschio. Non all'altezza del capolavoro di Mankiewicz ma comunque piacevole, ben ritmato e con un trio di interpreti in forma in cui spicca Weaver, perfetta in un ruolo odioso. La critica al rampantismo viene sfumata dalla riconferma implicita del potere maschile e il finale ironico ridimensiona la scalata sociale della protagonista.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 9/11/09 10:02
    Scrivano - 5591 interventi
    Michelle Pfeiffer e Meryl Streep furono considerate per il ruolo di Tess e Katharine.

    Fonte: Imdb
  • Musiche Lucius • 23/05/11 11:27
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 23/05/11 12:11 da Zender
  • Curiosità Zender • 13/06/18 18:53
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Curiosità Buiomega71 • 4/10/21 19:16
    Consigliere - 1 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("I filmissimi", lunedì 18 marzo 1991) di Una donna in carriera:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/donnin.jpg[/img]