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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/03/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 10/03/07 09:35 - 5275 commenti

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Un piccolo gioiello per chi ama la fantascienza, l’horror e il fantasy. Non ci sono mirabolanti effetti, conta l’idea, che fa da carburante alla messinscena, a volte quasi teatrale nella realizzazione. Non tutti gli episodi sono riusciti, ma anche in quelli minori si nota almeno lo sforzo creativo. Da segnalare: La clausola; Solitudine; La notte del giudizio; Morire in 4; L’autostoppista; Mostri in Maple Street; Oltre il buio, con Redford). Il migliore resta comunque “Tempo di leggere”. Persino l'aggiunta del narratore (presenza fisica) nelle serie a seguire non risulta disturbante. Da vedere.
MEMORABILE: La sigla; Il giudizio nel campo di concentramento; Il bambino mostro (la trasformazione in giocattolo); Il bibliotecario obsoleto; Buster Keaton.

Homesick 23/03/07 08:43 - 5737 commenti

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Un capolavoro della storia della TV americana. Elegante, geniale, pungente, ironico, malinconico, inquietante, profetico: un viaggio nel mondo dell'immaginazione in poco più di 20 minuti. Regie attente e interpretazioni impeccabili da parte di attori già famosi o destinati a diventarlo; memorabili i commenti di Rod Serling, ideatore della serie e autore di molti episodi (altri autori sono Richard Matheson e Charles Beaumont). "This is The Twilight Zone!"

Ciavazzaro 26/08/08 12:09 - 4770 commenti

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Sarebbero a centinaia gli episodi e le star da citare in questa mitica serie. Capolavori come Tempo di leggere non si dimenticano. Si alternano episodi seri ad episodi leggeri (quindi più dimenticabili), che però si amano lo stesso. Da citare Morire in 4, La clausola, Immagine allo specchio (con Vera Miles), Il sarcofago con Ida Lupino e Martin Balsam, Ore perdute (ormai entrato negli annali), L'autostopista, Lunga vita a Walter Jamison e Mostri a Maple street (vero specchio della nostra società).

Undying 28/08/08 19:57 - 3807 commenti

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Inattesi squarci di soprannaturale si aprono sugli occhi dello spettatore, rapito da storie scritte con cura (non a caso, tra gli sceneggiatori, uno dei nomi più presenti è quello di Richard Matheson) e rese accattivanti grazie all'uso di ottimi attori, notevoli scenografie e accurate regie. La serie ha il pregio di mettere assieme storie brevi ma colme di contenuti (spesso anche morali) a volte -forse- pure profetici. Ha influenzato intere generazioni, ha lanciato -o consolidato- grandi nomi (d'attori e registi) e, anche in anni recenti, ha condizionato pellicole e nuovi format televisivi.

R.f.e. 20/10/09 11:45 - 816 commenti

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Non ho mai gradito questa sopravvalutata serie. Qualche raro episodio si può anche salvare (discreti "Un mondo su misura", "Chi è il vero Marziano?" e "Ore perdute", quest'ultimo con Anne Francis, doppiata da una giovanissima Vittoria Febbi). Per il resto, molto moralismo ipocrita e ricattatorio, visioni consolatorie dell'aldilà, insulse barzellette filmate (o poco più) e la paura - negli episodi scritti dall'altrettanto sopravvalutato Richard Matheson - che il perturbante stravolga delle, peraltro insignificanti, esistenze piccolo borghesi.

Cotola 13/06/12 00:01 - 9043 commenti

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Se è vero che il mezzo secolo abbondante sulle spalle si sente tutto e che la qualità degli episodi (come accade spesso nelle serie) non è certo omogenea, va detto che, almeno per chi ha una certa età, continua a sprigionare un fascino d'altri tempi. Gli ingredienti vincenti sono il mistero, la tensione ed i finali a sorpresa, spesso beffardi o comunque sovvertenti le certezze dello spettatore circa ciò che ha visto. Ciò soprattutto in certi episodi che sono delle chicche imperdibili: tra tutti quelli scritti dal grande Matheson.

Rambo90 8/07/12 03:30 - 7697 commenti

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Ho visto nel tempo quasi tutti gli episodi di tutte le stagioni e la trovo una delle migliori serie fantascientifiche/horror di tutti i tempi. Oltre a storie quasi sempre sorprendenti e fantasiose, la cosa migliore sono i cast delle varie puntate, quasi sempre capitanati da grandissimi attori. Ho apprezzato in particolar episodi come "La bambola vivente" con Savalas e "Steel", con Lee Marvin. Cult.

