L'anatra all'arancia - Film (1975)

L'anatra all'arancia
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Commedia brillante quasi completamente ambientata all'interno della villa di una coppia sull'orlo del divorzio. Lei (Monica Vitti), stanca delle poche attenzioni di lui (Ugo Tognazzi) si fa l'amante (John Richardson) e lo ammette senza problemi. Lui apparentemente non fa una grinza e anzi invita l'avversario a passare una notte in villa portandosi dietro la segretaria sexy (Barbara Bouchet), con la quale gioca a fare il disinvolto. Si prova ad affrontare la crisi con ampiezza di vedute, si finisce nel solito dramma della gelosia dove come sempre Monica Vitti straparla, piagnucola e si prende la scena relegando gli altri sullo sfondo. Tognazzi tuttavia, misurato e interprete di classe,...Leggi tutto mantiene piuttosto alto lo standard e permette al film di procedere con la dovuta brillantezza. E’ invece la regia di Luciano Salce, sorprendentemente, a non convincere: i flashback o i sogni a occhi aperti spezzano il ritmo, la sceneggiatura di Bernardino Zapponi si rifugia in gag telefonate che difficilmente lasciano il segno. Il personaggio della Bouchet (nonostante le ripetute scene di nudo) è stereotipato e superficiale, nella sua caratterizzazione, mentre Richardson è poco più di un manichino tirato per la camicia prima da una parte e poi dall'altra. Non si ride granché, alcune invenzioni vengono stiracchiate oltremodo (vedi i mugolii d'amore scambiati per urla di scimmie africane) e la Vitti, dopo un po', diventa odiosetta...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/03/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/08/08
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B. Legnani 7/03/07 21:35 - 5532 commenti

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Commedia di corna date e ricevute, non priva di una certa finezza, qualora si escludano alcuni intermezzi a carattere "siculo". Meglio era se fosse stata leggermente più corta. Corta è invece la capigliatura della Bouchet, che in questo film mostra capacità umoristiche prima mai espresse così bene. Imperdibile, ma solo per i tifosi di Barbara.

Caesars 8/03/07 09:14 - 3790 commenti

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Una gradevole commedia diretta da Luciano Salce che riesce a divertire, anche se certamente non è un capolavoro. Bellissima Barbara Bouchet che si aggira nuda praticamente per tutto il film, sfoggiando un taglio di capelli inusuale per lei (pare imposto da Monica Vitti che non voleva un'altra bionda con i capelli lunghi). La presenza della Bouchet vale da sola la visione del film che comunque rimane un'opera tutt'altro che disprezzabile.

Homesick 17/03/07 21:14 - 5737 commenti

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Gelosie e scaramucce coniugali affidate agli straordinari Monica Vitti e Ugo Tognazzi, che cavalcano con destrezza la vivace sceneggiatura di Bernardino Zapponi. John Richardson è imbambolato e credulone; la nudissima Barbara Bouchet – che recita con la sua vera voce in un italiano stentato – è irresistibile nella sua ocaggine e con i suoi strafalcioni. Moltissime le scene culto, dalle situazioni “alla siciliana” immaginate dalla coppia agli amplessi simulati per ingelosirsi a vicenda.

Deepred89 15/05/07 14:23 - 3706 commenti

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Tra i film peggiori di Salce. La regia è svogliata e non riesce minimamente a coinvolgere, nonostante qualche buona sequenza. La sceneggiatura è esile, lineare e decisamente poco convincente. Si salva solo l'ottimo cast con Tognazzi, la Bouchet, la Vitti e Richardson, i quali però hanno dato il loro meglio altrove. Sottotono anche le musiche. Evitabile.

Supervigno 21/07/08 22:54 - 229 commenti

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Divertente, ben recitata, godibile. Leggera e spumeggiante. L'umorismo certo è a volte un po' datato, i dialoghi e le battute un po' "telefonate" e in generale la trama un po' insulsa, ma si sorride e a volte si ride, soprattutto noi che amiamo sia Tognazzi sia la Vitti istrionica, impacciata, sopra le righe e bellissima della commedia all'italiana. Ottima anche la Bouchet: divertente, ironica e autoironica segretaria di Tognazzi. Bellissimi i vestiti, le ambientazioni e i colori della pellicola.

