Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo averlo spedito contro Maciste e successivamente alla corte di Cleopatra, Fernando Cerchio richiama Totò per la terza avventura superkitsch affiancandolo al temibile Pirata Nero (Mario Petri). Imbarcatosi sul vascello piratesco solo per sfuggire a chi lo inseguiva per riprendersi un pollo, Totò si ritroverà parte della ciurma e volontario per raggiungere il ballo del Governatore, dove avrà il compito di aprire le porte del palazzo ai suoi compagni pirati per un furto in grande stile. Cerchio, come sempre, abbonda con i filmati di repertorio per dare una parvenza di spettacolarità a un prodotto in cui, ancora, i colori scintillanti non fanno che far risaltare la modestia di scenari ed effetti....Leggi tutto Per fortuna, tra pompose scene di massa, grida e balletti, c'è un Totò che, seppur evidentemente stanco e affaticato, inventa un numero incalcolabile di lazzi e giochi di parole sfruttando praticamente ogni frase per improvvisare qualche invenzione verbale. Fortuna per lui le spalle sono Mario Castellani (una garanzia) e Aldo Giuffrè, il già citato Petri e Giacomo Furia il quale, nella parte del Governatore duro d'orecchi, offre a Totò il maggior numero di spunti comici. Così, pur incappando in momenti di rara pesantezza, il film di Cerchio trova comunque numerosi momenti di puro divertimento, sollevandosi quando lo fa dalla palude kitsch nella quale è immerso. Da ricordare qualche duetto con Castellani cuoco di bordo (che gli chiede se ha visto la mezzaluna e Totò guarda col cannocchiale non immaginando che si tratti di un arnese da cucina) e la libertà di cui gode il comico napoletano. Improvvisa su tutto, come raramente gli è capitato.

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Puppigallo 8/07/07 10:19 - 5258 commenti

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Va preso per quello che è: una vera e propria comica. Totò è piuttosto spassoso (il barile) e si lascia andare a mitragliate verbali che confonderebbero chiunque, spiazzando i pirati, specialmente il capo (il pirata Nero). Certo, alla lunga stufa un po’, non per colpa del sempre bravo Totò, ma per un copione che spesso gli rema contro. Con qualunque altro attore questo film sarebbe stato quasi inguardabile, ma quando uno è un fenomeno…
MEMORABILE: I tentativi del pirata Nero di eliminare Totò (lo scalino e l'anfora esplosiva); L'arrampicata su una parete palesemente orizzontale.

Undying 12/09/08 21:56 - 3807 commenti

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Dopo Totò Contro Maciste (1962) e Totò e Cleopatra (1963), il regista Fernando Cerchio chiude così la collaborazione con il principe della risata. La pellicola gioca sull'umorismo "di pancia" con battute semplici e poco studiate, coniate su misura alla figura del "ladruncolo" José (Totò) finito per errore, durante una rocambolesca (all'interno d'un baule) fuga, sul vascello del Pirata Nero (interpretato da Mario Petri)! Anche se banale, però, grazie alle fide collaborazioni (di Furia e Castellani) ed alla presenza di Giuffré, il film strappa sincere risate senza soluzione di continuità.

Galbo 23/08/09 09:00 - 12380 commenti

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Tra i tantissimi film interpretati dal grande attore partenopeo, Totò contro il pirata nero è uno di quelli in cui la trama ha un'importanza decisamente secondaria e contano maggiormente le gag spesso poco logiche e squisitamente surreali del copione. Assolutamente sganciato dal contesto, Totò si dedica alla comicità pura e questo esercizio di scena è la motivazione principale per la visione del film.

Renato 1/09/09 13:37 - 1648 commenti

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Buon film comico di Totò, con molte gustose trovate dovute soprattutto alle gag verbali. La storia in sostanza fa solo da contorno, ed il finale col comico quasi settantenne evidentemente controfigurato mentre prende a calci il pirata nero fa quasi tenerezza. Il ritmo però è buono e Totò regala molti momenti divertenti, senza contare che anche soltanto il fatto di vederlo conciato in quel modo fa davvero ridere. Le scene piratesche provengono quasi tutte da altri film, ovviamente.

Pigro 10/09/09 08:28 - 9635 commenti

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Ladro finisce su una nave pirata, dove viene cooptato fino alla missione pericolosa nella villa del governatore. La trama piratesca fa da labile supporto all'arte comica di Totò, e tuttavia riesce ad avere un suo senso, anche per la sceneggiatura, che dà spazio a qualche trovata surreale e a qualche incastro meno sciatto del solito. Ma ovviamente è proprio Totò a reggere tutto quanto, fra gag, battute, giochi di parole, pantomime ed equivoci, coadiuvato da buone spalle come Castellani, Giuffrè e Carloni. Godibile.