Galbo 19/07/12 05:34 - 12393 commenti

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Serie epocale nella storia della televisione americana e mondiale, Ai confini della realtà segna anche uno spartiacque per l'assoluto valore qualitativo del prodotto. Di alto livello sono infatti scrittura e sceneggiatura degli episodi, così come ricostruzioni ambientali ed impianti scenici (si pensi a Tempo di leggere) nonchè prove di recitazione degli attori impegnati, da divi del piccolo schermo ad illustri partecipazioni di professsionisti del cinema. Da non perdere.

Piero68 17/12/12 09:11 - 2957 commenti

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Magnifica serie cult fatta, in sostanza, di tantissimi cortometraggi estemporanei. Dai 10 ai 20 minuti al massimo. La qualità è innegabile e la fattura superba. Regia e attori che man mano si alternano sono sempre all'altezza. Da piccoli a grandi divi dello schermo a sconosciuti, ma sempre perfettamente calati nella parte. La vera forza è forse proprio quella di offrire racconti brevi, comunque ottimamente sceneggiati, sempre diversi e totalmente slegati tra loro. Difficile trovare una puntata noiosa: c'è sempre almeno uno spunto interessante.

Modo 18/12/12 11:21 - 949 commenti

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Notevole serie americana: tratta episodi surreali che prendono spunto dalla fantascienza e dall'horror. Alcuni episodi sono veramente piccoli gioielli, altri un po' scontati. Trovo comunque estremamente interessante il tutto. Si può cogliere anche lo spaccato degli anni che furono.

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Lady 27/06/14 18:16 - 54 commenti

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Serie televisiva imprescindibile. È anche innegabile che il periodo storico, quello della prima serie, determini un imprinting memorabile in chi ha assistito a queste proiezioni in età formativa. Atmosfere e tematiche originali e a dir poco ammalianti. Attori, interpretazioni e dialoghi conturbanti. Magiche colonne sonore. Insomma, in una parola: indimenticabile!
MEMORABILE: C'è una quinta dimensione oltre a quelle che l'uomo già conosce; è senza limiti come l'infinito e senza tempo come l'eternità; è la regione intermedia tra la luce e l'oscurità...

Ultimo 22/04/15 16:31 - 1655 commenti

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Una serie televisiva intramontabile, strutturata su episodi di modesta durata (circa 20/25 minuti), assai innovativi per i primi anni 60 e ripresa circa venti anni dopo con risultati più che buoni. Mi ha sempre stupito la perfezione stilistica delle puntate: nonostante non siano tutte dello stesso valore presentano una costruzione essenziale tale da catturare lo spettatore come poche altre serie sanno fare, inserendo racconti di horror/fantascienza connaturati da una serie di morali e stereotipi delle società moderne. Stra-consigliato.
MEMORABILE: Gli episodi Tempo di Leggere; La giostra; La barriera della solitudine; Un discorso per gli angeli; Fra i migliori delle prime storiche stagioni.

Katullo 26/05/21 17:45 - 329 commenti

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Praticamente un'enciclopedia tradotta sullo schermo, tra mistero, fantascienza, soft-horror, ma sempre con la morale a far da padrona di casa. Un progetto geniale, quello di Serling, che per il primo lustro di programmazione vide la sua riuscita migliore. Cast inzuppati di stelle nascenti, colpi di scena puntuali, visioni che a certa ex-infanzia anni '60 resteranno marchiate a fuoco nell'inconscio, fascino e ambientazione che si fondono in tanti piccoli capolavori. Le serie a seguire non tradirono troppo il marchio di fabbrica, anche se si fecero via via meno attraenti. Inarrivabile.
MEMORABILE: Tagline e sigla.

Magerehein 22/11/22 10:13 - 1002 commenti

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Forse una delle migliori serie improntate sul genere fantastico/orrifico; la qualità degli episodi non è sempre omogenea, ma molti sanno essere vere perle di stranezza e/o inquietudine, anche per merito degli studiati colpi di scena (marchio di fabbrica della serie) che spesso lasciano con un palmo di naso. Non potendo inventarsi mirabolanti effetti speciali (cosa ovvia in quell'epoca), ci si è concentrati sul costruire trame intelligenti e capaci di catturare l'attenzione (molti prodotti odierni sulla stessa lunghezza d'onda dovrebbero imparare la lezione). Prodotto di qualità.
MEMORABILE: La sigla, iconica.
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  • Discussione Zender • 5/06/23 09:08
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Grazie Pin, aggiunte.
  • Discussione Pinhead80 • 7/06/23 10:41
    Scrivano - 313 interventi
    5. LA GIOSTRA (Walking Distance) 