Il Gobbo 21/07/08 23:09 - 3015 commenti

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Più che discreta commedia di Salce, un po' irrigidita dall'impianto teatrale (in certe scene ci si aspetta che cali il sipario), ma con due attori in perfetta forma che si scambiano schermaglie con classe e vis comica. Se John Richardson è un intruso, la Bouchet se la cava ottimamente, recitando con la sua voce (oddìo, non solo con quella... ) e giocando benissimo il contrasto fra il fisico e la cretineria della sua Patti "pignasecca". Grave retaggio del tempo è il terribile moog di Trovajoli che affiora qua e là nella colonna sonora. Godibile.

Undying 17/10/08 15:22 - 3807 commenti

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Crisi di coppia, che "scoppia" nel lusso e nel benessere garantito dalle posizioni sociali di una famiglia borghese, ormai stanca delle agevolazioni e alla ricerca di nuove sensazioni. Avvalora il film una presenza importante quale quella di Tognazzi, affiancata al fisico di una Bouchet perfettamente in parte e decisamente in grado di prendersi (con dovuti modi e maniere) in giro. Brava pure la Vitti. Mediocri, invece, sia la sceneggiatura di Zapponi sia la regia di Salce, qua intento a svolgere un lavoro senza riporre particolare attenzione alla direzione degli attori.

Cif 24/10/08 19:18 - 272 commenti

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Questa pellicola a suo tempo segnò letteralmente un'epoca. È lampante il tentativo di fotografare il cambiamento dei costumi della coppia italiana degli Anni Settanta e tutto il film risente di un "nuovismo" che col gusto di oggi appare artefatto e un po' fastidioso. I due protagonisti però sono bravissimi e tengono letteralmente in piedi il film, che altrimenti apparirebbe impersonale. Grandissimi i duetti tra loro. Merita una menzione la Vitti, una delle grandi donne della commedia all'italiana, in un ruolo che sembra scritto per lei da Woody Allen.
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Pigro 30/12/09 09:41 - 9666 commenti

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Durante un weekend moglie e marito affrontano in modo politicamente corretto la convivenza coi rispettivi amanti, ma in realtà fanno di tutto per ingelosire il partner. Gustosa commedia di estrazione teatrale che stuzzica gli anfratti psicologici della passione e della gelosia con brio irriverente e buona resa comica, grazie a piacevoli dialoghi, ritmo efficace e protagonisti molto bravi. Le concessioni tipicamente Anni Settanta a una certa pruderie sono lievi e perdonabili, grazie alla robustezza dell'impianto narrativo e della costruzione registica.

Tomastich 18/03/10 10:37 - 1255 commenti

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Se prendiamo a confronto due "commedie brillanti" come questa e Aragosta a colazione, Montesano batte Tognazzi 6-0 6-0. Con questo risultato tennistico si può chiudere la storia di questo filmetto, che sì ha dei grandissimi attori (anche se la Vitti indecisa e svampita può risultare odiosa) e buone scenografie interne, ma è anche prolisso e standardizzato. Pochi i doppi sensi e gli equivoci.

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John trent 19/06/10 14:03 - 326 commenti

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Per un pubblicitario che tenta di vendere in Italia un vino californiano chiamato "Mamma mia" e che affida lo spot ad un balletto composto da 4 bruttacce (tra cui si riconoscono Franca Scagnetti e Nicoletta Piersanti) che sembrano le Sorelle Bandiera la vita non deve essere facile... infatti le corna sono in agguato. Godibilissima commedia degli equivoci con un'ottima (o forse dovremmo dire... bizzarra!) Bouchet, un impagliato Richardson nel ruolo dell'amante belloccio e la coppia in crisi Tognazzi/Vitti. Si lascia vedere.
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Skinner 26/02/11 19:55 - 592 commenti

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Grande successo all'epoca, vista oggi è una innocua e anoressica pochade, tra i punti più bassi delle carriere sia di Salce che dei due protagonisti principali. Qui l'Ugo nazionale e la Vitti non fanno altro che ripetere, sia pure con mestiere induscutibile, le loro tradizionali maschere, così come la Bouchet, insolitamente bruna, al solito si spoglia generosamente, mentre nessun segno lascia il pesce lesso Richardson. Storiella di gelosie e tradimenti dallo svolgimento piatto e dalla morale scoperta e decisamente vecchiotta già allora.