Rambo90 24/02/10 01:38 - 7676 commenti

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Un Totò visibilmente invecchiato e stanco è quello che si vede in questo film, che riduce il numero delle sue battute a favore di inseguimenti e cadute (oppurtunamente interpretate da una controfigura). L'idea è simpatica, ma il ritmo langue e si salvano solo alcune scene (quella in cucina con Castellani, la serata del ballo), mentre altre risultano ridicole (l'impiccagione). Si ride ogni tanto, ma fa rimpiangere il Totò dei tempi andati.

G.enriquez 19/09/10 13:27 - 121 commenti

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Due pallini. Mediocre, ma con un suo perché e il perché in questo caso è uno solo: Totò. Lasciato intelligentemente libero da Cerchio, il principe si scatena in lazzi di tutti i tipi, alcuni dei quali assolutamente irresistibili e salva un film altrimenti pessimo. Da ricordare la scena in cui il Pirata Nero spiega a Totò e a Giuffrè il piano per rubare il tesoro durante una cerimonia, esemplificativa dell'arte dell'improvvisazione del comico napoletano, in cui Totò per costruire i suoi lazzi sfrutta praticamente ogni parola pronunciata da Petri.

B. Legnani 2/10/11 00:23 - 5523 commenti

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Va a due velocità. Ci sono momenti di stanca (non rari nei film di Cerchio con Totò) come l'interminabile incontro col governatore sordo, alternati a momenti brillanti, nei quali la comicità prende vie talora inattese, spesso davvero spiritose ("Cadetto!" "Ch'ha detto?"). Totò grande, comprimari spesso gradevoli (si vedo molto Veriano Genesi, perfetto come pirata). Un po' impacciata, ma deliziosa, Grazia Maria Spina. Largheggiando: **
MEMORABILE: "Cadetto!" "Ch'ha detto?"

Graf 7/05/12 00:17 - 708 commenti

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Un film scadente, questo di Cerchio. Ormai siamo agli ultimo bagliori comici del Principe della risata, che si va progressivamente spegnendo sia per il logorio eccessivo da parte dei produttori sia per l’incalzare dell’età. Dozzinale farsa sul mondo dei pirati, senza verve e senza sale con un Totò costretto, causa latitanza della sceneggiatura, a rispolverare il repertorio marionettistico e macchiettistico dei primi anni ’50 tutto mosse e facezie buffonesche. Ma Totò dà la curiosa impressione di essere posticcio, ormai la copia di se stesso.

Rigoletto 12/08/14 14:47 - 1785 commenti

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Gradevole film con un Totò più in palla rispetto a Totò d'Arabia, aiutato anche dalla tematica affrontata, più avventurosa e meno cerebrale. Totò è sempre lui, capace di ricorrere a tutti i trucchi, i giochi di parole e le movenze che lo hanno reso celebre. Bravissimi i vari Petri, Castellani e Giuffrè che riescono a interagire col "Principe della Risata" in maniera efficace. Divertente e consigliato.

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Pessoa 5/09/14 07:35 - 2476 commenti

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Uno degli ultimi film di Totò, in cui il genio napoletano risulta visibilmente minato dalle cattive condizioni fisiche. Il principe riesce nonostante tutto a riempire le voragini della sceneggiatura da maestro, coadiuvato da effetti speciali artigianali sui quali sorvoliamo. Il resto del film è poca cosa (del resto da Cerchio non ci si poteva aspettare molto di più). La storia potrebbe essere al limite interessante, e un regista più visionario avrebbe fatto meglio. Ma evidentemente il convento non passava di più, a Totò succedeva spesso...
MEMORABILE: I dialoghi in cucina con il fido Castellani.

Minitina80 12/04/15 08:58 - 2980 commenti

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Ha una sua importanza per chi vuole comprendere l’essenza della comicità di Totò. Qui l'attore è libero, più che in altri contesti, da qualsiasi vincolo registico o di sceneggiatura e di improvvisare ed esprimersi in macchiette fatte di regole proprie. Non c’è solo la battuta fine a se stessa, ma anche un contorno di situazioni surreali che riesce a crearsi per portare a termine un film basato più su una idea di fondo che una vera e propria sceneggiatura.

