Il mistero delle dodici sedie - Film (1970)

Il mistero delle dodici sedie
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Twelve Chairs
Anno: 1970
Genere: commedia (colore)
Regia: Mel Brooks
Note: Aka "Il mistero delle 12 sedie"

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/03/07 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 27/04/09 11:07 - 9673 commenti

I gusti di Pigro

Vecchio aristocratico, giovane imbroglione e prete poco ortodosso alla ricerca dei gioielli nascosti in una sedia. La storia è simpatica e, per il meccanismo da indagine, riesce a tenere incollati allo schermo. Al suo secondo film Brooks sceglie la solidità strutturale di un romanzo, divertendosi per l'intrigo, ma cedendo ben presto alla caricatura (esagerata nella figura del prete rispetto agli altri) e alle gag anche un po' caciarone, perdendo di vista le sottigliezze originaire della vicenda. Si vede comunque con piacere.

Giùan 10/05/13 07:06 - 4562 commenti

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Tra le più misconosciute, è invece una delle mie favorite follie di Brooks. Lontano dal fuoco di fila di battute dei suoi capolavori (ma anche dalle stiratissime gag delle prove minori), Mel trova nel pluriadattato racconto di Il’f e Petrov, la mitigante “toska” (malinconia) russa per la sua esuberante comicità ebraica. Il film ne guadagna, diventando un notevole esempio di commedia avventurosa, in cui lo stesso esibizionismo gigionesco di De Luise è un passabile intermezzo del dinamico duo Moody-Langella, maschere attoriali di rara tridimensionalità.
MEMORABILE: L’incontro con il “grande attore-regista”; Moody che fa l’epilettico (scena ripetuta nell’indovinato finale); De Luise rifugiato sull’alta roccia.

Cotola 11/12/16 13:20 - 9052 commenti

I gusti di Cotola

Frankestein jr a parte, non ho mai amato particolarmente il cinema di Mel Brooks poiché non ne apprezzo più di tanto, parere assolutamente personale, la sua comicità. Qui però siamo dinanzi ad una pellicola diversa dalle altre: la storia, a differenza del solito, ha una sua forza narrativa (è tratta da un buon racconto) ed è pregna di una malinconia e di un'amarezza di fondo (vedi il finale) che il regista è bravissimo a rendere. Il grado di coinvolgimento è buono e non manca qualche bel momento (non sono tanti) comico e divertente.
MEMORABILE: Il finale.

Caesars 12/02/19 10:43 - 3794 commenti

I gusti di Caesars

Commedia che, pur rimanendo ben distante dai vertici brooksiani, è sicuramente migliore di molti altri film diretti dal regista. Quelle che funzionano meglio sono le situazione in cui prevale la malinconia e un sentimento dolce/amaro, anche se va detto che ci sono anche situazioni divertenti piuttosto riuscite. Non mancano, come spesso accade a Brooks, momenti esagerati che non convincono appieno (esempio la figura del prete interpretato da Dom DeLuise) che potevano essere gestiti meglio; comunque uno dei film più "misurati" del nostro.

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  • Discussione Mauro • 7/09/18 12:49
    Disoccupato - 11992 interventi
    Il film è ispirato al romanzo "Le dodici sedie" degli scrittori russi di Il'ja Arnol'dovi Il'f e Evgenij Petrovi Petrov, dal quale l'anno precedente era stato tratto un altro film, Una su 13, interpretato da Vittorio Gassman e Sharon Tate
  • Discussione Caesars • 12/02/19 09:25
    Scrivano - 16812 interventi
    Come giustamente scrive Mauro, il romanzo "Le dodici serie" era già stato portato sullo schermo nel 1969, nel film diretto da Nicolas Gessner e Luciano Lucignani.
    Va però precisato che le trasposizioni cinematografiche/televisive di questa commedia sono state assai numerose, specie in Russia.
    Nei tardi anni '70 su qualche emittente privata vidi una di queste versioni fatte in URSS, ma non sono riuscito ad identificare quale (consultando Imdb pensavo a quella diretta da Leonid Gaidai, il nome del regista mi ricordava qualcosa, ma la lunghezza di 159' mi sembra eccessiva...).
    Anche il nostro Mazzacurati ne girò una sua versione: La sedia della felicità.