Daidae 21/03/11 02:50 - 3179 commenti

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Commedia che si regge a galla solo per i due mostri sacri Ugo Tognazzi e Monica Vitti; la Bouchet è invece solo bella e Richardson sembra imbalsamato. Per il resto è la classica commediuccia sulla coppia borghese con annesse corna e problemi di coppia. Appena guardabile, niente di più.

Belfagor 24/10/12 15:09 - 2690 commenti

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Dopo anni di infedeltà marito e moglie pensano al divorzio e trascorrono il fine settimana con i futuri partner, finendo solo per ingelosirsi a vicenda. Pochade dalla natura teatrale, un po' dissacrante e un po' conciliante nei confronti del matrimonio (cornuti e contenti?), è inficiata da un ritmo poco vivace e da qualche caduta nella faciloneria. Restano comunque spassosi i duetti fra Tognazzi e la Vitti. Ottima la Bouchet con un insolito taglio di capelli. Generalmente considerato il primo esempio di commedia sofisticata all'italiana.
MEMORABILE: Il bluff dei filmini porno.

Lucius 2/10/13 11:51 - 3015 commenti

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L'anatra all'arancia ha un sapore agrodolce come quello del ménage di una coppia navigata che deve fare i conti con la monogamia - troppo scomoda - e che decide di abbandonarsi agli istinti naturali, scontrandosi con il sentimento alla base della stessa, collante di una vita insieme e non sinonimo di proprietà. Trattasi di una commedia brillante in cui primeggia, ma di poco, una Vitti istrionica, capace di reggere la scena in maniera eccelsa; non del tutto riuscita dal punto di vista della regia, ma con momenti altamente godibili.

Markus 8/06/15 12:56 - 3687 commenti

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La faraonica villa nella pineta di Punta Ala, la segretaria tutto-pepe (ottima la Bouchet), il Range Rover, la Muratti tra le labbra e la polo per il tennis sono quei valori aggiunti della borghesia italiana anni Settanta che Salce ha saputo inserire nella pièce teatrale straniera che, altrimenti, sarebbe piombata nell'anonimato. Faccenda di corna (ma anche un po' istant-movie: la tiritera sul divorzio) magistralmente interpretata dalla coppia Tognazzi-Vitti. Gli incantevoli acuti del "Moog" di Trovajoli sposano appieno la causa leggerezza.

Paulaster 26/06/15 17:43 - 4417 commenti

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Doppia coppia per un tango della gelosia tra le mura domestiche. Inizio farraginoso per portare i protagonisti nella villa al mare con dialoghi di stampo teatrale. Nel prosieguo l’entrata della Bouchet mette brio alla vicenda mentre Richardson fa da spalla alle invettive di Tognazzi; la Vitti ha verve e senso dell’umorismo. Regìa a volte compassata: il film avrebbe richiesto una durata inferiore e anche il finale, scontato, sembra raffazzonato, inserito solo per chiudere.

Vito 2/01/16 06:26 - 695 commenti

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Dissacrante commedia che prende di mira l'alta borghesia degli anni '70. Quartetto di protagonisti azzeccatissimo: gigantesco, al solito, Tognazzi e incredibilmente adeguata la Bouchet ochetta, bellissima per me col capello corto, che recita con la sua vera voce risultando simpaticissima. Molto teatrale, ma Salce tiene il ritmo sempre alto.

Il ferrini 18/04/16 01:19 - 2357 commenti

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Salce dirige una divertente e tutto sommato elegante commedia: il tema è risaputo ma sono i meccanismi a sorprendere, per una volta il tradimento non viene stereotipato né con battute o situazioni pecorecce né con i classici melodrammi. Tognazzi (il tradito) reagisce senza isterismi e addirittura invita l'amante della moglie (una Vitti strepitosa) a soggiornare a casa loro. L'inaspettata situazione scombussolerà gli equilibri dando vita a una simpatica serie di gag che coinvolgeranno anche una splendida (e molto oca) Bouchet.

Jurgen77 6/12/16 15:11 - 629 commenti

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Divertentissima commedia all'italiana che affronta il tema del tradimento in chiave moderna (anni 70). Tognazzi e la Vitti superbi nelle loro interpretazioni. I comprimari (Richardson e Bouchet) più sottotono anche se il "lato B" della Bouchet, da solo e ben in mostra, è un punto cardine del film. Tra finti moralismi ed emancipazioni il film scivola liscio sino al prevedibile epiologo. Bella anche l'ambientazione nella casa tipica di gente abbiente degli anni 70 e i camei della servitù.