Smoker85 8/03/17 12:08 - 487 commenti

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Un Totò che torna a uno dei suoi primi amori, ovvero il genere comico-surreale (che però non gli ha mai portato troppa fortuna), cercando di incastrarlo col parodistico, dove invece è sempre stato abbastanza forte. Il risultato non poteva che essere un film altalenante, simpatico ma non troppo riuscito in quanto avrebbe richiesto ben altri mezzi tecnici per assecondare l'estro del mattatore napoletano. Il cast è affiatato; unica nota stonata forse Petri, troppo antipatico e forzato nel proprio ruolo. Ottimi Castellani, Giuffré e Carloni.
MEMORABILE: Totò fantasma; La sordità di Carloni.

Paulaster 26/07/18 10:30 - 4389 commenti

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Ladruncolo finirà imbarcato coi pirati. Nonostante l'età non più giovanissima Totò riesce a cavarsela con la parlantina. I momenti sulla nave offrono qualche spunto in più, ma sulla terraferma il film non funziona. Confezione al risparmio (presenti diverse scene che sembrano prese da altri film) dove contano di più i costumi. Piccolo aiuto dall’interpretazione della Spina, unica presenza femminile del cast.
MEMORABILE: La spada fatta con la calamita; Totò che risale il muro in verticale.

Siska80 18/10/20 16:38 - 3737 commenti

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Film dalla trama risicata che si salva dal totale insuccesso solo grazie alla versatilità dell'eccelso Principe e a un copione che non si risparmia in quanto a battute surreali. Buono il cast di contorno (come l'immancabile Castellani, ma anche il simpatico Aldo Giuffrè), ritmo incostante, improbabile ma divertente il duello finale col cattivo di turno in stile Totò contro Maciste.
MEMORABILE: L'araldo che durante il ballo legge ad alta voce la pianta della mappa del tesoro.

Daniela 26/08/21 09:40 - 12625 commenti

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Per sfuggire alle guardie, un ladro si nasconde in un barile di rhum, poi caricato su una nave pirata in procinto di salpare per i Caraibi. Scoperto, viene gettato a mare ma... Film modesto girato in modo approssimativo incollando alle riprese in studio spezzoni di altri film, d'altra parte il motivo di attrazione non erano le avventure marinaresche ma il comico nei panni del pirata, sia pure involontario. Lasciato libero di improvvisare da una sceneggiatura canovaccio, Totò ripaga con un fuoco di fila di quiproquo e giochi di parole, anche se non tutte le gag vanno a segno. 

Reeves 12/02/23 12:29 - 2172 commenti

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Divertente parodia con Totò che riutilizza scenografie e costumi di un film "serio" di pirati e si fa sostituire da Bruno Ukmar per tutte le scene d'azione. I giochi di parole (soprattutto con il governatore sordo e un po' stupido) sono notevoli, Mario Petri fa un cattivo molto divertente e la Spina è come sempre stuzzicante. Totò è a fine carriera ma riesce ancora a divertire.

Giùan 6/09/23 12:11 - 4539 commenti

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Ultimo della trilogia di Totò per la regia di Cerchio, il quale nella scorribanda del genere avventuroso accosta stavolta il Principe al cinema dei "pirati". Come in Maciste, il peccato originario sta nel teorizzare una forza comica "fisica" cui Totò per forza di cose non può più attingere, se non ripetendo fiaccamente gag del suo periodo plastico e surreale. Non è un caso se quel poco che funziona riguarda i giochi verbali nonsense e i duetti collaudati con Castellani Uncino untuoso, il sordo Furia, l'ottimo Aldo Giuffrè. Il tenore Petri ha fisico e vocione ma qui recita male.
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    Chi è il pirata?
    Il pirata nero del titolo è interpretato da Mario Petri, nome d'arte di Mario Pezzetta, che prima di intraprendere la carriera cinematografica in alcuni film d'avventura aveva acquistato notorietà in palcoscenico come cantante lirico basso-baritono, apprezzato per la potenza vocale a cui si accompagnava una notevole prestanza fisica.
    In questo campo, il suo ruolo più celebre fu quello di protagonista in Don Giovanni di Mozart, più volte ripreso e proposto anche in una edizione per la RAI del 1960 il cui filmato è reperibile su youtube. 
  • Discussione Reeves • 12/02/23 12:27
    Segretario - 693 interventi
    Le scene d'azione sono riciclate da La tigre dai sette mari, prodotti dalla stessa Liber Film di Ottavio Poggi due anni prima, con il quale ha in comune le locations
  • Discussione Reeves • 12/02/23 12:30
    Segretario - 693 interventi
    Reeves ebbe a dire:
    Le scene d'azione sono riciclate da La tigre dai sette mari, prodotti dalla stessa Liber Film di Ottavio Poggi due anni prima, con il quale ha in comune le locations

    Inoltre Bruno Ukmar (come da  lui stesso dichiarato nel volume A fil di spada) è la controfigura di Totò per le scene d'azione.