Angel-A - Film (2005)

Angel-A
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Titolo originale: Angel-A
Anno: 2005
Genere: fantastico (bianco e nero)
Regia: Luc Besson
Note: E non "Angel A" o "AngelA"

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/03/07 DAL BENEMERITO FLAZICH
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Flazich 11/03/07 21:03 - 669 commenti

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Tributo personale di Luc Besson alla "sua" Parigi. Infatti nel film compaiono tutti i luoghi simbolo della città nativa di questo eccelso regista. Caratterizzato da una particolarissima fotografia (si passa dal bianco&nero a immagini quasi completamente desaturate), questa pellicola è un lungo viaggio nell'animo delle persone, dei loro momenti di profondo sconforto o di elevata gioia. Analisi approfondita sull'autostima che tutti dovrebbero avere, almeno per vivere meglio.

Magnetti 28/08/07 15:21 - 1103 commenti

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Angel-A è indubbiamente un bel film, soprattutto per il bel messaggio di fondo. Ho trovato la fotografia in bianco e nero bella ma un pò troppo autocompiacente; utilizzata, insomma, più per colpire lo spettatore che per una sincera ispirazione. Inoltre Parigi viene sempre bene in video, senza bisogno di tanti artifizi fotografici. La protagonista è di una bellezza mozzafiato e gli occhi sono (quasi) sempre puntati su di lei. Verso la fine stanca un pò. Buono.

Mascherato 10/05/08 01:20 - 583 commenti

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Un pauperistico b/n ed una favola a metà tra Capra e Wenders (quelli in b/n) con ci(tazio)nefila a L'atalante (in b/n) deve essere la penitenza comminata a Besson dal confessore cui il "nemico n. 1 del cinema pensante" ha snocciolato tutti i suoi peccati di produttore (i tre Taxxi, The Dancer, Wasabi, Kiss of the Dragon, i due Transporter). Il Luc, però, perde il pelo, ma non il vizio e noi poveri spettatori ci ritroviamo ben lontani non tanto da Nikita o Lèon, ma finanche dallo sgangheratamente divertente Il quinto elemento.

Disorder 8/10/10 12:44 - 1416 commenti

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Notevole. Sicuramente debitore de Il cielo sopra Berlino, di cui riprende sia l'idea di base (l'angelo custode) sia le intuizioni visive (la città al centro della scena, il b/w). Per il resto è un film prettamente Bessoniano, che come al solito ci propone due personaggi antitetici ma complementari che finiranno per salvarsi a vicenda. Anzi Angelà è l'eroina Bessoniana definitiva: spietata ma fragile come Nikita, forte ma ingenua come Leon e in qualche modo soprannaturale come Giovanna d'Arco. Se vi piace il cinema del regista francese, non deluderà.

Pigro 13/11/10 11:48 - 9666 commenti

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Un angelo con fattezze da bella stangona deve salvare uno sfigato dalle proprie insicurezze: ovvero il cielo sopra Parigi. Cielo non politico alla Wenders, ma avventuroso e romantico, in cui brutti ceffi sono inquadrati in pittoreschi sfondi da cartolina, fotografati in un prezioso b/n. Favola deliziosa anche se un po' facilina, fatta più per lasciare la bocca dolce che non per riflettere. La parola chiave è simpatia o ironia, non certo pietà, se si esclude forse la scena dello specchio in cui il poveraccio inizia a imparare ad amarsi un po'.

Enzus79 14/06/11 16:18 - 2896 commenti

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Veramente sorprendente questo Angel-A! Per Luc Besson dovevano passare parecchi anni per fargli fare questo mezzo capolavoro. Una storia che è una sorta di fiaba introspettiva con in sottofondo una stupenda Parigi (seppur in bianco e nero). Si sprecano i paragoni.

Galbo 19/09/11 07:13 - 12392 commenti

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Un tributo del regista Besson a Parigi che deve sicuramente molto (a partire dall'idea ispiratrice) al wendersiano Il cielo sopra Berlino. Visivamente magnifico, il film è tecnicamente di prim'ordine ed è caratterizzato da un' ottima interpretazione di Jamel Debbouze. Il suo limite è nella retorica narrativa troppo facile e poco originale. Resta comunque uno spettacolo godibile.

Saintgifts 30/10/14 19:21 - 4098 commenti

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Luc Besson ha due grandi frecce al suo arco: Parigi e Rie Rasmussen. Nella faretra non metto Debbouze: non manca il bersaglio, solo non fa centro, anche se colpisce comunque dentro ai cerchi concentrici. L'angelo(a) baldracca sembrerebbe un tantino irrispettoso, ma è una buona idea, fa capire che almeno in cielo, se ci sono pregiudizi, non tengono conto del pensare comune e che tutto è lecito, se a fin di bene. Le citazioni sono evidenti: Besson, oltre a omaggiare con uno speciale b/n Parigi, omaggia anche il cinema.

Ducaspezzi 9/01/15 21:47 - 222 commenti

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Non angeli e demoni (i villains qui emanano un che di redimibilità potenziale, data l'aria fiabesca che tira), ma angeli, piuttosto, di diversa condizione: chi sa di avere le ali, chi non sa di poterle avere. C'è quella delicatezza di tocco che, non separata da una spennellata di ironia nei dialoghi e nelle situazioni, pervade di sé le immagini del film e... l'immagine complessiva che dà di sé il film, adagiandovi la "parte bianca" come zucchero a velo e la "parte scura" come cioccolato al latte. Non dolciastro, con uno struggente zefiro erotico.
MEMORABILE: Il modo, mi vien da dire, oltre l'equivoco che ha Angel-a nel procacciar denaro!

Kinodrop 10/11/20 19:36 - 2950 commenti

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Un meraviglioso angelo dai modi spicci che ha le fattezze della supermodella Rasmussen, cala sulla terra in aiuto di un frustrato e anaffettivo perseguitato dalla sorte. Tolta la fotografia di una Parigi in uno splendido b/n e il fascino dirompente della protagonista, per il resto siamo di fronte a una favoletta sentimentale impossibile e gratuita (dati i presupposti) che gira a vuoto fino a un finale assurdo non riscattabile dal citazionismo che vi circola. A conti fatti si ha la sensazione di un esercizio estetico troppo limitato alla cura formale e un po' fine a se stesso.

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Capannelle 3/09/23 23:42 - 4411 commenti

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Un Besson particolare, volendo più apprezzabile di molte altre sue opere, ma che soffre di una eccessiva verbosità che alterna parabole interessanti ad altre più prevedibili e didascaliche. Debbouze, tra l'altro, tende a seguire i canoni del napoletano sfigato a alla lunga non diventa troppo brillante. Magnetica invece la Rasmussen nei panni di un angelo che sembra traboccare di ingenuità. Sembra.
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