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Oblomoff 11/03/20 04:21 - 43 commenti

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In un tiraemolla sentimentale, lui, lei, l’amante di lei e (a sorpresa) l’amante di lui in un fine settimana risolutivo. Con mano leggera e la consueta brillante ironia, Salce dirige un’opera che è quasi una seduta di psicanalisi di coppia. Straordinaria la Vitti, che sfodera tutta la sua vis comica, sornione Tognazzi, che con la Ceciarelli interpreterà un soggetto vagamente simile (ma meno valido) in Scusa se è poco. Ruolo (auto)ironico per la Bouchet, un po’ ingessato Richardson.
MEMORABILE: La Vitti che immagina la vita con l’amante in un tetro maniero e si consola ingozzandosi di spaghetti.

Il Dandi 10/03/20 23:43 - 1917 commenti

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Chi frequentava le sue leggendarie cene le ricorda come eventi pericolosi durante i quali Tognazzi esercitava le sue manie culinarie all'insegna di laidi e spregiudicati esperimenti: fortuna che qui lo chef è Salce, che lo sfrutta al meglio ma al contempo lo frena, impedendo che l'anatra diventi un piccante maiale e l'arancia una melassa tonnata. Commedia farsesca, con giuste volgarità, ma non priva di brio. Se la Vitti ripete col pilota automatico il suo ruolo di moglie lunatica e capricciosa, impagabile è la Bouchet amante oca e autodoppiata.
MEMORABILE: Tognazzi, forse memore dell'amico Sassaroli, spaventa indirettamente l'amante di sua moglie fraternizzando con lui.

Victorvega 10/03/20 23:46 - 502 commenti

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Commedia che dimostra e mantiene il suo impianto teatrale, nobilitata dalla presenza di un grande Tognazzi e di una Vitti che a volte esagera. Alla lunga annoia, questo film di Salce, che parte bene ma nella seconda parte un po' si affloscia. La scena delle urla e delle camere (teatralissima) al cinema rende meno. Una Bouchet autentica sorpresa, bellissima ma pure brava, in un personaggio molto stereotipato.

Nick franc 3/11/21 23:32 - 515 commenti

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Film in cui la somma degli addendi non dà il risultato sperato: l'origine teatrale si sente tutta, soprattutto perché il gap recitativo tra Richardson (che pare intimidito di fronte ai due nostri sacri) e Bouchet (che almeno ci mette un po' di sana ironia) con Vitti e Tognazzi è grande. Con gli ultimi due in scena insieme il dialogo è vivace e scoppiettante, altrimenti il ritmo langue (colpa anche della regia anonima di Salce). Qualche minuto in meno avrebbe giovato (troppi gli insulsi intermezzi con le visioni dei protagonisti). Deludente e trascurabile.
MEMORABILE: Lisa che estrae il pungiglione della Vespa dal sedere di Patty; Le finte urla di piacere mischiate ai versi delle scimmie.

Nicola81 26/03/22 22:41 - 2857 commenti

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Considerato uno dei primi esempi di commedia italiana sofisticata, all'epoca riscosse un grande successo che oggi non ci appare del tutto meritato, vuoi per la non ispiratissima regia di Salce, vuoi per alcune gag di grana grossa che si alternano ad altre situazioni di pungente satira. Comunque i duetti tra Tognazzi e la Vitti sono quasi sempre spassosi, anche se la vera sorpresa è la Bouchet, che recita con la sua voce, un insolito taglio di capelli corti e una buona dose di autoironia (e naturalmente il suo sempre splendido corpo); Richardson invece è il classico anello debole.

Gottardi 4/04/22 09:23 - 396 commenti

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Coppia alto borghese in crisi, lei con amante, cerca di gestire la cosa con comprensione e tolleranza formali, tanto da organizzare un weekend a tre più l’avvenente segretaria del marito. Relazioni formali di stampo borghese e ipocrisie celate da una patina di perbenismo. Tema interessante, purtroppo il film più che esibire una precisa analisi di queste dinamiche non va oltre un tratteggio manieristico e volto più ad appagare la platea esibendo le grazie della Bouchet. Che è sempre bellissima, come sempre sono bravi Tognazzi e la Vitti, ma il film gira a vuoto in stanca ripetitività.