    ***! Per questo quinto episodio la serie si avvale di un grande classico: ovvero il ritorno al paese d'origine. Alla nostalgia del luogo si associa quella della fanciullezza che viene incredibilmente rivista e vissuta con l'occhio dell'adulto. Come spesso accade la serie riesce a toccare molto bene le corde emotive degli spettatori, ponendoli di fronte anche ad interrogativi non da poco. Le stagioni della vita devono essere vissute  esattamente nell'ordine in cui sono state stabilite, senza intromissioni di sorta. Ecco che qui l'elemento magico/fantastico diventa la possibilità di usufruire di un grande insegnamento. (Pinhead80)
  • Discussione Pinhead80 • 7/06/23 10:46
    Scrivano - 313 interventi
    6. LA CLAUSOLA (Escape Clause) 

    *** Questo episodio di Ai confini della realtà è l'ennesima riproposizione del mito del Faust, con un super ipocondriaco che scende a patti con il diavolo per poter ottenere l'immortalità. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, a partire dal protagonista che risulta essere veramente insopportabile. Onnipresente anche la figura del tentatore che rappresenta il collegamento tra le due dimensioni. L'episodio non brilla certo per originalità, ma la parte finale regala, come spesso accade, un colpo di scena degno di essere scoperto. (Pinhead80)
  • Discussione Zender • 7/06/23 10:58
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Grazie Pin, aggiunte.
  • Discussione Pinhead80 • 9/06/23 08:23
    Scrivano - 313 interventi
    7. SOLITUDINE (The Lonely) 

    *** Quando una persona immagina una prigione, sicuramente non gli viene in mente un asteroide arido dove scontare una pena. Invece questo episodio ci trasporta in una situazione limite e si occupa nuovamente di un aspetto tipicamente umano: ovvero quello di non poter tollerare la solitudine. Per l'occasione viene tirata in ballo anche l'intelligenza artificiale che si sostituisce all'essere umano. Altro buon episodio della serie che si ricorda anche per un finale amarissimo. Ben fatta e molto convincente l'ambientazione. (Pinhead80)
  • Discussione Pinhead80 • 9/06/23 08:27
    Scrivano - 313 interventi
    8. TEMPO DI LEGGERE (Time Enough at Last) 

    *** Uno degli argomenti preferiti degli sceneggiatori di "Ai confini della realtà" è quello della solitudine. Anche in questo episodio ci si trova di fronte al dramma di un pover'uomo che vive di cultura, ma che non può dar sfogo alle proprie passioni. Il cambio di registro di metà episodio è talmente inaspettato da costituire il primo vero colpo di scena della storia. La seconda parte riesce in un certo qual senso ad essere ancora più malinconica e nel finale arriva l'ennesimo colpo di scena che spiazza  e che lascia a bocca aperta. Ancora una volta la serie dimostra di essere molto convincente. (Pinhead80)
  • Discussione Zender • 9/06/23 08:45
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Grazie Pin, aggiunte.
  • Discussione Pinhead80 • 22/06/23 18:52
    Scrivano - 313 interventi
    9. UN SOGNO LUNGO UN ATTIMO (Perchance to Dream) 

    **! Come spesso accade nella serie si affrontano i drammi, le fobie e le ossessioni di poveri cristi che sembrano avere un grosso debito con il karma. Qui un uomo cerca rifugio da uno psicologo per poter uscire dal circolo vizioso dei propri incubi. La narrazione è costituita da un dialogo fitto e continuo che coinvolge poco alla volta e che si esplica nei sogni ricorrenti ed invadenti che terrorizzano il protagonista. Nonostante l'episodio sia girato tutto in una stanza, riesce comunque a coinvolgere e si contraddistingue per la forte angoscia che genera e per il colpo di scena finale. (Pinhead80)
  • Discussione Pinhead80 • 22/06/23 18:58
    Scrivano - 313 interventi
    10. LA NOTTE DEL GIUDIZIO (Judgment Night) 

    ***! Dal ponte di una nave un uomo, apparentemente senza memoria, scruta le acque in attesa di qualcosa di terribile. L'incontro con l'altro diventa l'occasione per scoprire poco alla volta elementi fondamentali per la comprensione del presente e per quella del passato. In questo caso la storia viene ambientata nel pieno del secondo conflitto mondiale e gioca con l'ambiguità dei personaggi e delle situazioni. Mano a mano che si scoprono nuovi elementi la storia diventa appassionante e in grado di tenere incollati allo schermo sino alla fine. I confini della realtà non hanno nemmeno  limiti temporali e quest'episodio ne è la conferma. (Pinhead80)
  • Discussione Zender • 22/06/23 19:23
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Questi sono invece molto più inflazionati degli X-files. Se lì serve anche una riga o due di trama, qui non serve :)
    Aggiunti, grazie Pin.