Androv 6/04/22 12:00 - 195 commenti

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Gradevole commediola teatrale dominata da due pesi massimi come la Vitti e Tognazzi, più strabordante la prima e più misurato il secondo. I personaggi di contorno rappresentano solo una cornice estetica e poco più. Il film è solo gradevole, una commedia sulla gelosia abbastanza trita che si regge sulla verve dei suoi interpreti. L'ambientazione statica non giova alla resa finale. Bella ambientazione altoborghese anni '70. Trascurabile.

Rambo90 21/06/22 20:02 - 7697 commenti

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Brillante, con una sceneggiatura che evidenzia in ritmi e dialoghi l'origine teatrale (palpabile anche nella location unica, se vogliamo escludere le inutili parentesi oniriche). Si ride spesso e Salce imprime il giusto ritmo a questo carosello di corna, ripicche e piccoli cinismi. La coppia Tognazzi-Vitti primeggia in ruoli a loro consoni, riuscendo a far passare sopra anche a qualche lungaggine (il finale un po' troppo ritardato), e son ben spalleggiati da una Bouchet molto bella ma anche molto comica. Buono.

Magi94 30/08/22 11:30 - 952 commenti

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I cinepanettoni lato sensu non sono nati coi Vanzina, ed eccone un "pregevole" esponente settantiano: ambiente altoborghese della Milano bene (forse Salce si sente in colpa e fa finta di proporre una satira "graffiante" con i brevissimi interemezzi delle disgrazie televisive, ma cade nel ridicolo), temi sessuali poco veritieri e di scarso interesse, maschilismo a gogò, battute volgarotte e per giunta un umorismo preistorico. Al di là degli evidenti limiti, il problema essenziale è che non fa (quasi) mai ridere. Terribile la Vitti e gli intermezzi "meridionali".
MEMORABILE: "Lo sapevo che c'entrava quella figura riccioluta che sta sempre a tramare nell'ombra", "Ma cosa c'entra adesso Kissinger?".
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  • Curiosità Undying • 19/12/08 00:43
    Risorse umane - 7574 interventi
    La Bouchet con "capello corto" e tintura mora è una conseguenza della Vitti e della sua "mania da primadonna": una bionda dal capello lungo bastava e doveva avanzare.

    Ma questo, nonostante tutto, non cambiò il risultato, perché la Bouchet era - e resta - nettamente più aggraziata (fisicamente)...

    Fonte: Barbara Bouchet ospite di Stracult (puntata del 18 Dicembre 2008)
  • Homevideo Mco • 19/02/13 23:57
    Risorse umane - 9970 interventi
    In DVD dal 21 Febbraio 2013 per Medusa Video.
    Caratteristiche:
    Audio dolby digital mono, Video Wide Screen, Sistema Pal.
  • Curiosità Fauno • 8/07/16 19:11
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film:

  • Homevideo Buiomega71 • 17/07/17 19:21
    Consigliere - 25998 interventi
    Blu-Ray francese con audio italiano

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/25821-Blu-Ray-L-anatra-all-arancia?__lang=it-IT
  • Homevideo Alexpi94 • 3/05/18 20:09
    Galoppino - 177 interventi
    ECCO IL DVD MEDUSA:
    DVD: 9
    MASTER: Sufficente (si tratta della versione che viene trasmessa da anni sui canali Mediaset)
    FORMATO: 1.85:1 (16:9)
    AUDIO: Italiano Mono (pulito)
    SOTTOTITOLI: Italiano
    DURATA: 1h:41m:53s
    EXTRA: Ala d'anatra (viaggio di ritorno sui luoghi del film, come si cucina l'anatra all'arancia, Gallerie fotografiche di Monica Vitti e Ugo Tognazzi, Cast artistico e tecnico.

    Fotogramma scattato a 1h:29m:20s

    Ultima modifica: 3/05/18 20:26 da Zender
  • Curiosità Travis • 9/10/19 07:59
    Pulizia ai piani - 574 interventi
    La scultura che hanno in casa Livio e Lisa è una riproduzione dell’opera di Marino Marini, L’angelo della città, conservata alla Fondazione Guggenheim di Venezia (questa è l’originale):